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Autore: Mobscene93    24/08/2014    0 recensioni
Alcuni dicono che i fantasmi non esistono. Che se una persona è morta, non può tornare indietro.
Tutto ciò vale anche per i vivi? Se una persona che avevamo dimenticato - o che almeno eravamo convinti di averlo fatto - tornasse, quale sarebbe la nostra reazione? Dolore o gioia?
Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altro Personaggio, Brian Kinney, Justin Taylor, Michael Charles Novotny-Bruckner, Un po' tutti
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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Sometimes people come back to us
 
Capitolo 1.
 
Solita serata, solito Babylon, soliti froci, solite scopate coi soliti tizi.
Era il 22 dicembre del 2006 ed era passato un anno – o poco più – da quando Justin era partito per New York City e, come suo solito, Brian stava cercando di adocchiare qualche bel ragazzo che avrebbe avuto l’onore di gustare la sua essenza intima.
 
“Non ti senti mai in colpa nei confronti di Justin?”
 
Brian inarcò un sopracciglio inizialmente ma poi sbuffò una risata strafottente, tipico del suo carattere.
 
“Mickey, Justin ha la sua vita a New York, io ho la mia qui a Pittsburgh! Non siamo due mogliettine lesbiche, mettitelo bene in testa.”
 
E dicendo ciò, Brian abbandonò letteralmente Michael sulla pista da ballo, ovviamente solo dopo aver avvistato quella che sarebbe stata la sua prossima preda che aveva immediatamente deciso di condurre nella Dark Room.
 
**
 
“Cosa darei per essere Brian Kinney, solo per un giorno…”
 
“Mh? Pensavo che dopo l’operazione, avresti riacquistato la tua autostima, Teddy!”
Rispose un Emmett abbastanza sorpreso dall’affermazione dell’amico che intanto sospirava malinconico davanti al suo drink, ordinato poco prima al banco delle bibite, dove si trovavano entrambi tutt’ora.
 
Si poteva dire che, ormai, Ted Schmidt fosse un uomo nuovo. Dopo la sua operazione aveva acquistato una notevole autostima. Era riuscito a diventare una sorte di Brian Kinney Junior, nonostante fosse più grande dell’originale di almeno sette od otto anni.
 
“Mi sono semplicemente reso conto che, nonostante l’operazione, ho ancora trentacin-“
 
“NOVE!”
Lo interruppe bruscamente Emmett, guadagnandosi un’occhiataccia da Ted che poi sospirò e riprese il discorso.
 
“…trentanove anni e che nulla può cambiare questo. È solamente malinconia perché sto lentamente diventando decrepito!”
Proferì infine Ted, immergendosi con lo sguardo nel drink che ancora non aveva assaggiato.
 
“Teddy, tu rimarrai sempre bellissimo, nonostante gli anni. Fattelo dire dall’ex esperto gay!”
Esclamò Emmett, con l’intento di dare maggior forza all’amico.
 
“Dici davvero, Em?”
 
“Ne sono più che certo! E ora bevi quel drink e buttati nella mischia di maschioni arrapati. Ma mi raccomando, stai attento!”
 
Detto ciò, Ted fece come consigliato da Emmett. Quindi bevve il suo drink e si gettò sulla pista da ballo, iniziando ad adocchiare qualcuno.
Delle volte aveva solo bisogno di una spinta e, nessuno meglio di Emmett, suo migliore amico in assoluto, nonché suo ex, poteva dargliene. Era l’unico che riusciva a capirlo al meglio. Nonostante fosse comunque legato a Michael, Brian e Justin, nessuno di loro era come Emmett e delle volte rimpiangeva ciò che era successo due anni prima, quando erano fidanzati. L’invidia nei suoi confronti – dato che aveva perso praticamente ogni cosa che avesse potuto mantenerlo in un modo o nell’altro – era tanta. Emmett era desiderato da tutti, ai tempi lo volevano come organizzatore di feste private e anche wedding planner. Dedicava anima e corpo a ciò che faceva ed ogni volta doveva essere tutto perfetto.
Tutta quest’invidia, ad ogni modo, lo portò all’autodistruzione. Si sentiva una nullità per tutto e per tutti. Iniziò quindi a frequentare persone poco affidabili. Raccontava bugie per cercar di nascondere gli effetti della sua imminente tossicodipendenza che, dopo avergli mostrato gli effetti della droga che aveva iniziato ad assumere – offertagli dalla compagnia di nuovi amici poco affidabili – tramite video porno in cui veniva ritratto come giochino erotico di turno, decise di assumersi le sue responsabilità e di iniziare il processo di disintossicazione in una clinica specializzata.
Nella stessa clinica incontrò una sua vecchia conoscenza: Blake. Ex tossicodipendente, ora divenuto terapista di gruppo di cui Ted aveva iniziato di prendere parte.
Andava tutto bene, in un certo senso, ma Ted continuava ad avere terribili sensi di colpa nei confronti dei suoi amici, ma soprattutto nei confronti di Emmett.
Scrisse delle lettere di scuse a tutti loro – cosa che lo aiutò nel processo di guarigione, anche grazie a Blake – dopo un determinato lasso di tempo in cui decise di allontanarsi dagli stessi per cercare di capire chi fosse e che cosa volesse.
Dopo alcuni mesi, Ted decise di voler intraprendere una nuova relazione con Blake che però rifiutò la sua proposta.
In due anni, Ted cercò di approcciarsi con qualcuno, ma con scarso successo. Pensava d’essere lui stesso il problema, così decise di ritoccarsi l’aspetto tramite chirurgia plastica. Inizialmente non era contento del risultato ma poi, grazie ai suoi amici, riuscì a riacquistare la sua autostima che pensava d’aver perduto.
 
“Non lo sopporto quando fa così!”
Sbuffò Michael, avvicinandosi ad Emmett che intanto era in sovrappensiero ma con lo sguardo fisso sulla pista da ballo che pullulava di bei maschioni.
Michael ordinò un drink al barman e, una volta servito, lo bevve in un sorso solamente senza pensarci troppo su, ma se ne pentì immediatamente quando iniziò a sentire la gola bruciare.
 
“Lo sai che Brian non cambierà mai!”
Proferì Emmett dopo essersi destato dai suoi pensieri, ma noncurante di ciò che fosse successo all’amico accanto a lui.
 
Dopo qualche istante, entrambi i ragazzi si sentirono avvolgere il collo da una stretta di braccio.
“Allora, frocetti, non salutate il vostro grande amico?!”
Proferì in modo quasi esaltato la persona che stava quasi stritolando il collo di entrambi i ragazzi con le sue braccia poco palestrate.
 
Questa voce la conosco… non può essere!

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.: SPAZIO AUTORE :. 

Questa è la mia prima fanfic su Queer As Folk, con l'introduzione di un nuovo personaggio che non si era mai visto in tutta la serie. 
Spero che l'idea vi piaccia e vi stuzzichi la curiosità su come andrà a finire. Non vi prometto che sarò costante nella pubblicazione dei vari capitoli, in quanto mi è successo spesso di avere un blocco e di non riuscire a portare a termine l'opera, quindi siate clementi.....
Vi auguro una buona lettura! :*
  
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