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Autore: Evelyn_J    25/07/2014    0 recensioni
‘’Se io fossi un fiore che fiore sarei? ‘’
‘’Ehi , Sam che domande fai ? Ti metti a pensare ai fiori ..certo che pur essendo più grande di me la pensi ancora come un ragazzino ..’’
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Your love is like a flower.

‘’Se io  fossi un fiore che fiore sarei? ‘’

‘’Ehi , Sam che domande fai ? Ti metti a pensare ai fiori ..certo che pur essendo più grande di me la pensi ancora come un ragazzino ..’’

‘’Non credo che questo faccia di me un ragazzino , però sta di fatto che non mi hai ancora risposto .’’

‘’Sinceramente così su due piedi , direi un Giglio .’’

‘’Perché Teo hai scelto proprio il Giglio ?’’

‘’Beh non so come spiegartelo , è alto  e ha un aria elegante , non è un fiore che spicca molto tra gli altri ,non è composto da colori sgargianti , però è bello proprio perché è semplice , a me piacciono molto le cose semplici , diciamo che secondo me rispecchia molto il tuo carattere .’’

‘’ Hai detto cose molto interessanti , dico davvero  è strano pensare che da quelle tue labbra qualche volta escono anche parole sensate e di un certo spessore .’’

‘’Bene in pratica mi stai dando dell’idiota in maniera molto pacata .. no ma ti ringrazio .*

Si guardarono per una manciata di secondi per poi scoppiare a ridere a crepapelle , loro erano così non vi era molto da fare , faceva parte del loro carattere .
Il fiume faceva da base musicale alle loro risate , mentre le nuvole perlate , ricamavano una tela assai complessa nel cielo , mentre il tempo passava senza sosta i due continuarono a ridere ; quando ciò succedeva il tempo non esisteva più , potevano passare ore e loro restavano così senza che il loro corpo si accorgesse del passare dei minuti , delle ore , dei giorni o delle stagioni.

E così senza che nessuno ne conoscesse il motivo era già un anno che i due si conoscevano , conducevano una vita monotona e alquanto banale , ma per loro quella banalità era fondamentale , perché quella loro ‘’amicizia’’ era già qualcosa di strano di per sé , non avevano davvero bisogno che gli avvenimenti che succedono nell’arco di una vita gli complicassero ulteriormente le cose .

Sam faceva il fioraio , ogni giorno sistemava bouquet in giro per il negozio ,era davvero felice del suo lavoro , certo la paga non era delle migliori , ma fare un lavoro che lo appagava totalmente era la cosa più importante per lui , e questo lo realizzava a pieno .

Per Teo invece le cose erano diverse , lui voleva fare il pittore , ma nessuno prendeva in considerazione le sue opere , quindi per riuscire a vivere in maniera dignitosa , consegnava pizze a domicilio .
La sua situazione era davvero pessima , o per lo meno era tale da come la descriveva lui .. quanto diavolo può essere patetico consegnare le pizze con ancora tra le dita l’odore dei colori ad olio ?
Ecco tutto ciò era davvero patetico  , e quando la sera prendeva in mano il pennello consumato dagli anni e lo intingeva del colore , esso si mescolava alle sue lacrime .
Ogni giorno Teo andava a consegnare la pizza a Sam e lui gli regalava un fiore , era quasi una regola non scritta che i due portavano avanti da due mesi a questa parte .
Teo aprì la porta del negozio ora  l’estate era arrivata , e l’afa in quel piccolo negozio di periferia si sentiva in maniera persistente , ti scacciava quasi , ma ciò non importava perché ogni cosa negativa scompariva , dopo che il campanello che vi era dietro alla porta suonava , così che Taeho potesse scorgere il volto del suo amico che si apriva il un largo sorriso .
Ecco quella era l’unica cosa che gli piaceva davvero del suo lavoro , ossia vedere Sam che gli sorrideva ogni qualvolta che Teo gli portava la sua pizza Margherita con le verdure .
Beh di certo a Sam la pizza piaceva , ma quella era solo una scusa per vedere Teo almeno una volta al giorno ;ma da quand’è che è iniziato quel qualcosa in più ?
E chi può dirlo , da quando loro si sono conosciuti il tempo aveva assunto una forma tutta sua e ormai gli orologi e i calendari erano diventati inutili , l’unica cosa importante è che per Teo c’era Sam , e che per Sam c’era Teo.
Ma quanto sarebbe durato tutto ciò ? Anche se loro non ne tenevano mai conto , il tempo c’era e il tempo come il destino a volte gioca dei brutti scherzi , chissà cosa sarebbe successo …


‘’Teo , che hai oggi ? ‘’
‘’ Eh nulla .. stavo pensando …’’
‘’ Hai un espressione così giù , si può sapere a che diavolo pensavi ? ‘’


Sam prese una piccola scala e fece segno a Teo di accomodarsi su di essa , mentre lui rimase in piedi con i gomiti  sul bancone  cosparso di petali di  Calendule .


