Crossover
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Autore: LunariaScrittrice    09/08/2014    0 recensioni
Aggiornato- capitolo 18 ->Stupore
Prossimo aggiornamento entro due settimane.
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Note: Questa storia è una Cross Over, ha in sé: Ojomajo doremi, Sailor Moon e Mew Mew (dal capitolo 10 )
Tutti non sono inerenti all' anime, è una storia aparte pero' lo tratta come tema per unire tutti alla storia, solo in modo indiretto.
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Avvertenze: La storia presenta scene violente anche a livello psicologico il capitolo 9 presenta una scena leggera di violenza sessuale
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Trama: I FLAT non si conoscono ed invadono la terra che con i loro poteri causano distruzione. Tutti loro non sanno amare ma ci saranno le
loro controparti che li aiuteranno. (Qui non ci sarà Lullaby)
Le Sailor ormai adulte affidano il compito a Chibiusa di cercare le nuove Sailor.
Doremi invece vive la sua vita nella sua monotonomia finchè non incontra Akatsuki, si direbbe perfetto
ma pure Chibiusa lo conosce e finirà col innamorarsersene.
Inoltre poi arrivano le Mew Mew dove gli allieni invaderano la dimensione dei maghi e delle Sailor mentre Strowberry
Si trova ad affrontare le pene dell' amore assieme a Doremi.
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Coppie (Crack e Canon) : Aka/Dore, Fujio/Melody, Bunny/Marzio, Strawberry/Ryan, Leon/Sinfony, Mindy/Shou, Toru/ Strawberry
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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stupore



Ottavia ed io spieghiamo tutto a Doremi. All' inizio rimane incredula, ma poi pare che non lo accetti proprio. Asserisce cose stupide del tipo che lei è una ragazza normale, non capace a fare nulla, e che non vuole nulla a che farci.
L'ho sempre sospettato che lei fosse una codarda, ma ora me ne dà conferma! Perché una come lei deve essere una Sailor? Non ha niente che la possa rendere degna!
« Ascoltami Doremi, sei stata scelta, non puoi opporti al destino! » esclamo con convinzione, anche se sotto sotto sono contraria a tutto questo che ho detto. Ma si sa, il destino prende tutti anche coloro che non valgono nulla.

Ad occhi sbarrati lei risponde « Io non mi faccio comandare da nessuno! Eccetto Bibì! Ad ogni modo lasciatemici pensare, poi vi darò la risposta! » Queste testuali parole mi danno sui nervi, così tale che la menerei!

Vengo fermata da Ottavia che mi spiega « Dalle tempo, è normale non accettare una cosa simile. Vedrai che sarà degna del suo titolo. »

Io non ci credo. Trovo impossibile che una tale imbranata, nerd senza vita sociale sia degna per essere una mia protettrice! E se non è mia parliamo almeno del cristallo d'argento. Tutte le forze maligne vorrebbero quel potere, in grado di cambiare il destino dell' umanità. È per questo che io ho il compito di proteggerlo! Come è successo a mio madre e a mia nonna! Esattamente solo io!

Seguiamo Doremi verso casa sua mentre quel ragazzo dai capelli rossi l'aspetta che inizia a parlare con lei.
Vorrei sentire che si dicono, ma non riesco a udire nulla, e sono vicina precisamente 1 metro a distanza. O parlano piano o è un incantesimo.
A pensare quella parola, mi assale un forte mal di testa e delle strane immagini sfuocate...
Occhi rossi ecco cosa ho visto...

Ottavia mi chiede preoccupata« Chibiusa ma che ti succede? » In me arriva una forte energia che mi fa quasi perdere i sensi. Inizio a perdere le energie e a barcollare finendo addosso alla mia amica.

« Santo cielo hai la febbre! » Lei senza pensarci due volte mi mette una mano sotto il mio braccio per poi avvertire « Ti accompagno a casa » Non so se è febbre, ma mi sento bollire il corpo! Eppure prima stavo bene; è bastato vedere quel personaggio a farmi stare così.

Mentre vengo trasportata, Doremi e quel ragazzo ci guardano quando ci passo di fianco lo sento mormorare, e forse lo dice solo a me perché Ottavia non sente nulla « Non ricordare. » Un gelo o brivido ho avvertito. E possibile che lui sappia qualcosa che io ho dimenticato?
Purtroppo a causa di questo mal di testa, non riesco a fare mente locale di che cosa intendesse dire. Ma una cosa è certa questa frase non la dimenticherò!

