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Autore: lullublu    25/07/2014    2 recensioni
Munakata è davvero stressato per colpa del suo lavoro.
Mikoto gli propone di prendersi una vacanza
(MikotoxMunakata)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Mikoto Suoh, Reishi Munakata
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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vacanza L'idea di prendersi un po' di tempo per loro stessi, fu di Mikoto.
Si rendeva conto di quanto Munakata fosse legato al proprio lavoro, ma anche se esso gli piaceva, lo stressava più di quanto si rendesse conto.
Gli capitava poi, un po' troppo spesso, di prendersela con Suoh.
Certo, era vero che il rosso lo faceva innervosire, ma a causa dello stress accumulato in ore e ore di lavoro, le sue reazioni erano esagerate.
Bastava un niente per farlo scattare ed i litigi risultavano sempre un po' più pesanti di quanto avrebbero dovuto.

"Che ne dici di prenderti una vacanza?".
Erano a letto, nell'appartamento del comandante dello Scepter 4, quando Suoh si decise a fare quella proposta a cui aveva pensato già da un po'.
Il blu non aveva avuto voglia di fare sesso quella sera, gli doleva la testa e aveva ancora in mente tutti i documenti che aveva dovuto firmare durante il giorno, ormai gli pareva di non fare altro dalla mattina alla sera.
Si erano allora sdraiati soltanto, ed il rosso aveva notato ancora una volta, che anche mentre se ne stava steso a guardare il soffitto, la fronte di Munakata rimaneva aggrottata.
"Che bisogno hai di una vacanza tu, Mikoto?" chiese il blu in tono irritato.
Un nullafacente come lui non aveva nemmeno il diritto di pronunciare quella parola davanti ad un instancabile lavoratore come lui.
"Nessuno. Infatti lo sto chiedendo a te, Munakata".
Era pronto a replicare qualcosa, ma mentre apriva la bocca per sputare qualche sottile insulto com'era solito fare, in maniera sempre aggraziata e composta, si rese conto che l'altro si stava preoccupando per lui.
Una cosa molto rara.
Non perchè il rosso fosse così egoista da pensare soltanto agli affari propri, ma la maggior parte delle volte proprio non ci arrivava a capire i suoi problemi.
Fu piacevolmente sorpreso nel constatare che anche quel suo pigro cervello, di tanto in tanto riuscisse ad elaborare qualche buona intuizione.
Ma la sua risposta fu comunque negativa.
"Non posso, ho un bel po' di lavoro da fare in questo periodo" aveva detto in un sospiro, massaggiandosi le tempie con le dita per alleviare un po' il dolore.
"Appunto. Sei esaurito, devi riposare... potremmo andare da qualche parte.." insistè Mikoto.
Il re blu non aveva accettato, non quella sera, ma aveva preso in considerazione l'idea, e quando si era ritrovato fra le mani (insieme ad altre lettere, nella cassetta della posta), una pubblicità di un centro termale, aveva immaginato così vividamente sè stesso in una vasca d'acqua calda, che non aveva potuto fare a meno di rendersi conto che in effetti aveva proprio bisogno di un po' di riposo.

Essendo al vertice della propria organizzazione, non gli ci era voluto molto ad ottenere le proprie ferie.
Aveva rifilato un mucchio di raccomandazioni ad Awashima, non sentendosi totalmente sicuro a lasciare tutto nelle mani della bionda, non perchè non si fidasse di lei, ma era abituato a fare quasi tutto da solo, e l'idea di non poter avere tutto sotto controllo, anche se solo per qualche giorno, lo innervosiva.
Non aveva detto a nessuno con chi sarebbe partito, nè dove intendesse andare e del resto, nessuno aveva pensato di fargli domande.
D'altronde, i blu, al contrario dei rossi, non si sostenevano e confidavano l'uno con l'altro.
Mikoto li prendeva in giro dicendo che erano tutti dei ghiaccioli, ma al re blu stava benissimo così, non aveva mai apprezzato chi osava prendersi troppa confidenza con lui.
Forse per questo, da ragazzo non era riuscito a socializzare con gli altri, tendeva ad allontanare le persone da sè.
Era poi un mistero, come si fosse lasciato avvicinare proprio da Suoh.

