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Autore: Kokky    20/09/2008    5 recensioni
50 frasi su tutti i personaggi.
[10, Dovere]
Quelle parole gli riempivano la testa, rimbombavano; « dobbiamo salvare il mondo, devo salvare il mondo, non lo capisci? » no, non comprendeva quelle frasi; il suo unico dovere era diventare Presidente.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Claire Bennet, Hiro Nakamura, Nathan Petrelli, Niki Sanders, Peter Petrelli
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Nothing is inevitable. The future is not written in stone!

Claire Bennet in How to stop a Exploding Man, Heroes

 

 

H e r o e s

- 50 frasi -

 

 

 

# 01: Aria/ Claire e West

Claire sentiva l’aria sferzarle il viso piacevolmente, rinfrescandola, e riusciva a percepire la bellezza, la libertà del vento, e intanto sorrideva, sorrideva. Con West sembrava sempre di essere in volo.

 

# 02: Mele/ Claude

La cosa che più infastidiva il fruttivendolo, oltre i clienti troppo perfezionisti – chiacchieroni – fastidiosi, era il fatto che le mele scomparivano dalla loro cassetta, quasi che un uomo invisibile si fosse preso la briga di rubarle.

 

# 03: Iniziando/ Chandra Suresh

Chandra si guardò intorno, osservò quel grigiore misto a palazzi decadenti, persone che camminavano senza guardare, macchine che correvano per arrivare prime, sentì quell’odore di sporco, di gas e di fogna, di vita che si mescolava; Chandra osservò New York e vide un nuovo inizio.

 

# 04: Virus/ Mohinder Suresh

La paura di Mohinder non era quella del virus stesso, ne era immune; ciò che più lo preoccupava, che lo spingeva a continuare e a fermare l’avanzata della malattia era la loro possibile morte. Non poteva immaginare un mondo senza più eroi.

 

# 05: Caffè/ Sylar e Charlie

Sorrise, osservò la sua futura preda, intenta a servire i tavoli e a chiacchierare con due giapponesi, e sogghignò ancora; la donna non aveva più possibilità di scappare. Di Sylar rimase solo una tazza vuota e il profumo [tanfo] della morte mischiato al caffè allungato.

 

# 06: Oscurità/ Matt e l’Haitiano

Era come stare nel buio assoluto, dove neanche una luce lontana ti aiutava a vedere meglio: rimanevi nell’oscurità, cieco; sordo in quella notte senza fine dove potevi solo annaspare e concentrati, senza poi avere nulla; c’era soltanto silenzio, il silenzio assoluto e innaturale delle menti.

 

# 07: Disperazione/ Maya e Alejandro

La disperazione saliva, tracimava quasi, si sentiva soffocare e [non poteva più guardare quelle persone spegnersi] non poteva far altro che chiamarlo, il suo angelo, e chiamarlo ancora; Alejandro... Alejandro vieni a salvarmi.

 

# 08: Porte/ Candice

Lei aveva molte porte, a migliaia; poteva vedere le Hawaii, stare sulla Torre Effeil di Parigi, mangiare la pizza italiana sotto il Vesuvio... poteva aprire tutte le porte al mondo, senza spostarsi. A volte si domandava però se non fosse stato meglio averne solo una, di apertura, che l’avrebbe trasportata in una vita migliore di quella; in una vita vera.

 

# 09: Bere/ Peter Petrelli

Il suo potere era bere: assorbire ‘l’alcol’ degli altri simili a lui, quasi fosse una spugna, e impadronirsi delle ricette dei cocktail senza finirli come Sylar; in fondo beveva, ed era una passeggiata.

 

# 10: Dovere/ Nathan e Peter

Quelle parole gli riempivano la testa, rimbombavano; « dobbiamo salvare il mondo, devo salvare il mondo, non lo capisci? » no, non comprendeva quelle frasi; il suo unico dovere era diventare Presidente.

 

# 11: Terra/ Ando e Hiro

Guardava il suo migliore amico, la sua volontà incorruttibile, il suo voler diventare eroe, il suo impegno, le sue frasi cariche di energia, il potere che faceva le bizze e lui aveva sfruttato a poker... guardava quell’Eroe e pensava che, in fondo, la Terra non era poi così [messa] male.

 

# 12: Fine/ Dale e Sylar

Lei sente tutto, davvero tutto, e questo le crea molti problemi, anche i passi di una formica sono ingigantiti in modo anomalo; per questo ascolta sempre musica, così che abbia le orecchie piene di note. Quando muore sente i battiti del suo cuore spegnersi, e poi più nulla, neanche il silenzio.

