Videogiochi > The Witch's House
Segui la storia  |       
Autore: 1DLove22_22    04/08/2014    0 recensioni
Allora ragazzi, in questi capitoli darò una spiegazione a tutte le domande senza riposta di the witch's house, come per esempio quanto tempo è passato dallo scambio dei corpi? oppure , Ellen che cosa intendeva con ''Non essere amata''? Lasciate qualche recensione se vi è piaciuta e ditemi che errori non vi sono piaciuti o come vorreste la storia, senza ulteriori spiegazioni vi lascio alla fanfiction! Buona lettura :D
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ellen, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dopo quella risatina smisi subito, mi ero spaventata per fino da sola vedendomi allo specchio davanti al letto, << Calma Ellen, è solo un malinteso >> mi dissi, eppure.. era più probabile che si riferissero a me, a chi sennò ?<<  Sto impazzendo >> aggiunsi, mi massaggiai le tempie sperando di poter scacciare via quei pensieri maligni, a pensarci bene avevo proprio esagerato… in fondo , in qualche modo i miei genitori mi volevano bene, per forza, ogni genitore vuole bene al proprio figlio , questa è una cosa scontatissima ma, nel mio caso ho ancora dei dubbi….
I giorni passarono abbastanza velocemente e arrivò il giorno tanto atteso… il Natale.
Mi svegliai prestissimo nonostante le notti in bianco dei giorni passati, e più svelta che potevo mi pettinai i capelli con una spazzola color pesca, la mia preferita… me l'aveva regalata la nonna  tre anni fa e infatti era un po' malconcia ma non importava adesso, stranamente i miei capelli erano più morbidi del solito , dopo un'attimo mi legai due ciocche di capelli con il mio solito fiocco rosso, presi le stampelle , che al tocco erano molto fredde, infatti ieri notte la neve che cadeva ha reso l'ambiente gelido anche se.. così bello, << Ieri sera è stato stupendo… >> fantasticai, un lieve rossore sulle guance mi avvolse in uno splendido calore , la neve ricopriva il paesaggio rendendolo un piccolo paradiso, *si avvicina alla finestra*, chiudo gli occhi e sento un tocco gelido che fa venire i brividi dalla gioia, sembrava uno straordinario sogno e invece no… era tutto reale, questo pensiero mi regalò una gioia immensa, il pensiero di poter ricominciare…. poter riabbracciare come una volta i miei genitori… non provai più felicità in nessun'altra momento.
Dopo essermi ripresa dal fantasticare, mi diressi verso la camera dei miei genitori, molto svelta nonostante fosse presto anche se restai circa mezz'ora a fissare la neve , aprii la porta di scatto quasi per fare una sorpresa ma , non fu così…. rimasi a fissare la stanza in cerca dei miei genitori assenti, guardai in bagno, in salotto , in cucina insomma guardai ogni centimetro della casa che,  visto che    era    molto grande  ci misi un'ora a perlustrare ma niente…    << Mamma ? Papà ? D-Dove siete?>>,e poi ricordai… era come se qualcuno mi avesse dato uno schiaffo fortissimo , mi toccai la guancia per controllare ma niente , era solo la mia immaginazione….., ieri sera mamma e papà sono usciti, possibile che non siano ancora tornati? Dove sono andati? Speravo di non dover riprovare quella piccola goccia di odio che ogni tanto si impossessava di me , ma stavolta si era trasformata in un mare immenso .
Scossi la testa << N-non è possibile ci sarà una spiegazione!! >> dissi sostituendo la mia espressione preoccupata con il sorriso più falso che potessi fare.
Tic..Toc..Tic..Toc…Tic…Toc… era questo il suono che sentii per le prossime ore, nient'altro che quello, non avevo il coraggio di parlare , restai stesa per terra lasciando liberi i miei capelli, non ci potevo credere… << Anche quest'anno?>> dissi spezzando il silenzio tombale che si era formato dopo che l'orologio aveva smesso per qualche motivo di ticchettare , era così tutti gli anni , mi lasciavano sola a casa mentre loro passavano il Natale con i propri amici, tanto sono un mostro pensai , subito dopo una lacrima era già scesa e la cacciai subito via con un gesto agile di mano, i miei genitori si vergognavano così tanto di me che  non avevano raccontato a nessuno della mia esistenza….quindi se io morissi non importerebbe a nessuno…. la mia malattia mi stava consumando…. non sarei durata molto…. volevo solo passare degli anni felici fino al giorno della mia morte, è così difficile da capire? Eppure non mi sembra…
Era sera ormai e mi decisi ad alzarmi, dolorante e con qualche crampo arrivai con fatica  in camera mia, non so perché non ho preso le stampelle, si vede che ero molto soprappensiero .
