07/08/2014
2 recensioniDedicato a tutti quelli che si sentono sempre fuoriluogo.
Dedicato al mio futuro.
Dedicato al mio futuro.
Caro amico,
6 settembre 2013.
credevo che non avrei più sentito il bisogno di scriverti, ma a quanto pare mi sbagliavo, come sempre.
Spero che i miei figli - se mai ne avrò - non passino mai quello che sto vivendo io.
Non dovranno mai sentirsi soli, non dovranno mai odiare se stessi e quello che sono, non dovranno mai essere stufi di tutto, non dovranno mai sottovalutarsi.
Non si sentiranno mai come se non contassero per nessuno, come se nessuno si potesse innamorare od interessare a loro.
Saranno pieni di amici, amici veri, che per loro farebbero di tutto. Avranno quel tipo di amicizia che io ho sempre sognato di avere con qualcuno. Quelle fantastiche ed eterne e meravigliose amicizie adolescenziali che si vedono in quei telefilm che amo tanto. Quelle amicizie che ti coltivi da ragazzino e che ti porti dietro per il resto della vita.
Saranno pieni di ragazzi e ragazze, brave persone, che li ameranno per quello che sono.
Vivranno storie d'amore bellissime, di quelle che si vedono solo nei migliori film romantici.
E nonostante tutte queste cose, non si monteranno la testa.
Saranno ragazzi con i piedi per terra, sinceri e limpidi.
Sapranno piangere ed esprimere le proprie emozioni; non come me, che ogni volta che succede qualcosa alzo muraglie per non far vedere quanto possa soffrie.
Saranno ragazzi semplici, pronti ad aiutare il prossimo, ma che sapranno anche difendersi.
E riusciranno ad affrontare i problemi, e li sapranno superare nel migliore dei modi.
Saranno impulsivi, e faranno quello che gli dice il cuore senza pensare alle conseguenze, senza farsi mille quesiti e poi abbandonare ogni intenzione per paura del futuro.
Dovranno avere tutto quello che io non posso avere!
Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno avuto la pazienza
di leggere queste poche righe.
Spero vi piacciano, è davvero qualcosa di molto personale
per me, e che mi tocca molto.
A molti potranno sembrare solo dei piccoli capricci
di un'adolescente qualunque che crede che il mondo sia contro di lei,
e non posso darvi torto.
Ma in questo momento, queste parole le sento davvero.
Perciò, vi ringrazio per la pazienza.
A presto,
Elisabetta
Spero che i miei figli - se mai ne avrò - non passino mai quello che sto vivendo io.
Non dovranno mai sentirsi soli, non dovranno mai odiare se stessi e quello che sono, non dovranno mai essere stufi di tutto, non dovranno mai sottovalutarsi.
Non si sentiranno mai come se non contassero per nessuno, come se nessuno si potesse innamorare od interessare a loro.
Saranno pieni di amici, amici veri, che per loro farebbero di tutto. Avranno quel tipo di amicizia che io ho sempre sognato di avere con qualcuno. Quelle fantastiche ed eterne e meravigliose amicizie adolescenziali che si vedono in quei telefilm che amo tanto. Quelle amicizie che ti coltivi da ragazzino e che ti porti dietro per il resto della vita.
Saranno pieni di ragazzi e ragazze, brave persone, che li ameranno per quello che sono.
Vivranno storie d'amore bellissime, di quelle che si vedono solo nei migliori film romantici.
E nonostante tutte queste cose, non si monteranno la testa.
Saranno ragazzi con i piedi per terra, sinceri e limpidi.
Sapranno piangere ed esprimere le proprie emozioni; non come me, che ogni volta che succede qualcosa alzo muraglie per non far vedere quanto possa soffrie.
Saranno ragazzi semplici, pronti ad aiutare il prossimo, ma che sapranno anche difendersi.
E riusciranno ad affrontare i problemi, e li sapranno superare nel migliore dei modi.
Saranno impulsivi, e faranno quello che gli dice il cuore senza pensare alle conseguenze, senza farsi mille quesiti e poi abbandonare ogni intenzione per paura del futuro.
Dovranno avere tutto quello che io non posso avere!
Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno avuto la pazienza
di leggere queste poche righe.
Spero vi piacciano, è davvero qualcosa di molto personale
per me, e che mi tocca molto.
A molti potranno sembrare solo dei piccoli capricci
di un'adolescente qualunque che crede che il mondo sia contro di lei,
e non posso darvi torto.
Ma in questo momento, queste parole le sento davvero.
Perciò, vi ringrazio per la pazienza.
A presto,
Elisabetta