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Autore: Edward_Son 2    02/08/2014    3 recensioni
Rumple e Belle hanno una madrina ...molto speciale che seguirà nella crescita i loro figli : Fred e Rose.
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Belle, Signor Gold/Tremotino, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Rumplestiltskin si era sempre considerato una persona paziente. O meglio aveva dovuto imparare a esserlo.
Nel corso della sua secolare vita, dopo la scomparsa di Baelfire, aveva cercato, con ogni mezzo, un modo per poter ricongiungersi col figlio.
Aveva dedicato, letteralmente, giornate e nottate intere per arrivare al suo obiettivo, che fosse per mezzo di una pozione, o di un sortilegio. E proprio da questo aveva imparato a sviluppare quella pazienza che, a quanto pare, tutti si divertivano a minare.
A partire dalle fate madrine, tanto per fare un esempio.
Erano entrate, poco prima di mezzogiorno, con fare allegro nel suo negozio. Strano, solitamente chi entrava al suo banco era sempre circondato da un aurea di timore e riverenza. Che avevano in mente quelle tre scombinate?


“Gold!” iniziò Nova.
“Quanto ancora ci farà attendere?!” continuò Turchina, con tono quasi imperioso
Poi si aggiunse la terza, Verdella, che gli chiese:
“Possiamo , allora, essere le loro fate madrine?” chiese con vivace interesse quest’ultima.
Gold sospirò. Doveva stare calmo. 
In sintesi, le tre volevano essere le fate madrine dei loro due figli, Frederic k di sei anni e Rose di cinque.
“Signore, mi pare avessimo già chiarito, o sbaglio?” chiese cercando di mantenere un tono genitle.
“Quelle due creature non possono rimanere ancora così tanto senza protezione!” disse quasi indignata Verdella.


Senza protezione? Stavano scherzando?
Erano figli suoi, di uno dei più temuti Oscuri mai esistiti, forse addirittura il più potente.
Senza contare che non erano esattamente inermi. In loro vi era già la magia, latente, ma c’era.  Dovevano imparare a controllarla, ma questo non vuol dire che non potessero manifestarla.
E poi, con una madre come Belle, potevano forse essere degli sprovveduti?
“Si si, ci ha già detto che se ne è occupato. Ma cosa vuol dire?” chiese Nova, con tono petulante.
“Che ho già provveduto ad assegnare loro chi li seguirà nella crescita.” Proferì Gold, senza sbilanciarsi troppo.
“Davvero? E chi è?” chiesero le tre in coro, con una strana luce negli occhi. Si erano avvicinate al bancone, appoggiandovisi con poca grazia, e si erano sporte verso di lui.


Meno male che era lui, quello che veniva definito inquietante. Decise di rispondere, cosi magari se ne sarebbero andate.
“Malefica.”  Disse col “sorrisetto bastardo” come l’aveva definito Emma, tempo fa.
Le tre si tirarono indietro di scatto, quasi in sincronia.
“Malefica!” dissero  quasi shockate le tre.
“Perché proprio lei?” chiese ora Turchina.
“E’ cosi…inquietante. E angosciante” La sostenne Verdella.
“Vuol davvero far crescere i bambini da “quella lì”? …diventeranno vendicativi !”
“Non neghiamo che li crescerebbe in modo sano, ma una persona un pelo più allegra no?”
Non era vero che Malefica fosse angosciante o incitasse alla vendetta.
Bè si, forse dopo lo “scherzetto” di Re Stefano un po’ vendicativa era diventata ma…questa era un’altra storia.
Un pò inquietante forse si, ma sapeva essere simpatica se e con chi voleva.
Era questa la differenza.
Dopo la ferita infertole dal Re , stava bene attenta a chi dava la propria fiducia. E giocarsela, magari con qualche trovata subdola, voleva dire farsi una nemica non da poco.
Gold alzò una mano.
“Signore. Vi posso assicurare che la scelta da me fatta è stata ben ponderata. Senza contare che Fred e Rose la conoscono già!” rivelò.
Le tre si guardarono confuse.
“E?” chiesero in coro, ansiose di sapere.
“Non hanno avuto reazioni negative, almeno non quanto ve ne aspettavate voi” il tono leggermente di accusa.
“Cosa vuole insinuare?” rispose combattiva Nova.
Che, se li affidassi a voi tre, diventerebbero delle persone paranoiche con complessi di persecuzione, pensò Gold.
“Assolutamente niente. Se non erro Aurora è cresciuta sotto la custodia di Malefica. E mi sembra sia crescita ottimamente. Sbaglio?”
“No!” ammisero in coro. Si stava stufando di quelle risposte in sincrono.                                          
“Bene, allora signore io vi saluto” disse, e prese  le chiavi.
“Ehi ci sta cacciando? Il discorso non è finito assolutamente e…” e si accorse che dalla sua bocca non usciva più suono. Verdella guardò terrorizzate le altre due che scoprirono, con orrore, che nemmeno loro riuscivano a parlare.
Videro Gold sorridere.
Lo guardarono con astio.  Le tre fecero apparire tre cartelloni con delle scritte.
-Ridacci la voce!- recava scritto il primo
-Adesso!- il secondo 
-Bastardo!- il terzo.
Gold rise. Una risata sorprendetemente simile a quelle isteriche che Belle ben conosceva.  Lo seguirono mentre usciva dal negozio. E una volta fuori:
“Bene. Sono lieto che non abbiate da ribattere.”
Verdella, Turchina e Nova lo guardarono con le sopracciglia corrugate, confuse e …forse pure offese?
“L’incanto svanirà quando me ne sarò andato. E cioè…ora!” disse prima di svanire in una nube di fumo viola.
Le altre non poterono fare altro che andarsene, indginate oltremisura.
 