La porta d'ingresso si aprì con uno scricchiolio lasciando entrare i sorrisi felici dei miei genitori, andai verso di loro strisciando, e visto che era molto buio si spaventarono, io non capendo rimasi impietrita davanti ai loro visi sconvolti davanti alla loro figlia, papà … mamma… quella sera è stata orribile , mentre mi picchiavate … mi faceste scomparire i pensieri gioiosi che avevo provato stamattina…. voi  che nonostante mamma avesse acceso la luce avete continuato a picchiarmi urlandomi contro…. voi che non siete capaci di amare meritate solo il peggio….. voi che dopo aver finito mi avete lasciato a  terra piena di lividi e dolorante in ogni parte… voi… preparatevi per la mia vendetta … perché non vi risparmierò.
Il giorno dopo ero ancora lì , in una piccola pozza di sangue, mamma…..se questa si può chiamare una madre che lascia sua figlia a casa, senza niente , nonostante la sua malattia al ritorno la picchia… mamma che quando mi hai vista mi hai chiesto      << Sei ancora lì? >> sghignazzando tra te e te, e tu ...papà…… bhè sei solo un vigliacco, te e quel mostro che chiami moglie….mi ringrazi così dopo tutta la sofferenza che ho patito ? io che sono stata zitta a tutte le violenze che mi facevi subire senza un motivo logico? Voi siete i mostri…. non io….voi mi avete fatto impazzire e VOI NE SUBIRETE LE CONSEGUENZE.
Aspettai il giorno seguente… anche se dentro di me morivo dalla voglia di…… non finii il pensiero che sentii dei passi pesanti lungo il corridoio… << Spero … non sia papà >> dissi deglutendo a fine frase, per fortuna non mi aveva sentito e aveva continuato la sua strada, mi chiedevo dove si dirigesse ma … poco importava.
Senza dire ai miei genitori uscii dopo essermi medicata,per fortuna non mi avevano colpito sul viso, sospirando  andai a prendere alcune cose fondamentali per la mia vendetta…. << Allora… una volta mi sembra di essere scesa giù per la cantina…>> dissi molto perplessa, << Ma si! ora ricordo ok…. allora per la benzina siamo apposto >> dissi con un sorriso, quasi entusiasta , << Mi sembra che papà abbia un accendino…. di solito in casa , vicino alla suo sala studio, c'è sempre una puzza di fumo…. >> dissi con un pizzico nostalgia, ormai mi ero abituata al fumo…non sarà un problema << Ma…per sicurezza meglio prendere dei fiammiferi e anche parecchi.. >>aggiunsi tirando fuori una mazzetta di soldi risparmiati, << Ahh, quanti ricordi quando c'era la nonna era tutto diverso…. lei …. mi proteggeva…. lei si che mi voleva bene….. peccato che ha avuto la mia stessa malattia…. ha vissuto molto, certo più di me.. >> a pensarci , ero io che avevo la stessa malattia di nonna ma scacciai via quel pensiero e mi incamminai nel bosco.
La mia casa era in un bosco, isolato , distante da chiunque quindi….. le mie urla di sofferenza non le poteva sentire nessuno e di conseguenza nessuno veniva in mio soccorso pensai , senza voler domandarmi se veramente qualcuno sarebbe venuto a salvarmi…., mi incamminai sempre più nelle profondità del bosco, e dopo un'ora di sentiero arrivai ad un paese, precisamente in una periferia,<< Di solito è qui dove vivono gli altri bambini della mia età ma, non sono venuta qui per questo    >>.
A qualche metro da dove mi trovavo io, c'era il negozio che cercavo, sinceramente non avevo la minima idea di dove si trovava perché per colpa della malattia non ho mai lasciato casa, tranne una volta, quando mia nonna piena di compassione verso di me mi aveva portato a fare  un giro e visto che in quei periodi la sua malattia non si era ancora manifestata io ero abbastanza piccola ma , per fortuna riesco ancora a ricordare perfettamente: avevo 5 anni più o meno e, visto che nonostante fossi nata malata la mia malattia quando ero piccola mi permetteva di camminare , anche se grandi sforzi (come correre ) non me li potevo permettere, bhè meglio di niente.
Percorremmo la stessa strada che feci io circa un'ora fa e ci mettemmo di meno visto le nostri condizioni fisiche, la nonna mi fece vedere tante cose in quel paesino….. il fiocco che ho ora …. bhè si…. è di allora, la nonna mi diceva che mi stava d'incanto e da quel giorno (tranne la notte) non ho mai smesso di metterlo.
<< Ah bei ricordi…… >> dissi con una pausa di sospensione, << Ma ora andiamo……. >> ,  Andiamo? Io e chi? lasciamo stare….
