LA LETTERA
Sai una cosa? Fa male.
Così male che mi viene da pensare di non farcela. Di non riuscire a stare più al tuo fianco.
Poi vedo, ogni volta, i tuoi occhi rossi oscurati da un'ombra di tristezza così grande che non capisco come faccia quella ragazza a non notarla. A non comprendere che ne è lei la causa.
Ogni volta che vedo i tuoi occhi ridotti in quello stato mi viene naturale rimanerti accanto. Anche se questo mi fa male.
Sai, mi sembra di morire dentro, quando vedo che sorridi solo a lei in un certo modo, che guardi solo lei in un certo modo.
Perché vorrei essere io quella che guardi così, quella a cui sorridi così.
Scrivo questa lettera perché non ho il coraggio di dirtele in faccia queste cose.
Non sopporterei ferirti ulteriormente. Non sopporterei essere io la causa di altre ombre sui tuoi magnifici occhi.
Non lo sopporterei.
Sono anni che sopprimo tutto, ma il mio cuore non ne può più.
Voglio essere egoista per una volta. Voglio poter sperare che le cose tra noi potranno cambiare, in meglio, con questo mio gesto.
Si dice che la speranza sia l'ultima a morire. Io voglio vedere se è vero. Voglio vedere se durerà di più la speranza o il mio amore.
Perché se tu non l'hai ancora capito dopo tutto questo giro, io ti amo Testarossa.
Da quando ti ho vista quel giorno sul tetto dell'ospedale.
Ti amo perché non posso farne a meno.
Gli opposti si attraggono, spero che potremo essere l'eccezione che conferma la regola.
Se sarà così appena ti svegli, vieni al ponte.
Se non sarà così cercherò di cancellare quello che provo per te.
Tua per sempre.
Signum