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Quella mattina Ed si alzò presto, per colpa di una sveglia non disinserita.
La sua solita normalità lo sfiniva ormai. 
Mentre si dirigeva verso la cucina (nella speranza di trovare qualcosa da mangiare) incontrò gli occhi tristi di Graham, uno dei suoi gatti.
Era di nuovo solo, con i suoi gatti e le sue chitarre.

Quando uscì di casa, infagottato nella sua felpa nera, decise di non fermarsi davanti allo studio di registrazione ma di continuare a camminare. Avrebbe avvisato dopo. Camminando nelle strade piovose di Londra arrivò alle soglie di Hyde Park.
Ad un certo punto,udì un miagolio fin troppo riconoscibile alle sue spalle. Era Graham, che lo aveva seguito fin da casa.
Ed si girò e si inginocchiò difronte al gatto.
"Come vorrei essere un gatto a volte" pensò. " Potrei prendermi una pausa, ogni tanto"
Ed's pov:
Questa vita mi sta schiacciando. Non perchè non mi piaccia quello che faccio, sono così contento di aver avuto successo con la mia grande passione. Nemmeno per i fan, che adoro tutti, uno per uno ( e una per una ). Perché non c'è nessuno che mi ami per quello che sono veramente, e non per quello che sembro. Perché sono solo. Perché tutti credono che "è famoso, ha i soldi, sarà felice per sempre.
È per questo che mi trovo a parlare con un gatto nella speranza di essere al suo posto. Oramai mi sono rimasti solo loro e le mie chitarre.
Mi alzo e, con Graham in braccio, mi ritrovo in un posto nascosto di Hydr Park che non avevo mai visto. Non c'è nessuno. Ad un certo punto inciampo in una radice e rotolo lungo il pendio. Probabilmente ho perso i sensi in quel momento.
Mi rialzo e vedo che non ne sono capace. Non ne sono capace perché ho quattro zampe da gatto e le sto osservando con i miei occhi da gatto sul mio muso da gatto con dei baffi piuttosto da gatto.
Nel primo momento, lo shock. Poi mi rendo conto che forse era quello che desideravo veramente.
Meglio tornare a casa ora.

Attraverso la strada al di fuori del parco rischiando quasi di finire sotto una macchina. Ho un aspetto da gatto ma non la sua intelligenza. 

Scappo ma non so dove andare a quest'altezza non so riconoscere le strade. Non ho una meta. 

Finché non mi sento afferrare per la collottola:-Ciao, piccolo gattino. Sei da solo?dai vieni a casa con me..-
Non sapendo dove andare mi lascio trasportare verso l'ignoto


----spazio autrice----
Grazie per aver letto questo primo capitolo della mia prima fanfic 
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Emtv