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Autore: Payson98    29/07/2014    0 recensioni
Pensieri di Julia sul suo matrimonio, su Michael e su Frank...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SMASH

 

Ricordi

 

Ufficialmente era estate, quasi agosto in effetti, ma il tempo sembrava essersene dimenticato dato che da circa un mese a quella parte rovesciava secchiate d'acqua piovana sulle teste dei poveri abitanti di New York e del resto degli Stati Uniti. Julia Houston era seduta su uno sgabello della sua moderna e deserta cucina, in mano un bicchiere di cristallo pieno di vino rosso. Gli occhi chiari, celati dalla particolare montatura degli occhiali da vista che usava abitualmente, erano cerchiati da profonde occhiaie e luccicavano di lacrime non ancora piante. Un tuono scosse le pareti della sua casa facendole vibrare e poco lontano da lì un antifurto iniziò ad ululare, probabilmente scatenato dal vento.

 

Posò il bicchiere sul piano di marmo del tavolo e si strinse il cardigan caldo sulle spalle. Sentiva freddo ovunque, nonostante avesse alzato al massimo il riscaldamento. Eppure quel freddo non accennava ad andarsene.

 

All'orizzonte si profilò la sagoma di un lampo e pochi secondi dopo arrivò anche il tuono. Il cellulare, posato accanto a lei, facilmente visibile in modo da non lasciarsi scappare neanche una chiamata di Frank, vibrò brevemente segnalando l'arrivo invece di un messaggio di suo figlio Leo che l'avvisava che sarebbe rimasto a mangiare fuori una pizza con i suoi compagni di allenamento.

 

Forse era meglio così. Non sapeva come avrebbe potuto nascondere la sua malinconia al figlio. Era uno di quei giorni in cui tutto le richiamava alla mente suo marito e allo stesso tempo il suo errore più grande, ciò che aveva distrutto il suo matrimonio per sempre.

 

Chinò la testa, oppressa dalla gravità del suo errore. Amava Frank. Non aveva mai smesso, nonostante il loro rapporto avesse avuto alti e bassi. In fondo lui le era stato accanto per tanti anni e le aveva regalato la cosa più preziosa della sua vita: un figlio. Di Frank si era innamorata subito: lei, studentessa di letteratura, giovane, ambiziosa e stravagante; lui, giovane insegnante di scienze, con la testa sulle spalle, gentile e simpatico. Nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di loro, ed invece ecco dov'erano arrivati.

 

Ecco dov'erano arrivati.

 

Dopotutto forse quella gente aveva avuto ragione, visto la loro situazione attuale.

 

No, questo non l'avrebbe mai permesso. Lei e Frank erano una bellissima coppa e solo lei – solo lei – aveva sbagliato. La razionale, pragmatica e stacanovista Julia Houston aveva ceduto alla passione per un uomo più giovane di lei.

 

Si alzò in piedi e si avvicinò alla portafinestra che dava sulla piccola terrazza per osservare meglio il diluvio che si stava consumando. In cuor suo sapeva perché si era sentita attratta da una persona come Michael, perché corrispondeva esattamente al suo tipo di uomo ideale: un attore bravo e appassionato, dallo spirito artistico e gentile, capace di conquistare il cuore di una donna con le parole ma anche con i fatti, uno che non demorde, tenace e sincero. Così, tempo prima, dopo il successo del musical al quale avevano lavorato tutti e due, era successo quello che avrebbe mai dovuto succedere. Un bacio. Un semplice, tenero, normale, bellissimo bacio. A cui ne erano seguiti molti altri. E poi altri ancora.

 

Mesi e mesi di carezze nascoste, baci rubati e interi giorni di tormentata passione. Era durata quasi un anno la loro storia. Una storia bella e importante. Le era sembrato di essere rinata: accanto a Michael tutto appariva più facile, apprezzava ogni singola giornata e ringraziava di averlo vicino. Era pronta a divorziare da suo marito e a stare con Michael alla luce del giorno.

 

Poi, però, suo figlio si era ammalato gravemente, una malattia che i medici non riuscivano ancora a spiegarsi, fulminea e potenzialmente pericolosa. Aveva avuto paura di perderlo. Leo si era fortunatamente ripreso abbastanza in fretta, ma lei no. Si era resa improvvisamente conto di essere stata una sciocca. Non poteva semplicemente lasciare Frank, perché avrebbe significato dover lasciare anche suo figlio. E lei non poteva farlo. Aveva passato giorni pieni d'angoscia e senso di colpa, consapevole che c'era un'unica decisione da prendere, benché dolorosa. Aveva rimandato il più possibile, cercando una via d'uscita che però non esisteva. Alla fine aveva dovuto capitolare.

 

Con il cuore spezzato aveva intimato a Michael di non cercarla mai più, poi aveva fatto le valigie e con la sua famiglia si era presa un anno sabbatico per girare l'Europa.

 

Tornare a New York aveva coinciso con il ritorno anche di una valanga di ricordi e di dolcissime emozioni ma non si era pentita della scelta fatta: in quei mesi, lontana dal suo mondo abituale aveva riscoperto l'amore per suo marito: non un sentimento forte e prorompente come quello che provava per Michael ma pur sempre amore.

 

Eppure lui era ricomparso nella sua vita, di nuovo. E, di nuovo, lei aveva ceduto alla passione, anche se in maniera meno precipitosa e totale come cinque anni prima.

 

Si era presa in giro da sola, aveva chiuso gli occhi, non volendo affrontare la verità: quel gioco non era durato una prima volta, non sarebbe durato neanche la seconda. Anzi, rischiava di bruciarsi. Aveva ignorato i campanelli d'allarme che il suo cervello le mandava, aveva seguito ancora una volta il suo cuore. E aveva sbagliato su tutti i fronti.

 

Prima Leo, ormai un sedicenne intelligente, e poi Frank, aveva scoperto la sua colpa. Li aveva traditi entrambi. Doppiamente.

 

Aveva tentato di trattenere Frank e i primi tempi sembrava quasi di esserci riuscita ma era stata solo la quiete prima della tempesta.

 

Un altro tuono la fece sobbalzare e il velo di ricordi si dissolse. Guardò il soggiorno deserto, un tempo luogo di musica e allegria, ormai ridotto a simulacro di ricordi dolorosi.

 

Frank se ne era andato. Aveva cambiato città, adesso viveva con un'altra donna. Ci aveva messo poco a rimpiazzarla. Forse non vedeva l'ora di dimenticarla, di dimenticare tutto il male che gli aveva fatto. Non poteva dargli torto.

 

Sapeva che una parte del suo cuore non avrebbe mai smesso di amarlo, di sperare che tornasse da lei e da Leo.

 

Eppure...

 

Eppure sapeva anche un'altra cosa, qualcosa che la faceva stare male più di tutto il resto. Aveva combattuto con le unghie e con i denti per tenere unita la sua famiglia, soffocando i suoi sentimenti e cercando di cancellarlo dalla sua mente, dal suo cuore, dalla sua vita.

 

Eppure...

 

Eppure Michael era ancora lì. In quella parte di sé che più amava e che celava agli occhi degli altri.

 

Ma sempre presente.

 

 

 

  
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