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Autore: LinenGrain1    04/08/2014    4 recensioni
"Per un attimo non riesco a toglierle gli occhi di dosso, ma ad un tratto qualcuno dietro di lei attira la mia attenzione. I capelli scuri mossi, un po’ più lunghi di come li ricordavo, un abito azzurro pastello che le sta d’incanto. Incrocio il suo sguardo e il mio cuore, anche se non lo do a vedere, perde un battito. Soltanto lei sembra accorgersene e leggo nei suoi occhi lo stupore nel vedermi qui. Sono passati anni, sono un uomo ora. Ma quelle due iridi color nocciola mi fanno desiderare di tornare ragazzino. Di averla ancora tra le mie braccia e questa volta riuscire a dirle che la amo."
Chuck e Blair si incontrano dopo anni al matrimonio di Nate e Serena. Lui come sempre è follemente innamorato di lei, ma saprà mettere da parte il suo orgoglio questa volta? Riusciranno finalmente a stare insieme?...
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass, Dan Humphrey | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass, Blair Waldorf/Dan Humphrey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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...WHEN I WAS YOUR MAN...
 

“Same bed, but i feels just a little big bigger now
Our song on the radio, but it don’t sound the same
When our friends talk about you all that it does is just tear me down
Cause my heart breaks a little, when I hear you name
It all just sounds like... Mmm too young too dumb to realize...”

 
 
Era la prima volta che tornavo all’attico da quando io e Blair non stavamo più insieme. Da quando mi aveva confessato di essere ancora innamorata di me, ma di non potermi perdonare. La prima volta che mi trovavo in quella stanza, che mi sdraiavo su quel letto. La prima volta... Dall’ultima in cui ci avevamo fatto l’amore.
Erano passati anni da quel giorno, e la mia casa aveva un che di abbandonato. Avevo deciso di restare lontano dall’Upper East Side il più possibile e non sarei tornato se non fosse stato per il matrimonio di Nate e Serena. Lui era il mio migliore amico dopotutto. Uno dei pochi ad essermi stato vicino sempre. Mi aveva chiesto di fargli da testimone, e io beh, glielo dovevo. Lei era pur sempre la mia sorellastra e a modo nostro ci volevamo molto bene.
Sento bussare alla porta, ed eccola che mi corre incontro e mi abbraccia. Con il passare del tempo si è fatta più grande, più donna. Ricambio l’abbraccio. Mi racconta come vanno le cose qui da quando me ne sono andato, mi parla di come è finita la sua storia con Humphrey e di come questo l’abbia fatta riavvicinare a Nate, di come si siano resi conto di amarsi fino a decidere di voler passare il resto della loro vita insieme. Io la ascolto estasiato, bramoso di saperne di più, di sapere tutte le cose che mi sono lasciato alle spalle... Di sapere di Blair. Tuttavia Serena non fa cenno alla sua migliore amica ma io, pur non facendole domande, mi perdo a pensarla.
 
“That I should have bought you flowers, and held your hand
Should have gave you all my hours, when I had the chance
Take you to every party cause all you wanted to do was dance
Now my baby is dancing, but she’s dancing with another man...”

 
Nei giorni seguenti rivedo Serena e Nate, Lily, Rufus, Lola, Humphrey e persino sua sorella Jenny che, a quanto pare, è tornata a casa. Di Blair però nessuna traccia.
Inizio a credere che non la rivedrò, che probabilmente se ne è andata anche lei in chissà quale parte del mondo. Avrei dovuto impedirle di lasciarmi quando ne avevo l’opportunità, quando ancora avevo la certezza che mi amasse. Avrei dovuto darle tutto ciò che meritava, farla sentire importante, darle una ragione per restare. Invece di respingerla pensando di fare il suo bene. Avrei dovuto stringerla a me, dirle che l’amavo e non l’avrei mai lasciata.
Mi rendo conto che se così avessi fatto ora in questo letto non sarei solo, e lei non sarebbe in chissà quale altro posto con chissà che altro ragazzo. Non riesco nemmeno a pensarlo. Mi volto di lato cercando di scacciare quel senso di pesantezza che mi sento al petto. Domani sarà il gran giorno e poi potrò tornare alla mia vita. Mi addormento. La sogno.
 
“My pryde, my ego, my needs and my selfish ways
Caused a good strong woman like you to walk out my life
Now I never, never get to clean up the mess I made
And it hunts me every time I close my eyes
It all just sounds like... Mmm too young too dumb to realize...”
 
