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Autore: monza68    11/09/2008    0 recensioni
(Un detective in corsia) - Steve Sloan conosce una donna, sarà quella giusta?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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DM - Capitolo3

Steve va a prendere Emily al lavoro e la porta a cena fuori, mentre sono a tavola le prende una mano, “Sai a cosa ho pensato nei giorni che siamo stati a New York… sono stato bene nel passare ogni minuto della mia giornata con te, potremmo provare a vivere insieme, che ne dici?”

Lei sorride, “Ne sarei felice, dove? A casa mia o da te?”

“Non so, a questo non ho pensato…”

“Possiamo provvisoriamente stare da te se a Mark non dispiace.”

Steve sorride, “Possiamo chiedere a lui cosa ne pensa, ma conoscendolo credo che lo speri con tutto il cuore…”

Quando arrivano a casa di Steve sono le dieci, Mark è ancora sveglio, sta leggendo un libro, “Ciao papà, meno male che sei sveglio, abbiamo una cosa da dirti.”

Si siedono sul divano, “Io e Steve abbiamo deciso di vivere insieme.”

Mark sorride, “Che bello, era ora di fare questo passo, dove andrete?” Ha paura di sentire che hanno deciso di andare a casa di Emily, ma in fondo i ragazzi vorranno la loro tranquillità.

Steve lo fissa, “Ti darebbe fastidio se veniamo qui nel mio appartamento?” Sta sorridendo, perché conosce già la reazione di suo padre.

Mark si rende conto di aver trattenuto il fiato, “Mi rendete felice… Grazie, vi voglio bene…”

Le giornate seguenti Emily porta molta della sua roba da Steve, la sua casa resta vuota, ma potrà sempre servire se i suoi genitori vengono a trovarli.

Una mattina Steve rientra dalla sua corsa… Come sempre Stephany lo segue con il binocolo, lo ha tenuto d’occhio in questi giorni, lo ha visto un paio di volte con una donna abbastanza matura e con quella dottoressa che gli sta sempre appiccicata addosso, deve fare qualcosa se lo vuole per se…

Intanto Steve incontra nuovamente la donna che ha visto Stephany, che non è atro che un’agente immobiliare, la casa accanto a quella di suo padre verrà messa in vendita e lui sarebbe felice di riuscire a comprarla.

Infatti quella sera quando rientra dice ad Emily che devono parlare, “Sei molto legata a casa tua?”

Emily lo guarda, “Non conta nulla per me, è semplicemente una casa, non l’ho venduta per comodità, perché?”

Steve le prende una mano, “Con i miei soldi e con la vendita della tua casa potremmo permetterci di comprare questa accanto…”

Emily guarda giù dal terrazzo alla casa accanto a quella di Mark, “E’ in vendita?”

“La mettono in vendita la prossima settimana, ma se c’interessa possiamo fare il passaggio diretto…”

Emily abbraccia Steve e lo bacia, “E’ una fantastica idea, chiama chiunque devi e digli che la compriamo…”

Quando Mark esce sul terrazzo li trova sorridenti, “Buone notizie?”

Emily sorride, “Ottime Mark, me te lo diremo tra qualche giorno se riusciamo a concludere un affare…”

Mark scrolla la testa, “Tanto io sono sempre l’ultimo a sapere le cose…”

Scoppiano tutti a ridere.

La mattina dopo Steve va all’agenzia immobiliare e chiede di parlare con la signora Debois, un collega gli dice che la donna ha avuto un terribile incidente d’auto e che è morta nella notte all’ospedale, ma in ogni caso concludono l’affare.

La sera Steve e Emily chiedono a Mark di scendere in giardino, “Papà, noi traslochiamo, abbiamo comprato una casa più grande.”

Mark li guarda, la cosa lo rende triste, “Sapevo che sarebbe arrivato questo momento, ma non così in fretta, dove andate?”

Emily ride, “Diciamo che se buttiamo giù questo pezzo di staccionata possiamo venire a trovarti tutte le volte che vogliamo.” Indica una parte di staccionata.

Mark li guarda stupiti, “Avete comprato la casa qui accanto?”

Quando i ragazzi accennano Mark sorride, “E’ una notizia meravigliosa…”

“Ci vorrà un mese prima che sia libera… Quindi per un po’ continuerai a preparare la colazione…”

Ridono tutti.

Stephany intanto continua a seguire Steve, non è servito manomettere la macchina di quella donna che lui incontrava, c’è ancora quell’altra, la dottoressa, ha deciso, se non può avere Steve non lo avrà nessuna altra donna…

Un sabato Mark, Amanda ed Emily sono sul terrazzo a guardare Steve, Jesse e CJ che corrono in spiaggia, il bambino è felice quando può passare la giornata con i suoi amici adulti, si diverte sempre, stanno giocando a tirarsi la palla da football, CJ fa vedere a Steve quello che ha imparato a scuola e insieme prendono in giro Jesse che manca sempre la palla.

Ad un certo punto sentono un colpo forte, uno sparo, Emily si guarda intorno poi quando riporta lo sguardo sulla spiaggia si rende conto che Steve è a terra e non si muove, “Oh mio Dio, Steve!”