‘’ … Sam.. ma noi dureremo per sempre ? ‘’
‘’ Eh che intendi con per sempre ? Siamo umani per noi il presente non esiste .’’
‘’Lo so .. ma io non voglio rimanere senza di te .. promettimi che finchè ci sarò io ci sarai anche tu .’’
‘’ Ehi .. ma perché ti sei messo queste strane idee in testa .. e perche adesso poi ? ‘’
‘’Sam .. promettilo .’’
‘’Te lo prometto , non ti lascerò da solo , finchè io sarò qui ci sarai anche tu .’’
‘’Sam tu mi vuoi davvero bene .. vero ? ‘’
‘’No.’’
La faccia del ragazzo dai capelli colo rame sbiancò , voleva boccheggiare , ma pareva che i condotti che premettevano all’aria di entrare nel suo corpo fossero stati spezzati .
‘’Io ti amo Taeho Shin .. non ti voglio bene , io ti amo .’’

Ora l’aria cominciava a mancagli nuovamente , ma per un motivo decisamente positivo , le guance di Teo di erano tinte di un rosso accesso ,proprio come il colore dei tulipani che si trovavano accanto a lui .
Sam era ancora con i gomiti poggiati sul bancone , ma il suo volto era estremamente più vicino a quello del più piccolo, a un soffio dalle sue labbra .
Teo sentì che il suo corpo perdeva un battito a ogni millimetro in meno che si creava tra le loro labbra , era una cosa estremamente lenta ora , quei movimenti e le labbra calde di Sam sulle proprie .
Che strano con Sam passava tutto veloce , tutto tranne quel bacio , forse a entrambi è sembrato così lungo , perché lo stavano aspettando da troppo tempo .
E così fu il loro primo bacio , in un estate afosa in un piccolo negozio di fiori in  periferia , mentre una leggera corrente calda faceva ondeggiare un bouquet di tulipani .


Da quel giorno in poi le cose non cambiarono di molto , Teo portava la pizza a Sam e lui gli sorrideva , come sempre , ma ora qualcosa di diverso c’era , non si poteva vedere , ma loro lo sentivano , nel loro cuore ad ogni battito che si incrociava con quello dell’altro ,scandendo così il tempo nella maniera più perfetta possibile .

Però dopo quel bacio , non ve ne furono altri forse per l’imbarazzo , o forse perché entrambi erano un po’ troppo impacciati , chi può dirlo ; ma per lo meno ora Teo sorrideva più spesso perché aveva trovato ben due cose da amare ora , la pittura e Sam .

I giorni successivi , senza che nessuno dei due facesse riferimento all’accaduto passarono e ben presto i giorni divennero mesi ; questo solo perché il clima era decisamente più freddo ed entrambi svolgevano il loro lavoro , avvolti in spessi cappotti e ricoperti sino al mento da sciarpe troppo sgualcita per tenere effettivamente caldo .

Era un pomeriggio invernale , di quelli più scuri del solito , il cielo era ricoperte da fitte nuvole grigie , ma questo non importava perché come sempre il negozio di fiori era sgargiante  , lì sembrava essere sempre estate , quel posto pareva essersi fermato al momento del loro primo bacio , perché mentre la periferia ingrigiva sotto la coltre invernale , il negozio era fermo lì e non cambiava mai , i colori estremamente sgargianti dei fiori non appassivano  , come non appassiva mai il sorriso di Sam .

Così aprì la porta e sentì il campanello suonare , sorrise con la pizza margherita alla verdure fumante tra le braccia , sorrise senza pensarci troppo , ormai era una cosa che gli veniva automatica ancor prima di aver visto effettivamente Sam ; forse quella volta  però avrebbe fatto meglio a guardare prima , perché Sam non era più lì , dietro al bancone a sorridergli con un fiore stretto tra le dita .
Quando  constatò che non vi era nessuno ad  accoglierlo con un sorriso, la pizza gli cadde per terra , riversando tutto il condimenti sul piastrellato color panna ; non può essere dov’è Sam ? Dove diavolo è ?
Per una persona qualsiasi assentarsi per una volta dal lavoro non era una tragedia , ma per Sam lo era; lui amava il suo lavoro , anche a Gennaio quando aveva la febbre lui era sempre lì con il suo sorriso .. e adesso dov’è ?

