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Autore: KatnissEverdeen12    05/08/2014    2 recensioni
Siete curiosi di leggere una fanfiction appassionante, profonda, intensa basata su Ed Sheeran?
Beh, siete nel posto sbagliato!
Storia di una ragazza come tante altre che vorrebbe tanto incontrare Ed Sheeran.
Mamma mia, l'originalità.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed (nome, non congiunzione) era lì, davanti a me. I suoi capelli rossi erano spettinati come sempre, il suo sorriso sembrava quello di un timido adolescente e i suoi occhi meravigliosi stavano guardando proprio me. A un certo punto pensammo alla stessa cosa, avvicinammo le nostre labbra...
"SVEGLIATI, SCANSAFATICHE! ANCHE QUESTA VOLTA VUOI PERDERE L'AUTOBUS?"
Com'è bello quando mia madre mi sveglia mentre faccio dei bei sogni. Eh già.
Mi chiamo Hope, ho 14 anni, sono autolesionista, depressa e voglio farmi tutti e cinque i One Direction... ehi, aspetta. Ho sbagliato categoria.
Mi chiamo Emma, ho 14 anni e sono di Milano, ma vivo a Londra perché mia sorella che studia lingue ha vinto una borsa di studio per un prestigioso college inglese che si chiama... uhm... va beh, chi se ne frega. Mi piacciono gli anime, i manga, i videogiochi, la cinematografia e, a meno che voi non siate nella categoria sbagliata, penso che abbiate notato che mi piace anche Ed Sheeran.
Sì, esatto. "Quello con i capelli rossi che canta Sing dove nel video c'è un pupazzo", proprio lui. Ma alcuni di voi lo conosceranno anche per "Lego House", proprio come la sottoscritta.
Circa 3 anni fa uscì "Lego House" ed Ed (ah ah!) aveva raggiunto una certa notorietà con "The A Team", che in Italia non conosceva praticamente nessuno, però quando uscì "Lego House" il nome di Ed Sheeran iniziò a farsi sentire. Ammetto che era l'unica sua canzone che apprezzavo all'epoca, poi un po' di tempo dopo ascoltai "Give Me Love" e mi piacque, però nulla di più... lo consideravo bravo, ma nulla di speciale.
Dopo un bel po' di anni, tornai ad ascoltare "Lego House" e più la mia maturità cominciava a farsi sentire (non che io sia poi così matura a 14 anni), più riuscivo a cogliere il vero senso della canzone. Continuavo ad ascoltarla ed ascoltarla ed ascoltarla ed ascoltarla... quando a un certo punto arrivò il mese di Maggio e uscì il nuovo singolo di Ed: Sing (voglio chiarire che la ascoltavo da quando non se la cagava nessuno, eh).
"Beh, ascoltiamola" pensai, ignara di tutto quello che sarebbe potuto accadere dopo.
E infatti accadde.
"Cosa accadde?" vi starete chiedendo voi con enorme curiosità... o quasi.
Entrai in fissa con quella cavolo di canzone, non riuscivo più a smettere di ascoltarla, ormai per me era come droga. Iniziai ad ascoltare anche le altre canzoni, una dopo l'altra... e in una sola notte finirono tutte quante sul mio cellulare, non si salvò nessuna.
Più lo ascoltavo, più capivo quanto fosse sexy e affascinante. Quindi finii con l'innamorarmi di lui.
Eh, lo so... non sono la prima ad innamorarsi di lui, quindi questa fanfiction non sarà esattamente il massimo dell'originalità però voglio solo fare una precisione: in questa fanfiction non leggerete di alcun rapporto sessuale tra me e lui perché... beh, non è mai accaduto nulla del genere.
"Ma perché dovresti scrivere ciò che è accaduto davvero se è una fanfiction?"
...le domande a dopo, grazie.
Comunque sia, questa è la storia di una sfigata qualunque. Godetevela.
"Tua madre ha ragione, alzati!" urlava Susan, che si trovava davanti alla finestra di camera mia.
Mi alzai, ingurgitai una merendina, mi lavai in maniera super veloce, presi due straccetti qualunque dall'armadio, afferrai la borsa ed uscii.
"Caspita, sei più orribile del solito"
La delicatezza e la dolcezza di Susan erano sempre impeccabili. Susan è la mia migliore amica e nonostante sia l'acidità in persona, le voglio comunque un mondo di bene. D'altronde è l'unica a cui posso confessare i miei segreti più intimi, non ha mai tradito la mia fiducia. Mai. Questa è una delle cose che mi piace di lei: sa sempre come mantenere un segreto.
"Grazie" le dissi in tono annoiato, ma sarcastico al tempo stesso. I miei capelli erano terribili (come sempre del solito): metà lisci e metà ricci. Non chiedetemi come sia possibile, da quando piastro i capelli sono sempre così, quindi tendo a legarli la maggior parte delle volte.
Però devo dire che di solito sono sempre soddisfatta del mio abbigliamento: ho una collezione infinita di t-shirt. Quel giorno indossai la maglia di Jake di "Adventure Time", ricordo bene.
