"Una ragazza, apparentemente come le altre, passeggiava spensierata e felice per le vie contorte dell'amore e incontrò, inaspettatamente, un ragazzo.
Uno dei tanti.
Disinteressata non gli badò ma quello la rincorse.
Parlarono, si raccontarono e fiumi di parole sgorgarono dalle loro bocche e si intrecciavano, dove potevano, formando dei legami. 
Lui non la scordò e frequentò il suo cuore tantissime volte, quasi da imparare ogni sua minima pulsazione a memoria.
Lei lo ripose al sicuro fra tutte le sue cose importanti che non voleva perdere. Gli raccontò la sua vita, le sue abitudini e tutte quelle esperienze che non confessi ad uno qualunque, perché no, lui era speciale.
I loro discorsi si intrecciavano sempre più, tanto da creare immense tele dipinte. Dipinte dai loro ricordi. 
Lui la osservava sorridere, piangere e le parlava, ignaro del suo cuore.
Lo temeva, quello batteva forte, gli si stringeva nel petto, mandava messaggi, urla disastrate ma lui niente, restava fermo, immobile.
Aveva compreso in quale oscuro gioco era entrato.
I momenti scorrevano veloci e ogni suo sorriso gli scombussolava l'anima, ogni sua carezza lo immobilizzava.
Era spaventato, agitato, ma non lo mostrava.
Lei percepiva, capiva e in silenzio meditava.
Il suo cuore fu luogo di ulteriori incontri, più ravvicinati, i loro battiti erano vicini, mai stati così tanto. 
Lei, poi, si tirò indietro e rinchiusa nei suoi pensieri molti glieli dedicò.
Il ragazzo, turbato, ansioso, sperò, non si arrese.
Tempo passò pesante e i loro cuori si divisero, distanti ormai per trovarsi. 
Si cercarono a lungo ma non si incontrarono finché, un giorno, lui lo visitò.
Si decise e butto giù parole, fiumi interi in piena.
Le consegnò il suo cuore, la sua anima e il suo cervello.
Incredulo."