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Autore: Little Redbird    25/08/2014    6 recensioni
Damon osservò le sue palpebre chiuse, pallide e ricoperte di vene violette, che si muovevano al ritmo del suo sogno. Erano entrambi nel bosco, protetti dall’ampia chioma dell’albero, ma Bonnie non era davvero lì, e chissà dov’era in quella sua testolina fantasiosa.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Non so più come ringraziare l’unica persona sempre pronta a sostenere con entusiasmo ogni mia fic in questa sezione, quindi lo faccio a suon di fan fiction:
ad annaterra, a cui devo gran parte della mia autostima.
                     


Oblivion
 

 
When you fall asleep with your head upon my shoulder.
When you're in my arms but you've gone somewhere deeper.
 
 
Damon sistemò per l’ennesima volta il suo giubbotto di pelle sulle spalle della piccola Bonnie. Continuava a scivolare via, nonostante lui la stringesse al petto.
Dietro la sua schiena, Damon sentiva la corteccia dura dell’albero che gli graffiava la pelle e sgualciva la maglietta; erano ore che stava seduto contro quella quercia, cullando il corpicino magro di Bonnie ma, incredibilmente, non era poi così scomodo.
Ancora non ci credeva che una strega con poteri discreti come Bonnie, circondata dai suoi amici e da due vampiri pronti a difenderli, avesse comunque paura di dormire da sola nel sacco a pelo. Ed era pur vero che si nascondevano nella foresta per sfuggire ai nemici, ma lei era l’unica a voler dormire in compagnia, persino Stefan ed Elena dormivano separati.
Di certo poteva dirle di farsi abbracciare da Mutt, ma poi avrebbe dovuto uccidere il biondo.
Bonnie si mise più comoda, schiacciandolo più forte contro la quercia, affondando la testa nel suo collo. Sospirò estasiata dal suo profumo familiare e gli strinse inconsapevolmente la mano sul fianco.
Damon osservò le sue palpebre chiuse, pallide e ricoperte di vene violette, che si muovevano al ritmo del suo sogno. Erano entrambi nel bosco, protetti dall’ampia chioma dell’albero, ma Bonnie non era davvero lì, e chissà dov’era in quella sua testolina fantasiosa.
 
Are you going to age with grace?
Are you going to age without mistakes?
Are you going to age with grace,
Or only to wake and hide your face?

Quanto mancava al giorno in cui si sarebbe trovata qualcun altro da abbracciare?
Quanto mancava al giorno in cui le avrebbe fatto così male da allontanarla?
Quando avrebbero smesso, quelle domande, di fare così male?
Sarebbe sopravvissuto a tutto quello che la giovane vita di Bonnie ancora le riservava?
Le accarezzò i capelli delicatamente, poi scese a sfiorarle lo zigomo pallido, fino a toccare le labbra socchiuse. Infine si arrese all’evidenza di non avere una risposta a quelle domande, gli toccava aspettare, rischiare.
La strinse a sé ancor più forte, cullandola come una bambina, e sorrise compiaciuto quando lei si strinse a sua volta contro il suo petto.
 
 
 

 

 
   
 
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