E finalmente il giorno del matrimonio. Ci troviamo in un parco appena fuori città. Gli ospiti sono già ai loro posti, e io al fianco di Nate dove insieme aspettiamo la sposa. Serena non si fa attendere, ed eccola bellissima come sempre che si incammina verso di noi accompagnata da suo padre. Per un attimo non riesco a toglierle gli occhi di dosso, ma ad un tratto qualcuno dietro di lei attira la mia attenzione.

 
“That I should have bought you flowers, and held your hand
Should have gave you all my hours, when I had the chance
Take you to every party cause all you wanted to do was dance
Now my baby is dancing, but she’s dancing with another man...”
 
I capelli scuri mossi, un po’ più lunghi di come li ricordavo, un abito azzurro pastello che le sta d’incanto. Incrocio il suo sguardo e il mio cuore, anche se non lo do a vedere, perde un battito. Soltanto lei sembra accorgersene e leggo nei suoi occhi lo stupore nel vedermi qui. Sono passati anni, sono un uomo ora. Ma quelle due iridi color nocciola mi fanno desiderare di tornare ragazzino. Di averla ancora tra le mie braccia e questa volta riuscire a dirle che la amo.
Serena si sistema di fianco a Nate e lo prende per mano. Blair prende posto alla sua sinistra, di fronte a me, e per tutta la durata della cerimonia non smettiamo di guardarci.

 
“Although it hurts I’ll be the first to say that I was wrong
Oh I know I’m probably much too late
To try and apologize for my mistakes
But I just want you to know…”
 
I novelli sposi aprono le danze ma io non me la sento di stare a guardare e vengo a cercarti. Voglio fare un ultimo tentativo per riaverti. Mostrarti che sono una persona diversa ora e che posso amarti davvero, da uomo maturo.
Ed eccoti seduta su una panchina. Hai l’aria triste, vorrei che almeno un po’ fosse a causa mia. Vorrei poterti stringere e dirti che va tutto bene, e che sono qui. Mi limito a sedermi in fianco a te e tu mi saluti. Iniziamo a parlare del più e del meno, mi sento come ai vecchi tempi ma sei ancora triste. Ti domando cosa c’è che non va e tu mi rispondi che non sono la persona adatta con cui parlarne. Capisco che non si tratta di me e che c’entra un ragazzo. Ti conosco e mi fa male. Ma non sono più il vecchio Chuck Bass, e te lo dico. Ti dico che ti amo e che l’unica cosa che voglio è la tua felicità e preferisco essere io a soffrire. So che è troppo tardi per chiederti scusa. So che non mi perdonerai. Mi guardi con gli occhi lucidi di felicità e mi dici che sono diventato l’uomo che avresti sempre sognato. Ma che ora il tuo cuore appartiene ad un altro. Mi dici che non pensi che lui provi lo stesso per te e io mi chiedo come si faccia a non amarti. Vedo i tuoi occhi cercare qualcuno e rimango stupito quando li vedo incrociare quelli di Dan Humphrey. Abbassi lo sguardo ed io capisco tutto. Ti lascio sola ai tuoi pensieri. Mi allontano e vado a parlare con lui, te lo devo dopotutto.

 
“I hope he buys you flowers, I hope he holds your hands
Give you all his hours, when he has the chance
Take you to every party, cause I remember how much you loved to dance
Do all the things I should have done, when I was you man
Do all the things I should have done, when I was you man…”
 
Ti osservo da lontano mentre balli con Humphrey. Deve aver seguito il mio consiglio ed averti raggiunto. Era cotto di te da sempre, io lo sapevo. Volevo dimostrarti di essere davvero cambiato, volevo che ti rendessi conto che anche se non sono più il Chuck Bass di cui eri innamorata posso essere un buon amico. La mia parte egoista continua a chiedersi se io abbia fatto la cosa giusta. Se non sarebbe stato più semplice consolarti e aspettare che ti passasse la cotta per Dan e riconquistarti. Ed è un attimo. Incroci il mio sguardo e mi sorridi. Uno dei sorrisi più belli che ti abbia mai visto fare da quando ti conosco. Ti vedo sussurrare tra le labbra un timido “grazie”. E non posso far altro che sorriderti a mia volta. Ora so per certo di aver fatto la cosa giusta, so che con lui potrai essere felice.
Da oggi in poi mi troverai sempre quando avrai bisogno di me, non ho più motivi per scappare.
E da oggi in poi, ne sono sicuro, quando avrò bisogno io troverò te.
  
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