Ecco qui la mia prima
Casey/Derek! Mi ero ripromessa di scriverne una e perciò…
A voi…
Cooking
Passò
un braccio bianco di polvere di farina sulla fronte. Sospirò sconsolata
spostando lo sguardo fra i ripiani della cucina e il tavolo. Difficile decidere
fra quali dei due fosse messo peggio. Scosse la testa mentre la consapevolezza
prendeva forma nella sua testa in un’immagine dai contorni semi-sfocati. Non ce
l'avrebbe mai fatta. Ma come le era venuta in mente quell'idea assurda!
_Tranquilla
mamma. Penso a tutto io mamma. Vai pure via con George. Non ti preoccupare
mamma. Non c'è problema se tornate per cena_ ripeteva a se stessa come una
cantilena. _Ma no! Ti farò una sorpresa!_ Come le era venuto in mente di, non
riusciva nemmeno a pronunciarlo, cucinare?
Il
piano cottura sembrava una riproduzione del campo di guerra della battaglia di
Waterloo ed il pavimento non era da meno. Non ce l'avrebbe mai fatta! Mai!
Naturalmente
tutti i familiari appena appreso della promessa che Casey aveva fatto si erano
innocentemente dati alla fuga: Edwin per primo aveva deciso di segnarsi alla
gita scolastica organizzata dalla scuola alla cui inizialmente non voleva
categoricamente andare, Lizzie aveva tempestivamente progettato di fare un
pigiama party denominato "Salviamo gli animali! Gli animali sono la
salvezza del mondo!" con la sua amica del cuore, Marti era andata al letto
da un pezzo con la scusa _Ma Casey io non posso cucinare! Tutti quei coltelli!
Sai che Nora si arrabbierebbe molto?_ armata del suo visetto angelico e dei
suoi occhioni aveva sbattuto due volte innocentemente le ciglia e si era
dileguata. E per ultimo, ma non meno importante, il grande Derek Venturi si era
affrettato a chiamare un numero a caso nel suo esteso elenco di ragazze carine
e popolari e a ottenere un appuntamento da una certa Amber (sicuramente un’ochetta)
che con una vocetta stridula e terribilmente fastidiosa l'aveva salutata con un
delizioso _Ciao Callie o come cavolo ti chiami!_. Il ragazzo invece le aveva
gentilmente chiuso la porta in faccia dopo un dolcissimo _Cas, io non torno per
cena! Cucina tu per Nora e papà!_ accompagnato da un odioso sghignazzare.
Sì,
era decisamente fritta... O meglio bruciata come quel poco che restava
della'cena'per i genitori. Respirò. Calmati Casey, sorrise da sola giusto per
darsi coraggio, é solo cucinare! Si accasciò depressa sul pavimento, le gambe
fasciate da un paio di jeans scuri ripiegate e il sorriso di poco prima svanito
dal viso pallido.
_Ma
io non so cucinare!_
__Sapevo
che tu fossi nei guai ma, sinceramente non credevo che fossi ridotta così male_
una voce maschile decisamente familiare le giunse
all'orecchio ferma e leggermente sorpresa. Alzò lo sguardo.
_Bè,
non credevo che una McDonald si lasciasse intimorire così da una semplice
cenetta! Non mi dire che ti vuoi arrendere Cas... _ continuò il ragazzo
persuasivo.
_Le
McDonald non si arrendono MAI! Sia ben chiaro Venturi non una parola di più_ lo
guardò negli occhi. Errore madornale. Quelli di lui l'avevano già incatenata al
suolo stringendola in una morsa letale. Scordava il potere che Derek avesse
sulle persone. Magnetico, certo. A volte credeva di essere immune a questo suo
'fascino' ma, troppo spesso, se abassava le sue difese arrivava a cedere come
avrebbe fatto qualsiasi altra.
Continuando
a puntare lo sguardo su di lei le si avvicinò e le porse la mano.
_Rialzati.
Sembri lo Yeti_ rise divertito. Lei scostò l'aiuto ed era già in piedi. Si
avvicinò lentamente ai fornelli per poi recuperare una pentola fra le sue mani.
Sentì la sua presenza alle spalle che si avvicinava. La schiena
di lei premeva contro il suo petto.
_No,
Cas_ un sussurrò impercettibile all'orecchio. Le mani
di Derek presero le sue, per poi risalire sulle braccia, lentamente prese i
lembi delle maniche dello scaldacuore chiaro a maniche lunghe che lei indossava e li rigirò fino ai gomiti
fermandosi forse dei secondi di troppo sulla sua pelle. Casey sentì un peso
togliersi all'altezza della gola per poi accorgersi di aver trattenuto il
respiro fino a quel momento.
Derek
si allontanò di qualche passo, tolse le mani dalle sue spalle e le poggiò
dietro al collo. Che cosa stai facendo Derek Venturi? Fermati! Ora! Troppo
tardi.
Prima
che se ne fosse reso conto si era di nuovo mosso verso
di lei e le aveva mormorato _Cas, tu non sai neanche cosa sia stare in cucina
giusto?_.
Lei
si era limitata ad annuire con un cenno della testa così le aveva domandato di
nuovo _Vuoi che ti aiuti?_. Stava già per muovere la testa e rispondere con un
secco no quando sorrise e rifiutò _Le McDonald non si fanno aiutare! Tantomeno
dai Venturi!_ decise soddisfatta.
_Ah
si? Nemmeno dai Venturi carini come il sottoscritto?_ chiese piano.
_Non
fare lo strafottente con me Derek. E tu ti reputi carino?_
_Io
non mi reputo carino, io sono carino. E'un dato di fatto_
ammise tranquillo _e so cucinare _ .
_Tu
cosa?_
_Al
contrario di te. Ricordi che disastro hai causato alla cena per tuo padre?
Mah... vediamo... Avevo promesso ai pompieri che non ti avrei mai più fatto
entrare in cucina_ le ricordò contento. Lei rabbrividì
al pensiero.
Irrazionalmente
aveva già preso tra le dita quella pasta appiccicosa che avrebbe dovuto essere
il dolce e l'aveva buttata addosso al fratellastro.
_E'
così? Se vuoi la guerra, guerra sia!_
Innescata
la bomba, la cucina divenne peggio di come fosse
all'inizio. Casey si bloccò.
_Derek
possibile che tu debba ogni volta combinare disastri?!_
_Che
ho fatto stavolta?_ fece annoiato. Era abituato che
gli si desse la colpa di tutto.
_Sei
arrivato e io..._ si interruppe. Sentiva agli angoli
degli occhi... Si rifiutava di pensare che fossero
lacrime.
_No_
lo sentì lontanamente sospirare _Mi sembra di averti già detto che odio quando
piangi _ . Di nuovo superò la barriera. Asciugò le lacrime di lei e continuò _Ehi, sono un Venturi. Io non
consolo le ragazze_
Le
alzò il viso e la baciò.
_Ora.
Si cucina!_
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