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Autore: chocobanana_    20/08/2014    3 recensioni
[Touko/Rika][Giallo][Romantico/Malinconico][Shoujio Ai][dedicata a roby che le shippa tanto ;ww;]
La rossa non l’aveva mai detto a nessuno, ma quello che provava per la compagna era più che una profonda amicizia; lei amava Rika, adorava il suo profumo, la sua voce, il modo in cui camminava, la sua pelle abbronzata, gli occhi grigi ed espressivi… semplicemente tutto. E non odiava quel sentimento, anche se a volte la faceva sentire diversa, inadeguata, perché sapeva di non poter esternare quello che provava, nessun “ti amo” poteva uscire dalle proprie labbra, non voleva rovinare tutto, non voleva che Rika si allontanasse da lei.
[un ringraziamento alla mia beta ;w;][possibile ooc, nel caso, metterò l'avvertimento!]
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Suzette/Rika, Victoria/Touko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You belong with me
 
{ If you could see that I’m the one who understands you

Been here all along so why can’t you see?

You belong with me
 You belong with me }
 
Continuava ad osservare le piccole goccioline d’acqua scivolare lentamente sul vetro del negozio in cui si era rifugiata.
I capelli turchesi le si erano appiccicati sulla fronte abbronzata e sul collo, dandole una sensazione davvero spiacevole. Le converse azzurre, di tela, che portava ai piedi, dimostravano quanto poco si aspettasse un temporale del genere.
Rika sospirò, immaginando che sarebbe rimasta in quel negozio sportivo –non proprio il suo genere preferito, nonostante amasse il calcio- per un bel po’ di tempo.
Strinse le dita intorno al manico umido della propria borsa e maledisse la pioggia per aver colpito proprio mentre faceva shopping.
Ovviamente, tra trucchi, portafoglio, cellulare, quadernetti, mancava l’ombrello; ogni volta che usciva di casa, puntualmente lo dimenticava, che ci fosse bello o cattivo tempo. Ogni tanto qualche lampo squarciava il cielo, subito seguito da un forte rimbombo.



Era almeno un’oretta che fissava quello che accadeva fuori, sempre nascosta e protetta dalla vetrina del negozio, e ormai stufa di non poter fare nulla. Ma uscire senza qualcosa per “combattere” la pioggia le sembrava un’idea assurda.
Fece una smorfia annoiata, poi decise di girare un po’ tra gli articoli sportivi che vedeva in giro, seppur nessuno catturasse la sua attenzione.
I propri occhi grigi osservavano poco curiosi e interessati tutto quello che li circondava.
Il tempo di fare un paio di passi, che una mano le si appoggiò leggera su una spalla, Rika si voltò di scatto, trovandosi davanti le iridi blu della propria migliore amica.
L’azzurra sbatté le palpebre, quasi incredula di avere davanti Touko. La ragazza dai capelli rossi stringeva un ombrello blu elettrico, bagnato, tra le mani, aveva l’orlo dei vestiti umidi e stropicciati e le scarpe zuppe.
«C’è qualche altro pazzo che esce con questa pioggia!» ridacchiò, facendole l’occhiolino.
«È scoppiato all’improvviso..» si giustificò Rika. «Semmai sei tu quella matta».
Touko fece spallucce. «A casa non c’era nulla da fare» spiegò, facendole un sorriso allegro «e tu non rispondevi al telefono!» aggiunse, facendo una smorfia di indignazione.
«Non ha suonato il telefono.» Rika ne era sicura, anche perché, in caso contrario, avrebbe risposto sicuramente, amava parlare con Touko e stare in sua compagnia. La ragazza aprì la borsa, cercò qualche secondo e tirò fuori il cellulare, sul cui display lampeggiava un’icona, indicante la batteria scarica.
«Inutili telefoni» borbottò l’azzurra, rigettando con poca cura l’oggetto nella borsa.
Touko fece spallucce e ridacchiò «allora, cosa facciamo?».
«Cosa vorresti fare?» Rika si mise una mano sul fianco, accigliata. «Continua a piovere» aggiunse poi, borbottando.
L’altra fece un sorriso che non annunciava niente di buono, per poi voltarsi, subito dopo, verso l’uscita del negozio.
 