Si mette a correre giù per le scale, seguita da Mark ed Amanda, quando arrivano alla spiaggia Jesse è già inginocchiato accanto al corpo del suo amico e cerca di tamponare con la mano il sangue che esce da una ferita nel torace, “Serve un’ambulanza!”

Amanda ha già chiamato con il cellulare ed ora abbraccia suo figlio che è rimasto fermo in piedi terrorizzato, Mark ed Emily si inginocchiano accanto a Steve, Mark trema, “Jesse, è grave?”

Jesse lo guarda, “Non lo so Mark, sta perdendo molto sangue, non sappiamo cosa ha danneggiato la pallottola, ma chi diavolo ha sparato?”

Emily inizia a piangere, accarezza i capelli di Steve, “Oh mio Dio, ti prego non farlo morire, amore mio non mi lasciare…”

Mentre Emily piange, Jesse continua a tamponare la ferita e Mark non riesce a reagire.

Dopo qualche minuto arriva l’ambulanza, Jesse accompagna Steve e gli altri partono in macchina.

Quando Mark, Emily , Amanda e CJ arrivano all’ospedale, gli viene detto che stanno cercando di stabilizzare Steve al pronto soccorso, Amanda accompagna CJ nella sala d’aspetto, seguita dagli altri adulti, CJ si siede su di una sedia, “Mamma…” Amanda si siede accanto a lui, CJ la guarda, è spaventato, “Lo zio Steve sta morendo?” Una lacrima le solca il viso.

Amanda abbraccia suo figlio e lo tiene stretto, “Non lo so tesoro, ora con lui c’è lo zio Jesse, e ci puoi giurare che farà di tutto per evitarlo.” Alza lo sguardo e incontra quello di Mark, il suo amico è molto pallido ma in ogni modo va a sedersi accanto ad Emily che sta piangendo e non ha detto una parola da quando hanno lasciato la spiaggia.

“Emily…” Appena lei lo guarda, lui le prende una mano, “Steve è un uomo molto forte, e Jesse è uno dei migliori medici del nostro ospedale, combatteranno insieme.”

“Sono spaventata Mark, non possiamo perderlo…”

Quando sentono qualcuno alla porta alzano lo sguardo, è Jesse, si alzano per avvicinarsi e ricevere notizie, l’unica che resta seduta è Amanda che continua a tenere stretto CJ.

“Jesse…” Mark ha paura delle notizie.

“Non è bella la situazione, la pallottola ha perforato un polmone che è collassato, ha perso molto sangue e abbiamo dovuto intubarlo in ambulanza perché ha avuto un arresto respiratorio, ora mi preparo e vado in sala operatoria, mi assisterà il dottor Beker…” Jesse si allontana e Mark ed Emily vedono che portano fuori dal pronto soccorso Steve su di una barella, c’è molto sangue e vedono che è ancora intubato e che lo stanno facendo respirare manualmente, a volte essere medici è più difficile, si conosce il quadro esatto della situazione.

Mark mette una mano sulla spalla di Emily, “Vieni a sederti, tanto non ci resta che aspettare.”

Emily si fa letteralmente tirare e guidare verso le poltrone, Amanda si alza, “Porto CJ da mia madre e torno, se cambia qualcosa fatemi sapere…”

Mark accenna col capo, poi non possono fare altro che stare seduti e aspettare, Emily non riesce a reagire, è terrorizzata, per fortuna c’è Mark vicino a lei, “Emily…” Lei lo guarda, “C’è qualcuno che devi chiamare?”

“Non lo so, aspettiamo un po’…”

Mark prende la roba di Steve che l’infermiera gli consegna,”Grazie…” C’è il cellulare, cerca il numero del Capitano Newman, quando lo trova lo chiama.

Il Capitano Newman è nel giardino con la moglie, si stanno godendo il sabato, quando suona il suo cellulare, la moglie si allunga e lo prende dal tavolo per porgerlo a suo marito.

Newman guarda il display prima di rispondere, ‘sloan’, deve essere di sicuro importante se lo chiama quando è a riposo.

“Pronto?”

“Capitano Newman, sono Mark Sloan.”

Questo allarma Newman, perché il padre di Steve lo cerca con il suo cellulare, “E’ successo qualcosa?”

La moglie presta improvvisamente attenzione, suo marito ha assunto un’espressione preoccupata.

“Si, hanno sparato a Steve…”

“Oh Dio, come sta?” Afferra la mano di sua moglie.

“E’ in gravi condizioni, ora è in sala operatoria, lo sta operando il Dottor Travis…”

Newman chiude gli occhi e sente un nodo in gola, “Arrivo subito.” Chiude il telefono, guarda sua moglie, “Hanno sparato a Steve Sloan…” La moglie sussulta, sa quanto suo marito sia legato a quel ragazzo, ha una particolare predilezione per lui e poi in questi giorni le ha raccontato che ha conosciuto una nuova ragazza, “Mi fai sapere qualcosa.” Lui accenna col capo e va via.

Quando Amanda ritorna in ospedale trova ancora Mark ed Emily in sala d’aspetto, “Notizie?”

Mark si alza, “No è ancora in sala operatoria, e sono ormai…” Guarda l’orologio, “Due ore e un quarto.”