Preoccupato e con il sudore freddo che gli colava dalla fronte , estrasse con rapidità il cellulare dalla tasca dei pantaloni e digitò il numero dell’amico .
Si mise il telefono all’orecchio e un groppo in gola gli sovvenne quando a rispondere fu una voce femminile .

‘’Mi scusi , ma questo è il telefono di Sam Carter giusto ? ‘’
‘’Oddio per fortuna !è un parente del ragazzo lei ? ‘’
‘’No sono un suo amico ..ma questo cosa centra? .’’
‘’Sono un infermeria dell’ambulatorio medico della periferia , il ragazzo è stato ricoverato questa mattina per un tumore al fegato , scoperto ahimè troppo tardi .*


  Il telefono gli cadde dalle mani , ciò che si udiva in lontananza era una voce femminile , che chiedeva se vi era qualcuno in linea , ma Teo non gli diede retta , perché il suo  cuore correva alla stessa velocità delle sue gambe , verso l’ospedale della periferia .

Entrò e subito andò alla reception dell’ospedale , chiedendo con ancora il fiatone che gli smorzava la voce , in che stanza fosse il suo amico; poi un infermiera con un espressione cupa gliela indicò , sopra la porta vi era il numero 472 , un numero che Teo non potrà scordarsi mai più  .

Entrò incerto , la stanza era troppo bianca per uno come Sam che era abituato alle sfumature dei fiori , poi coperto sino al mento lo vide , gli occhi socchiusi e il petto che ansava da sotto la coltre bianca delle lenzuola .
Ora Teo tremava come una foglia e le gambe si erano fatte deboli , il volto di Sam era pallido e il suo sorriso era  coperto da una smorfia di dolore .
‘’…S-sam ? ‘’
Con incertezza il minore balbettò , cercando con lo sguardo quel sorriso che fino al giorno prima era dipinto sul suo volto .

‘’ Teo … scusa .’’

Teo capì da quella voce così provata , che per loro non ci sarebbe stato il ‘’per sempre’’ che aveva tanto desiderato , capì che il tempo a cui non aveva mai dato peso , ora come ora era più importante che mai ; ma le parole gli morirono in gola , e delle lacrime calde gli rigarono le guance .

‘’Scemo perché ti scusi ..? Ma come è successo ..perchè a te? ‘’
‘’Perché a me ? Non puoi farmi domande a cui non posso rispondere , è da un po’ che lo so ..ma non volevo dirti nulla ..’’
E dopo quelle parole Teo avrebbe voluti alzarsi e dargli del idiota , ma non lo fece , perché ormai la sabbia stava scendendo dalla clessidra in maniera troppo veloce , e purtroppo Teo non poteva rigirarla , agli umani non è permesso farlo .
‘’Perché ?.. se me lo avessi detto staresti ancora ..’’
Sam scosse la testa con quel poco di forze che  gli erano rimaste .
‘’Se avessi fatto le cure sarei stato più tempo in ospedale che con te , io ti ho visto tutti i giorni , ho visto il tuo sorriso e se fossi stato per tutti questi mesi qui ,questo non sarebbe accaduto ..’’
‘’Ti ricordi quando ti ho detto che il ‘’per sempre ‘’ non esiste ?
Era perché io sapevo che il mio futuro sarebbe terminato in breve tempo .’’

‘’ Però non mi ancora risposto .. perché ti scusi ? ‘’
‘’Perché non posso mantenere la promessa che ti ho fatto quel giorno .. ti avevo dettò che finchè c’eri tu ci sarei stato anche io .. ma purtroppo non sarà così .’’
‘’Vuol dire che appena il tempo per te sarà scaduto , io farò scadere il mio .’’
‘’No tu non farai nulla del genere !’’