Arrivo a casa e Bunny preoccupata chiede che cosa mi sia successo, vorrei rispondere, ma credo di non riuscirci.

Mi prende in braccio la mia futura mamma, e mi porta a letto mormorando con preoccupazione « adesso guarirai piccolina mia...» Poi scende e rimango sola in stanza mentre ripenso ancora a quel ragazzo che ho visto.

Il mio respiro si fa sempre più frenetico, quasi come se fossi senza ossigeno, ma ciò succede solo quando inizio a pensare a quel ragazzo che stava vicino a Doremi. Non so cosa sia, ma mi spaventa! È come se il mio corpo mi proibisse di ricordare, e se fosse questa la causa della mia febbre?
Non ho mai scoperto i miei veri poteri, ma so di certo che siano questi a farmi stare male.
Lentamente inizio ad addormentarmi per poi sognare quel ragazzo dai capelli platino che mi parla nel sonno affermandomi che mi aiuterà. Essendo un sogno non ci bado, anche se il mio cuoricino fa strani sussulti. In un sogno potrei mai amare?

***********

Appena ho visto Chibiusa perdere per poco i sensi mi sono spaventata! Sinceramente non sono sua amica, ma da quando ho saputo cosa sono diventata, mi sento come legata a lei da un filo sottile. Non so con esattezza cosa sia ma so di certo che non è amicizia, è più come dire: lealtà e Rispetto; sì penso che sia ciò. Nonostante tutto, non riesco ad accettare questa scioccante scoperta perché non mi sento pronta per salvare la Terra dai maghi, specie non voglio finire contro Akatsuki.

Non voglio la guerra contro chi amo, ma è anche vero che se Akatsuki non smettesse di recare danno al pianeta, io per questo titolo dovrò fare qualcosa contro di lui.
Ma perché io? E poi per quale motivo Ottavia sosteneva che io ho due entità in me? Non ho mai posseduto la vera magia poiché ho sempre vissuto nella mia fantasia e sogni allontanandomi dal mondo e alla mia vera conoscenza psichica. E forse è per questo che non conosco realmente la mia anima. Ma credo che nessuno possa conoscere la propria vera essenza, quella che ci fa dare il nostro vero temperamento.

Spesso anche chi uccide ha in sé la bontà e avviene solo perché vogliamo bene. Quella per me potrebbe essere una sfaccettatura dell' anima. Ma a dire a me che ho due entità mi ha lasciato perplessa.
Non nego di essere una che nel sogno fa sogni strani, quasi passati, antichi ma sono tutte senza senso; parlano di me e di altre ragazze che salviamo un mondo magico... Ma sono solo sogni no? Non ho prove che sia davvero il mio passato ultraterreno. Sembrerei quasi come la dea Atena nella sua incarnazione sì come quella dell' anime Saint Seya( I cavalieri dello zodiaco.)Ma è mai possibile che stia accadendo a me?

« Doremi, io credo che ora vado! » In questi pensieri, dimenticavo che Akatsuki mi stava tenendo per mano.
Lo guardo e lo saluto con un bacio. Non me la sento di raccontargli cosa è successo. Perché è un segreto che ancora io stessa non riesco ad accettare.

Lo vedo andarsene a passo lento con le mani in tasca per pensare chissà a che cosa...

********************

Sono rimasto sconvolto a vedere in Doremi tale magia in sé. Non so cosa le è successo, ma al solo tocco ho avvertito in lei qualcosa. Essendo un mago ho una sensibilità magica. Non sono un sensitivo, o forse sì. Credo che ogni mago abbia la capacità di scoprire differenze nelle aure delle persone. Non nego che questa energia in Doremi la rende ancora più intrigante e simile a me, ma non voglio crederci! Non so cosa è accaduto con Chibiusa e quella ragazza carina dagli occhi viola e capelli neri medi chiamata Ottavia. Vorrei scoprirlo, perché ho paura!
Quella energia che ha Doremi mi spaventa non per la sua forza, ma per il come mi fa stare... Mi fa male, non riesco a tenerla per mano perché è come se mi bruciasse la pelle. Fa male la mia negatività non riesce contro la sua luminosità! Inoltre c'è un' altra cosa fin troppo strana... Il problema e che non riesco a focalizzarla...

ma Doremi chi è realmente?