In quel momento entra il Capitano Newman, “Dottor Sloan, come sta Steve?”

“Ancora non sappiamo, è più di un’ora che è in sala operatoria, sapremo qualcosa dal dottor Travis appena esce, ma le sue condizioni erano gravi…”

Newman guarda Emily che è ancora seduta con le mani sul viso, “Abbiamo dei testimoni che hanno visto una donna che sparava con un fucile di precisione sulla collina di Malibù, hanno preso il numero di targa, corrisponde all’auto di Stephany Sommers, abbiamo emesso un mandato di arresto nei suoi confronti, ma è introvabile.”

Mark si siede accanto ad Emily, “Mio Dio, come può una persona arrivare a tanto…”

Amanda è sconvolta, conosce Stephany e le sembra impossibile che abbia potuto fare una cosa del genere, se ripensa alle volte che ha lasciato CJ a casa sua…

Newman sospira, “Ho fatto in modo che voi siate messi sotto protezione, dottoressa Bentley… Ho mandato due agenti a casa di sua madre, non sappiamo se suo figlio è in pericolo ma non vogliamo correre rischi…”

Non finisce la frase perché arriva Jesse, Mark si alza, “Jesse…”

Jesse prende un bel respiro prima di parlare, “Non è andata molto bene, siamo riusciti a salvare il polmone, era molto danneggiato, abbiamo prelevato del tessuto da quello rimasto illeso, ma non abbiamo potuto estrarre la pallottola perché è troppo vicino alla colonna vertebrale, devono avere sparato dall’alto, dato che si è collocata nella parte bassa della colonna, tra la nona e decima vertebra e c’è gonfiore, per ora verrà lasciata dov’è, abbiamo programmato un atro intervento tra qualche giorno, ora lo stiamo trasferendo in terapia intensiva, lo teniamo in coma farmacologico per precauzione, ed è assistito con l’autorespiratore, vi farò chiamare quando potrete vederlo…”

“Grazie Jesse…” Mark si siede di nuovo accanto a Emily e la cinge con un braccio.

Il capitano Newman sospira, “Io vado, sarò al distretto, se c’è qualcosa mi fate sapere…”

Dopo qualche minuto arriva un’infermiera, “Dottor Sloan, se volete vi accompagno nella stanza di suo figlio.”

Mark ed Emily s’incamminano dietro l’infermiera, appena entrano nella stanza in terapia intensiva la donna chiude la porta della stanza e li lascia soli con Steve.

Emily si avvicina, prende la mano di Steve tra le sue, “Amore mio ti prego resisti, non mi puoi lasciare….” Appoggia la testa sul letto e comincia a piangere.

Mark vorrebbe dire qualcosa ma è pietrificato, è terrorizzato a vedere le condizioni di suo figlio, si siede nella sedia opposta a Emily e piange anche lui.

La sera Mark accarezza la mano di Steve e si alza, “Emily, vado a prendere qualcosa da bere, vuoi qualcosa?”

Lei lo guarda, “Un po’ di acqua, grazie.” Mark sta per uscire e lei lo chiama, “Mark…” quando l’uomo si gira lei ha una lacrima che le solca il viso, “Non morirà vero? Lui non può morire così, ci sono ancora molte cose che deve fare in questa vita, e io non sopporterei il dolore della sua perdita…”

Mark accenna col capo, “Prego vivamente che superi questo momento…” Esce dalla stanza.

La notte Emily resta nella stanza di Steve, è addormentata nella poltrona, quando si rende conto che una macchina sta suonando un allarme, si alza e guarda prima Steve e poi le macchine, l’autorespiratore segna che la saturazione dell’ossigeno sta scendendo, pigia il bottone dell’emergenza e va nel corridoio, Jesse arriva di corsa, “Cosa succede?”

“Jesse, la saturazione sta calando…”

Jesse prende lo stetoscopio e ascolta il torace di Steve, “Temevo che il polmone non tenesse… Sta collassando…” Si rivolge al’infermiera che è entrata con lui, “Presto, preparate la sala operatoria…”

Emily resta in un angolo a guardare mentre portano via Steve d’urgenza, tante volte ha dovuto agire d’urgenza anche lei, ma in questo caso con l’uomo che ama in quelle condizioni è pietrificata, non riesce a reagire, prende il telefono interno e fa cercare Mark, gli spiega la situazione e aspetta che la raggiunga in sala d’aspetto.

Steve resta in sala operatoria per altre due ore, quando esce Jesse è stanco, si avvicina a Emily e Mark, “Non so se questa volta gli ho salvato la vita o allungato l’agonia, in ogni modo abbiamo deciso di estrarre anche la pallottola, non avrebbe retto ad un’altra operazione…” Mette una mano sulla spalla di Mark, poi va via.

Emily abbraccia Mark, “Ho paura…”

“Anche io tesoro, anch’io…”

La mattina presto Amanda arriva in ospedale, incontra l’infermiera di turno alla terapia intensiva, che le racconta quello che è capitato nella notte, va a cercare Mark in ufficio e lo trova che dorme sul divano, si avvicina e gli tocca una spalla, “Mark…”

Mark si sveglia e vede Amanda, “Ciao tesoro…”

Amanda lo guarda che stancamente si siede e si stira, “Mark avresti dovuto andare a casa, ti fa male dormire qui…”

“Lo so Amanda, ma sono preoccupato, oltre che di Steve anche di Emily, non riesce a staccarsi dal letto, ho paura che possa crollare da un momento all’atro.”

