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Autore: Manny_chan    27/07/2014    5 recensioni
Può essere rischioso uscire e lasciare il computer acceso. Specie se hai un maestro ficcanaso in casa...
Storia di un vampiro e del suo approccio alla tecnologia.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Piccolissima Introduzione
Questa storia è una OS ispirata ad Another Way - Un altro modo di essere vampiro
di Tomocchi.
Un piccolo regalo di compleanno per lei. Se siete stanchi di vampiri perfettini e snob che brillano al sole che aspettate?
Correte a leggere la storia originale ;)

 

 

Noia.
Seduto sul divano Stoyán sbuffò, stirando le gambe ed appoggiando la nuca al poggiatesta.
Quella domenica mattina sembrava non passare più.
Taylor era chiuso in bagno da ore e Charlotte aveva scoperto una nuova rivista -a suo dire la rivista definitiva- e si era messa in testa di recuperarne tutti i numeri passati. Era da ore che non sollevava lo sguardo dalle pagine patinate.
Il vampiro sbuffò di nuovo, alzandosi e gironzolando senza meta per la casa.
Non aveva sonno e gli sembrava, comunque, poco elegante poltrire a letto senza fare nulla.
Non c'era nemmeno Niklas da tormentare, circa un'ora prima era passata Jackie, che aveva praticamente strappato il suo allievo dall'ozio domenicale, per trascinarlo a non so che evento per fan di alcuni discutibili cantanti. Con la scusa che pioveva e che quindi poteva uscire senza carbonizzarsi l'aveva costretto a seguirla.
Con un sospiro amareggiato Stoyán passò a controllare se ci fosse qualcosa da fare, in camera del ragazzo. Anche solo qualcosa che gli desse la scusa per fargli una ramanzina. Un rimprovero che richiedesse una pianificazione, insomma...
Una delusione.
Per una volta era tutto in ordine.
Mai una gioia, il suo allievo...
Sospirò di nuovo, facendo per uscire, quando la sua attenzione venne attirata da alcune lucette che si accendevano e si spegnevano, sul cassone a cui Niklas stava sempre incollato. Strano, era la prima volta che lo vedeva acceso.
Incuriosito si avvicinò mentre quella giornata acquistava una nuova prospettiva.
Si era sempre tenuto alla larga da certe diavolerie, aveva sempre avuto di meglio da fare. Ma quella mattina non aveva nulla tra le mani. Quindi quale occasione migliore di quella infruttuosa domenica per imparare qualcosa di nuovo?
Insomma, se riusciva ad usarlo quella capra del suo allievo non doveva essere troppo difficile. Con la sua intelligenza non avrebbe avuto problemi, ne era certo. Si sedette alla scrivania. Dunque.
Allungò la mano appoggiandola sull'affarino a forma di uovo lì accanto, come aveva visto fare a Niklas. Lo schermo si illuminò una frazione di secondo dopo.
"Znaekh!", commentò soddisfatto. Non era poi così difficile.
Prese a cliccare sui tastini del cosino, a volte Niklas lo faceva come un forsennato, quindi doveva funzionare a quel modo. Notò che in risposta ai suoi movimenti C'era una freccetta sullo schermo che li seguiva.
Ahah!
Ecco a cosa serviva!
A furia di cliccare a caso si aprì una finestra.
C'era un disegno tutto colorato che si muoveva e sotto una casellina con scritto:

 

Inserire chiave di ricerca.


Chiave?
Stoyán si guardò intorno. Non vedeva nessuna chiave lì. E poi dove avrebbe dovuto inserirla?
Si sporse per controllare dietro al monitor. Nel farlo appoggiò la mano sulla tastiera.
Niente.
Sbuffò, risedendosi. Che stran...
Si bloccò.

La pagina era cambiata.
Ora diceva :

 

Frttscrfaa  non trovato. Forse cercavi Fotosintesi Clorofilliana?


"Lŭzhliv!", esclamò. "Cercavo la chiave!"
Osservò a lungo sia lo schermo che la tastiera, prima di intuire.

Ah. Era cambiato quando aveva schiacciato quei tastini.
Provò di nuovo.