 
Rika continuava ad inseguire la sua migliore amica, affrontando i getti d’acqua che provenivano dal cielo. Era ormai completamente zuppa e, ad ogni passo, avvertiva schizzi che le inumidivano i vestiti e le bagnavano la pelle abbronzata.
«Sei lentaaaa~» la canzonava Touko, sempre qualche passo più avanti di Rika.
«Odio i calzini bagnati!» esclamò l’azzurra, «mi tolgono la voglia di correre…» si giustificò poi.
Touko rise ancora, e Rika pensò che avesse la risata più bella del mondo, ed anche un sorriso così luminoso da poter irradiare un’intera città. Non era difficile che l’amica mostrasse la sua ilarità alle persone, ma a Rika piaceva pensare che alcuni gesti dell’altra fossero dedicati a lei, e a lei soltanto.
Le due ragazze continuarono a correre sotto la pioggia, sempre più fradice, finché Rika non indicò casa propria, che spuntava all’orizzonte.
Qualche minuto ed erano davanti alla porta di legno, appoggiate al muro, stanche e affannate, ma con un sorriso stampato in faccia.
La rossa si voltò verso l’altra, ridendo. Rika arrossì appena e il suo cuore fece una capriola; uno strano calore la faceva sentire serena e le riscaldava la pelle, le dava una sensazione di conforto.
«Direi che sei arrivata…» mormorò Touko, per un attimo l’allegria abbandonò il suo volto, lasciando posto ad un espressione afflitta, «chissà quando ci rivedremo» aggiunse, cercando di non far trapelare la malinconia che l’animava.
Rika rimase a fissarla, per niente felice di lasciarla andare un’altra volta, poi abbassò per un attimo lo sguardo, pensierosa.
«Vuoi restare…? A-Almeno fino a quando non spiove!» esclamò l’azzurra, cercando di nascondere quel fastidioso imbarazzo, in fondo erano soltanto amiche, niente di più, niente di meno.
Touko sembrò rifletterci su, poi il suo viso si illuminò ancora una volta.
«Posso?» chiese, entusiasta per quella proposta, felice che Rika volesse rimanere ancora un po’ con lei.
La rossa non l’aveva mai detto a nessuno, ma quello che provava per la compagna era più che una profonda amicizia; lei amava Rika, adorava il suo profumo, la sua voce, il modo in cui camminava, la sua pelle abbronzata, gli occhi grigi ed espressivi… semplicemente tutto. E non odiava quel sentimento, anche se a volte la faceva sentire diversa, inadeguata, perché sapeva di non poter esternare quello che provava, nessun “ti amo” poteva uscire dalle proprie labbra, non voleva rovinare tutto, non voleva che Rika si allontanasse da lei.
Touko ci aveva riflettuto per molto tempo, si era chiusa in camera, chiedendosi cosa avesse di sbagliato, pensando ai sorrisi dolci e sinceri dell’amica, quelli che la facevamo sentire viva.
«Certo che puoi...» sussurrò Rika, guardando il pavimento umido, «mi fa piacere!» Touko non poté non abbracciarla, la strinse tra le braccia, sprofondando nel suo profumo, ignorando gli abiti bagnati. 
«Mi sei mancata…».
Rika poteva avvertire il suo respiro caldo contro la pelle, sentì il calore espandersi per tutto il viso, il cuore battere più forte del solito, «anche tu mi sei mancata..» rispose, e non poteva scegliere parole più vere.
 
