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Autore: Kagedumb    18/08/2014    2 recensioni
Un ritorno al passato; diciassette anni fa, diversi avvenimenti riuscirono a scuotere e a portare via la tranquillità e la pace di Burbank, una cittadina ben lontana dall'industrializzazione di LA. Adam Lambert, oggi giovane ventiduenne, è stato protagonista di molte delle stranezze e decide di raccogliere in un diario tutte le sue esperienze, tentando di trovare risposte agli accaduti più inspiegabili.
[Attenzione! Storia ideata dopo un'intera serata passata a leggere e raccontare storie horror! Alcune parti sono un po' creepy, per questo vi consiglio di valutare bene se andare avanti con la lettura o meno! Niente di troppo traumatizzante, ma non vorrei che qualcosa vi facesse gelare il sangue! Tutto nelle vostre mani!]
Genere: Angst, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam Lambert, Altri, Tommy Joe Ratliff
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Il quartiere dove trascorsi la mia infanzia era sicuramente uno dei quartieri più vecchi di Burbank. Le stradine asfaltate erano molto strette, tracciate rimpiazziando i vecchi sentieri di campagna. Le case, tutte disposte caoticamente ai lati, davano l'idea di un vecchio paesino dove la civilizzazione era stata dimenticata in un altro angolo del mondo. Nello spazio rimanente, dietro le casicciole, sorgevano grandi boschi che spesso venivano dimezzati per la costruzione di nuove strade o di nuovi edifici. Per quanto Burbank fosse grande, a quei tempi non si pensava che un giorno sarebbe stata in grado di ospitare una popolazione numerosa.
Dei negozi non ricordo quasi nulla, se non qualche piccola bottega con gestione familiare che distava un po' dalla scuola. Era lì che da bambini andavamo sempre a comprare i dolci, spesso nel pomeriggio, quando mia madre tornava a casa da lavoro e mi lasciava due dollari sul tavolo in legno che aveva comprato qualche anno prima con tanti sacrifici. Ricordo che mentre preparava la cena aspettava sempre che io sgattaiolassi in cucina silenziosamente per prendere i due dollari e poi uscire di corsa, ma nonostante fosse sempre indaffarata ai fornelli e mi rivologesse ogni volta le spalle, mia madre aveva un udito così fine che riusciva a beccarmi sempre proprio un secondo prima che facessi scivolare dal tavolo le banconote. - Ad, tesoro, mi raccomando di non fare tardi per la cena! -, mi raccomandava. Rammento chiaramente il sorriso che mi si dipingeva sul volto e il bacio affettuoso che mi stampava su una guancia quando mi avvicinavo per salutarla. - Non preoccuparti mamma, tornerò presto! - E in effetti, non tardavo mai.


Una sera di settembre, più o meno nel periodo in cui tutti i bambini si preparavo per l'inizio del nuovo anno scolastico, me compreso, stavo tornando con in mano una busticciola di carta piena di caramelle. Ero stato fortunato, perchè la proprietaria della bottega qualche caramella in più aveva voluto offrirmela come un regalino. Mi trattava sempre bene, e diceva di me che fossi un cliente fidato, e che quindi potevo meritare qualche pensierino di tanto in tanto.
Ero così felice di trotterellare verso casa con tanto ben di Dio, che non mi accorsi che il sole stesse già tramontando. Avevo fatto un po' tardi, m'ero trattenuto a parlottare con l'anziana signora dietro al bancone, e dimenticato che fosse già arrivato settembre, che l'estate fosse terminata da un pezzo. Ingenuamente, iniziai a correre senza mai fermarmi.
La mamma, mi diceva sempre di non restare fuori quando scendeva la sera.
Tuttavia, la strada era lunga, e per la prima volta nella mia vita mi sembrò interminabile. Per quanto correvo, ansimando e col volto della disperazione, mi venne da pensare che ero solo uno sciocco fifone: quella strada la percorrevo tutti i giorni dopotutto, e non era mai successo niente di spiacevole. Perchè adesso volevo andare di fretta? Perchè avevo disobbedito alla mamma? -
Ad, tesoro, mi raccomando di non fare tardi per la cena! - Non preoccuparti mamma, tornerò presto!
La mia mente si perse nelle riflessioni ingenue di un bambino di sei anni qual ero. Ingenuo, curioso, alla scoperta del mondo... E per questo mi diedi dello sciocco quando mi sembrò di avere paura. Dopotutto, cosa sarebbe potuto succedere in una qualsiasi sera di settembre?
Rallentai il passo. Il viottolo era deserto e mi resi conto che Burbank, al calar della luce del sole, diventava una cittadina piuttosto sinistra. Le luci che la illuminavano di notte erano davvero poche, e così riuscivo a malapena a vedere dove stessi mettendo i piedi. Quando arrivai ad un incrocio, mi fermai un secondo per riflettere, iniziando a chiedermi che ore fossero. Mi resi conto che se avessi continuato dritto, ci avrei messo almeno un'altra buona mezz'ora per tornare a casa, perchè da quella parte la strada avrebbe attraversato tutto il paesino, ed io abitavo all'estremo sud di Burbank. Casa mia era piuttosto lontana, e ancora non intravedevo i tetti rossastri delle abitazioni. Feci un sospiro.- Mia madre si arrabbierà se tarderò ancora di mezz'ora, cavolo.