Questo mi chiedo mentre torno alla mia solita postazione. Non mi metto a fare nulla, guardo solo i passanti passare e le ragazze di ritorno da qualche uscita ammirarmi, solo perché sono bello. Alcune di loro attaccano bottone con me pero' nemmeno le guardo. Non credo che delle semplici umane reggano il mio sguardo carico di potere, pero' ci sono coloro che mi fanno compagnia anche senza parlarmi il ché va benissimo. Credo che le uniche fra queste ragazze che davvero reggano un discorso con me siano: Doremi e Chibiusa proprio perché sono speciali nel vero senso della parola. Chibiusa una principessa che si credeva sperduta e Doremi misteriosamente diventata diversa dalle altre della sua età, non come una strega ma qualcosa di più sottile e nascosto che non riesco a definire. Potrei solo definirla come una Esper. Credo che sia il nome più adatto per un aura simile.

Mentre guardo i passanti noto due persone di mia conoscenza, la prima Toru e la seconda Strawberry che dalla sponda del altro marciapiede si abbracciano, e parlano. E poi lo avverto un incantesimo! Non so cosa c'è fra quei due ma di certo ho assistito a un incantesimo.
Volto lo sguardo cercando di non pensare a loro e concentrarmi di più a cosa è successo alla mia ragazza momentanea.

********************

Dopo che io e Toru ci siamo chiariti ricominciamo a cercare Mash, ma senza risultato! Vaghiamo per ore, ore nella città fino ad essere serata fonda.
« Ho fame!! »
Che disgrazia, non ho nulla, nemmeno la carta d'identità se questo possa servire, perché qui non esisto!

« Hai fame? Non hai soldi? » Mormora Toru che con quel sorriso da sbruffoncello che si ritrova mi fa dire esasperata.
« Nulla, non posso vivere in questo posto! » Uso la parola “Posto” per non fargli capire che intendo “ Mondo!” Ma come farò poi a sopravvivere qui? Senza carta d'identità non ho i diritti civili, non ho nome insomma nemmeno un lavoro posso cercarmi! Sono davvero condannata a essere una senza tetto per giorni qui!?

« Mmm ah beh, posso darti io qualcosa! Pero' non so cosa ti piace! »

Una pizza, un po' di pesce. Qualunque cosa basta che sia cibo!

Questo penso con lo stomaco che mi chiede “ Riempimi.” Faccio un sospiro asserendo « Una pizza alle acciughe! » Mi tappo la bocca da ciò che ho appena ordinato. Mi sale l'agitazione che costui che ho di fronte mi dica che pretendo troppo! Invece mi fa sbarrare gli occhi
« Ehm... Ecco anche lo farei, ma credo che ucciderei un po' di gente, hai qualcosa di più semplice e normale? » Mi ero dimenticata che questo poche ore fa era sospeso in aria usufruendo di un forte potere magico.
Alzo gli occhi desiderando « Pane, ecco solo pane! » Vorrei altro, ma non posso ché accontentarmi!

Il ragazzo fa un sorriso schiocca le dita e magicamente mi da ciò che ho chiesto, non ho visto cosa ha fatto, perché chiudevo gli occhi per pensare.
« Ma cosa?! »
Il ragazzo risponde « Io posso resistere senza, ma tu presumo di no! A proposito dove abiti, così ti accompagno a casa! » Mentre mi siedo su un scalino di pietra umido e freddo, rispondo senza pensarci « Non ho una casa, e nemmeno una famiglia in questa città! » Do due bocconi al mio “ Pasto” ma il ragazzo con occhi comprensivi risponde « Vieni a stare da me! Penso che fra persone con gli stessi problemi bisogna aiutarsi! » Ancora una volta la semplicità di questo essere mi lascia di stucco. Non solo mi aiuta a cercare Mash, ma mi offre un posto in cui stare ma questo significa anche vivere?
Non ho molte scelte, o accetto o rifiuto rimanendo sola. Dato che non mi piace vivere come un gatto randagio, decido la opzione più sensata.
« Va bene, accetto! » Due frasi che fanno riempire gli occhi di felicità quel ragazzo che prima non dava nemmeno segno di avere vita.
« Che bello avrò una sorellina! »
Non so se ridere o piangere a questa affermazione così pazza, pero' indipendentemente sono contenta di aver trovato un amico.