Amanda sospira, “Vedrò di parlarle e di convincerla a venire nella caffetteria a fare colazione, andiamo nella stanza di Steve?”

Mark si alza, da un bacio sulla guancia alla sua amica, “Devo chiamare Carol, non sa ancora niente e credo che Emily debba chiamare i suoi genitori, sarebbe bello se potessero venire qui a darle sostegno.”

Amanda sorride, “Allora, chiama Carol poi andiamo in terapia intensiva.”

Mark prende il telefono e chiama a casa di sua figlia, dopo qualche squillo risponde, “Pronto?”

“Carol tesoro…”

“Ciao papà, come stai? Scusa se non ho risposto subito ma ero sotto la doccia…”

Mark interrompe, “Carol… Steve è in ospedale…”

Carol sente una stretta al cuore, “Oh mio Dio, cosa è successo? Come sta?”

“Tesoro, è una cosa seria, è ricoverato in terapia intensiva, gli hanno sparato, ha già subito due interventi da ieri pomeriggio…”

Carol piange, “Papà, parto subito, tra un paio di ore sono da voi…”

Mark mette giù il telefono e si lascia portare da Amanda fuori dall’ufficio.

Quando arrivano alla terapia intensiva, Mark si ferma a chiedere notizie recenti sulle condizioni di suo figlio, Amanda prosegue ed entra nella stanza di Steve, Emily è seduta nella sedia accanto al letto, ha la testa appoggiata al materasso, sta stringendo una mano a Steve e piange.

“Emily…” Amanda appoggia una mano sulla spalla della sua amica.

Emily guarda in su, “Amanda…”

Amanda vede la paura riflessa negli occhi dell’altra donna, “Emily, andrà tutto bene, Steve è un uomo forte, e poi lotterà con tutto se stesso per tornare da te…”

L’altra donna si alza e l’abbraccia, “Lo spero, non posso perderlo, è la mia vita…”

Amanda la guarda, “Dovresti chiamare i tuoi genitori, è giusto che sappiano, e poi appena arriva Mark, noi due andiamo a prendere qualcosa…”

Emily accenna col capo.

Mark entra nella stanza, “Ciao, il Dottor Beker mi ha detto che le condizioni di Steve sono stabili, lo tengono ancora in coma farmacologico per sicurezza, ma le speranze sono buone, Emily hai chiamato i tuoi genitori, oggi è domenica, dovrebbero essere a casa?”

Emily scuote la testa, “Non ancora, ora lo faccio, vado con Amanda a fare colazione, tu resti qua con lui?”

“Si tra poco arriva il dottor Beker, ha detto che valuterà se togliere Steve dalla respirazione artificiale, lo assisterò, se c’è qualcosa vi chiamo…” Mark guarda le due donne che escono, Emily prima di varcare la soglia si guarda indietro…

Mark prende la mano di suo figlio, “Ragazzo mio, spero che tu riesca a sentire qualcosa, devi lottare, qui hai molte persone che ti amano e vogliono riabbracciarti, tieni duro…”

Intanto Emily ha raggiunto il suo ufficio per chiamare i suoi genitori, è stato penoso passare in corridoio e dare informazioni, a tutti quelli che ha incontrato, sulle condizioni di Steve.

Ora guarda Amanda che aspetta da una parte, fa il numero…

“Pronto?”

“Mamma…” Ha un nodo in gola, non riesce quasi a parlare.

“Emily tesoro, stai bene?” La mamma si è accorta della voce di sua figlia, pare abbia pianto molto.

Il padre di Emily sente la preoccupazione nella voce della moglie e smette di leggere il giornale, se sua figlia telefona così presto di domenica, a Los Angeles deve essere mattina presto, è sicuramente successo qualcosa.

“No mamma… non sto bene…” Scoppia a piangere.

“Emily cosa c’è? E’ successo qualcosa con Steve?” Spera che i due non abbiano litigato, erano così felici insieme.

“Si…” Ma non riesce a finire la frase, guarda Amanda che si avvicina e prende il telefono.

“Signora Spencer, sono la Dottoressa Amanda Bentley, amica di Emily e Steve.”

“Ah si la dottoressa Bentley, abbiamo sentito parlare di lei dai ragazzi, che cosa è successo?”

“Si tratta di Steve, è ricoverato in ospedale, ieri pomeriggio gli hanno sparato…”

La mamma di Emily sente le gambe che le mancano, si siede e stringe la mano di suo marito che si è avvicinato, “Oh mio Dio, è grave?” Guarda suo marito e sussurra, “Steve… gli hanno sparato.”