 

# 13: Caduta/ Peter e Claire

Cadeva; Peter non riusciva a volare [non c’era Nathan accanto], e intanto poteva sentire la sensazione della caduta, della velocità, dell’aria sul corpo; e la gravità lo attirava a terra. Ma l’aveva salvata, la cheerleader era viva; poteva cadere senza preoccupazioni.

 

# 14: Fuoco/ Meredith e Claire

La bambina piangeva, piangeva senza fine, e lei non poteva più controllarsi, non ce la faceva, non ce la... non poteva fermare tutto quello; la casa [il mondo] andava a fuoco; tutto brucia, si disse, sento le fiamme crepitare, non va bene così... non va bene. Ma loro due erano incolumi.

 

# 15: Flessibile/ Takezo Kensei

Si piegava in avanti, di lato; scartava, parava i colpi, affondava con la spada, e avanzava, continuava ad andare sconfiggendo uno a uno i ronin, flessibile; le ferite non erano un problema.

 

# 16: Volando/ Nathan e Peter

Lo tieni per le spalle, affondando le mani con veemenza, e salite sempre più veloci in cielo mentre lui arde senza controllo; lo devi lasciare andare. Chiudi gli occhi, molli la presa e una piccola lacrima ti riga il viso; tornerà, ti dici, ma poi guardandolo esplodere non sei più così sicuro.

 

# 17: Cibo/ Lyle e Sandra

Cibo per lui significava muffin – i migliori muffin al mondo – da portare a scuola, da mangiare durante lo studio o dopo cena, da inzupparli nel latte... cibo che sua madre gli preparava canticchiando una vecchia e sdolcinata canzoncina per bambini.

 

# 18: Piede/ West e Claire

West sbianca: Claire, la sua compagna di banco, si è appena tagliata il mignolo del piede; guarda meglio, vede il sangue colarle, poi chiude gli occhi un istante e quello dopo li riapre: è lì, il mignolo è lì, ma lui è sicuro che se lo sia tagliato... è come lui, come lui... non è l’unico al mondo. Non è solo al mondo.

 

# 19: Grave/ Caitlin (e Peter)

Se ne sarebbe occupata lei, disse a suo fratello, e lo avrebbe fatto parlare con le buone, lo avrebbe curato da quelle ferite e in qualche modo lo avrebbe convinto a parlare; era lei a tenere in mano quella situazione. Non poteva immaginare.

 

# 20: Verde/ Peter e Nathan

Erano nella casa di villeggiatura e sia Nathan che Peter, ancora bambini, passavano le giornate nell’immenso giardino della villa a correre; il più grande, inseguito dal minore, saltò per scendere più giù e fuggire quando... « Nathan hai volato? » domandò Peter, ma l’altro negò con la testa sussurrando: « La corsa ti da alla testa, io non ho volato. » e allora il piccolo lasciò perdere. Tutto intorno c’era soltanto verde.

 

# 21: Testa/ Sylar

È un meccanismo perfetto, la mente, e Sylar questo lo sa; li comprende lui, i cervelli, e ogni volta ne apprende i segreti, i poteri, le speciali abilità. A volte però, mentre il sangue cade sul volto della sua attuale vittima, si chiede se la sua, di mente, non sia un po’ uscita d’asse – se il suo cervello funzioni ancora bene.

 

# 22: Vuoto/ Hiro Nakamura

... è quasi vuoto, si dice Hiro in giapponese, quello che si crea mentre lui viaggia di luogo il luogo, di tempo in tempo... è vuoto e nulla e insieme tutto; è lo spazio/tempo inafferrabile che piega curva e distorce a suo piacere; e infine rimane l’ultimo istante di niente prima dell’atterraggio.

 

# 23: Onore/ Jackie

Quello era l’onore che aveva ricevuto fingendo di aver salvato un uomo da un incendio: la morte negli spogliatoi della scuola.

 

# 24: Speranza/ Niki e Jessica

Tu, che sei debole, non potrai mai farcela, vorrai chiudere gli occhi, sognare di cose fatate, di quando ancora DL era libero e lo amavi pienamente, chiederai di non vedere e solamente di aspettare, e lo farai, lo farai; Jessica ancora oggi è la tua unica speranza.

 

# 25: Luce/ Karen e Ted

Spaventata si rannicchia al muro, le mani alzate sul viso, e chiude gli occhi per non guardare più la rabbia del marito; poi, aspettandosi la calma, alza lo sguardo e allora lo vede... vede la luce di un uomo che brucia.

