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Autore: Irene_Violet    31/07/2014    1 recensioni
Irene Clarkson è una "normale" 15enne che vive a Londra con il padre.
Ha avuto un infanzia difficile ed ha vissuto varie esperienze,il suo unico Hobby è sempre stato scrivere.
Un giorno mentre voleva dedicarsi a finire una delle sue storie viene contattata da un certo "Mister X" con il quale inizierà a chattare e farà amicizia, Dopo un po di tempo però le cose cambieranno "Mister X" comincia a diventare ossessivo nei confronti di Irene,ma lei non avverte nessuno della cosa. Nel frattempo la vita di Irene sta lentamente mutando. Infatti, il padre da molto tempo single trova finalmente una compagna,che ha anche un figlio Adam ed esso potrebbe diventare il "fratello" di Irene. Le cose si fanno via via più strane finché la ragazza non inizia a sospettare che Adam sia il suo Stalker e Irene comincia a diventare inquieta. Come andrà a finire la storia? Irene scoprirà chi è lo Stalker e a Quel punto cosa succederà? Beh,io lo so. Scoprirlo sta a voi.
"I cattivi nelle mie storie muoiono sempre". ~Frase che Irene ripete molto spesso quando parla delle sue storie~.
Spero di avervi incuriosito a sufficienza: Buona Lettura. -Irene_Violet.
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: Il punto a fine frase ~

Irene: "T'è l'ho detto. Si gioca con le mie regole,questa è la MIA storia" -brandivo il coltello  da macellaio con un sorriso diabolico in volto-
"Proprio come ai vecchi tempi".
Alzai il coltello ma sentì la pistola premere sulla tempia.
Era una pistola giocattolo sentivo la finta canna di plastica.

Adam: "Sei prevedibile tesoro"
Irene: "Ah si?"  -orientai la lama vero il suo fianco- "Prevedi questo!" -gli piantai il coltello
nel fianco poi corre via con il coltello insanguinato in mano.

Adam:  Maledetta! 

Adam si tiene una mano sulla ferita correndole dietro. 
Mi cinse il collo con il braccio e cercò di soffocarmi.
Intanto respiraica  fatica,senza pensarci due volte prendetti il coltello e lo ferii al braccio poi afferrai lo stesso girandosi su di se
buttandolo a terra ed alzando il coltello su di lui lo pugnalai nuovamente sul fianco destro per sicurezza. 
Lui non riuscì a contrattaccare provava troppo dolore.

Adam: "Per te è finita ora,finirai al riformatorio di nuovo.
Tuo padre ci ha raccontato ciò che hai fatto a tuo Zio"
Irene: -risi- "Non è vero hai letto il tutto su internet,mio padre non racconta in giro i segreti di famiglia e poi ho visto l'articolo salvato sul tuo pc.
Ottima mossa quella di mettere i "suggerimenti",non pensavo fossi così sprovveduto".
Adam: "Hai violato il mio portatile?"
Beh,non importa.
Tanto finirai in manette  molto presto, hai precedenti per comportamenti violenti ed omicidio colposo.
Marcirai in galera.

Irene: -sorrisi- "Ti sbagli. 
E' legittima difesa,non potevo sapere che era una pistola giocattolo,soffro di disturbi psichiatrici ed inoltre sono stata riabilitata con un certificato
che dichiara che ho il diritto di tenere un arma. Sono tutelata anche dalla polizia mi conosce,sa che non aggredirei mai senza un motivo davvero importante.
Quello nei guai sei tu.
Mi hai provocato è colpa tua".

Adam: "Colpa mia? Sei tu che mi hai massacrato".
Irene: "Hai ragione,ma t'è l'ho detto.
Questa è il mia storia,si gioca secondo le mie regole".  

Un ultimo colpo alla giugulare.
Il sangue cominciò a scorrere rapidamente.
I colori intermittenti blu e rossi delle auto della polizia,già li vedeva schiarire la notte.
Inondando di caos quella notte tranquilla.
Avevo mentito ad Adam poco fa,non ero affatto così tutelata.
~
5 Settembre 2013  ore 18:55

St. Mary Istitute,Londra.
Bentornata Irene Clarkson.
Verranno ristabiliti i colloqui settimanali con la Dottoressa che l'ha in cura da sempre.

Nella sua stanza la 17-B ,Irene scriveva.
Come hai be vecchi tempi,scrivere,tesseva trame.
Trame diverse dal  solito.
Con eroi diversi dal solito.
Nelle quali alla fine,sempre è comunque,trionfa la giustizia.

Trame dove il cattivo muore per mano dell'eroe.
Perché la storia,non deve finire sempre da Clichè
A volte il filo della trama cambia direzione,quando meno te lo aspetti.

Irene lo sapeva bene.
Scrivere era il suo unico passatempo.
Secondo lei le storie dovrebbero essere come la tela di Penelope.

"Fa la tua trama,dove tutto sembra ovvio e scontato, e poi disfala cambiando le carte in tavola,aggiungi un carattere distintivo*
e pensa ad un buon finale.
Forse il tuo lettore potrai ammaliare".

 
[*carattere distintivo: Un segno di riconoscimento,un particolare o un'evento che contraddistingue le opere.
In quelle di Irene ad esempio alla fine "il cattivo" muore sempre.]


Irene: "Questa è la tecnica della scrittrice di Trame. 
Punto"- dissi schiacciando il tasto del "punto" sulla tastiera,per poi salvare e chiudere il Pc ed alzare lo sguardo verso una mensola dove vi era una testa di donna dalla quale ancora scendevano gocce  di sangue fresco - "Visto che cosa le avevo detto Dottoressa?  Nella mia storia alla fine il cattivo muore sempre".



 
FINE ~.
Grazie per la lettura  -Irene_Violet.
   
 
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