La parola fgtcff non ha dato risultati. Forse cercavi Affogato al caffè?


Cominciava a capire. Spostò la freccina sulla parola sottolineata e cliccò. Immediatamente gli si aprì una pagina piena di immagini e altre parole sottolineate.  
Oh.
Insomma bastava scrivere una parola e quel coso ti dava tutte le informazioni su di essa. Interessante, iniziava a rivalutarlo. Cliccò un po' in giro, entrando nei vari risultati; si perse in un sito dove vendevano cose senza bisogno di pagarle. O almeno così sembrava. Quello era molto interessante. Trovò dei rari libri di letteratura bulgara che cercava da tempo. Però, si chiese, chissà come avrebbe fatto a prenderli. Non c'erano buchi da cui potessero uscire.
Che delusione
Stava per chiudere tutto, quando si ritrovò davanti la finestra di prima. Preso da un momento di vanità scrisse Stoyán Vasilliski ed inviò la ricerca.


La parola cercata non esiste.


"...Lŭzhliv!", esclamò il vampiro, punto sul vivo. "Esisto eccome, sono qua, stupido coso difettoso."
Lo sapeva, le diavolerie tecnologiche erano una delusione.
Stava per alzarsi quando una finestrella colorata e lampeggiante apparve in un angolo dello schermo.
Stoyàn tornò a poggiare il didietro sulla sedia per leggere.


COMPLIMENTI! SEI IL 100.000.000 VISITATORE! CLICCA QUI PER RITIRARE IL TUO PREMIO.

 

Il vampiro si affrettò a cliccare, ringalluzzito. Ovvio che aveva vinto, tze, quel fannullone del suo allievo di sicuro non aveva mai vinto nulla.
Apparvero altri riquadri colorati e lampeggianti, ma nessun premio.

"Ma che... Dov'e il mio premio?", sbottò,  agitando la tastiera.
Niente, il suo premio non c'era.
In compenso però notò un movimento nell'angolo in basso dello schermo. Una donnina minuscola in slip e reggiseno aveva fatto capolino e si stava arrampicando su uno dei riquadri.
"Ma... Ma... S... Signorina?", mormorò. "Che cosa sta facen..."
La donnina lo ignorò, anzi, ancheggiando iniziò a slacciarsi il reggiseno.
Argh!
"Signorina!", esclamò il vampiro, cliccandoci furiosamente sopra per farla smettere, ma ottenne esattamente l'effetto contrario.
Si aprirono una miriade di finestre con immagini di donne nude e provocanti.
Ecco perché Niklas ci passava così tanto tempo, allievo pervertito.
Basta!
Non sapeva più che fare, ad ogni nuovo click i riquadri aumentavano!
Era sul punto di iniziare a picchiare il mouse contro lo schermo come un cavernicolo quando sopra vi apparve un messaggio totalmente diverso.  


Patch 7.5 download Completo.
Avviare The War of  Past ora?


Stoyán socchiuse gli occhi. Era quella simulazione strategica su cui Niklas passava delle ore ignorando i suoi preziosissimi  consigli bellici.
Era il suo momento! Gli avrebbe dimostrato quanto fossero validi!
Schiacciò il pulsante sì, ignorando le donnine nude, e si sfregò le mani.
Fortunatamente la schermata di avvio era abbastanza semplice. Gli bastò cliccare su nuova partita online  per ritrovarsi nella schermata di gioco.

La partita comincerà fra sessanta secondi -diceva una scritta- organizza il tuo esercito.
"Ok, daccordo. Forza uomini, dividetevi in due gruppi", disse.
Nessuno dei soldati si mosse.
"... Ho detto in due gruppi, forza!"
Ripeté l'ordine altre due volte, prima di sbattere una mano sulla tastiera, stizzito.
A quel punto gli omini iniziarono a muoversi scompostamente, disperdendosi.
"No! Lŭzhliv! Ho detto in due gruppi, disertori!"
In quel momento da sopra la collina fece capolino un altro esercito che vedendo l'occasione buona marciò giù a rotta di collo, arando completamente il suo.
Stoyán rimase immobile a guardare la grande scritta rossa che diceva: SCONFITTA.

