Slenderman nella sua casa ospitava suo fratello minore, sua nipote, i suoi proxy, creature varie e qualche assassino di dubbia sanità mentale.

“Jeff quello è un coltello, tecnicamente non può ascoltare.”
“Shh…non ascoltarlo, non sa quello che dice…tu sei il migliore..AH mi sono tagliato”

“Senti io ho comunque meno problemi di te!”
“Io non ho dei problemi…io sono un problema! ….no, aspetta”
“Finalmente lo hai ammesso e ci se arrivata da sola, meriteresti un abbraccio solo per essertene accorta.”
“Che bello! Mi abbracci?”
“Aahahahah no”

“Ehiiii Maskyyyyyyyyy! Ehi Masky! Ehy Masky! Ehiiii Tim! Ehi Tim! Ehi Tim! Timmothy! Timmothy!Ehiii Timmothy! Ehi Masky! Ehy Masky!”
“COSA C’È!!??!?”
“Ciao hahahhahhahah!"

“FANLUCO EJ MI HAI FOTTUTO UN RENE!”
“Ne hai sempre un altro no?”
“FOTTITI!”

“BEN perché c’è Smile che cammina sul soffitto?”
“Perché credi che sia stato io?”
“Riformulo la domanda…BEN perché c’è della Marijuana nella ciotola di Smile?”

“Vieni Slendy!:D Guarda che meravigliosa giornata! Il sole splende e nel cielo volano gli uccellini! Potremo organizzare un picnic con i ragazzi in giardino…”
“No.”
“Perché no Slendy? :C”
“E non chiamarmi Slendy.”
“Oh ok, Slendy.”

Forse sarebbe stato meglio vivere da soli.