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Autore: The Lady of His Heart 23    11/08/2014    0 recensioni
Santana Serpeverde, Brittani Tassorosso.
Le ragazze di Glee catapultate nel mondo di Harry Potter.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ciao Bellatrix, cosa stai guardando?”domandai.
“Shhh! Il signore oscuro non vuole che assista alle sue torture. Sta zitta o ci farei scoprire”disse lei.
“Posso osservare. Adoro quando tortura la gente”dissi io sorridendo.
“E ve bene. Si tratta di una ragazza mezzosangue è così esilarante, la poverina sta resistendo, ma cederà tra un momento all’altro.”disse Bellatrix sorridendo.
“Questo piace a Santana, spostati riccia, fammi dare un’occhiata”dissi spostandola per spiare dal buco. Vidi il signore oscuro che si aggirava intorno al corpo di un esile ragazzina dai capelli biondi. Non riuscii a vedere chi fosse, fino a che la ragazza non sollevò il capo insanguinato. No, non poteva essere … Ci guardammo per un interminabile momento negli occhi. Non poteva essere lei, no Brittani.
Bastò un piccolo sguardo a farmi riaffiorare in mente tutti i momenti della mia vita trascorsi con lei.

“Io mi siedo qui!”dissi scortese entrando in una cabina del treno e mettendomi a sedere.
“Okay”disse la bambina davanti a me sorridendo.
“Non ti ha dato fastidio?”domandai.
“Che cosa?”chiese lei.
“Il mio atteggiamento”dissi io.
“Un po’, ma non fa niente, io sono Brittani. E’ il tuo primo anno?”chiese lei con un sorriso.
“Santana. Si, è il mio primo anno” dissi io sospettosa.
“I tuoi genitori sono dei maghi?”domandò lei.
“Certamente. E i tuoi?” chiesi curiosa.
“Umani”rispose lei.
“Vuoi dire babbani?”chiesi io.
“Non mi piace quella parola, scusa.”disse lei con un sorrisetto gentile.

“Serpeverde”disse il cappello sulla mia testa e con orgoglio mi andai a sedere tra i miei compagni serpe verde. Ascoltai disinteressata lo smistamento fino a che non toccò alla ragazzina bionda che era sul treno con me.
“Tassorosso”annunciò il cappello e la ragazzina corse con i suoi compagni. Per una frazione di secondo avrei desiderato che avesse detto Serpeverde, ma era fin troppo chiaro che un animo dolce e buono come il suo sarebbe stato tutto tranne che Serpeverde.

Crescendo …
“Prendete un libro dall’armadio”disse la prof. Mi allungai per prendere il libro, quando le mie mani sfiorarono quelle di un’altra persona. Sollevai lo sguardo e vidi Brittani che con un sorriso mi porgeva il libro.

Camminavo per la il corridoio quando inciampai in non so cosa e mi cadde la cartella a terra. Brittani che si trovava nei paragi mi aiutò a prendere i libri e ne prese uno in particolare che avrei preferito non prendesse.
“Hai un diario segreto?”domandò “Che cosa tenera”disse. Mi sentii avvampare di rossore sulle guance. Io non ero affatto tenera.
“Ridammelo dissi strappandoglielo dalle mani e correndo via”

“Buon Natale Santana!”disse lei porgendomi il un pacchetto rosso e verde con un nastrino d’orato.
“Grazie, ma non aspettarti nessun regalo da me intesi?”dissi.
“Lo so”disse lei allontanandosi.
“Sollevai il pacchetto e ci trovai dentro una penna tutta verde con le stemma dei serpe verde inciso sopra”sorrisi dopo aver letto il biglietto che diceva: PER IL …. SEGRETO. Intendeva ovviamente il mio diario.

“Hey Brittani aspetta”dissi raggiungendola “Devo dirti una cosa”dissi.
“Ti ascolto”disse lei.
“Grazie. Sei la prima, unica e vera amica che abbia mai avuto in tutta la mia vita e io sono una persona orribile”dissi io.
“No, non è vero”disse lei.
“Si invece e non cambierò mai”dissi io.
“Puoi farcela Santana. Solo perché sei Serpeverde, non vuol dire che tu non possa essere buona e gentile. Il cappello parlante ci indica la via, ma sta a noi scegliere come intraprenderla.”disse lei.
“Sei gentile e saggia”dissi io.
“Sono tua amica”disse lei abbracciandomi. “E poi, passando per i corridoio ho sentito che Draco vorrebbe invitarti fuori per un’ appuntamento”disse lei sorridendo.
“No!”dissi io a bocca aperta.
“Mh! Mh!”disse lei sorridendo e annuendo.
“Oh! Britt è fantastico, ma non ho un vestito adatto …”
“Te lo presto io”
“Britt ti adoro”
“Anche io mi adoro”disse lei con un sorriso.
“Mi sa tanto che la mia presenza ti danneggi sei sempre più Serpeverde”
“Che dire il verde mi dona”
“Ma non il ruolo della cattiva”
“E’ vero, quello lo lascio a te” disse lei. Scoppiammo a ridere e sotto braccio andammo verso la mensa.

Tutti quei ricordi mi sfiorarono la testa insieme a tanti altri pulsandomi nelle tempie. Tutti quegli anni, tutti quei momenti, cancellati da una sola parola.
“AVADA KEDAVRA” urlò il potente signore oscuro.
Gli occhi di Brittani divennero subito privi di colore e il suo corpo privo di vita si accasciò a terra. Mi portai la mano alla bocca per impedire che le mie urla potessero rimbombare nella sala e farmi scoprire. Il signore oscuro, dopo aver commesso il fatale gesto sparì nella sua gelida e tetra nuvola nera e verde dissolvendosi nell’aria. Spalancai la porta come un tornado e entrai correndo nella sala gettandomi sul corpo di Brittani. Scoppiai a piangere fregandomene degli sguardi increduli di Bellatrix.
“Britt, Britt, ti prego Britt … non lo fare, non mi lasciare, ti prego no, non morire, no … noooo. No!”continuavo a ripetere quella parola senza smettere tra i singhiozzi e le lacrime, ma sapevo che , qualunque cosa io avessi detto in quel momento, non mi avrebbe mai riportato indietro la mia dolce amica Brittani. Chiusi gli occhi e provai a respirare, ma era come se qualcuno mi avesse legato un cappio intorno al collo. Reclinai indietro la testa e lanciai un urlo lancinante e straziante di dolore.
Io che avevo sempre adorato e bramato questo genere di cose, mi trovavo a piangere sul corpo di una esile e fragile tassorossina dai capelli biondi e le sguardo da bambina. Piangevo disperata sul corpo di quella piccola mezzosangue. Ma ormai quella parola, che primo usavo come scherma per difesa e attacco, adesso mi disgustava completamente.
“Non posso cambiare. Non posso farlo senza di te.”sussurrai afferrando il suo volto tra le mani per guardarla un’ultima volta prima di dirle addio.

Essere Serpeverde è qualcosa di cui andarne fieri, ma a volte, quel che può sembrare essere il tuo più grande orgoglio può essere una tremenda maledizione senza perdono.

   
 
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