Fanfic su artisti musicali > Adam Levine
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Autore: paoletta76    31/07/2014    2 recensioni
..La ragazza camminava, sicura di sé su un paio di stiletto tacco dodici, sfidando il gelo di quella mattina di Londra. Nella testa e nel cuore, solo le note di quella canzone.. (Ispirato dalle parole di Always You dei Maroon Five, un piccolo epilogo per "Is Anybody Out There..?")
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'A Voice Is Everything'
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..ascoltando la nuova canzone dei Maroon Five, "Always You", ho avuto come la strana impressione che Adam la stesse cantando per qualcuno di speciale.. ed ecco ciò che la mia mente bacata ha partorito in venti minuti di loop. Abbiate pietà di me ;)

Woke up sweating from a dream

With a different kind of feeling
All day long my heart was beating
Searching for the meaning
 
La ragazza camminava, sicura di sé su un paio di stiletto tacco dodici, sfidando il gelo di quella mattina di Londra. Nella testa e nel cuore, solo le note di quella canzone.
 
Hazel eyes, I was so color blind
We were just wasting time
For my whole life we never crossed the line
Only friends in my mind
But now I realize
 
Si fermò un istante, di fronte all'ingresso secondario dell'O2 Arena. Si fermò e sollevò lo sguardo verso la grande insegna blu.
Eppure ne era passato, di tempo, a separarla da quel palco e da quelle luci, da quei silenzi rotti solo dal suono delle sue dita sul microfono.
Le bastava chiudere gli occhi, e il palco si materializzava lì, intorno a lei, e non c’era più il freddo e non c’era più la neve, ma solo il tepore di una buona compagnia che il tempo aveva reso indispensabile come l’aria che respirava.

Looking back now I know it was always you, always you
 
Non l'avrebbe mai detto, soltanto tre anni prima. Quando era soltanto una piccola insignificante cameriera del Queens, quando il confine del mondo era segnato dalla trasparenza della vetrina di Starbuck's.
 
All my hidden desires finally came alive
No, I never told lies to you so why would I start tonight

Le aveva scritte con lei, le parole della canzone che ora riempiva l'aria intorno a lei, facendola sentire ovunque a casa.
Amata.
Protetta.
 
Aveva scelto di potersi fidare, e la sua scelta era stata quella giusta.

Can't believe I could not see it all this time, all this time
It was always you

Ecco, pensò. Era stato spontaneo, naturale.
Aveva teso la mano e sollevato un uomo dalla corrente, mettendolo in salvo da tutto quello che la gente credeva che lui fosse, dalle maschere, da quel gioco di specchi di invidie e bugie.

It was always you

Questa non era la prima, fra le loro canzoni. E non sarebbe stata l'ultima, lungo il filo rosso del destino.
 
Che li aveva fatti incontrare.
Che li aveva legati.
 
Per sempre.

Looking back now I know it was always you

Le labbra di Jen si stirarono in un impercettibile sorriso, mentre la mano scivolava ad accarezzare la rotondità appena evidente sotto il vestito e i piedi riprendevano il cammino.
 
Nascerà in settembre e si chiamerà Alice Rose; Adam ha scelto strofinando il naso sul suo petto come un gatto e senza sentire ragioni. Avrà i suoi occhi e quella fine smorfietta nelle labbra, e sarà tutta di papà.
Già se lo sente, che quella canzone in fondo non è del tutto dedicata a lei.






 
  
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