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Autore: Miaw    18/08/2014    1 recensioni
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok..questo è il mio sfogo.
Non so perchè io lo stia facendo, sinceramente. Mi serve solo qualcuno con cui parlare, e so che tu non mi tradirai perchè..bè non mi conosci e per te non sono niente quindi non credo ti interessi più di tanto.
Ad ogni modo.. STRANA. E' QUESTO CHE SONO. STRANA E DA EVITARE. Hanno ragione. Sono strana, non sono come gli altri. Sono diversa e non è poi così bello. La gente si diverte a dirsi strana, a dire "è bello essere diversi", non lo è affatto. Per niente. STRANA. Dio, odio questa parola. Ce l'ho sempre in testa, non riesco a non pensarci. STRANA. STRANA. STRANA. Perchè sono strana? io non voglio essere strana. Le persone mi guardano e mi indicano, pensano di me che sia poco, che sia diversa. Non c'è niente di bello nel sentirsi diversi. Rimani fuori. Il mondo si fa le sue cose, sei strana, e ti sbatte la porta in faccia. GIUDIZIO. GIUDICATA. SONO STRANA E DA EVITARE. Non sai quanto male faccia finchè non ci capiti dentro.

E' tutto diviso in tre momenti.
Il primo è quello della rabbia. Una rabbia irruenta che ti smuove tutto, una rabbia distruttiva che ti porta a insultare loro che ti additano.
Ma non risolvi nulla, e allora passi al secondo momento: finta non curanza. Cominci a dire che non ti importa, che possono dire quello che vogliono.
Poi cominci a vantarti di essere come dicono: momento tre. Nel momento tre muori. Quando arrivi al terzo momento sei morta dentro. I polmoni sono secchi, non respiri più, il cuore batte lento tanto per, vivi per consumare aria, e vivere con gli altri non è affatto facile. Eccoli la che ridono, e ti additano, ti giudicano e non sanno quello che hai dentro, non sanno perchè "sei strana", non sanno quanto male ti ha fatto il mondo, quanti schiaffi hai ricevuto, quanta polvere hai respirato.

Arriva un momento quando la voglia di vivere ti abbandona e l'unica cosa che ti da conforto è il dolore, perchè forse ti stimola a cambiare, vorresti diventare come loro dicono, così almeno ti sentirai un po' meno giudicata.

Sai cosa mi fa veramente incazzare? Quanto TUTTI sanno parlare, quanto tutti speculano e parlano di certi problemi e sai, la cosa che nessuno dice, nessuno, nè psicologi, o libri,o film o "amici" è quanto si sta male quando si è giudicati, emarginati..

Arriva un momento in cui non ce la fai più e la vita diventa di troppo da un momento all'altro, questo non lo dicono nemmeno. Ma cosa ne sanno loro in fin dei conti?! Cosa ne sanno delle notti insonni, delle lacrime represse davanti a una folla? Cosa ne sanno loro del perchè manchi a scuola o non esci il sabato sera?! Cosa ne sanno loro delle urla soffocate in un cuscino, della paura degli incubi? Cosa ne sanno delle cicatrici al polso che mordi fino a farlo sanguinare, per la rabbia, il nervoso, l'ansia? Loro non sanno niente delle ore chiusa in bagno con le dita fino alla gola? Non sanno quanto acido sia il sapore del vomito e quanto schifo faccia quando arriva a toccare la mano ancora in bocca. Loro non sanno niente, ma parlano parlano parlano. E alla fine, agli occhi comuni, loro hanno ragione e tu resti quella strana, quella che è meglio tenere non troppo vicino. Tu sarai quella che è meglio avere come amica e niente di più.
Ma, in fin dei conti, cosa ne so io? Io sono strana, non so come dovrebbe essere per potersi dire giusta qualsiasi cosa.

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
ereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!

  
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