Il padre di Emily è sconvolto…

“Si signora, è in terapia intensiva, per ora lo tengono in coma farmacologico, ha avuto un pneumotorace con due conseguenti collassi, seguiti da un arresto respiratorio…”

Stella Spencer interrompe, “Mi scusi dottoressa, ma non capisco tutti questi termini medici…”

Amanda si rende conto, “Mi scusi lei, sono sconvolta anche io, per me Steve è come un fratello… la pallottola ha colpito un polmone che si è bucato e di conseguenza è collassato, ossia si è sgonfiato e riempito di sangue, ha subito un intervento, ma nella notte è nuovamente collassato, lo hanno operato di nuovo e hanno anche estratto la pallottola, ora non sappiamo ancora gli esiti degli interventi…”

Stella sospira, “Dica ad Emily che partiamo con il primo volo disponibile, “Guarda il marito che accenna col capo, “Ci vediamo presto…”

Amanda chiude la comunicazione, Emily la guarda, “I tuoi genitori arrivano col primo volo disponibile.”

Emily accenna col capo.

“Andiamo a prendere un caffè?”

Mentre sono nella caffetteria, Emily è contenta di aver accettato il suggerimento di Amanda, parlare con lei l’aiuta parecchio, in fondo stare accanto al letto di Steve serve solo a farla sentire più disperata, è giusto che ora ci sia suo padre, tanto sa che al minimo cambiamento lui a chiama.

“Sono spaventata Amanda, ho paura di perderlo, in questi mesi la mia vita è diventata una cosa sola con lui, non oso nemmeno pensare di non poterlo più abbracciare, baciare, toccare, amare…”

“Non andare oltre… Siamo in pubblico…” Amanda sorride.

Anche Emily sorride.

Ad un certo punto dall’altoparlante dell’ospedale arriva una comunicazione, “La dottoressa Spencer e la dottoressa Bentley con urgenza al pronto soccorso.” L’annuncio viene detto due volte, ma già alla fine del primo lei e Amanda sono già in piedi.

Intanto Mark è seduto accanto a suo figlio, il dottor Beker è andato via da pochi minuti, hanno tolto Steve dalla respirazione artificiale, ora sta respirando per conto suo, anche se la saturazione è un po’ bassa, va bene, e poi il dottor Beker ha detto che hanno eliminato i sedativi, dovrebbe risvegliarsi in giornata. Un’infermiera entra nella stanza di Steve, “Dottor Sloan, è desiderato con urgenza dalla dottoressa Bentley in pronto soccorso.”

“Va bene, vado.” Mark accarezza il braccio a Steve ed esce.

L’infermiera non è altro che Stephany che ha rubato una divisa, “Bene Steve, ora che ti hanno finalmente lasciato da solo facciamo i conti…”

Amanda ed Emily arrivano di corsa in pronto soccorso, vedono Mark che si avvicina, lui le vede e le chiama “Emily, Amanda…”

Amanda parla per prima, “Ci hai fatto chiamare?” Ha il fiatone per aver corso.

Mark è stupito, “No sei tu che mi hai fatto chiamare…”

Amanda guarda Emily, poi di nuovo Mark, “No, eravamo alla caffetteria e abbiamo ricevuto la chiamata dall’interfono…. Oh Dio…” Mark ed Emily la guardano, “Steve! E’ rimasto solo?”

Mark si rende conto ora dei sospetti di Amanda, “Ora che ci penso l’infermiera che mi ha mandato qui con urgenza non l’avevo mai vista…” Iniziano a correre verso la terapia intensiva.

Quando arrivano in reparto, Mark grida all’infermiera al bancone, “Chiami la sicurezza, abbiamo un problema nella stanza 385…”

Si precipitano nella stanza e quello che vedono li inorridisce, in piedi accanto al letto c’è Stephany che punta una pistola alla testa di Steve.

“Stephany!!!” Amanda grida appena entrano.

Stephany si rende conto di essere stata scoperta, “State lontani o gli sparo!”

Mark, Emily ed Amanda sono pietrificati, la scena davanti ai loro occhi è terrificante.

Amanda fa un passo avanti, “Stephany cosa fai? Non fare pazzie…” Ha la voce che trema, è spaventata ma deve fare qualcosa, lei è l’unica che Stephany conosce.

“Amanda…” A Stephany scende una lacrima sulla guancia, “Mi ha lasciato… Non mi ama più…” Nella sua follia è convinta che Steve in passato sia stato il suo amante.

“Ma questo non puoi saperlo… Lui ora non ti può rispondere, sta dormendo…”

Stephany trema, “l’ultima volta che ci siamo visti sulla spiaggia mi ha detto che ama un’altra donna…”

Amanda è riuscita ad avvicinarsi al letto dall’altra parte della donna che continua a puntare l’arma alla testa di Steve, fuori dalla porta sono arrivate le guardie della sicurezza, hanno chiamato la polizia e per ora si tengono in disparte, guardano la scena e sperano che la dottoressa Bentley riesca a risolvere a situazione.

Amanda tenta il tutto per tutto, “Stephany, l’altro giorno Steve mi ha detto che era pentito di averti detto quelle cosa, lui ti ama e voleva venirti a cercare per dirtelo, ma non ti ha trovato…”

Stephany la guarda, “Davvero?”

