Capitolo 1


“Un desiderio espresso al cielo e poi il silenzio.
Prendere la mano di chi ti è affianco e stringerla più forte che puoi; il calore della sua mano attraversa la tua pelle ed entra dentro di te in circolazione.
Le tue emozioni e le sue unite dentro di te.
Un brivido dietro la schiena e poi ancora il nulla.
Giri di scatto la testa e incontri i suoi occhi illuminati dalla luna e dalle stelle.
Sorridi imbarazzata e abbassi lo sguardo verso le scarpe.
Ballerine Bianche.
Sembra ti guardino e ti dicano qualcosa.
Sorridi ancora dentro di te e inizi a farti coraggio.
Alzi nuovamente lo sguardo e rincontri lo stesso viso di prima,gli stessi occhi,le stesse labbra,lo stesso sorrisi.
Ricambi ma questa volta ti perdi nei suoi occhi e lui anche.
Pian Piano vedi il suo viso avvicinarsi al tuo e senza un perché chiudi gli occhi.
Il suo naso sul tuo. Le punte che si toccano.
E finalmente le sue labbra.
Passano alcuni secondi.
La sua lingua cerca uno spazio per entrare.
Non ti tiri indietro.
Accetti.Che potrà mai succedere?
Un gioco.
Sì.
Un gioco dentro di voi.
Un gioco di lingue desiderose l’una dell’altra.
Lingue ardenti di passione e di voglia.
Il ritmo accellera.
Il rossore e il bruciore si fa sentire ma non ne fate caso.
Continuate ancora ancora e ancora.
Passano i minuti.
Avete bisogno d’aria.
Vi staccate.Aprite gli occhi e appoggiate la fronte l’una contro l’altra.
I respiri si mescolano.
E dopo un po’ riprendete perché tutto ciò vi piace vi intriga senza un perché.
Perché poi domani vi ritroverete davanti alla finestra e guardare l’orizzonte con lo sguardo perso nel vuoto a pensare a tutte quelle sensazioni ed emozioni provate la sera prima.
E se il cellulare squilla il cuore inizierà a battere e a martellare nel vostro petto senza ancora una volta un perché.
Perché l’amore non ha bisogno di perché ne di risposte. L’amore è fatto per essere vissuto e per rendersi conto che se non ci fosse saremmo persi.”
Gabriella Montez guardò il suo tema di letteratura. La professoressa aveva affidato alla classe un compito molto particolare: Scrivere una propria riflessione sull’amore.
All’inizio ne era rimasta un po’ sorpresa.
Non era un’esperta nel campo ma un po’ di cose le sapeva.
Fin da quando era piccola la sua migliore amica Sharpay , una ragazza biondina, un po’ snob e presidentessa del drama club della scuola, le raccontava tutto su quell’argomento.
Del resto chi meglio della ragazza più popolare della East High avrebbe potuto saperne di più?
La ragazza nonostante ciò aveva dato una sua interpretazione all’argomento.
Anzi aveva scritto in poche righe ciò che le sarebbe piaciuto vivere.
Non aveva mai avuto una storia seria con un ragazzo.
Tutte durate fino al terzo appuntamento (organizzati da Sharpay) e mai andati oltre ad un misero bacio sulle labbra.
Ok era una ragazza che pretendeva troppo.
Glielo dicevano tutti.
Cercava il principe azzurro,quello che tutte noi sogniamo la notte,il ragazzo perfetto con cui correre lungo la spiaggia mentre il vento soffia e ti scompiglia i capelli, quello con cui baci non finiscono mai quello che ti sorprende,quello che ti ama.
Uno sbuffo.
Gabriella distolse dalla sua mente quei pensieri e si guardò alla specchio di fronte a lei.
Sorrise e una lacrima trattenuta scese dalle sue guancie inconsapevole di quello che sarebbe successo in futuro.



Continua.
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