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Autore: HeavenHell    23/08/2014    3 recensioni
Ne "I pilastri della Terra" l'ex sceriffo William Hamleigh viene giustiziato con un'impiccagione al patibolo di Shiring, il feudo che ha ingiustamente strappato dalle braccia dei figli del defunto traditore Bartholomew. E se la sua morte non fosse avvenuta? E se ci fosse stata una svolta del destino a cambiargli totalmente la vita?
Premetto che non sono un granchè nello scrivere e non ho mai aspirato ad essere un'autrice, ma mi piacerebbe molto sfogare la mia fantasia e condividerla con tutti voi lettori.
Mi piace molto leggere e amo lo stile di Ken Follett. Un nome, una garanzia.
E come potete dedurre dall'apertura di questa breve premessa la mia fan fiction ruoterà intorno alle vicende del tanto odiato William Hamleigh e l'oggetto della sua lunga e insoddisfabile ossessione: Aliena.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Aliena, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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You saved me

" Aliena guardò il suo vecchio nemico che avanzava barcollando verso la forca. Ricordò il giovane arrogante e spietato che l’aveva violentata trentacinque anni prima: era difficile credere che fosse diventato quell’essere bestiale e terrorizzato. Perfino il cavaliere grasso, gottoso e deluso che era stato nell’ultima fase della sua vita era molto diverso. Cominciò a dibattersi e a urlare quando si avvicinò al patibolo. Gli armigeri lo trascinarono come un maiale al macello. Aliena non provò neppure un fremito di pietà, ma soltanto sollievo. William non avrebbe terrorizzato più nessuno.
Quando lo sollevarono sul carro William scalciò e gridò. Sembrava un animale, rosso in faccia, sporco e demente; gemeva e balbettava come un bambino. Furono necessari quattro uomini per tenerlo fermo mentre un quinto gli metteva il cappio intorno al collo. "