Amanda si rende conto di aver fatto breccia nella follia della donna che ha davanti, “Si, lui ti ama molto, mi ha detto che la cosa che desidera di più è poterti amare… Perché non gli dai modo di dirtelo quando si sveglia…”

Mark prende la mano di Emily e la stringe, poi pensa ‘Dio ti prego fai in modo che ascolti Amanda…’

Stephany abbassa la pistola, ma dalla testa di Steve la punta al suo cuore, “Ma allora perché sta con quella donna… Li ho visti insieme…”

Emily prova una stretta al cuore…

Intanto Amanda insiste, “Mi ha detto che sta con lei solo per convenienza, è una collega di suo padre e può essere utile avere un medico dalla sua parte.” Per un momento guarda Emily che ha la guancia rigata dalle lacrime. “Dai modo a Steve di poterti parlare…”

Appena Stephany abbassa la pistola e si allontana un po’ dal letto gli uomini della sicurezza entrano e disarmandola la gettano a terra, la neutralizzano e la portano via, mentre lei grida e si dimena.

Mark corre ad abbracciare Amanda che sta tremando come una foglia ora, anche Emily l’abbraccia.

Il cellulare di Emily suona, lei esce dalla stanza quando vede che è il numero di suo padre, “Pronto?”

“Ciao tesoro, siamo atterrati mezzora fa, a che ospedale dobbiamo venire?”

“Siamo al Community General Hospital, devo venirvi a prendere?”

“No piccola, prendiamo un taxi, come sta Steve?”

“Meglio, ma è ancora incosciente, c’è stato un problema ma vi racconto tutto appena arrivate.”

“A dopo…”

Emily chiude la comunicazione e scoppia a piangere, Mark l’abbraccia, “Tesoro… Va tutto bene, è finito tutto, Steve starà bene…”

Emily accenna col capo, “Ho avuto paura…”

In quel momento entra Jesse di corsa, ha sentito cosa è successo e ha corso per vedere la situazione, tira un sospiro di sollievo…

Dopo mezzora i genitori di Emily arrivano all’ospedale, si avvicinano alla reception, “Buongiorno signori, vi posso aiutare?”

John sorride, “Siamo i genitori della dottoressa Spencer.”

L’impiegata sorride, “Ve la chiamo subito…” Chiama per telefono.

Emily prende il telefono, “Dottoressa Spencer.” Sta stringendo la mano di Steve, come se fosse l’unica ancora di salvezza in un mare in tempesta. “Ho capito grazie.” Guarda Mark, “Sono arrivati i miei genitori.”

Mark sorride, “Vado io…” Accarezza i capelli di suo figlio, sa che in questo momento Emily non avrebbe la forza di staccarsi da Steve.

Mark arriva all’accettazione e si rivolge all’impiegata, “I genitori della dottoressa Spencer?”

L’impiegata gli indica due persone sedute sulle poltrone all’ingresso, si avvicina, “I signori Spencer?”

John e Stella si alzano, “Sono il dottor Sloan.”

John stringe la mano di Mark, “Lei è il padre di Steve, vero?”

Mark accenna col capo, “Se volete venire vi porto da Emily e Steve.”

Stella trova subito molto gentile Mark, “Come sta Steve?”

Mark prova una stretta a cuore al ricordo di quello che poteva accadere poco prima, “Ora sta meglio, non si è ancora svegliato, ma ora respira autonomamente, gli hanno bloccato la somministrazione di farmaci che lo tenevano addormentato, quindi dovrebbe riprendersi in giornata, se Dio vuole sta andando tutto per il meglio…”

Sia John che Stella tirano un sospiro di sollievo, arrivano alla stanza di Steve, entrano e si avvicinano al letto, abbracciano la figlia e guardano Steve, Stella prova una stretta al cuore, è così pallido, fa male vederlo così.

“Vi presento la dottoressa Bentley e il dottor Travis, sono buoni amici di Steve.”

Escono dalla stanza per lasciare riposare Steve, con lui si è fermato Jesse.

“Papà, mamma, grazie di essere qui…”

Stella sorride, “Anche se abbiamo conosciuto Steve solo per una settimana, ci siamo affezionati molto a lui, tu come stai tesoro?”

“Ora bene, ma ho passato attimi di paura e sconforto, non oso nemmeno pensare come potrebbe essere la mia vita senza di lui…” Con questo stringe la mano di Mark che capisce bene cosa intenda, in fondo lui ha perso il suo amore molto tempo fa.

John non trattiene più la sua curiosità di poliziotto, “E’ stata arrestata la persona che ha sparato?”

Mark accenna col capo, “Per fortuna si, se venite con me vi offro un caffè e vi racconto tutta la faccenda, è incredibile quello che è successo.”

Stella bacia la figlia sulla guancia, “Vai da lui… Stagli vicino.”

Emily guarda il gruppetto che va via ed entra nella stanza, Jesse sorride, “Penso che si stia svegliando, si è mosso un po’, ti lascio con lui, chiama se hai bisogno.”

Emily lo abbraccia, “Grazie Jesse.”

Passa un’ora senza che cambi nulla, Mark entra nella stanza e guarda Emily che continua a tenere la mano di suo figlio, “Emily, dovresti andare a mangiare qualcosa.”

“Lo so Mark, ma non volevo che restasse solo… Ora che ci sei tu vado alla caffetteria, i miei genitori sono qui fuori?”