Poco più lontano, a casa di Rumple e Belle, una figura seminascosta dall’ombra di un quercia, osservava la simpatica scena che le si presentava davanti.
Due bambini, di cinque e sei anni, stavano rincorrendo, tra le risate, un corvo.  Il povero animale non ce la faceva quasi più, stremato dal volo ininterrotto e dal gioco che i bambini evidentemente trovavano molto divertente.
 “Non sapevo di questo tuo amore per l’attività fisica, Fosco.”  Disse con tono leggero e lievemente canzonatorio Malefica.
Il corvo gracchiò il suo disappunto.
“Malefica!” urlarono i due prima di correre verso di lei.
“Ciao ragazzi, vi siete comportati bene oggi?” chiese.
I due annuirono convinti.
“Fred! Rose!” i due si voltarono per vedere la madre, Belle, sul ciglio della porta.
“E’ quasi pronto, venite in casa e lavatevi le mani” disse mentre avanzava verso di loro.
“Ma siamo puliti!” protestò Fred e Rose, da brava furbetta, mostrò le mani.
“Non fate i furbi ragazzi. Girate le mani…sono sicura che sono sporche.” Disse Malefica.
“Ma…”
“Niente “ma” ragazzi. Ora fate come vi ha detto vostra madre e oggi potrete continuare a giocare con Fosco.” Assicurò la strega, lanciando un occhiata di scuse all’animale.
I due dovettero arrendersi e fare come la loro madrina diceva.
“Sono delle pesti, mi spiace per Fosco.”
“Oh non devi preoccuparti per lui. Si è fatto le ossa con Aurora…” disse con tono casuale.
 
Poco dopo le due vennero raggiunte da Rumple, al tavolo da pranzo.
“Ho saputo, della visita delle fate” disse a un certo punto la strega alata.
Gold sorrise. Si era certo accorto, all’entrare delle fate, del pennuto che indisturbato si era intrufolato nel suo negozio e, appogiatosi su un trespolo nascosto, aveva udito tutta la chiacchierata.
“Si, una visita che decisamente potevano evitare…”
“Rumple!” lo riprese la  moglie
Malefica si limitò a sorridere .
E con la memoria andò al giorno in cui il folletto e la Bella decisero di assumere una madrina magica.
 