 

# 26: Perso/ Hiro Nakamura

Hiro dopo aver urlato “yatta!” per la riuscita del viaggio, si era guardato attorno, vedendo una metropoli sconosciuta brulicante di vita tanto simile quanto diversa da Tokyo, e si era sentito perso, un puntino giallo in quella città; ma era stato solo un istante.

 

# 27: Metallo/ Zane (e Sylar)

Aveva aperto al dottor Suresh, lo aveva fatto accomodare e gli aveva mostrato il metallo fuso dalle sue stesse mani; ora giaceva a terra, immobile come quel ferro liquido, senza più vita negli occhi. Avrebbe dovuto ascoltare sua madre: “Mai aprire agli sconosciuti, Zane, mai!”

 

# 28: Nuovo/ Mohinder e Eden

Era una sensazione nuova, quella: un bacio diverso dai soliti a cui era abituato, un contatto che gli provocava i brividi, quasi che l’istinto gli sussurrasse di scappare.

 

# 29: Vecchio/ Daniel Linderman (Niki, DL)

Vedendo quei giovani, Daniel si sentì quasi vecchio, cosa che non aveva mai provato sulla pelle [lui viveva di eccentricità, lui possedeva, vendeva, lui era potente e aveva denaro; lui non era vecchio] e che gli provocava una strana invidia: non poteva più tornare indietro, non si può guarire dalla vecchiaia.

 

# 30: Pace/ Molly

Gli occhi devono scomparire, evaporare, svanire dalla tua mente; devono andare via, via da lì, allontanarsi per sempre dalla tua vita; chiedi e invochi solo questo, perché non riesci più a sopportare quello sguardo che [ti trafigge e] ti vede, e ti trova sempre proprio come fai tu; preghi di smetterla, agitandoti nel sonno, ma non avviene nulla e allora chiedi ancora... vuoi soltanto un po’ di pace.

 

# 31: Veleno/ Eden e Isaac

Poteva sputargli addosso odio, dirgli anche la cosa più brutta del mondo, ordinargli di buttarsi dalla finestra del settimo piano: lui l’avrebbe fatto, non poteva resistere alla sua voce; [era solo veleno camuffato, veleno camuffato].

 

# 32: Carino/ Mr. Babbani

Lei lo pettinava per bene, gli curava le zampe, gli tagliava le unghie, gli faceva la doccia con uno shampoo speciale, lo coccolava e gli mormorava parole dolci, e infine lui camminava su una passerella; ma ancora non aveva capito cosa significasse quella parola che ripetevano in continuazione gli umani: carino... cosa voleva dire carino?

 

# 33: Pioggia/ Peter e Simone

Si erano baciati sotto la pioggia, e Simone – accucciata accanto a Peter nel letto – sentiva ancora quell’aroma bagnato che le piaceva tanto e che lavava via tutto, anche le anime, lasciando soltanto la quiete [e la calma prima della prossima tempesta].

 

# 34: Rammarico/ Angela Petrelli

L’unico suo rimpianto era quello di non aver portato Nathan alla Presidenza [avrebbe dato qualunque cosa, qualunque], ma provava una certa amarezza a guardare quel portafoto rovesciato sul tavolino [c’era l’altro suo figlio, lì].

 

# 35: Rose/ DL e Niki

« Oh!, non puoi permettertele... » mormorò Niki, sorridendo, ma DL scosse la testa divertito e ribatté a un soffio del suo orecchio: « Almeno una volta nella vita. » disse, porgendole le undici rosa rosse. Niki accettò.

 

# 36: Segreto/ Micah

Non aveva bisogno di una parola in più di suo padre [non era lì, ormai] o di sua madre [perché... lei c’era?], tanto avrebbe mantenuto quel segreto: nessuno doveva sapere del suo potere, nemmeno il suo migliore amico.

 

# 37: Serpenti/ L’Impresa

Erano come serpi, studiavano la presa, scivolavano di soppiatto dietro di essa e la catturavano; erano come serpenti e proprio per questo non piacevano.

 

# 38: Neve/ Matt e Jenice

C’era la neve, cadeva su di loro e imbiancava i loro cappotti scuri, le teste castane, i visi sorridenti; si tenevano per mano e questo bastava a riscaldarli; [non c’era l’ombra del futuro lì su quella neve tanto candida? Non c’era l’ombra?].

 

# 39: Compatto/ Angela Petrelli

Lei era così: inflessibile nelle sue decisioni, dura, compatta; tutta d’un pezzo avrebbe detto qualcuno, e avrebbe avuto ragione; le sue decisioni non si discutevano mai.

 

# 40: Primavera/ Isaac e Simone

Il profumo della campagna era qualcosa di speciale, di unico in confronto al solito olezzo di città, di sporco accumulato e di gas; lì, guardando Isaac dipingere, si sentiva davvero l’aroma della primavera.