Mark accarezza i capelli di suo figlio, “Si, vai pure.”

Emily esce dalla stanza e vede i suoi genitori seduti fuori, “Venite con me a mangiare qualcosa?”

Stella afferra la mano della figlia, “Sei molto stanca tesoro, perché invece non ti riposi da qualche parte e a mangiare ci pensiamo dopo.”

Emily sorride, “Hai ragione, mamma…” Apre una stanza di fronte a quella di Steve, “Questa stanza è vuota, mi metto qui sul letto, chiamatemi se ci sono novità.”

Stella e John si guardano, la loro figlia è parecchio stanca, mentre la mamma si siede nuovamente, John decide di entrare nella stanza di Steve, quando entra vede Mark che stringe la mano di suo figlio, appena sente a porta guarda in su e sorride, “Mark, come sta?”

Mark guarda suo figlio in viso, “Ora molto meglio, dovrebbe risvegliarsi, anche se sarà dura per lui, dovrà esserci qualcuno qui con lui, perché a causa della ferita e dell’infiammazione così vicino alla colonna vertebrale, gli è stata impiantata temporaneamente una pompa a infusione per dei sedativi, che abbassano il dolore ma come effetto tolgono la sensibilità agli arti inferiori…”

John si avvicina al letto, “Ma è temporanea la paralisi, vero?”

Mark lo guarda, lo sguardo è preoccupato, “Lo spero vivamente, ma non sapremo finché non inizierà a muoversi…”

John fissa per un attimo in silenzio l’uomo nel letto, “Emily è andata a dormire un po’, siamo preoccupati, è molto stanca.”

Mark lo guarda, “E’ soprattutto una fatica psicologica, quando hai qualcuno che ami in queste condizioni è talmente usurante fisicamente ed emotivamente che ti svuota di tutte le energie…”

John vede la tristezza nello sguardo di Mark, “Non vorrei essere troppo indiscreto, ma… la mamma di Steve?”

Mark lo guarda, “Mia moglie Chaterine è morta molti anni fa dopo una lunga malattia…”

Qualcuno bussa alla porta e poi entra, i due uomini guardano, Mark riconosce subito sua figlia Carol.

“Carol…” La donna va da suo padre e lo abbraccia, poi si china e da un bacio sulla guancia a Steve, “Hei Steve, non fare scherzi…”

Mark le prende la mano, “Carol, lui è John Spencer, sua figlia Emily e Steve si frequentano da qualche mese, la conoscerai è una ragazza fantastica… John ti presento mia figlia Carol.”

I due si stringono la mano, poi sentono un lamento provenire da Steve, Mark lo guarda e si accorge che probabilmente si sta svegliando, “John, vai a chiamare Emily…”

John esce, Carol bacia suo padre, “Vado fuori ci vediamo dopo.”

Emily entra di corsa, “Si è svegliato…”

Mark la prende per mano ed entrambi guardano Steve.

Steve apre leggermente gli occhi, la prima cosa che vede è suo padre, “Papà…” Ha la voce roca, “Dove sono?”

Mark sorride, “Sei in ospedale, ti hanno sparato l’altro giorno in spiaggia.”

Steve chiude gli occhi e fa una smorfia di dolore, “Emily…?”

Lei si avvicina, “Sono qui… Sono così felice di vederti sveglio, ho avuto tanta paura…” Lo bacia sulla bocca, lui sorride ma chiude di nuovo gli occhi.

“La gamba destra… Fa male…” Steve ha un viso tirato, si vede che prova dolore. Dopo qualche secondo Steve chiude nuovamente gli occhi.

Mark gli accarezza i capelli, “Si è di nuovo addormentato…”

Emily sorride, “Ora andrà tutto bene, vero?”

Mark sorride a sua volta, “Credo di si, Jesse ha detto che se prova dolore vuol dire che ha ancora sensibilità agli arti inferiori…”

Emily abbraccia Mark, “Vado a dirlo ai miei.”

“Vengo con te.” Quando escono c’è anche Amanda, “Emily ti presento Carol mia figlia.”

Emily sorride e stringe la mano dell’altra donna, “Così tu sei Carol, Steve mi ha parlato molto di te…”

Carol sorride, “Sei in vantaggio, io non so nulla di te…”

Ridono, poi una infermiera si avvicina, “Dottoressa Spencer… C’è bisogno di lei in reparto, c’è un’urgenza.”

Emily la segue, “Ci vediamo dopo, fatemi sapere se Steve si sveglia nuovamente.”

John e Stella si alzano, “Noi andiamo in albergo, ci vediamo dopo.”

Mark li ferma, “Perché non venite a casa mia, ho molto spazio per gli ospiti…”

I genitori di Emily si guardano poi accennano col capo, “Grazie Mark.”

Mark prende sotto braccio sua figlia, “Venite andiamo.”

Da un bacio ad Amanda che si ferma con Steve.

Dopo un paio di ore Steve apre di nuovo gli occhi, si guarda intorno e vede Amanda seduta su di una sedia che legge una rivista.

“Amanda…”

Amanda si alza e sorride, “Ciao, finalmente ti sei ripreso, come ti senti?”

Steve è confuso e dolorante, “Ho male, che cosa è successo?”