Finisco il pane anche se è stato poco, basterà per tenermi in forze senza morire di fame!
Mi alzo mentre lui con una mano verso avanti esclama « Partiamo sorellina! » Faccio una risata dettata dal nervosismo, alla fine dormirò con un ragazzo.
« Toru, mi dici come mai mi aiuti? Intendo non ci conosciamo molto! » Infatti, io non aiuterei mai un ragazzo che ha dei poteri magici.
« Perché io non ho una famiglia, e nemmeno una casa! Credo che la mia famiglia adottiva, mi abbia imprigionato a scuola per sbarazzarsi di me! Ma ovviamente questo per gli altri ragazzi è normale! Sai risultava che io fossi troppo umanizzato, ricercavo l'affetto verso tutti, pero' me lo vietavano. Mi dissero che se avessi voluto bene qualcuno sarei stato debole! Così quei geni, mi hanno iscritto nella scuola disciplinare dove là quasi tutti sono macchine da guerra! Intendo sono persone senza più un vero cuore! Io sono contrario a tutto questo!
Ho un anno di vacanza e voglio godermelo fino alla fine! Pero', credo che i miei compagni mi vedano solo come compagno simile a loro! Te l'ho già detto che a scuola siamo un gruppo molto temuto! Questo perché abbiamo dei caratteri che ci rendono tra i migliori! Pero' a causa di ciò noi siamo anche strettamente trattati male! Se abbiamo libertà e siamo scappati da quel manicomio lo dobbiamo ad Akatsuki! Vorrei essergli amico, ma secondo me non accetterà mai l'amicizia di un suo suddito! »

Ancora una volta inizio a chiedermi da dove venga lui e quei tre ragazzi che ho visto. Ma da questo racconto riesco a concepire attraverso la mia sensibilità che in fondo lui non è malvagio ma che è costretto ad esserlo seguendo delle credenze o leggi dettate dal suo luogo di appartenenza.

Arriviamo di fronte ad una casa molto grande.
Ci fermiamo mentre lui favella
« Ecco qui abitiamo noi due, ti piace macina? » Detesto quando un ragazzo mi chiama micina, ma per avere un allogio anche sopporto!
« Ma certo, è un bel posto! »
Mi fa accomodare, benché non ci siano foto ma solo l'indispensabile mi fa capire che qui ci sta solo per dormire.
« Scusami ma la cena?! » Chiedo controllando il frigo che è vuoto oltreché spento
« Eh?! Ah già ehm... Ci facciamo di merendine al cioccolato ehehe» Dal nulla fa apparire uno scatolone pieno di merendine... Io non ho nulla in contrario, ma non posso rimpinzarmi di queste porcherie. Nulla in contrario ma non è salutare!
« Toru, procurami della pasta, ti preparo qualcosa di buono! » Mi guarda con occhi sgranati poi non si sa come mi da ciò che gli ho chiesto. Ho usa la magia senza fare danni, oppure ha comprato tutto con dei soldi! Opziono per la seconda perché se no la casa esploderebbe, dato che ho visto come avevano ucciso quel bel prato fiorito.

Cerco una pentola, non trovandola mi tocca usare una bacinella di ferro. Veramente una cosa scomoda!
Faccio bollire l'acqua, metto la pasta e poi dopo dieci minuti la servo. Il problema è che mancano le posate... E io mica mangio con le mani!
« Ehm... Scusami le posate? »

« Per questo ti dicevo che erano meglio le merendine di questo mondo! Beh aspetta dovrei averne, ne porto sempre con me alcune! In realtà le ho trovate per terra »
Prendo la forchetta e la lavo all' istante poi inizio a mangiare dicendo « Buon appetito! » Anche se la pasta è dolcissima la mangio senza fare storie. Mentre toru ci aggiunge il sale preso da chissà dove...
« Toru, hai per caso comprato gli utensili per la cucina e non me l'hai detto? »
Il ragazzo risponde «Ma no, li ho trovati in quello sgabuzzino là in fondo! Ci sono tante cianfrusaglie che...»
Mi metto a correre, apro la porta dello sgabuzzino e trovo la mia salvezza!! Tutto ciò che serve per vivere! Bicchieri, posate, forchette, coltelli, coperte, lenzuola tutto! »

Prendo tutto e inizio a ordinarlo tra la casa.
Il ragazzo mi guarda e chissà a che pensa, nemmeno ci bado perché voglio solo che questa casetta diventi un luogo vivibile!
« Toru, domani cerchi un lavoro va bene? »
Il ragazzo seccato risponde « Lavoro?! E perché dovrei lavorare?! »
Rispondo « Come pensi che sopravviveremo se non abbiamo soldi!?»
« Io non mi metto a lavorare per i mortali! »
« Bene signor immortale, tu da domani ti cerchi un lavoro mi sono spiegata! »
« Ma non voglio! E poi se mi vedessero i miei compagni mi prenderebbero in giro! Piuttosto trovatelo tu un lavoro no!? »