Mikoto, al contrario, aveva detto a tutti i suoi clansman, apertamente, che intendeva partire insieme a Munakata.
L'Homra era al corrente della loro relazione, il re aveva ritenuto giusto farglielo sapere, anche se non tutti l'avevano presa bene.
Kusanagi continuava a prenderlo in giro, dicendo che doveva stare attento perchè anche Reisi era senza cuore come la sua 'amata' Seri.
Totsuka aveva motivi fin troppo personali per non approvare totalmente.
Anche se quando Mikoto gliel'aveva detto, si era sforzato di sorridere e rispondere che era felice per lui, aveva sofferto.
L'amore non corrisposto che provava per il proprio re, gli impediva (per quanto, tante volte ci avesse provato e riprovato perchè si sentiva egoista a causa di quella gelosia che lo corrodeva segretamente imponendogli di detestare il blu) non riusciva a vedere di buon occhio Munakata.
In ogni caso, Mikoto poteva partire tranquillo.
                                                                                                     ***

Il centro era molto ampio.
L'aria dedicata al benessere era piena di vasche con varie temperature di acqua, dolce o salata, alcune anche dotate di idromassaggio.
C'era anche la sauna, ma l'aroma di sudore che vi era dentro, fece desistere i due dal provarla.
Si potevano prenotare massaggi con varie creme idratanti e prodotti specifici per i vari tipi di pelle.
Munakata si offese quando gli fu consigliato un prodotto a base di melanina per permettere alla sua pelle pallida e delicata di abbronzarsi più facilmente e con meno rischio di scottature solari, e Mikoto lo prese in giro per la sua 'delicatezza'.
Il cibo era ottimo, anche se Mikoto avrebbe preferito mangiare più carne e meno verdure.
Soltanto le camere lasciavano un po' a desiderare.
La loro ad esempio, era piccola, senza ventilatore e la finestra si affacciava su un muro.
A parte questo inconveniente, Munakata si ritenne soddisfatto della propria scelta.

La vacanza però, non stava sortendo l'effetto desiderato.
Munakata, che avrebbe dovuto distrarsi dai propri doveri, portava il cellulare ovunque, per tenersi continuamente in contatto con lo S4.
Mikoto si disse che avrebbe dovuto far qualcosa: possibile che quei perfettini in divisa blu, non sapessero cavarsela da soli per qualche giorno?

Erano nella tanto amata vasca ad acqua calda.
Il rosso era immerso quasi completamente, solo la testa e le spalle erano fuori dall'acqua.
Teneva la schiena appoggiata ai sassolini che ricoprivano il bordo.
Non riusciva a rilassarsi.
Il blu stava ancora parlando a quel dannato telefono, benchè fosse immerso in acqua fino alla vita, continuava a discutere animatamente con qualcuno dei suoi sottoposti.
"Munakata" lo chiamò, un po' infastidito, ma cercando di rimanere calmo.
Il blu lo ignorò completamente.
"Munakata" ripetè, stavolta meno paziente.
Non ottenne alcuna risposta.
Si sentì allora in dovere di prendergli il cellulare ignorando le sue proteste, e gettarlo in acqua.
"Ma sei impazzito?" urlò indignato Reisi, mandandogli un'occhiata piena di collera.
Si tuffò a riprendere il telefono.
Riuscì a recuperarlo ma sfortunatamente non c'era più nulla da fare, si era rotto.
Mikoto pensò che l'avrebbe riempito di insulti, ma tutto ciò che ottenne dal blu, fu un'occhiata gelida.
Dopodichè, Munakata uscì dalla vasca e se ne andò senza dire una parola.
Il rosso non se la sentì di seguirlo, ci avrebbe parlato più tardi.
                                                                                                     ***