 

# 41: Stabile/ DL

Era lì, fisso, immobile, dormiente in quel pezzetto di terra ricoperta da soffice erba; lì con i fiori freschi in un vasetto e la lapide incisa; lì, morto per proteggere la sua famiglia.

 

# 42: Strano/ Virginia e Gabriel (Sylar)

Il suo Gabriel, il suo Gabriel... poteva ancora vederlo girare fra gli orologi di suo padre, studiare i meccanismi con dedizione... riusciva a ricordare il luccichio dei suoi occhi, così strano a volte... ma poi si ripeteva che non era nulla, che la memoria con l’età si guasta e che Gabriel sarebbe stato sempre un bambino buono, soltanto un bambino buono; e non riusciva ad accettare la realtà che cambia, come tutti gli anziani.

 

# 43: Estate/ Noah e Sandra

L’estate più bella di Noah era quella di una ventina di anni prima, in California, passata sulla spiaggia con gli amici; tutto finché non aveva visto una ragazza dalla folta chioma leonina passargli di fronte: e allora tutto cambiò.

 

# 44: Tabù/ Noah e Claire

Non avevano segreti, Claire poteva buttarsi fra le braccia di suo padre come non faceva con la madre, sentendosi immediatamente accolta e benvoluta, giusta in quel mondo; poteva chiedere un favore a suo padre, lui l’avrebbe sempre aiutata; c’era solo un tabù: mai parlare dei propri poteri, mai essere se stessa, mai diventare famosa: il rischio era alle spalle, insidioso.

 

# 45: Brutto/ Matt e Tom

Quando aveva sentito i pensieri del suo [ex] migliore amico, Matt si sentì brutto; inadeguato, sbagliato, manchevole in tutto, e allo stesso tempo fuoco, fuoco implacabile e senza fine; e l’ira si tramutò in un pugno che stese il [brutto e bastardo] collega.

 

# 46: Guerra/ Mohinder e Noah

Quella era una guerra, borbottò Mohinder a Noah, e  l’uomo non disse nulla per controbattere: si sa, chi tace acconsente.

 

# 47: Acqua/ Niki e Jessica

Bastava trovare qualcosa in cui riflettersi, anche l’acqua di una pozzanghera: lei tornava, più forte di prima, e non c’era null’altro da fare se non aspettare e piangere.

 

# 48: Benvenuto/ Sandra e Claire

Sandra sbarrò gli occhi di felicità, emise un gridolino eccitato e corse a stringere Noah e a prendere il bambino, ancora in fasce; si mise subito a cullare Claire, sussurrandole qualche parola: aveva bisogno di quella bambina, ora anche lei poteva essere una madre.

 

# 49: Inverno/ Maja e Alejandro

D’inverno andavano mano per la mano a scuola, i cappottini neri a coprirli per bene, e si sentivano in qualche modo speciali, legati in un modo unico e incomprensibile agli altri: erano gemelli, e ciò bastava.

 

# 50: Legna/ Meredith

Non poteva stare con legna in casa, aveva la paura di mandare tutto in fumo, letteralmente: il potere del fuoco non era facile da controllare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N/A (doverose da fare):

Per chi non ricorda i nomi di tutti i personaggi secondari: Claude = l’uomo invisibile, Chandra = padre di Mohinder, Charlie = la ragazza dalla memoria incredibile, Candice = la ragazza delle illusioni, Dale = la signora col super-udito, Meredith = madre biologica di Claire, Lyle e Sandra = fratello e madre di Claire, Caitlin = la donna di Peter xD, Jackie = l’ex-amica cheerleader di Claire uccisa da Sylar, Ted e Karen = l’uomo torcia e sua moglie, Zane = l'uomo ucciso da Sylar col potere di sciogliere i metalli, Eden = la donna che controlla con la voce, Molly = bambina che sta con Matt e Mohinder, Jenice = moglie di Matt, Simone = fidanzata di Isaac e poi di Peter, Virginia = madre di Sylar, Tom = ex migliore amico di Matt.

Il potere di Linderman è quello di guarire.

Non pensate che abbia una memoria strepitosa per i nomi di Heroes. Ho cercato su Wikipedia xD

 

Alcune frasi sono state tremendamente difficili. Roba da matti °_° Comunque sono soddisfatta del risultato ottenuto u__ù

Se notate una maggioranza notevole su Claire e la sua famiglia... beh, sono i miei preferiti e i personaggi più ispiranti xD

Recensite numerosi-osi-osi!

Renderete la Kò felice *^*

   
 
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