« Non posso, sono una ragazza! »
« E io un ragazzo! A casa mia sono le ragazze a fare le cose! »
« Nel mio paese sono gli uomini che devono fare i lavori! »
« Questo mondo è al contrario! »
« Questo mondo ha l'uguaglianza scemo! »
« Scema sei tu! Uffa... »
« Quindi domani trovi un lavoro mi sono spiegata!? »
« Oh certo se riesci a trovarmi domani, anche sì! »
« Toru, non sfidarmi! »
« Io non cercherò il lavoro! Se vuoi fallo te, ora vado notte! » Detto ciò corre nella sua stanza io apro la porta ma non lo trovo e mormoro « Che bambino! »
Mi metto in una stanza e inizia a sdraiarmi su un letto trovato per poi addormentarmi.

********************

Sono le 21.00 e Melody si trova nei pressi di un teatro vestita in modo Shik sempre dal suo colore fortunato arancio ma stavolta uno più pallido e chiaro verso il giallo.

Aspetta una macchina, ne vede a bizzeffe tutte con a bordo persone di alta classe che nel vederla le fanno i più sentiti complimenti, sperando che li stupisca come sempre. A costoro ella risponde come sempre con un sorriso anche se dentro di sé si chiede se mai i suoi genitori verranno a vederla.
Lei suona per gli altri, ma una piccola parte di sé stessa vorrebbe che sia anche per avere dei complimenti dai suoi genitori. Suo padre non ha mai sussistito a un suo debutto e così nemmeno sua madre. Solo la sua ex- badante e sua nonna assistevano sempre alle sue performance.

Passano i minuti, l'orario dell concerto è sempre più alle porte. Lei si ostina a dire che arriveranno, ma quando scoccano le 21.30 si ritrae dentro con il volto incupito pensando – Anche stavolta suonerò da sola... - Cammina per raggiungere il palco. Prende il suo violino e nonostante la sua malinconia alberghi nel suo cuore riesce a suonare un motivetto allegro.
Tutti in sala rimangano saziati da quelle note così brillanti, acute, soavi, perfette. Nemmeno una sbavatura o stonatura, la perfezione assoluta riesce a trasmettere la ragazza.

Intanto Sinfony sta a casa sua a guardare dal suo televisore Melody suonare. Benché non siano grandi amiche, riesce a comprendere dalla musica della ragazza che qualcosa la turba. Mentre guarda ciò non smette di giocare o di scrivere i suoi compiti delle vacanze usufruendo della penna che senza sapere come se l'è trovata nella tasca della sua gonna.
- Chissà dove l'ho presa. Beh, poco importa mi piace molto! Chissà perché mi ci sento così legata... - Pensa mentre ascolta il suono del violino della ragazza.

Prende il suo cellulare e così senza motivo inizia a scrivere a Leon, anche perché dopo quel suo aiuto lo ha rivalutato come un buon amico.
Gli scrive – Ciao biondino che combini? Stai guardando la Tv, c'è Melody che sta suonando divinamente, dovresti ascoltarla placa l'animo. Sinfony. -
Invia il messaggio, poi mette sul divano il cellulare e continua i suoi compiti spensieratamente.


Anche Mindy assieme ai suoi genitori ascolta il concerto della castana dalla sua camera. Sta con gli occhi chiusi ad assaporare le note soavi emanate da quel violino così semplice ma che nelle mani della sua proprietaria diventa particolare se non unico.
Mindy che è amante della musica, possiede una buona conoscenza di tutti gli autori contemporanei al suo tempo, sia cantanti, band e solisti. Il suo preferito è proprio questa compositrice e autrice di spartiti e suonatrice di violino. Non perde mai un suo concerto o un suo disco!
Lei lo ammetterà sempre Melody è un vero talento.

Il concerto termina e così Melody smette di suonare. Nonostante sia ancora abbattuta dalla assenza dei suoi genitori, fa a tutto il pubblico un inchino seguito da un sorriso che riesce a nascondere tutta la malinconia.
Molta gente l'applaud, eccetto uno che di nascosto ha avvertito in lei qualcosa di diverso nella sua musica.

