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Autore: Il mio nome non importa    24/08/2014    2 recensioni
Forse i miei amici sarebbero stati la cosa che più mi sarebbe mancata. Un pò li invidiavo, loro erano rimasti nella città dove siamo cresciuti, io, invece, sono su un cazzo di volo con destinazione South Park.
P.S: prima fanfiction che faccio!
Il protagonista è un nuovo personaggio, perdonatemi ma non sono riuscita a selezionare i personaggi come volevo. Nella storia ci saranno, bene o male, tutti. Chiedo perdono per questo inconveniente :c
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Craig, Eric Cartman, Kenny McCormick, Kyle Broflovski, Stan Marsh
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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|capitolo 1|



-Hey Valeria, togliti quel muso dalla faccia. Vedrai che ti troverai bene, ti farai dei nuovi amici...magari troverai anche un ragazzo e...-.
-Mamma smettila! Per favore, non sei d'aiuto e in più sto cercando di riposarmi quindi in questo momento gradirei un pò di silenzio.-.
Mi fa il verso, seguito da una linguaccia.
Mi guarda.
Mi da un bacio sulla guancia e mi accarezza la testa.
-Mamma...- , sbuffo.
Non so neanche quante ore siano passate ormai, ma una cosa è certa, avrei voluto buttarmi giù dall'areo in quel preciso istante.
I motivi?
Beh il primo è che ero su un volo per South Park poichè mio padre aveva avuto la brillante idea di trasferirsi lì, il secondo...mia madre. E' da quando siamo partiti che continua a parlare del fatto che mi troverò bene e bla bla bla...ti voglio bene ma a volte sei davvero insopportabile.
Mentre lei continua a parlarmi che devo trovarmi un ragazzo, che non avrei sempre il broncio se ne avessi uno, che mi sentirei più all'altezza e altre cazzate varie, io ripenso a quando mio padre mi diede la "splendida" notizia.
Erano le 21.00 circa, stavamo cenando, non mi ricordo di cosa stavamo discutendo ma la mia attenzione fu attirata da colui che mi ha procreato che alzandosi in piedi, con un sorriso fino alle orecchie mi guardò in modo teatrale per poi dire -Tesoro ci trasferiamo a South Park!-.
Continuò a guardarmi per un pò in cerca di una risposta positiva, o comunque in cerca di qualche gesto che dimostrasse che ero felice, ma dalla mia bocca uscì solo una frase -Mi prendi per il culo?-.
-Linguaggio ragazza! Non sei felice?- intervenne mia madre.
Avevo già intuito che anche lei centrasse qualcosa poichè mio padre a tavola si rivolse solo nei miei confronti, e perchè lei non avevo iniziato ad urlare come suo solito, se non l'avesse saputo sarebbe saltata giù dalla sedia, avrebbe fatto alcuni gridoli di gioia per poi correre verso mio padre e scoccargli un bel bacio...per fortuna mi sono risparmiata la scena.
Ero incazzata.
Si, ero davvero incazzata.
Andai in camera sbattendo così forte la porta che la ruppi...ops.
Avevo avuto tre giorni di tempo per salutare tutti i miei amici, perchè poi avrei lasciato la città e...
-Hey mi stai ascoltando?-
-Si mamma...si.-. ho perso il filo dei miei pensieri.
-Stiamo per atterrare! Devo mandare un messaggio a tuo padre appena arriviamo!-.
A volte la guardo e penso che sia lei l'adolescente di 16 anni e non io.
  
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