Ci misi un po' ad arrivare al negozio perché, nonostante fosse poco distante da me  le stampelle e il ghiaccio non aiutavano e, il solo pensiero di cadere non era pressoché  desiderabile ma, non per il fatto di cadere ma se solo immaginavo la scena mi veniva il dubbio che qualcuno mi aiutasse e invece mi lasciasse distesa come avevano fatto i miei genitori e questo mi avrebbe dato sconforto quindi cercai di essere sempre attenta.
Aprii la porta del negozio e attaccata ad essa c'erano dei campanelli molto graziosi, dopo aver perlustrato il posto e preso ciò che mi serviva andai alla cassa, tirai i soldi necessari e il commesso , dopo aver premuto chissà quale tasto si apre un piccolo sportelletto e senza chiedermi nulla si giro ed entrò in una porta e così svoltai anch'io e mi fermai a pensare.
Avevo acquistato dei fiammiferi, un paio di coltelli  e una corda, ora vi spiego, il mio piano sarà un pochino rude: durante la notte avevo intenzione di separare mamma e papà così non si sarebbero protetti a vicenda , ucciderli separatamente e….. poi scoprirete.
Tornata a casa, ero ormai esausta ma cercai comunque di non far rumore e sgattaiolare in camera mia, aspettai che si fece notte e alle 3:30 mi svegliai anche se non avevo dormito questo granché ,scesi giù in cantina per prendere la benzina e del sangue….si avete capito bene, mio padre è un dottore e spesso quando il paziente muore (non so perché) lo sviscera completamente e….. a volte non si pulisce nemmeno…..inquietante.
<< MAMMAAAAAAA! AHHHHHH! AHHHHHH! AHHHHHHH!! >> dissi urlando a squarciagola e facendo rumore con l'ascia di papà che usa per la legna, già per la legna …. una volta mi aveva minacciato con quella.
Sentii che mamma era scesa con papà e sussurrai << Perfetto… >>, sapevo che avrebbe fatto così ma io l'ho previsto, ora voi vi chiederete come fa una ragazzina di 13 anni a uccidere due adulti che non hanno nessuno scrupolo? Semplice …..fumo. 
Creai un piccolo incendio con i fiammiferi , papà avrebbe sopportato poco più a lungo e questo bastava a distrarlo nel cercare di spegnere il fuoco mentre mamma sarebbe rimasta stesa a terra e così fu, io avevo una maschera antigas che avevo preso dalla cantina, mi avvicinai a passo svelto mentre mi trascinavo con l'ascia in mano, il suo 'fruscio'' coprì i miei ''passi''  e appena mamma si giro disse << Tesoro dobbiamo ucciderla… >> e in quel momento mi sentii l'adrenalina scorrere in tutto il corpo e in ginocchio dissi << Stavolta soffrirai te …mamma >> e con tutta la forza in corpo gli diedi un colpo dritto sulla spalla e continuai e continuai finchè…… la mamma non smise di lamentarsi.
 IL suo sangue era così…… così….. dolce. 
Appena sentii i passi  di mio padre mi attaccai alla corda fissata al piano di sopra e salii fino ad arrivare alle scale, presi i coltelli comprati (dovetti per forza acquistarli  perché mamma se ne sarebbe accorta , controlla sempre che ci siano tutti gli attrezzi , dalla cantina alla cucina ecco perché ho preso i materiali dopo e non prima) e li lanciai con forza finchè l'ultimo non colpi mio padre sulla nuca, con la corda scesi velocemente e strisciando verso di lui , cosparsa di sangue del laboratorio e di mamma  gli dissi <<  Oh quanto mi spiace di non essere stata per voi una vera figlia…. tutte le ''attenzioni'' verso di me non le ho ricambiate, ora si che ci siamo pari, quando qualcuno fa qualcosa per una persona l'altra ricambia! Perché è questo che fa una vera famiglia vero….. Edward? >> dopo aver finito la frase lo lasciai cadere avvolto dalle fiamme, strisciai verso l'uscita , cosparsa di sangue ma con la consapevolezza che… << Un nuovo inizio per me….. addio ''famiglia'' >> dissi con un sorriso malefico. 
********* ANGOLO AUTRICE 
Scusate se il primo capitolo è stato corto e un po' deludente cercherò di fare del mio meglio, pubblicherò con distanza di pochi giorni o se di più vi avviso….
Ho cercato di dare una spiegazione a come Ellen ha potuto uccidere i genitori perché se ci pensate ha solo 13 anni… vabbuò se vi è piaciuta esprimete la vostra opinione qua sotto e alla prossima (>.<) Ciao ! <3
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > The Witch's House / Vai alla pagina dell'autore: 1DLove22_22