La castana raggiunge il suo camerino per mettere via il violino pensando – Anche oggi ho suonato per me e chi mi ascolta. - Le arriva uno squillo al cellulare con scritto un messaggio – Melody, sono Mindy. Hai come sempre suonato in modo divino, ti adoro! Riesci a farmi come sempre commuovere! Non ho parole e aggettivi per descrivere il tuo talento!
Ps: Se vuoi che ci vediamo domani chiamami! -

La castana fa un sorriso che pero' si spegne all' istante nel momento in cui pensa – Dovrei essere felice di tutti questi complimenti, eppure mi sento male! Ci tenevo, e lo sapevano! Perché non mi sono venuti a dire nulla? Non avvisano mai e non si accorgono di come vengo ferita al cuore. -
Piccole lacrime scappano dagli occhi di lei che prontamente cerca di asciugarli con un fazzoletto ricamato.
- A che serve piangere? Tanto nessuno sentirà il vero grido del mio suono! -
Mentre prende le sue cose, esce sospirando, per poi trovarsi di fronte a lei tanta gente che vorrebbe un suo autografo.
« Sì un attimo...» Asserisce con altri sorrisi ben strutturati che nessuno direbbe che sia infelice. Eppure tra quella gente ce n'é uno che si accorge ancora una volta della tristezza per lui mal celata da quei sorrisi.

La compositrice firma gli autografi stando seduta da una sedia seguita da un tavolo dove le vengono recapitati fogli di carta o oggetti nei quali le viene richiesto di firmarci sopra.

Foto, quaderni, libri, copertine, Cd suoi vengono imbrattati dell' inchiostro senza vita ed emozioni di Melody. Per scrivere usa la penna che aveva sottratto a Chibiusa senza rendersene conto.

Quando lei a casa notò in mano una penna si chiese di chi fosse, ma dato che quell' oggetto le toglieva via la sua lucidità mentale e i pensieri di doversene sbarazzare; la tenne con sé portandola ovunque per usarla in ogni avvenenza. Era più forte di lei, non sapeva spiegarsi il motivo ma quella penna per lei rappresentava qualcosa che la faceva sentire completa. Ogni singolo inchiostro scaturito da quella penna con quello strano simbolo sulla punta del cappuccio era come in incantesimo per rilassare la sua anima.

Finisce di firmare, si alza e raggiunge l'uscita tenendo la sua valigetta con dentro il suo violino.
All' uscita pero' trova un ragazzo che l'aspetta. Lei curiosa guarda l'orario notando che sono le 23.00 così chiede.
« Che cosa ci fai a quest'ora qui? » Chiede con occhi sbarrati increduli.
« Assolutamente nulla, passavo di qui per caso! » Risponde come sempre impassibile.
« Non credo proprio! Siamo in una Hall, lontani dalla città, per venire qui serve una macchina, e per entrarci i biglietti o un lasciapassare; quindi deduco che non sei qui per caso! »
Il ragazzo risponde ridendo « Ma pensi di potermi far parlare con questi aneddoti? Posso viaggiare alla velocità della luce da un luogo all' altro! Non pensare che sono qui per te! »
La ragazza china la testa un po' delusa ma con tutta la sua forza fa un sorriso dicendo « Beh, allora ci sentiamo! »
Il ragazzo chiede « Cosa hai tu di così triste per avermi fatto sentire per un attimo non solo? »
La ragazza si ferma a quelle parole enigmatiche mentre pensa – Non può' aver compreso le mie vere emozioni, nessuno se ne è accorto! -
« Cosa vorresti dire? »
Il ragazzo si siede su una ringhiera asserendo «Senza volerlo ho ascoltato il tuo suono, e bene non mi sei sembrata felice! »
La ragazza stupita « Ma come hai fatto a pensare questo? Intendo tutti dicono che quando suono io sembro felice! »
Il ragazzo senza guardarla risponde « Beh forse a chi non capisce certe sottigliezze della musica; ma per me non è stato difficile captarlo! Mi vuoi dire che cosa hai? »
La ragazza sempre più sentita compresa risponde « I miei genitori... te l'ho detto che sono assenti bene, nemmeno oggi sono venuti! Credo che a loro non importi tanto dei miei interessi e successi! »
L'interlocutore mormora « Ma non eri tu che dicevi, non è importante se non ricambiano io faccio solo ciò che mi detta il mio cuore!? »
La ragazza sta in silenzio ad ascoltare la tesi del ragazzo che anche se in malo modo riesce a cambiare qualcosa in lei « Ma come posso non sentirmi male per mamma e papà? Insomma anche tu vorresti dai tuoi dei complimenti no? »
Il ragazzo chiude gli occhi per poi scontrare quelli che gli stanno davanti a distanza
« Complimenti? Genitori? Spero che tu voglia scherzare! A cosa servono i complimenti se sono falsi?! Sei ammirata da molti per la tua musica, se c'è chi non l'apprezza dovresti non considerarla! Tu proprio a me parli di complimenti? Ma lo sai quante cose ho fatto per la mia famiglia e mai un grazie o un complimento ho ricevuto? Al contrario mi hanno spedito a scuola con l'inganno! Ma io non ero uno sciocco, sapevo tutto di quel posto! Ma volevo ancora una volta essere voluto bene dai miei che ho raggiunto la classifica del secondo posto! Ma anche se l'ho raggiunto, credi che i miei mi abbiano detto bravo? No, sono sempre rimasto solo a sfogarmi con chi mi capitava a tiro, solo tre ragazzi sono riusciti a simpatizzarsi con me! »