*        *        *


Niklas rabbvrividì improvvisamente.
"Che c'é? Hai freddo Nick?", chiese Jackie, sollevando la testa dallo scaffale dei cd.
Il vampiro scrollò le spalle. "Non so, ho avvertito come una sensazione di pericolo, ma probabilmente non é nulla", minimizzò.
Jackie si strinse nelle spalle a sua volta, facendo poi un gridolino quando notò un cd/dvd dell'ultimo live degli One Director. "Ehy! Quello non ce L'ho!"
"Strano. Pensavo che ormai avessi persino le mutande di Harry Coso", commentò sarcastico Niklas.
Jackie sbuffò. "Coso sarai tu!', rispose a tono, facendogli una linguaccia e prendendo il cofanetto. "E poi questo é appena uscito!"
Il vampiro roteò gli occhi, senza rispondere.
"Senti piuttosto", riprese ad un tratto. "Com'é che non ho dovuto prenderti a colpi di rosa canina in testa? Di solito é un impresa farti staccare le chiappe dal computer la domenica mattina.”
Niklas le lanciò un occhiata di fuoco. "The War of Past stava scaricando degli aggiornamenti, non avrei potuto giocarci comunque.", spiegò poi con in sospiro.
Proprio in quel momento il suo cellulare suonò.
Un messaggio.
Niklas guardò stranito il mittente.
Daniel.
Oddio ti prego fa che non sia l'ennesima fissa di sfidarmi da cacciatore di vampiri, pensò.
Aprì il messaggio.
Quello che ci era scritto non aveva senso.


AHAHAHA! SAPEVO CHE QUESTO GIORNO SAREBBE

ARRIVATO REITER! INCHINATI AL NUOVO RE

DI THE WAR OF PAST! LA TUA ERA É FINITA!


Niklas scrollò le spalle. Chissà cosa si era fumato quel tizio.
Stava per rimettere via il cellulare quando gli arrivarono le notifiche di sette E-mail.
Ma cosa...?
Tutte dicevano più o meno la stessa cosa.  Che era una delusione, che farsi battere a quel modo era da perdenti ecc...
Tutte dai suoi contratti di The War Of Past
Un terribile presentimento lo assalì
"Scusa Jackie, un’emergenza devo andare", esclamò, schizzando via.
"Ehy! Nik...", la ragazza lo guardò, confusa. Forse avrebbe dovuto seguir...
"OMMIODDIO! Quel cartonato grandezza naturale di Harry Styles deve essere mio!"
Magari lo avrebbe raggiunto dopo.

 

Più o meno nello stesso istante Charlotte si alzò dal divano, abbandonando per un attimo la rivista che stava leggendo, per andare a sgranchirsi le gambe.
Passò quasi con noncuranza davanti alla camera di Niklas. Poi tornò indietro, molto in fretta, affacciandosi per controllare di aver visto bene. “Oh”, disse, fissando prima Stoyán, poi lo schermo. “Dimmi che non è quello che sembVa”, disse.

Il vampiro fece un sospiro seccato. “Non è colpa mia, avevo un esercito di disertori!”, si lamentò.

“Oh, alloVa è esattamente come sembVa”, mugugnò Charlotte. “Sai, oVa non voVVei allaVmaVti,ma saVebbe meglio se Niklas non ti tVovasse qui, quando toVna.”

“E perchè mai?”, borbbottò Stoyán. “Cosa potrebbe succedere?”

“Contando che hai appena distVutto la sua Veputazione nonchè tutti i suoi VecoVd peVsonali?”

“... suvvia!”, esclamò il vampiro. “Sono il suo maestro, non ho paura di lui.”

“Questo peVchè non hai mai visto un neVd infuViato. Fanno più che pauVa.”

“... sul serio?”

La vampira annuì grevemente, incrociando le braccia. “Pensa che una voVta ho visto un video in cui questo Vagazzo scopViva che la fidanzata gli aveva cancellato l‘account di VoVld of VaVcVaft, e la sua Veazione è stata sfaciaVe lo scheVmo con un pugno. Ed eVa umano. Vuoi davveVo scopViVe di cosa è capace un naVd vampiVo?”