Non ci pensai due volte, e presi il sentiero di destra, quello che tagliava per il bosco più grande, abbandonando completamente quello straccio di civiltà che la cittadina di Burbank conosceva. - Arriverò in tempo, sicuro!
Solo dopo diciassette anni mi rendo conto che quella fu una scelta poco saggia.


Quando mi inoltrai nel bosco, non riuscivo più nemmeno a vedere il cielo per quanto erano alti gli alberi. La luna illuminava lievemente il mio cammino e la sua fu l'unica luce che mi permise di andare avanti per alcuni minuti.
Cercai di camminare nel buio seguendo una linea dritta, fiducioso che sarei uscito dall'altra parte del bosco, a pochi metri da casa mia. Tentavo di correggere sempre la direzione quando prendevo alcune piccole deviazioni, ma quando iniziai a sentirmi stanco e affamato capii che erano più di dieci minuti che vagavo nel bosco senza meta. Cercai di orientarmi, ma tra quegli arbusti non riconoscevo niente di familiare. Mi vienne da chiedere dove fossi finito e cosa stessi facendo lì, iniziando ad avere seriamente paura per la mia incolumità. I rumori e i suoni della notte erano sempre più sinistri, incutendomi terrore e sgomento. Resistetti alla tentazione di gridare aiuto, ricordandomi che nei boschi ci sarebbero potuti essere animali pericolosi. L'ultima cosa che avrei voluto sarebbe stata attirare l'attenzione su di me e ritrovarmi spacciato contro un cinghiale, o una belva più grossa e feroce.
Camminai, camminai fino a quando i piedi non iniziarono a farmi male. Ormai non facevo nemmeno più tanto caso a dove stessi andando, ma mi sembrava di girare intondo, e l'ansia crebbe bruscamente quando mi sembrò di sentire dei passi pesanti dietro di me. Un rumore di passi, che via via diventava più forte. Fu solo allora che non esitai di più, che abbandonando le mie caramelle a terra, vicino al tronco di un albero, iniziai a correre senza sosta, assalito dal panico. Corsi, evitando sul mio percorso rami spezzati e cespugli di spine, fino a quando, nella notte più buia, dove ormai la luna non riusciva più ad illuminare il sentiero, andai a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno.

Indietreggiando lievemente per l'urto, un suono che sembrò l'inizio di un pianto precedette le sillabe che avrei voluto pronunciare. In quel momento la luna tornò ad illuminare un terzo dell'enorme bosco, e solo allora realizzai: ero andato a sbattere contro un bambino.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 ANGOLO AUTORE!

Facciamo finta che non vi abbia avvisato e ripeto ancora una volta (XD) : la FF sarà un po' creepy per tutta la sua durata! Quindi sì ragazzi, tratterà tematiche delicate, ci sarà un briciolo di violenza, tanti misteri irrisolti e spero, davvero spero con tutto il mio cuore, molto coinvolgimento!
Per questo primo capitolo ho preferito introdurre solo il contesto in cui si troveranno i personaggi, e ovviamente il protagonista è..! *rullo di tamburi* ADAM! :D
Mi son divertito a scrivere questa FF, che voi ci crediate o no. E' venuta fuori dopo che ho passato la serata con storie dell'orrore e non saprei, credo sia la prima FF postata in questa sezione che tratti qualcosa del genere!

Se vi è piaciuta e specialmente se volete leggerne un seguito, per favore lasciate una recensione! Almeno soprattutto saprò cos'è che non va! ^w^
Grazie mille.

Lars ~
  
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