La castana chiede « Ma perché non lo dici ai tuoi questa cosa?! Io l'ho fatto e mi hanno risposto con menzogne, ma tu perché? »

il castano arancio risponde « Molto semplice, per loro i complimenti significa “ Volere bene qualcuno” Non dico che i miei non mi vogliano bene, ma talmente severe sono le nostre leggi che rendono un bambino buono in una macchina senza cuore! Credo che tu non lo sappia...
siamo solo in tre ad avere ancora un po' di bontà, questo perché classificandoci come i più bravi, abbiamo avuto privilegi tra cui l'esonero di certe lezioni e l'ammirazione dagli studenti, se così posso ancora definirli.» Una nota di disprezzo avverte lei, così chiede
« Li detesti? »
Lui risponde sempre con disprezzo « Non posso detestarli, ma desidererei che guardassero la realtà che ci viene imposta, con occhi diversi! »
La ragazza fa un sorriso « Deduco che provieni da una dittatura. »
«Una specie, più che altro voi umani siete descri in malo modo, eppure chi compone una musica così bella non può' essere un mostro dico bene? »
La ragazza ride « Gli umani hanno sensibilità, cosa che anche tu hai solo che non te ne accorgi! Te l'ho già spiegato che t'insegnerò ad amare, e credo di avere raggiunto un buon punto con quelle dieci storie che ti lessi!»
« Erano: biancaneve, Cenenerentola, la bella addormentata nel bosco, la sirenetta, Lilly e il vagabondo, Peter pan, Red e Toby amici e nemici, la bella e la bestia,la spada nella roccia» Elenca lasciando di stucco la ragazza.
« Hai una memoria di ferro! »
« Guarda che sono assai intelligente e la memoria visiva e uditiva non è un problema! Comunque quelle storie anche se belle, erano noiose... »
« Infatti ti eri addormentato, eri così carino! »
« c-c-carino!? » balbetta sorpreso.
« Sì, avevi delle guancette rose che mentre dormivi ci giocavo »
« T-t- tu che hai fatto?! » Chiede arrossito di colpo pensando – Ma perché sono così agitato? -
Il ragazzo scende dalla ringhiera per asserire « Ciao, ci sentiamo domani! »
La ragazza prende il cellulare e chiama un Taxi poi prende per mano Fujio e gli chiede « Vieni con me in città ad accompagnarmi a casa? »
Il ragazzo sospira mormorando «A volte sei davvero appiccicata, va bene verrò con te! »

Sinfony nel frattempo è in camera sua ad aspettare un messaggio di risposta da parte di Leon iniziando a preoccuparsi pensando – Come mai non mi scrive? Non che m'importi, pero' sono in ansia! In effetti è merito suo se mi sono ripresa dalla delusione, non so come faccia ma quando sto con lui dimentico i miei problemi -

Arriva uno squillo, lei subito apre il cellulare leggendo che è un messaggio del ragazzo
- Non sapevo come usare questo cellulare e così ho dovuto chiedere a delle ragazze come usarlo, è stata una fatica! Per poco una mi baciava solo che me ne sono sbarazzato, nel senso sono scappato ehehe...
Penso di stare bene anche se è noioso, non ci sono ragazze interessanti!
Tu come stai? Ti sei ripresa da quel ragazzo che amavi, se non ti passa te lo faccio scordare...
Ah ma come si cancella il messaggio? Scrivo cose senza senso.
Beh rispondimi e dimmi come si cancellano le lettere, non ci capisco nulla di questa cosa chiamata da voi “ Tecnologia! “ -

Sinfony ride a crepapelle urlando « Ma cosa è un alieno? Ahahahaha, accidenti è buffo! »

La ragazza gli scrive – Te l'hanno detto che sei buffo? Beh, te lo dico io! Non ho mai sentito di uno più espressivo di te.
Allora per cancellare le lettere te lo insegno domani, quindi incontriamoci sotto casa mia.
Riguardo le tue “ Amiche” Mi spieghi perché me ne parli? Da fastidio e poi non ti ci vedo con altre, tu sei talmente arrogante e pieno di te che nessuna potrebbe avere un debole per te ( compresa io! ) - lo invia.