Durante la cena, tutti i tentativi di Mikoto di instaurare una conversazione, vennero stroncati dalla gelida rabbia di Munakata, ed il rosso si ritrovò ad attendere con ansia che il pasto finisse per potersene andare e non essere costretto ad ascoltare quel silenzio carico di tensione.
Non si sentiva in colpa, anche se il suo metodo era stato forse un po' esagerato, sapeva di avere ragione.
Era il suo modo di fare qualcosa per lui, ma non essendo portato, riusciva sempre a peggiorare la situazione.
Quella sera, Munakata decise di prepararsi la valigia.
Per il suo ordine, appena erano arrivati, aveva posato tutte le sue cose nei cassetti del mobile dell'albergo e non aveva tardato a rimproverare Suoh, che al contrario aveva lasciato tutto in valigia, creando così un gran disordine.
Certe volte il blu pensava che se per caso avesse avuto la balzana idea di convivere col rosso, gli sarebbe venuta l'ulcera a causa di tutte le abitudini fastidiose che avrebbe tentato di sradicargli.
"Che stai facendo?" gli chiese Mikoto.
"Preparo la valigia, domani me ne vado. Tu rimani pure quanto vuoi, non mi interessa".
Gli aveva risposto senza nemmeno girarsi a guardarlo, continuando a riordinare i vestiti.
Il rosso lo afferrò per le spalle tirandolo a sè "tu non vai da nessuna parte".
Intendeva risolvere, con le buone o con le cattive.
"Lasciami Suoh" intimò il blu.
Nel suo tono c'era una sorta d'isterismo, celato dalla solita fredda calma.
Ma Mikoto non ne voleva sapere di mollare la presa.
"Ti ho detto di lasciarmi".
Munakata si scrollò, tentando di liberarsi dalla presa dell'altro, che però si faceva più solida.
"Ti preoccupi così tanto per lo S4, non ti fidi dei tuoi sottoposti?".
"Certo che mi fido, ma sono preoccupato. Anche tu dovresti preoccuparti per quella tua banda di teppisti" rispose il blu continuando a dibattersi.
"Mi fido ciecamente di loro. Kusanagi sa gestirli perfettamente, e di certo non avranno voglia di combinare alcun disastro in mia assenza".
Munakata parve calmarsi e smise di opporsi alla presa dell'altro.
"Forse hai ragione. Non succederà niente" ammise.
Mikoto gli lasciò un leggero bacio appena sopra la spalla e Reisi non potè fare a meno di sorridere.
Era raro che l'altro lo trattasse con tanta gentilezza.
Era stato carino a preoccuparsi per lui, forse si era veramente affezionato.
Sentì le sue mani calde muoversi in un tentato massaggio.
"Che fai?" chiese stupito.
"Tento di farti rilassare, dato che da solo non ci riesci".
Il blu nascose una risata dietro la mano, era veramente strana quella situazione.
Le dita di Mikoto si mossero verso il suo collo, ma era il peggior massaggio che gli avessero mai fatto.
"Lascia stare il massaggio, non sei capace. Perchè invece non fai qualcos'altro? Qualcosa che ti riesce molto meglio..." .
"Cioè?".
Reisi sorrise, dandogli mentalmente dello stupido, possibile che dovesse sempre parlargli chiaramente per farsi capire?
"Avrei in mente un'attività da svolgere in due, magari sul letto" e stavolta fu certo che Mikoto avesse capito, perchè le mani corsero sui suoi fianchi e lo indussero ad alzarsi per farlo sedere su di lui.
Munakata si girò a baciarlo, dimenticando per il momento il suo lavoro ed il cellulare rotto.
Per quello gliel'avrebbe fatta pagare in seguito.
La stanza si riempì di piacevoli lamenti e le molle del materasso cigolarono a dovere.
                                                                                                        ***
Il resto della vacanza trascorse tranquillamente, ed al suo ritorno, Munakata era molto più rilassato, sembrava quasi un altro.
Ritornando all'organizzazione, vide qualcosa che lo lasciò negativamente stupito.
Entrò come una furia, cercando qualcuno con cui prendersela.

Mikoto venne accolto calorosamente dall'Homra, forse un po' troppo calorosamente, pareva quasi che dovessero dargli brutte notizie.
Kusanagi infatti, gli parlò con tono cauto "ho cercato di chiamarti Mikoto, ma tu non rispondevi...".
"Che c'è? Spara" fece il re.
"Ehm... i ragazzi hanno distrutto le vetrate della sede dello Scepter".
Mikoto sospirò, indeciso sull'incazzarsi o meno, poi parve decidere di no, arrabbiarsi era solo uno spreco di forze.
"Quanto siamo nei casini? " chiese invece, con tono pratico.
"Abbastanza".

"Chi ha rotto le finestre?" chiese con poca calma Munakata ad una dispiaciuta Awashima.
"I rossi, ovviamente. Ho provato a rintracciarti ma il tuo telefono era irragiungibile".
Non avendo alcuna voglia di stare a sentire le sue scuse, il re andò a chiudersi nel suo ufficio a sbollire la rabbia.
Era appena tornato, e già si sentiva nuovamente esaurito, tutto per colpa di quei dannati teppisti.
Ma gliel'avrebbero pagata, l'avrebbero pagata cara.





Nda: ...salve... se c'è qualcuno..c'è tanta desolazione in questo fandom *depress*
..ma a parte questo, volevo dire ( anche se a nessuno importa), che vorrei scrivere altre cose su questa coppia, che a mio parere è troppo poco seguita.
Quindi se c'è qualche anima pia che ha voglia di esprimere il suo parere mi farebbe immensamente piacere.
..beh..alla prossima (si spera)





  
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