Libri > Il diario del vampiro
Ricorda la storia  |      
Autore: LaMusaCalliope    30/07/2014    1 recensioni
Dal testo:
"Perché lo aveva Chiamato? Perché continuava a fidarsi di lui, un vampiro che più di una volta ha dimostrato l’odio che prova nei confronti degli umani? Perché lo ami, ecco perché. E devi dirglielo. Pensò Bonnie, cercando di calmare quel tremendo mal di pancia che le era preso appena aveva inviato il messaggio alla mente di Damon."
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

~~

Damon! Damon, vieni! devo parlarti! Ora!

Damon era accovacciato su un albero, stava osservando la piccola cittadina di Fell’s Church spengersi piano, nella notte. Riconobbe all’istante quella voce, era del suo uccellino dai capelli rossi, Bonnie. Si lasciò sfuggire un sorriso, un sorriso che non seppe spiegarsi. Si trasformò rapidamente in corvo e spiccò il volo, dirigendosi verso la casa di Bonnie.
 

Perché lo aveva Chiamato? Perché continuava a fidarsi di lui, un vampiro che più di una volta ha dimostrato l’odio che prova nei confronti degli umani? Perché lo ami, ecco perché. E devi dirglielo. Pensò Bonnie, cercando di calmare quel tremendo mal di pancia che le era preso appena aveva inviato il messaggio alla mente di Damon. In quel momento, un’ombra passo davanti alla finestra e un corvo enorme iniziò a picchiettare il suo becco contro il vetro. È arrivato. Pensò, ma la mente era in subbuglio. Sta’ calma. Si ordinò. Si avvicinò alla finestra e, appena la aprì, il corvo si trasformò in un bellissimo ragazzo. Aveva capelli neri e lisci che rilucevano alla luce della luna, creando mille colori diversi. Gli occhi neri erano quelli di un abile predatore. Un sorriso sulle labbra. “Allora? Mi fai entrare?” le chiese e quella voce … cavolo, quella voce! “Entra” cercò di controllare il tremito, di essere forte e coraggiosa. Damon la trovò adorabile, con le guance rosse e le labbra tremolanti mentre parlava. Cercò di vagliare la sua mente ma vi trovò un muro a proteggerla. Era un fatto strano, e curioso. Lasciò comunque correre, ciò che voleva nascondergli glielo avrebbe detto a breve. E aveva ragione. “Cosa dovevi dirmi di così importante?” la curiosità lo stava divorando. Bonnie impallidì. Era giunta il momento. Per un attimo, un pensiero le balenò nella mente:  chi si credeva di essere? Cosa aveva pensato di fare? Di dirglielo e basta? E poi? Lui, di certo, non la ricambiava. E se invece sì? Se invece l’amava? No, lui amava Elena. Solo Elena. Si sentì stupida. Scacciò quei pensieri dalla mente e iniziò a liberare il collo. Sapeva cosa significava, glielo aveva detto Elena tempo fa. Scambiare il sangue era un atto d’amore, tra i vampiri. Damon sbarrò gli occhi. Bonnie gli stava offrendo il suo sangue? A lui? “Bonnie, non credo che …” la ragazza gli si avvicinò “Voglio farlo, per ringraziarti delle innumerevoli volte che mi hai salvata” ora stava mettendo in evidenza la gola, per convincere Damon. Il ragazzo le prese la testa fra le mani e la portò più indietro. Sentì i canini bruciare, desiderosi di bere. Si protese verso il collo pallido di Bonnie e lasciò che i canini si allungassero, finendo in una vena. Bonnie sentì il sangue fluire via da lei e un senso di gioia pervaderla. Arrossì all’istante appena si rese conto che le labbra di Damon stavano toccando la sua pelle e si sentì triste quando avvertì che la pressione diminuiva e la bocca di Damon si allontanava, fino a raggiungere la stessa altezza di quella di Bonnie. Ora toccava a lei, ora doveva bere. Si avvicinò lenta alla sua scrivania e prese un tagliacarte. Lo porse a Damon, che scosse la testa. “No, Bonnie. È troppo pericoloso” la ragazza lo guardò con sguardo duro. “Non è vero. Conosco le conseguenze, so che non potrà succedermi nulla se ne bevo poco. E so anche quale significato abbia, per voi.” Damon capì solo allora. Non lo aveva mai fatto nessuno, con la mente abbastanza lucida da decidere spontaneamente. Solo una. Elena. Ma Bonnie, lei era diversa da Elena. Non riusciva a credere che qualcuno potesse … non in quel modo. “Bonnie, è davvero pericoloso. Non voglio che ti succeda nulla, non per mano mia” la ragazza rimase di sasso nel sentire quelle parole “Perché? Perché ti importa così tanto di me?” gli chiese. Una domanda a cui Damon aveva cercato mille volte una risposta. Perché proprio lei, cosa aveva di speciale? Si ricordò di quando l’aveva salvata da Caroline, di quello che aveva provato quando l’aveva baciata. E, se ne rese conto solo in quel momento, il bacio gli era piaciuto. Come gli era piaciuta quella dolce sensazione che si era impossessato di lui. Afferrò il tagliacarte e, molto lentamente, incise la pelle della mano. Un rivolo di sangue uscì dalla ferita. Il ragazzo avvicinò la mano alle labbra di Bonnie, che bevve quel sangue che tanto aveva desiderato. Dopo solo pochi istanti, Damon sottrasse la mano. Vi attorcigliò la sciarpa che portava al collo, per fermare il flusso. Fece per allontanarsi, ma Bonnie lo tenne per un lembo del suo giacchetto di pelle. La sua presa ferrea diminuì pian piano, finchè la ragazza non abbracciò la schiena di Damon “Non andare” sussurrò. “Resta qui, con me.” Damon chiuse gli occhi, per ragionare e pensare. Lui non era il tipo per fare certe cose, ma si trattava del suo uccellino. Rivide quei grandi occhi marroni pieni di gratitudine, quei capelli rossi e ricci che le incorniciavano il viso a forma di cuore. Damon, lentamente, si girò verso di lei. Lo guardò, supplicante di rimanere. Il ragazzo sorrise. Non dei suoi soliti sorrisi carichi di battute pesanti e prese in giro. No, quel sorriso era caldo e sicuro. Bonnie lo vide avvicinarsi sempre di più. Lei accorciò i tempi. Strinse le braccia intorno al collo di Damon e lo baciò. La mente si offuscò un istante, rimanendo sospesa per aria. Poi tutto prese consistenza: il corpo caldo di lui stretto al suo, le labbra morbide, i capelli che sfioravano le mani. E le mani di lui che le carezzavano la schiena. Appena le loro labbra si staccarono, Bonnie sentì la paura crescere dentro di sé. E se avesse sbagliato? Se non era questo che lui voleva? Si accorse di avere gli occhi chiusi, quindi li aprì e si trovò a fissare un volto sorridente e bellissimo. “Oh, Bonnie …” sussurrò Damon. E la baciò di nuovo. Il ragazzo non si era mai sentito così … non seppe nemmeno descrivere le emozioni che provava, in quanto nuove per lui. Ormai nulla aveva più importanza, suo fratello poteva pure tenersi Elena, lui aveva tutto ciò che voleva, tra le sue braccia.

 

 

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il diario del vampiro / Vai alla pagina dell'autore: LaMusaCalliope