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Autore: Perla Bane    30/07/2014    13 recensioni
Hazel Grace innamoratissima e sana da sempre, dovrà affrontare il cancro che rischia di uccidere il suo amato fidanzato Gus.
Una storia d'amore e di coraggio.
Buona lettura.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Augustus 'Gus' Waters, Hazel Grace Lancaster, Isaac, Sorpresa, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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AUGUSTUS

In assoluto la posizione che preferisco. Ho la schiena appoggiata alla spalliera del letto mentre Hazel si muove dolcemente sopra di me, ogni movimento è accompagnato da un suo gemito di piacere e da un mio sospiro, adoro fare l'amore con lei.

È calda e sexy, un piacere per tutti i sensi, ha un profumo dolcissimo e la pelle morbida e liscia.

La dea del mio cuore, semplicemente perfetta.

Le stringo i fianchi guidandola nei movimenti, sale e scende inarcando il collo all'indietro facendo crescere il piacere di entrambi. Mi stringe le spalle conficcandoci le unghie e geme forte. Sono percorso da un brivido intenso, mi butto sul suo collo succhiandolo con desiderio e mordicchiandone ogni piccola parte con enfasi.

Hazel ansima alzando la voce "Gus" mugola sempre il mio nome, in bocca a lei ha un suono speciale. Le accarezzo il seno stringendo il capezzolo tra le dita, non riesce a trattenere un piccolo urlo di appagamento, mi fa eccitare ancora di più.

Si muove più velocemente e porta indietro le mani aggrappandosi con forza alle mie ginocchia, non ha mai fatto caso al pezzo di gamba che mi manca, per lei sono semplicemente perfetto.

“Ah!” sussurro chinandomi sopra di lei, è tutto così intenso. Arrivo velocemente con la bocca ai suoi prosperosi seni. Inizio a succhiarne uno mentre le palpeggio l'altro con decisione, le piace sentirmi. Ha un sapore così dolce.

Mugola ancora stringendo il labbro tra i denti per non urlare, è bella, bellissima, le mordo leggermente un capezzolo e raggiunge le stelle inarcando il collo all'indietro.

"Gus" ansima mentre il suo corpo è percorso dagli spasmi del piacere che la fanno tremare come una foglia. Continua a muoversi e io non resisto, raggiungo l'orgasmo assieme a lei ringraziando per l'ennesima volta il meraviglioso regalo che mi hanno fatto le stelle nel farci incontrare.

Hazel è crollata sul letto, siamo ancora uniti, cerca di riprendere fiato e mi guarda sorridendo "ti amo" mi sussurra accarezzandomi la gamba mozzata.

È passato un anno e mezzo dall'amputazione. L'osteosarcoma si è portato via un pezzo della mia gamba ma sono vivo. Dopo il ciclo chemioterapico di routine, ci hanno assicurato che nessuna cellula tumorale risiedeva nel mio corpo. Ringrazio le stelle anche per questo.

Guardo la fantastica ragazza davanti a me, è bellissima, la più bella che abbia mai visto. I capelli castani contengono dei ciuffi biondi e ora sono sparsi deliziosamente sulle lenzuola del mio letto. Ha le labbra rosse e gonfie, adoro baciarla e gli occhi sono in assoluto i più belli del mondo. Verdi speranza, la speranza che mi accompagna ogni giorno. Quella d'essere felice.

Ha la pelle abbronzata, adora il sole, finalmente sta arrivando l'estate, la sua stagione preferita e passiamo ore intere stesi al parco al sole a chiaccherare, divertirci, amarci... Ha un corpo perfetto, non ha nulla di sbagliato, i seni sono prosperosi e sodi, la pancia piatta e le gambe lisce. Non esiste una ragazza migliore della mia.

Mi ama, mi guarda sempre come se esistessi solo io al mondo, come se fossi l'unica persona in grado di renderla felice. É la stessa cosa che provo io nei suoi confronti.

Le afferro una mano trascinandola verso di me. L'avvolgo completamente con le braccia facendo aderire alla perfezione i nostri corpi caldi e sudati. Siamo perfetti assieme. Le sorrido e affondo le mani nei suoi capelli morbidi e profumati impossessandomi della sua bocca, mi bacia con una passione incredibile. Apre subito la bocca accogliendo la mia lingua intrecciandola con la sua. Amo baciarla.

Assieme saremmo capaci di infuocare il mondo intero.

Il nostro amore è quello che i poeti descrivono nei libri.

Semplicemente perfetto.

"Okay?" le sussurro sulle labbra guardandola negli occhi, li ha di un verde brillante e la felicità che racchiudono è quasi palpabile.

Annuisce afferrandomi dolcemente i polsi "okay" dice baciandomi ancora.

"Siamo arrivati Gus, c'è anche Hazel con te?" mi stacco dalle labbra della mia ragazza e faccio una smorfia. Sono arrivati i miei genitori!

Hazel salta giù dalle mie gambe e si infila le mutandine saldando da un piede all'altro "sono arrivati in anticipo!" ridacchia cercando la maglietta "appena in tempo!" bisbiglia ridendo ancora.

Afferro la gamba finta e me la infilo, merda, prima devo mettermi i boxer.

"Ci siete?" la voce di mia madre rimbomba per le scale, sa cosa facciamo qui da soli, ma non si è mai intromessa, è uno dei suoi premi cancro nei miei confronti.