Flash Back
 
Un anno prima
Era un giornata soleggiata, quella che vedeva riunita la famiglia Charmings con Hook,  Regina,Robin,Belle e Rumple, a casa dellla ex Regina Cattiva per un pranzo.
“…e fu cosi che riuscii a intrufolarmi sull’Olandese, in cerca del cuore di Davy Jones. Inutilie dire che riusci ad appropriamene e…” Hook al solito stava raccontando qualche mirabolante avventura che era avvenuta ma narrandola a modo suo, per far sembrare che avesse compiuto un’epica impresa.
“io la so diveramente.”lo interrumpe Rumplestiltskin, serio.
Gli occhi dei presenti si fissarono su di lui.  Per curiosità ovvio, nessuno si stupì che anche in quella storia ci fosse il suo zampino.
“Una versione molto più patetica e molto meno onorevole” concluse sibillino.
Hook lo guardò malissimo.
“Ehi, mi stai dando del millantatore?” ribattè indignato il pirata.
“No. La verità, signori e signore, è ben altra. Una verità che parla di un salvataggio fortuito da parte del prode Capitan Sparrow a cui, tra l’altro, ha fregato il cuore che lui era riuscito a prendere.”
“Davvero ammirevole Jones. Del resto, sei sempre stato un maestro…nel fregare il tuo prossimo” disse Regina con un sorriso malizioso.
Hook, irato, stava pre replicare ma venne interrotto dall’ingresso dei bimbi. Sembravano spaventati.
“Mamma!Papà!”
“Fred,Rose che è successo?” chiese Belle inginocchiandosi per essere alla loro altezza. Non sembravano feriti.
“Mamma, l’albero cammina!” disse sgomenta Rose.

Il fratello annuiva concitato.
“Cammina?...gli alberi non camminano,Rose!” diisse sorridendo la madre.
“Si. Fred ha alzato le mani e…l’albero si muoveva.” Disse seria.
“Fred?!”
“Credo abbia appena manifestato la sua magia. Vero?” chiese il padre guardandolo con malcelato orgoglio.

 Belle lo guardò interrogativa. Già alla sua età?
Regina invece aveva un tremendo sospetto. Si alzò da tavola e si diresse in soggiorno. E trovò un’amara sorpresa. Era shockata.
Il suo melo non c’era più. O meglio, dove c’era la pianta ora c’era solo un fosso di medie dimensioni, zolle di terra qua e là e alcune mele sparse intorno.
Un urlo lancinante si era sentito dalla cucina.
Rumple era accorso per vedere cosa fosse successo e aveva trovato Regina fissare il punto dove avrebbe dovuto esserci il melo.
Fu cosi che si accorse che qualcosa non andava. Con la coda dell’occhio notò un movimento alla sua destra, fuori in giardino.
L’albero, tra l’altro cresciuto di proporzioni, chissà perché, camminava per davvero. Anzzi correva.

L’Oscuro aveva, davvero, dovuto lottare contro sé stesso per non mettersi a ridere. Non lo fece             solo perché Belle, poi, a casa lo avrebbe redarguito.
Fu cosi che quel giorno, Rumple, Regina e i Charming al completo, dettero la caccia all’albero, sotto gli occhi divertiti di Henry che l’aveva soprannominato “Il Melo errante di Storybrooke”, e degli altri astanti presenti al pranzo.
Fu solo verso sera che riuscirono a riportare la situazione alla normalitò. Non prima di: aver: parzialmente bruciato il preziosissimo albero, solo per Regina.
Emma ne avrebbe volentieri fatto legna da ardere, sembrava davvero ottimo per la combustione: infatti aveva evocato delle sfere di fuoco, a suo dire, per arrestare la folle corsa dell’arbusto.  
I Charming, invece, sembravano più attenti a non farsi beccare dalla pianta,correndo, pateticamente,mano nella mano e…infine Regina, che non aveva mai corso tanto in vita sua: un modo per perdere i chili di troppo, avrebbe detto L’Oscuro mentre cercava di creare barriere contenitive.
Nessuno seppe mai cosa la strega avesse ribattuto in risposta, ma sembrava qualcosa di troppo volgare per una Regina del suo stampo.
Fu solo dopo questa estenuante giornata che si decise che si, forse un tutore magico per i due fratelli, e non solo loro, era assolutamente necessario.
 
 
Fine Flash Back
 
Fu cosi che la scelta ricadde su Malefica. Nonostante il suo non felice passato e i suoi non decisamente encomiabili atti passati, alla fine si era redenta dimostrando che sotto la scorza dura della strega, vi era una donna forte e responsabile.
 
 
Spero che questa breve Oneshot vi piaccia….ringrazio anticipatamente chi legge e ha già apprezzato i miei scritti, oltre a chi mi ha inserito nei seguiti e preferiti.
Grazie!
Alla prossima!!! Ciaooo!!!
  
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