"Allora, cosa fai di bello questo pomeriggio?"
"Oggi? Uhm... ah, giusto. Devo andare al negozio di musica"
Mi guardò con aria abbastanza snob "Mi prendi in giro? A far cosa?"
"Beh... ho ordinato un cd, voglio vedere se è arrivato. Sono settimane che lo cerco"
"Un cd, ah? E di chi?"
"...ehm... 5 Seconds of Summer"
Il suo volto s'illuminò di gioia, ma poi capiva che la stavo prendendo in giro. Sapeva che li detestavo.
"E' per caso X (pronunciato "ics")?"
"Non è "ics", è "Multiply"!"
"Si, si... quello che è. Emma, sei completamente pazza per quel cantante... dovresti darti una regolata, dico sul serio"
In effetti non aveva tutti i torti. Sarei finita col diventare come Rupert Grint nel video di "Lego House". Mi guardò, poi decise di cambiare argomento.
"Uffa... il bus sembra non arrivare"
"Eh, ho solo corso inutilmente"
"A proposito... perché oggi sei scesa così tardi? Di solito sei sempre in orario... eri persa nei tuoi sogni?"
Sorrisi ripensando al sogno, abbassai la testa guardandomi le sneakers, quando ad un certo punto trovai la faccia di Susan davanti alla mia.
"Pianeta Terra chiama Emma"
"Eh? Ci sono, ci sono"
"...oh, ho capito. Era un sogno erotico, eh?"
Diventai rossa sia per l'imbarazzo, sia per la rabbia. "EH? COME TI VIENE IN MENTE?"
...beh, non che non mi sia mai capitato di avere dei sogni ero-
Andiamo avanti.
Il bus finalmente arrivò, quindi riuscimmo ad arrivare a scuola appena in tempo. Corsi fino all'aula di letteratura, ma esattamente a qualche metro di distanza dalla porta inciampai e tutti i libri che avevo in mano caddero sul pavimento.
Mi ero chinata per raccoglierli e solo qualche secondo dopo mi accorsi del fatto che c'era un ragazzo che mi stava aiutando... ed era piuttosto carino, bisogna dirlo.
"Oh, non preoccuparti. Faccio da sola" dissi io.
"No, no. Figurati. Non mi crea alcun disturbo" mi disse sorridendo.
Sorrisi anch'io... in maniera molto goffa, ma lo feci.
"Tu sei la ragazza italiana, giusto?" a scuola ero molto "popolare" per quello. Ed ero anche famosa per il mio accento inglese da extracomunitaria.
"Esatto, sono proprio io. Mi chiamo Emma... tu sei?"
Rise, stupito del fatto che non lo conoscessi. La cosa mi provocò abbastanza fastidio. "Mi chiamo Tom. Tom Gustin"
"Bene, ehm... Tom Gustin" mi sorrise "Io vado in classe" mi alzai "Ciao"
Entrai in classe, tutti mi fissavano... avevo fatto tardi.
"L'italiana ha fatto tardi" disse Rebecca, una di quelle stronzette che vedete sempre nei film tipo "Mean Girls" o simili. Credevo fossero solo cliché, ma a quanto pare esistono sul serio. "Cos'hai? Sei rimasta paralizzata?" mi chiese cercando di imitare l'accento napoletano. Peccato che io non sia napoletana... ma va beh, sta di fatto che il professore la sgridò.
Andai a sedermi, chiedendo scusa al professore per il ritardo e aprii il libro che stavamo leggendo. Ero seduta in fondo all'aula, quindi nessuno poteva vedermi... non che normalmente lo facessero, ma sono dettagli.
Misi un cappello (per la precisione quello di Elmo, infilai gli auricolari, li collegai all'iPhone e ascoltai della musica. No, non Ed stavolta. Era "Bang Bang" di Nancy Sinatra... la mitica Nancy Sinatra, aggiungerei.
...non conoscete "Bang Bang?"
Ma dai! Viene da "Kill Bill" di Tarantino!
...non conoscete "Kill Bill"... e neanche Quentin Tarantino?
Miseriaccia, ma di cosa vivete?
Comunque sia, quello che volevo che non accadesse... beh, accadde. Wow, questa storia si fa sempre più intrigante (si nota il mio sarcasmo?).
Notai dello sporco sul filo degli auricolari e nel toglierlo, il jack si staccò e tutta la classe poté sentire...
"I was five and he was six
we rode horses made of sticks
He wore black and I wore white
He would always win the fight
Bang bang, he shot me down
Bang bang, I hit the ground
Bang bang, that awful sound
Bang bang, my baby shot me down"

Il vento mi scompigliava i capelli che uscivano dal cappello, tutti mi fissavano... e io mi sentivo molto figa mentre il professore mi diceva: "Hai degli ottimi gusti musicali".
...non ci avete creduto, vero?
A dire il vero, tutti scoppiarono a ridere quando la prima strofa finì e ci fu anche gente che ebbe il coraggio di commentare dicendo cose tipo "Che canzone di merda" o cose simili. E il professore mi mandò dal preside.
Che bella la vita a volte.
  
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