"Sì, ci siamo mamma, tranquilla!" le rispondo mettendomi la maglietta.

Hazel ride ancora infilandosi la gonna. Si inginocchia davanti a me per aiutarmi con i pantaloni. È sempre così gentile.

"Vi porto da mangiare?" Mrs Waters insiste alzando la voce.

"NO!!" urliamo all'unisono io e la mia ragazza.

Sentiamo dei passi percorrere le scale e mia madre fare capolino mentre mi alzo in piedi "tra poco hai il gruppo di sostegno, l'hai promesso ad Isaac". Stringe le labbra guardando Hazel con i capelli scompigliati e il letto disfatto alle nostre spalle.

Beccati!

La mia ragazza spalanca gli occhi e le gote le diventano incandescenti, ha messo la maglietta al contrario "è una nuova moda" biascica sistemandosi i capelli.

Afferro una sigaretta e me la porto tra le labbra "mens sana in corpore sano" dico accarezzando la schiena alla mia ragazza.

Mia madre sbuffa ma poi sorride dolcemente, ormai stiamo assieme da un anno, Hazel è come una della famiglia. Quando sua madre ha i turni di notte all'ospedale, la lascia dormire qui facendole promettere che dormirà da sola... promessa che infrange ogni volta.

Si è trasferita in questa città poco più di un anno fa. È stato un colpo di fulmine, ci siamo presentati e più lasciati.

"Vi faccio qualcosa da mangiare, salite subito" mia madre ripercorre le scale velocemente lasciandoci soli.

Hazel si sfila subito la maglietta e mi sorride. Non ha la minima vergogna di me, è bellissima, siamo così in sintonia.

"non ho trovato il reggiseno" bisbiglia guardandosi attorno. Si mette in ginocchio e lo recupera da sotto il letto. Lo indossa e mi dà le spalle per farselo allacciare. Libero la schiena dai suoi lunghi capelli e le lascio una scia di dolcissimi baci sulle spalle.

"Non ne hai mai abbastanza" sussurra inclinando la testa per lasciarmi tutto il collo scoperto.

Annuisco mentre mi avvicino alla gola risalendo con le labbra fino all'orecchio "è colpa tua, rendi tutto speciale" le mormoro succhiandole il lobo.

La pelle le si ricopre di brividi e inizia ad ansimare. Non resisto, allungo le mani sfiorandole i fianchi e la stringo a me.

È un regalo inaspettato, un premio cancro che non si può chiedere: l'amore.

"SUBITO!" mia madre urla ancora scoppiando la nostra bolla.

Mi allontano subito chiudendole i gancetti del reggiseno "dormi qui stanotte?" le chiedo con amore.

Si volta sorridente infilandosi la maglietta e scuote la testa "domani per due giorni, se i tuoi non mi buttano fuori casa" mi bacia dolcemente prendendomi per mano.

Mi precede dando le spalle alla scalinata e mi sorride, faccio uno scalino alla volta e ad ogni passo mi bacia dolcemente sulle labbra.

Mi guarda innamorata inclinando la testa, è bella, intelligente, divertente e sana; eppure è innamorata di me.

Non potevo chiedere di più.

Dal primo momento in cui ci siamo incontrati, mi ha sempre trattato come un ragazzo normale. I giorni passavano e quando le ho raccontato della mia gamba ha fatto spallucce accarezzandomi il viso. Mi ha baciato sulle labbra guardandomi negli occhi e mi ha detto mi sono già innamorata di te, troppo tardi.

Inutile nasconderlo, anch'io ero già innamorato di lei.

Arriviamo in cucina e troviamo mio padre seduto al tavolo della cucina, è appena tornato dal lavoro, indossa ancora gli abiti dell'ufficio.

"Signorina Hazel, buon pomeriggio" Mr Waters sorride ridacchiando sotto i baffi, abbiamo entrambi le labbra gonfie a causa dei focosi baci che continuiamo a scambiarci. “Beata gioventù” dice tornando con gli occhi nei suoi documenti.

Appoggio le mani sui fianchi della mia bella e le bacio la testa prima di trascinarla in cucina "Hazel teme d'essere cacciata da questa casa da un giorno all'altro" dico ridendo.

Mi appoggio sulla sedia a fatica, sento un leggero dolore al fianco ogni volta che mi siedo. Volgo lo sguardo verso la mia ragazza e la vedo avvampare.

"Stupido" mi sussurra pizzicandomi il braccio mentre si siede accanto a me.

Ridacchio e afferro una piadina appena fatta, tutto questo allenamento mi mette appetito.

"Sei una della famiglia Hazel, non disturbi affatto, è bello averti qui" mia madre allunga un piatto alla mia ragazza sorridendole "la moda è già finita?" dice alludendo alla sua maglietta in ordine.

"Sì" biascica lei guardando in sottecchi mio padre.

Fantastica la mia famiglia.

 

 

★ ✩ ✮ ✯ ✰ ☆ ⋆ Spazio Autrice ★ ✩ ✮ ✯ ✰ ☆ ⋆

 

Colpa delle Stelle mi è entrato nel cuore.

Questo sarà un universo alternativo, una storia d'amore e di coraggio.

Tratterò argomenti delicati, il cancro ovviamente, pur essendo del tutto ignorante (grazie alle stelle) sull'argomento.

Spero vi piaccia.

A presto, kisss

P.

   
 
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