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Autore: supersara    28/07/2014    3 recensioni
Ottava classificata al contest "Ci rivedremo a Filippi", indetto da Chloe R Pendragon.
Il conte ha finalmente ottenuto la sua vendetta ed è davanti ad un Danglars stremato dalla prigionia. Si rende conto che la vendetta non gli ha restituito ciò che ha perso e decide di lasciar andare il barone.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dolce è l’ira in aspettar vendetta…
 

 
Montecristo si ergeva freddo e vittorioso davanti alla martoriata figura di Danglars, che provato dal digiuno e dalla reclusione, era caduto a terra, privo di forza e di spirito, davanti ad un fantasma che tornava per vendicarsi. In un attimo tutto fu chiaro: era lui la causa di ogni sua sventura, l’autore della sua rovina. Se c’era stato un tempo in cui il barone avrebbe coperto di insulti il suo carnefice, adesso che ne conosceva l’identità, non poteva far altro che perire.

Il conte era lì, fisicamente, eppure sembra essere altrove. Aveva pianificato ogni cosa, si era informato su tutto ciò che c’era da sapere sui suoi nemici, e senza fretta aveva aspettato quel momento, come l’unico scopo di ciò che restava della sua vita. In quegli anni aveva accumulato sempre più odio, sempre più rabbia, aspettando pazientemente il momento giusto e saziandosi della sua stessa ira.
 
Dolce è l’ira in aspettar vendetta…
 

Ma perché non si sentiva soddisfatto? Perché quel peso che opprimeva il suo cuore non si stava alleggerendo? Che cosa mancava?

Vecchi ricordi affollarono la sua mente.

Una giovane Mercédès sorrideva estasiata all’idea di un loro prossimo matrimonio. Era perfetta, era tutto il suo mondo, era ciò per cui valeva la pena combattere…

Edmond Dantès: Bonapartista accanito, ha preso parte attiva al ritorno dall'isola d'Elba. Da tenersi segregato, sotto la più stretta sorveglianza. – Villefort, procuratore del Re.

«Siete stato vittima di una congiura, ragazzo mio…»

«Oh! Eccola! Viene...è finita...la vista si annebbia! La mente si offusca! La vostra mano, Dantès! Addio! Addio! Montecristo! Non dimenticate Montecristo!»

Le parole di Faria si spensero come un eco lontano.

Villefort era finito, così come Fernand e Caderousse, e Dranglars era rovinato. Ma distruggendo le loro vite, aveva inevitabilmente distrutto quelle di altre persone. E cos’era rimasto?

«Vattene…» qualcosa gli aveva impedito di infierire su quell’uomo, nonostante il suo odio verso di lui, nonostante lo meritasse, nonostante avesse aspettato per tutta la vita quel momento.

Il pensiero della vendetta è un anestetico naturale che allevia il dolore, placa la sete e dona una pace apparente dell’anima. Quando questo pensiero viene messo in atto e diventa realtà, si scopre che non era la vendetta in sé ad essere la soluzione, ma soltanto il progetto che può regalare un’effimera speranza.

Edmond se ne andò, senza neanche più quella speranza.
 
  
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