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Autore: mangakagirl    03/08/2014    15 recensioni
Shinichi abbassò lo sguardo sul suo piccolo sorpreso, staccando gli occhi dalle carte dell’ultimo caso a cui stava lavorando mentre lo teneva seduto sulle gambe in assenza della compagna, fuori per lavoro. Fino a quel momento, il bimbo era stato attento allo scartabellare veloce del papà con una attenzione insolita per un bambino di appena un anno e mezzo, ma non appena il forte rumore si era diffuso nella grande biblioteca, si era voltato repentino e aveva afferrato la maglia del genitore sobbalzando, spaventato per l’improvviso frastuono.
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Shinichi's moment post MIB
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’è papà qui con te, non avere paura

Il blu si specchiò nel blu, come il cielo fa con il mare arrivati ad un punto preciso della giornata, quando entrambi hanno assunto la stessa sfumatura di colore.
Le iridi enormi del piccolo Conan si sbarrarono spaventate non appena un forte tuono squassò l’aria, facendo vibrare i vetri delle finestre di Villa Kudo. Le due manine, piccole e chiare come il latte, strinsero a pugnetto la maglia del 27enne che lo reggeva in braccio, mentre la testolina capelluta si avvicinò in fretta al petto di lui, in cerca di riparo.
Shinichi abbassò lo sguardo sul suo piccolo sorpreso, staccando gli occhi dalle carte dell’ultimo caso a cui stava lavorando mentre lo teneva seduto sulle gambe in assenza della compagna, fuori per lavoro. Fino a quel momento, il bimbo era stato attento allo scartabellare veloce del papà con una attenzione insolita per un bambino di appena un anno e mezzo, ma non appena il forte rumore si era diffuso nella grande biblioteca, si era voltato repentino e aveva afferrato la maglia del genitore sobbalzando, spaventato per l’improvviso frastuono.
-Hey, che succede?- domandò Shinichi sorridendo un po’ confuso, fissando gli occhioni del suo unico figlio mentre quelli battevano veloci, come a volergli parlare.
Conan non piangeva mai, se non rare volte. Ricordava, il ragazzo, che solo i primi mesi di vita aveva versato fiumi di lacrime per le coliche, contraendosi in preda ai dolori al ventre, ma da quando quelle erano finite era raro che piangesse per indicare la fame o il bisogno di qualcosa. Riusciva a comunicare con lo sguardo, con le prime paroline, con i versetti e con i gesti di cosa aveva bisogno.
Un nuovo tuono squassò l’aria e il piccolo affondò il viso nella sua maglia, stringendola più forte nelle manine ed emettendo un piccolo versetto spaventato.
-Hey mostriciattolo- disse piano il ragazzo capendo finalmente il problema, sorridendo intenerito -Non è niente, è solo rumore- spiegò stringendolo a sé quando lo vide alzare gli occhi nei suoi, desideroso di rassicurazione.
Quel piccolo era la gioia più grande che fosse mai arrivata in casa Kudo dopo il suo matrimonio con Ran, quattro anni prima. Shinichi lo sollevò da sotto le braccia e lo girò in modo che i loro due petti si toccassero, poi lo strinse rassicurante tra le braccia, sentendolo fragile e terribilmente piccolino.
Provò un’ondata di tenerezza quando lo sentì tremare al terzo tuono e lo strinse di più a sé, accarezzandogli rassicurante la testolina piena di scuri e lisci capelli, che di stare ordinati, da quando era nato, non ne avevano voluto sapere nemmeno per un solo istante.
-Tranquillo mostriciattolo- disse ancora con voce rassicurante, addolcendosi -E’ solo il temporale. Tra poco passa- gli accarezzò ancora la testa rassicurante -C’è papà qui con te, non avere paura-
Il piccolo sembrò calmarsi, perché al tuono successivo si limitò solo a chiudere gli occhioni blu, a quello dopo ancora a guardarsi attorno incerto, al terzo lasciò andare la maglietta del papà, portandosi le manine ai capelli e spettinandoseli tutti.
Shinichi rise davanti al suo visino buffo, si alzò reggendolo bene da dietro la schiena e passandogli un braccio sotto al pannolino e si avviò in soggiorno, dimenticandosi delle carte a cui stava lavorando. Con un’occhiata all’orologio sulla parete, quello di legno di mogano intarsiato che suo padre aveva comprato quando lui ancora non aveva cambiato i denti da latte e che aveva deciso di lasciare alla villa, si accorse che Ran sarebbe tornata in poco tempo da lavoro e si andò a sedere sul divano, dove aveva dimenticato l’inseparabile orsetto del piccolo Conan, Chii-chan.
-Oh, guarda chi abbiamo dimenticato qui, mostriciattolo- ridacchiò prendendo l’orsetto color panna da dietro la schiena e facendogli muovere la testa a destra e sinistra, come se fosse animato, agitandolo davanti al viso del figlio.
Gli occhietti di Conan si illuminarono alla vista del migliore amico di pezza e allungò le manine per afferrarlo, agitandosi felice e verseggiando teneramente.
-Chii-chaaan- pronunciò con vocina infantile.
-Tieni- disse Shinichi consegnandoglielo e poggiando la schiena dolorante al divano, osservando poi il piccolo agitare il pupazzetto nella penombra del salone, illuminato solo da alcune lampade soffuse agli angoli delle pareti.
Adorava suo figlio e adorava la moglie con cui lo aveva messo al mondo.
L’Organizzazione era ormai un ricordo lontanissimo, che sarebbe rimasto per sempre nella sua mente, ma che ormai non poteva più mettere in pericolo la vita sua e dei suoi cari.
Poco dopo Conan, stanco, si appoggiò contro al suo petto strofinandosi una zampina del pupazzetto sulla guancia, gli scoccò una fugace occhiata con i suoi occhi enormi, solo per accertarsi che il papà fosse davvero lì con lui, poi si rannicchiò su se stesso e si lasciò cullare dal ragazzo fino ad addormentarsi con le labbra socchiuse e le manine attorno all’animaletto di pezza.
Shinichi chiuse gli occhi a sua volta, provato dal lavoro, passandogli lentamente una mano sulla testolina mentre gli ultimi tuoni si libravano leggeri nell’aria invadendo le stanze della villa, ma ormai nessuno dei due li sentiva più.
Morfeo li aveva presi in custodia tra le sue ali piumate e leggere, portando entrambi nel profondo mondo dei Sogni.

 


Mangakagirl’s Corner:
Minna Konnichiwa!
Oddio, sono 6 lunghi mesi che non pubblicavo su EFP! Accidenti…
Mi scuso tanto per il ritardo, ma ho avuto diversi problemi e il tempo e l’umore per scrivere davvero non c’era…
Ma ieri, dato lo splendido tempo nella mia città (ironia portami via) mi è casualmente venuta in mente questa FF con un bel temporale in background: una vera novità per me che, da quando è finita la scuola, ho solo visto pioggia e tempeste :D
Ho sempre pensato a Shinichi e al suo futuro  pargolo, quindi scrivere di loro mi è piaciuto molto : )
Spero avrò ancora lettori e recensori dopo tutto questo tempo e che vi sia piaciuta!
A presto e un grazie a Mey, che mi ha scritto chiedendomi di pubblicare una storia perché le mancavo!
Mangakagirl ; )
  
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