 

Cinque minuti dopo, Taylor - che si era svaccato sul divano a limarsi le unghie - si vide passare davanti uno Stoyàn che si trascinava dietro un trolley.
"Quella non é la valigia di Charlotte?", chiese.
"Me l'ha prestata", rispose il vampiro, uscendo dalla porta ad una velocità impressionante.
"Ma che sta succedendo?", chiese a quel punto il biondo a Charlotte, che l'aveva raggiunto sul divano.
La vampira arricciò il naso. "Succede che non voVVei esseVe nei suoi panni quando Niklas scopViVà quel che ha combinato", rispose, sollevando poi la rivista davanti al viso quando sentì la porta aprirsi di nuovo.
Niklas entrò come un tornado.
Non é possibile.
Attraversò il salotto senza nemmeno guardare i due sul divano divano.
Deve esserci uno sbaglio.
Entrò in camera, fermandosi sulla porta.
Paralizzato.
Sullo schermo acceso C'era il faccione sorridente dell'avatar di Daniel e sotto quella scritta spaventosa.

 

L’esercito di Ostking17 è stato annientato!


"ARGH!", gemette.
"AAARGH!", gemette più forte nel notare il punteggio disastroso, il più basso di tutta la sua vita.
"AAAARGH!", sbraitò, tornado in salotto. "Dov'é?!", sbottò rivolto ai due vampiri.
Charlotte abbassò la rivista quel tanto che bastava a dar spuntare gli occhi. "Se ti VifeVisci a  Stoyán..."
"OVVIO CHE MI RIFERISCO A QUEL DISTRUTTORE."
"...alloVa ha detto che saVebbe stato via peV un po', non ha lasciato detto dove."

Niklas digrignò i denti, girando sui tacchi e tornando in camera sua.
Si lasciò cadere a peso morto sulla sedia.
Beh, si disse, poteva sempre sostenere di essere stato hakerato, avrebbe potuto andare molto peggio, pensò, chiudendo la schermata di gioco.
Fece in tempo a notare tette ovunque ed un avviso che gli ricordava di versare i duecento dollari per gli acquisti effettuati su comprotutto.com prima che si aprisse una finestra di errore.


Virus rilevato, errore irreversibile, tutto il contenuto dei dischi rigidi verrà cancellato.


Poi tutto si spense.
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!"

 

Taylor sbuffò, infilando la mano tra i cuscini, quell’ultimo ululato lo aveva spaventato al punto da fargli saltare via la limetta.
“Davvero non ha detto dove andava?”, chiese alla vampira, che si era di nuovo tuffata nella rivista.

“No. Ma cVedo che a quest’oVa potVebbe esseVe già in Alaska, visto quanto coVVeva”, rispose Charlotte.

“Addirittura in Alaska? Che esagerata…”

 

Alaska. Una settimana dopo.

Ah, che noia.
L’Alaska era così noiosa.
Neve e cani da slitta.

Cani da slitta e neve.
Si era già stufato di stare lì.

Stoyán raggiunse un telefono pubblico, componendo il numero di casa.

PVonto?”

“Charlotte, sono io.”

Oh, sei tu…”, rispose lei vaga.

“Già. Senti, Niklas come l’ha presa?”

Eh. Tasto dolente.”

“Oh, suvvia! Non può averla presa così male!”

“VeVamente…”

“Chi è?! E’ lui, Vero?!”

Stoyán trasalì, sentì i rumori di una collutazione, con Charlotte che tentava di negare.
Poi sentì chiaramente la voce di Niklas. E no, a giudicare dal tono non l’aveva presa affatto bene.

Stammi ma sentire, maestro dei miei stivali, torna ad assumerti le tue responsabilità o io giuro che….”
A quel punto qualcuno, probabilmente Charlotte, riagganciò.

Il vampiro osservò il ricevitore come fosse una bestia pronta  a morderlo.

Poi riattaccò con cautela.
Ripensandoci avrebbe prolungato la sua permanenza ancora un po’.

Era così interessante l’Alaska in fondo...


Znaekh: Lo sapevo
Lŭzhliv: Errore
   
 
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