Non appena il cappio calò sulla testa bionda del condannato, i lati della bocca di Aliena si alzarono dipingendo sul viso della cinquantenne un'espressione tutt'altro che dispiaciuta. Finalmente era giunta l'ora di vendicarsi: vedere colui che l'aveva stuprata, violentata, tormentata e brutalmente strappata via da suo padre e dalle sue terre natali, gemere di terrore e tentare inutilmente di liberarsi dalle strette degli armigeri la sollevava.
William continuò ad agitarsi; gli incuteva più terrore il solo pensiero di finire all'inferno ed essere circondato dai diavoletti inforcati anzichè morire soffocato su una stupida forca costruita dalla folla di Kingsbridge. Immaginò di rincontrare sua madre in uno dei nove gironi dell'inferno e subire la sua ira per non averle chiamato un prete prima che scivolasse nel sonno eterno. Tale pensiero favorì ancora di più la sua paura.
All'improvviso dalla bocca del prigioniero fuoruscì un grido che riecheggiò nelle orecchie di Aliena. William aveva appena urlato, quasi come se fosse un richiamo di aiuto, il suo nome. La donna lo fissò, incuriosita. Anche suo figlio e ormai nuovo conte di Shiring lo guardò con aria confusa. Cosa vuole da mia madre ora? Pensò lui tra se e se, mentre gli uomini del conte esitavano a spingere il condannato dall'orlo del patibolo e concederlo alle braccia della morte. Non volevano togliere l'opportunità al conte di Shiring di interrogare il maiale che in quel momento non smetteva di dibattersi e chiamare ad alta voce la donna che un tempo aveva violentato.
Tommy finalmente diede il consenso agli armigeri di trattenerlo ancora un pò, voleva sapere il motivo per cui cercava sua madre proprio sul punto di morte.
Aliena scorse sul viso di William un sorriso tra la soddisfazione e la rabbia. Continuò a guardarlo, pietrificata. Quel sorriso indicava nulla di buono, o peggio l'inizio di un'ennesima tortura da parte dell'uomo che Aliena non era mai riuscita a dimenticarlo .
William alzò la testa e finalmente trovò Aliena in mezzo alla folla. << Sally è tremendamente identica a te >> Esordì lui, tramutando il suo sguardo colmo di terrore in una pura soddisfazione. << Mi ricorda te da bambina, quando avevi ancora quell'aria ingenua e infantile >> Continuò inclinando di poco il capo. Gli divertiva un mondo osservare Aliena cambiare radicalmente umore. Non era stupida lei...stava cominciando a comprendere ciò che egli stava per dire. E lei tremava di paura...temeva il peggio per sua figlia.
<< Ho avuto l'onore di incontrarla... >> Interruppe con una risatina piena di gusto. << Ama così tanto dipingere sai? Me l'ha detto lei stessa >>
Aliena si portò dapprima una mano sulla bocca per soffocare un grido. Sua figlia quella stessa mattina non si era presentata a casa e Aliena non ci aveva dato peso. Molte volte Sally si rifugiava nelle vicinanze per stringere nuove conoscenze o per apprendere nuove arti di pittura,ma ascoltando le parole del perfido William comprese che sua figlia doveva trovarsi nei guai. Sebbene non avesse la conferma di ciò Aliena si allarmò egualmente.
Quell'uomo era talmente crudele e arrogante che non avrebbe esitato a mettere le mani sulla sua famiglia!
Presa dalla collera e dallo spavento, Aliena si fece spazio tra la folla e salì frettolosamente sul patibolo, incurante di ciò che le borbottavano gli armigeri e di avere tanti sguardi curiosi addosso.
Una volta salita sfoderò un pugnale dalla cinta di pelle di un armigero e lo puntò sul viso di William.
<< Che cosa hai fatto?! Dov'è mia figlia?! >> Alzò la voce lei con gli occhi lucidi per via della rabbia e della disperazione. Non vedeva l'ora di trafiggere la carne di William con le sue stesse mani, ma ucciderlo non era la giusta soluzione per trovare Sally e rimetterla al sicuro. Un morto può rivelare nulla.
Nonostante avesse un cappio al collo e una lama affiliata puntata alla guancia, William sfoggiò uno dei suoi soliti sorrisi furbi. << Ho un patto per te >> Quel maledetto aveva trovato un modo per fuggire alla morte e riprendere a rovinare lo stato pacifico in cui viveva Aliena.
Lei rimase in silenzio, era disposta a far di tutto pur di rivedere sua figlia sana e salva.
<< Ordina a tuo figlio di lasciarmi andare e di reputarmi innocente >> Riprese a parlare lui, dimenticando quasi di trovarsi su una forca. Aliena non si mosse, non riusciva a credere nemmeno ad una sua parola. Lasciarlo libero significava mettere ancora a rischio la sua vita e l'intera Kingsbridge.
Iniziò a tremare e la punta della lama vacillò, sfiorando quasi la pelle candida di William.
<< E non finisce qui... >> Il detenuto continuò a ridacchiare, sicuro di avere in pugno la vittoria. << ..tu dovrai venire via con me >> Per fortuna quella mattina Jack non si era presentato all'impiccagione, aveva preferito dedicare la sua attenzione alla cattedrale che alla morte di un suo nemico, altrimenti l'avrebbe ucciso lì su due piedi.
<< Se accetterai...tua figlia ritornerà a casa e potrà continuare a dipingere >> Terminò lui senza riferire esattamente se Aliena dovrà immettersi nel viaggio a fianco con l'uomo tanto odiato e sparire da Kingsbridge o stare qualche giorno fuori casa a subire nuovamente i suoi giochi perversi.
Aliena ebbe la sensazione di avere un nodo alla gola, difficile da deglutire. Spostò lo sguardo su suo figlio che la osservava preoccupato.. come il resto della folla,aveva sentito tutto ciò che William le aveva detto.
Era assolutamente inaccettabile, ma c'era la sua sorellina di mezzo e come sua madre non poteva permettersi di mandare avanti l'impiccagione.
Ci fu un momento di silenzio. Aliena e Tommy si guardarono con il cuore in gola, entrambi costretti ad accettare il "patto" di William Hamleigh in cambio della vita di Sally.
Aliena alla fine acconsentì. Sua figlia era ancora giovane e non voleva che le capitasse un simile destino. Una vita per un'altra.
Si rivoltò verso William e con la mano libera gli sfoggiò un potente schiaffo da lasciargli il segno rosso sulla guancia. La folla rise per quel gesto.
William si infuriò per l'umiliazione, in confronto a loro era ancora di un grado superiore, ma sul suo viso apparve la stessa espressione che aveva avuto mentre violentava Aliena, un attimo prima di raggiungere l'orgasmo. Finalmente aveva ottenuto ciò che desiderava da anni...un'Aliena tutta sua.
  
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