“Ricordi l’altro giorno che eravate sulla spiaggia a giocare?” Steve accenna col capo e lei continua, “Abbiamo sentito uno sparo e ti abbiamo visto a terra esanime, sei stato portato qui in ospedale e operato due volte, ti hanno tenuto in coma farmacologico fino a questa mattina.”

Steve assorbe la notizia, “Si sa chi è stato?”

Amanda lo prende per mano, “Sarà difficile da credere…. E’ stata Stephany.”

“Siete sicuri?” Steve è incredulo che una donna possa arrivare a tanto.

“Questa mattina, mentre eri ancora addormentato, ha minacciato di ucciderti con una pistola, ora è sotto custodia in prigione.”

“Non ci posso credere….”

“Anche io sarei incredula se non l’avessi vista con i miei occhi…”

“Amanda ti ha salvato la vita…” La voce di Emily arriva dalla porta.

Steve sorride, “Ciao…”

Lei si avvicina e lo bacia, “Ciao amore, ho avuto tanta paura di perderti…”

Steve guarda Amanda e le prende una mano, “Allora sono in debito con te?”

“Sono riuscita a penetrare la follia di Stephany e farle credere che tu l’amassi, così non ti ha sparato, ma ero terrorizzata…”

Steve sorride, “Grazie.”

Amanda lo bacia sulla guancia, “Guarisci presto, è l’unica cosa che voglio da te.” Poi si avvia ed esce dalla stanza.

Steve guarda Emily che è silenziosa, “Stai bene?”

Emily si siede sul letto, “Ora si, ma ho avuto tanta paura, sono arrivati i miei genitori e c’è tua sorella Carol, se te la senti li faccio entrare…”

Steve accenna col capo.

Emily esce dalla stanza e va a chiamare Mark, Carol e i suoi genitori, “Steve è sveglio.”

Entrano tutti nella camera di Steve, lo abbracciano e gli chiedono come sta.

“Da quello che ho sentito ora sto bene…”

Parlano per pochi minuti, poi Mark si rende conto che Steve è stanco e chiede a tutti di uscire, abbraccia Emily e le chiede di prendersi cura di suo figlio, quando restano soli Emily si siede accanto a Steve ed entrambi si addormentano.

In una settimana Steve si rimette, una mattina quando Emily entra nella stanza lo trova seduto su di una sedia a rotelle, “Ciao, cosa fai?”

Steve sorride, “Ho chiesto a Jesse di non dirti nulla… Volevo farti una sorpresa, vado a casa…”

Emily sorride e lo abbraccia, lui la tira verso di se e lei si siede in braccio, iniziano a baciarsi appassionatamente, “Mi mancava tutto questo.” Steve sussurra e le bacia il collo.

“Anche a me…” Si baciano, poi sentono qualcuno che si schiarisce la voce.

Mark è sulla porta con un gran sorriso, “Forse dovrei impedire a voi due di stare vicini per un po’ di tempo, devi riposare Steve, non ti devi strapazzare per almeno altri cinque giorni…”

Steve sorride, “Giovedì allora…Lo segno sul calendario…”

Emily lo bacia, “Non ti preoccupare te lo ricorderò io…”

Scoppiano tutti a ridere.

Steve arriva a casa accompagnato da Emily e Mark, zoppica leggermente, ma è andato tutto per il meglio, “Ho fame.”

Mark ride, “Buone notizie allora… ah dimenticavo, è arrivata questa lettera per te ieri.”

Steve la apre e sorride, “Emily amore… Siamo diventati ufficialmente proprietari della casa qui accanto.” Emily legge la lettera e sorridendo bacia Steve.

Le giornate procedono abbastanza tranquille, Carol e i genitori di Emily sono tornati a casa, Steve riposa molto, ma ha iniziato a fare passeggiate sulla spiaggia la mattina presto, ancora non se la sente di correre, una sera sono a cena, ci sono anche Amanda e Jesse, passano una bella serata, Steve ed Emily continuano a guardarsi e a sorridere, ad un certo punto Amanda non resiste, “Ci volete dire cosa avete da sorridere in quel modo?”

Steve ride, “Oggi è giovedì.”

Jesse e Amanda si guardano stupiti, “E allora?”

Mark ride, “Ve lo dico io, ho vietato a Steve di faticare fino a quest’oggi, mi fa strano che abbiano resistito tanto….”

Steve si alza, prende la mano di Emily, “Allora non vi spiace se ci ritiriamo…”

Amanda sorride, “Beh, meno male che hai un medico accanto…”

Mark e Amanda ridono, mentre Jesse ha uno sguardo stupito, “Non capisco…”

Mark gli mette una mano sulla spalla, “Steve era convalescente, quindi niente fatica…”

Jesse continua a guardarlo stupito.

Amanda ride, “Parliamo di fatica fisica Jesse…. Sesso…”

A quel punto Jesse capisce, arrossisce ma ride insieme agli altri.

Il mese che avevano dato all’ex proprietario della casa passa e così una volta libera Steve ed Emily si trasferiscono nella casa accanto, Steve si è ripreso bene,ha iniziato nuovamente a correre, a lavorare e le cose con Emily vanno molto bene.

  
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