In quel momento la voce del maggiore che era sdraiato sul letto , si alzò in maniera quasi spropositata , viste le condizione nelle quali versava ; Teo non disse nulla , si limitò a guardarlo sbigottito , mentre una lacrima gli rimase incastrata tra le iridi brune .
Poi Sam riprese a parlare , con una voce pacata .
‘’ Tu vivi il tuo tempo , se non vuoi farlo per te , almeno fallo per me , vivi anche la vita che io non avrò più indietro .’’
‘’Sam.. ma ..’’
‘’Promettilo .’’
Teo deglutì a vuoto , ricacciando indietro le lacrime , prendendo un respiro profondo riuscì a pronunciare quelle semplici , ma anche dolorose parole .
‘’Prometto che vivrò questa vita anche per te .’’

In quel momento Sam sorrise , proprio come ogni altro giorno , Teo pensò che tutto ciò fosse davvero crudele , come diavolo è possibile che quel sorriso tanto bello lo renda anche così malinconico allo stesso tempo ?
Poi Sam guardò nuovamente Teo negli occhi e con le labbra leggermente impastate riuscì a sussurrare un ‘’ti amo’’ così disperato che Teo non potè far altro se non piangere , e tra i vari singhiozzi , ricambiare con un sorriso , rispondendo con un soffocato  ‘’ ti amo anche io’’.

Sam sorrise di nuovo guardando il suo piccolo , per poi poggiare con veemenza il volto sul cuscino , chiudendo gli occhi .

E lì Teo capì che il loro tempo insieme era finito  e che da dietro al bancone Sam non gli avrebbe sorriso mai più .

Sam Carter , 26 anni , deceduto il 12/02 /2013 , nella stanza 472 di un ospedale di periferia , in un giorno dove il cielo grigio incombeva prepotente ,stravolgendo la vita di due giovani ragazzi .



Teo dopo aver visto una delle sue due ragioni che lo facevano sorridere scomparire se ne tornò a casa , il cappuccio del giubbotto  gli ricopriva il volto , rigato dal pianto , e quando finalmente giunse a casa riversò le sue calde lacrime su quella foto un po’ ingiallita dal tempo , che i due avevano scattato quel giorno al fiume .




Il giorno dopo , Teo si risvegliò con  gli occhi ancora gonfi e nella mente la consapevolezza che il tempo non si riavvolge per nessuno ; certo questo era quello che la mente diceva , ma talvolta il cuore non si rassegnava ad accettarlo .
Così sgusciò fuori dal letto , si trascinò sulla porta  e si mise le sue solite sneackers bianche ,uscendo di casa .

Percorse un breve tragitto , sino ad arrivare al negozio di fiori , la porta era sempre aperta , nessuno si curava mai di chiuderla , la pizza con le verdure era sparsa sul pavimento e un branco di minuscole formiche nere se la stavano contendendo.

Lì era tutto come sempre , i fiori erano meravigliosi  e decorati da mille sfumature , ma dall’altra parte del bancone Sam non c’era più .

Sorpassò la pizza lasciata incustodita e si diresse verso in bancone , così da poter constatare per l’ultima volta che quel ragazzo dal sorriso spontaneo non fosse più lì .
Poi dopo che appurò la dura realtà vide un fiore sul bancone ; era un giglio bianco e accanto ad esso vi era un piccolo biglietto , con su scritto ‘’ per Teo .’’

Deglutì a vuoto e prese tra le mani il giglio , lo osservò con attenzione , studiandolo quasi , pensando che quel fiore si addicesse davvero al suo Sam.

Poi con le mani tremanti aprì il biglietto , era di un colore avorio ,  e la tipologia di scrittura era perfetta e accurata , proprio come lo era Sam.



‘’ Ciao Teo , oggi ho preparato un piccolo pensierino per te , beh spero ti piaccia !
Niente volevo solo dirti che sei una persona davvero molto,molto  speciale per me , ti ho detto solo una volta che ti amo e per questo me ne pento , ma non scordarlo che anche se non te l’ho detto spesso i miei sentimenti non sono cambiati , ti ho amato , ti amo e ti amerò .
Ultimamente mi sono messo a pensare alla nostra giornata al fiume e mi sono ricordato che io non ti ho mai detto che fiore fossi …
Purtroppo non ho ancora trovato la risposta , sinceramente ?
Non penso che tu possa assomigliare ad un fiore , tu sei più come l’aria , un spirito libero, qualcosa di talmente perfetto che accumunarti  a un semplice fiore non basterebbe a descriverti  .
Forse un giorno cambierò idea e troverò il fiore per te , fino ad allora spero che ti accontenterai di divedere con me , il fiore a cui mi hai detto che assomigliavo quel pomeriggio .’’
   
 
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