Passano minuti e arriva la risposta di Leon
- Ma lo sai che sei antipatica!? Per tua informazione io ho chi voglio, posso far innamorare pure te stupida mortale! Riguardo il cellulare, ok ci vediamo domani!
Per curiosità mi dici che tipo di ragazza sei? Sai non vorrei che fossi troppo sdolcinata, e poi è un uscita per capire come si usa questo cellulare, non per vederti antipatica! -

La ragazza scrive – Antipatico sarai tu biondino, e cosa è questa tua sicurezza? Guarda che non è facile farmi innamorare, e poi scommetto che ti piace un altra!
Come ragazza sono simpatica, arrogante, piena di me, orgogliosa, metodica, sensibile. Comunque da domani mi vedi con i capelli corti, sai Takao non mi ama, quindi è meglio che torno la maschiaccio che da sempre so di essere. -

Leon che sta nella sua casa legge il messaggio urlando « Ma cosa è me in versione femminile!? » poi pensa – Sono simpatico, orgoglioso, metodico, sensibile, pieno di me e un duro... Ma cosa intende dire lei che tornerà un maschiaccio?
Forse si travestirà da ragazzo? -

digita sul telefonino « Spiegami che intendi dire, mandami una foto! » Poi pensa – Ma non è meglio che vada a vederla personalmente con la magia? No, e poi è così strana, mi chiedo perché mi ci stia affezionando... Non so nemmeno se siamo amici.
Già amici, credo che non avrò mai amici. Lo desidero ma scommetto che per i miei compagni non sono altro che un compagno, e poi il principe, quanto vorrei finire tra le sue amicizie, sembra così simpatico anche se fa paura! Non posso scordare quel incantesimo che fece per aprire quel pozzo dimensionale. Devo ammetterlo è stato fenomenale, e poi non mi sembra nemmeno quel principe che a scuola ci hanno fatto credere. Mi chiedo poi perché lui sia scappato, insomma ha tutto ricchezza, soldi, l'esonero dalla scuola. Perché mai sarebbe scappato? - Finisce di pensare non appena gli arriva un messaggio – Capelli corti e vestita in tuta! Ti passo una foto di come sto ora – Gli arriva un allegato e rimane a bocca spalancata. La foto ritrae Sinfony in tuta con i capelli tagliato. Per Leon vederla così arrossisce di colpo pensando – Troppo mascolina, troppo carina! Come fa a farmi sentire così sciolto?! Eppure ne ho viste di ragazze bellissime, ma solo lei riesce a farmi stare così... Ah, basta per me è male!! Non posso affezionarmi a questa, non voglio essere un umano!-
Poi scrive il messaggio – Mmm stai meglio in gonna, e poi le ragazze maschio non piacciono a nessuno. Io dormo ciao a domani, e vedi di non toccarmi con un dito. -

Poi chiude il cellulare pensando – Se si vestirà da ragazza non avrò più questo strano debole per lei... Non è che mi piace? Ma no cosa penso, sicuramente è solo un gioco come tutte! Non mi affezionerò, e poi è così strana! Uffa non dimentico quel suo sorriso, ma perché mi sento così! Sparisci dalla mia testa diavola del mio cuore... Aiuto ma che penso!? -

Sinfoni a leggere il messaggio pensa – Leon è talmente strano... Pero' lo rende interessante! Beh, siamo solo amici.
-



Angolo autrice: Alé aggiornato, anche stavolta l'ispirazione mancava u.u
Spero sia piaciuto.
Lo so che è un capitolo di passaggio ma secondo me è meglio mettere in chiaro alcuni aspetti di tutti i personaggi.
Nel prossimo capitolo ci sarà Mindy!
Spero la storia piaccia ancora, le tematiche ci sono e penso che si intreccino bene.
Che ne pensate di Strawberry e Toru? Secondo me è una buona base che convivino e allo stesso tempo mantengano un segreto.
^_^ a presto! Commentate :D









   
 
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