 
Touko se ne stava stesa sul letto dell’amica, il viso nel cuscino, i capelli bagnati sparpagliati sul guanciale e sulle lenzuola. I vestiti di Rika erano morbidi e puliti e, soprattutto, asciutti.
Rika aprì la porta, entrò nella stanza camminando a passo lento, elegante, con i piedi nudi direttamente a contatto con il pavimento beige; i capelli turchesi raccolti in un’ordinata coda di cavallo, un’espressione corrucciata sul volto.
«Comodo il mio letto?» chiese, ridendo, poi si sedette vicino a lei e la squadrò attentamente.
Touko bofonchiò qualcosa, poi si rotolo tra le coperte, scatenando l’ilarità di Rika.
Quei momenti erano così preziosi, unici, rari; Touko non li avrebbe barattati per niente al mondo.
I suoi occhi blu si piantarono in quelli grigi di lei, come se volessero leggerle dentro, desiderosi di sapere se anche la sua amata amica nascondesse i suoi stessi pensieri.
«Rika, sei ancora innamorata di Ichinose?» la rossa lo chiese senza riflettere troppo, ma consapevole che una delle risposte le avrebbe fatto terribilmente male.
L’altra arrossì, poi puntò lo sguardo verso la finestra, non proferì parola, come se ci stesse ragionando per non sbagliare: voleva dare la risposa esatta.
Sentiva gli occhi di Touko addosso, impazienti di sapere cosa sarebbe uscito dalle sue labbra.
«No, non credo almeno…» mormorò, quell’argomento faceva male, era una ferita ancora aperta, perché lei lo aveva amato davvero, consapevole che i propri sentimenti non fossero  ricambiati, conscia del profondo affetto  che Ichinose provava per Aki.
Ma ci aveva sperato, aveva sperato che potesse cambiare qualcosa, ma aveva ricevuto solo delusioni e scuse.
Touko si dispiacque per aver tirato fuori quella vecchia storia, soffriva nel vedere Rika mordersi nervosamente le labbra, un’espressione malinconica che non stava affatto bene su quel viso semplicemente stupendo.
«Ti innamorerai ancora…» disse Touko, annuendo piano, «e troverai una persona fantastica che ti amerà per davvero» aggiunse. Come le pesavano quelle parole. Voleva essere lei la persona che l’avrebbe amata sul serio, che non l’avrebbe fatta piangere, ma solo ridere.
«Già lo sono…» Rika si morse il labbro, si odiò per non essersi trattenuta, non era riuscita a frenarsi.
Touko sussultò, mentre una fitta al cuore la colpiva senza pietà: così si era sentita Rika quando Ichinose le aveva detto di amare un’altra?
«Di una persona che sorride sempre, ho bisogno di lei» l’azzurra era così sincera, i suoi occhi si riempivano di calde ed innocenti lacrime, gli occhi si arrossavano, «ho paura che se ne vada, che mi lasci sola» aggiunse, abbassando lo sguardo verso il pavimento, mentre una lacrima le scivolava lungo la guancia.
«Perché è così difficile?» chiese, mentre la voce tremava, mentre cercava invano una risposta a quella maledetta domanda.
Touko rimase in silenzio, «non lo so…»  si mise a sedere vicino a lei, le accarezzò i capelli e le sorrise, mentre gli occhi iniziavano a pizzicare.
«Ti capisco, so cosa provi, ma puoi farcela».
Provava a confortare anche se stessa, voleva convincersi anche lei che fosse così, che potesse diventare più facile col tempo.
Per un momento si lasciò andare, le bacio amorevolmente la fronte e le sciolse i capelli, intrecciando le dita in essi. La strinse più forte e, incapace di allontanarsi da lei, le baciò dolcemente le palpebre, per asciugare quelle lacrime non adatte al suo dolce, ma determinato volto.
«Ti amo…» sussurrò, sperando di non essere respinta, di non aver rovinato tutto.
Ma aveva sentito il bisogno impellente di dirlo, mentre ora provava solo una profonda e acuta paura di aver errato.
Rika strinse le dita attorno alla stoffa che copriva il braccio dell’altra, non respinse quell’abbraccio anzi, non voleva che finisse.
Continuò a piangere, finché non esaurì le lacrime e le bruciarono gli occhi.
Non proferì parola, affondò il viso nei capelli rossi dell’altra ragazza, la spinse verso di sé ancora di più, soffocò i singhiozzi.
«Ti amo anche io» sussurrò con un fil di voce, con una nuova certezza, mentre il cuore si liberava di un peso, il timore di non essere ricambiata.
Touko si sentì estremamente sollevata e felice, appoggiò la fronte alla sua e le prese una mano, sorrise ancora una volta, mentre un goccia le attraversava il viso.
«Ne sono felice» disse solo, poi l’abbracciò ancora una volta, «non me ne andrò più».
Quella, a Rika, sembrò una promessa eterna, le sembrò di aver raggiunto la tanto agognata felicità, e non era sola, non lo sarebbe stata mai più.
La rossa avvicinò le labbra a quelle dell’altra, la baciò dolcemente, assaporando ogni attimo di quel bacio che aveva sognato molte volte, quello di cui si era anche vergognata, ma che ora le trasmetteva una gioia infinita, che non avrebbe lasciato scappare per nessun motivo al mondo.
 
«Ho scoperto di aver bisogno solo e soltanto di te…»
«Anche io…»
«È una cosa brutta?»
«Non credo… per me.. non lo è affatto».
 
The End


.:Angolo dell'autrice:.
buonasera ;www; dopo un sacco di tempo sono riuscita a finire e pubblicare questa oneshot che bello ;www;
ultimamente mi sono fissata con queste due ;uuu; sono bellissime gnegne
il titolo e la canzone è "you belong with me" di taylor swift (sentitela è davvero carina)
La fic è dedicata a roby, che le ama come me cvvvc e a tutti quelli che amano la Touko/Riko (perché per me touko sta tu uhuh ceh dai)
un ringraziamento a reby che mi ha betato la fic ;wwww;
fatemi sapere cosa ne pensate! (nel caso fosse ooc dite che metto l'avvertimento ;w; acce a tutti~)
spero vi sia piaciuta!
camy
   
 
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