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Autore: Nyeupe    28/08/2014    2 recensioni
Vedete quella ragazza, che piange disperatamente mentre si tiene la testa tra le mani e compone il numero della sua migliore amica? Be', quella sono io. Dee Black. Alta. Occhi verdi. Segni particolari? Non direi... Ah già, sono una Luxen, un alieno totalmente fatto di energia che proviene dall'ormai distrutto, pianeta Lux. Niente di che...
Suppongo che tutti voi conosciate la storia dei miei fratelli: Daemon e Dawson vero? Si, di Katy e Elizabeth, le loro ragazze ibride...
Ma quella che ancora non conoscete ancora, è la mia storia.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tu credi nell'amore?

 

Presi a baciargli il volto. Le guance, gli occhi, la punta del naso, le tempie, gli angoli della bocca e le labbra.

-Dee!- disse lui tra un bacio e l'altro.

Lui mi prese il volto tra le mani.

-Ti prego, amore mio, non piangere!-

In quel momento ridacchiai, per quanto sia possibile ridacchiare piangendo.

-Che ipocrita che sei Adam! Anche tu stai piangendo!-.

Lui ridacchiò.

-Ma come... com'è possibile?- chiesi sorridendogli mentre passavo dolcemente una mano tra i suoi capelli.

Lui mi sorrise -Non ne ho idea, ricordo solo... ricordo solo quando siamo andati ad aiutare Katy... il resto...- fece una pausa accarezzandomi il volto -...è come se mi fossi addormentato e mi fossi svegliato solo ora-.

-Oh mio dio!- lo abbracciai e ripresi a baciarlo. Vidi amore nei suoi occhi. E mi ricordai perché non sarei mai riuscita ad amare nessun altro: il mio cuore e il suo erano legati, e quel filo rosso che ci univa non si sarebbe mai potuto tagliare o consumare.

Dietro di noi qualcuno si schiarì la voce.

Mi ero dimenticata del resto delle persone. Mi voltai e vidi tutti che sorridevano.

Per la prima volta Ash non lanciava occhiate velenose ne a Katy ne a Beth. Daemon o Dawson non litigavano con Andrew. Matthew non sgridava nessuno.

-Ragazzi ma... come?-

-Non lo sappiamo- mi rispose Dawson -Sappiamo solo che, sta mattina, Ash si è alzata ed ha sentito il rumore dell'acqua della doccia che scorreva nella stanza di Adam. È salita a controllare cosa stesse succedendo e si è trovata davanti Adam, con un asciugamano legato in vita che si stava asciugando i capelli. Lui le ha sorriso, l'ha salutata e Ash.. ha iniziato ad urlare... ma non è questo il punto. È tornato Dee. È tornato-.

Mi girai di nuovo a guardare Adam, lo abbracciai mentre le lacrime continuavano a rigarmi le guance.

-E non me ne vado più, piccola- mi disse accarezzandomi ritmicamente la schiena -Mai più-.

 

 

Le giornate passavano in fretta. Mi ero completamente dimenticata di Logan, dell'università e tutto il resto. In testa avevo un solo nome: Adam. Le mie giornate iniziavano e finivano con lui. Letteralmente!.

Non c'era momento nella giornata che non passassimo insieme. La mattina, ci svegliavamo verso le dieci e mezza, massimo undici. Ma rimanevamo a letto fino alle dodici a farci le coccole oppure a... em... oh, ma chi voglio prendere in giro!?: A fare sesso!. Ecco, l'ho detto!

E con lui, era meraviglioso! Mi teneva così stretta a se... ma non perdiamoci in dettagli!

Il resto della giornata di divideva in: Coccole; colazione; coccole; pranzo; coccole; uscita; cena; coccole; letto e così via.

Ricordo quando decidemmo di passare tutta la notte in piedi a vedere film, mangiare schifezze e cazzeggiare... La particolarità della serata?: chi di noi due si fosse addormentato avrebbe ricevuto una secchiata d'acqua in testa.

 

 

 

-Hey, non sarai già stanca spero!- Adam mi accarezzava ritmicamente il braccio e mi baciava sulla guancia destra -Sono ancora le undici e mezza-. Ora voi ,naturalmente, direte: “Hai già sonno alle undici e mezza?nemmeno i bambini!” ma cercate di capirmi! Ero accoccolata sul divano abbracciata ad Adam che continuava ad accarezzarmi il braccio e a baciarmi il collo, la guancia e la tempia.

-No... ma figurati...- dissi sbadigliando.

-Hey- mi chiamò lui -Appena sei stanca dimmelo-.

-Si, così puoi direttamente buttarmi l'acqua addosso? Eh no, signorino!- mi alzai dal divano e corsi in cucina.

Lui mi seguì con lo sguardo. Poi si alzò e iniziò ad avvicinarsi.

-Allora, ragazzone, che vuoi mangiare?-

Lui grugnì -te?-.

Io gli diedi un buffetto sulla guancia -Non ci provare, allora, che ne dici dei pancake? Sono diventata bravissima a prepararli!-.

-Ah, ma davvero?-

-Si, davvero- dissi mentre mi reggevo al ripiano dietro di me, sopra le sue mani. Mi teneva bloccata tra le sue braccia, le nostre labbra quasi si sfioravano. Lui sorrideva divertito.

-Quindi, non ci sarà alcun problema per te, se ti dico di cucinarli senza usare i tuoi poteri-

-Assolutamente!-

-Bene- disse chinandosi. Io, credetti che mi stesse per baciare così increspai le labbra, chiusi gli occhi e quando li riaprì mi trovai davanti ad... due padelle rosse. Ma che...?

Adam scostò le padelle -A lavoro!- disse con un sorriso a trentadue denti.

-Ok- dissi.

 

 

Una mezz'oretta più tardi eravamo infarinati dalla testa ai piedi.

-Ora dobbiamo mettere l'impasto nella padella, poi, quando si formano delle bollicine lungo i bordi dobbiamo girarlo-

-Perfetto- Adam sospirò.

Io mi girai a guardarlo e non potei non ridacchiare.

-Cosa?-

-Tu?-

-Io?-

-Si, tu, sei tutto sporco-.

Anche lui ridacchiò. Mi prese le mani e mi tirò in un abbraccio.

-Sono contenta che tu sia qui-

-Non vorrei essere da nessun altra parte-.

Rimanemmo qualche altro minuto così, senza dirci nulla. Sentivo il suono del suo cuore che batteva ed era il mio suono preferito.

-Va bene! Che ne dici di girare questi pancake?- disse sorridendomi ma aspettando che mi staccassi io per prima dal suo abbraccio.

-si!- dissi sorridendo a mia volta.

Ed insieme cercammo di girare quei pancake. Purtroppo alcuni di essi finirono sul soffitto della stanza... no comment.

Ricordo di non aver mai riso così tanto.

Più tardi ci sdraiammo sul mio letto col computer acceso. Mettemmo un po' di musica e rimanemmo li a chiacchierare e a mangiare caramelle.

-Io adoro gli M&M's!- dissi infilandomene in bocca cinque.

-Tu adori tutto ciò che è commestibile Dee!- lui ridacchiò.

-Non è vero, io adoro te, e tu non sei commestibile!-.

Questa volta rise più forte e mi strinse ancor più a se.

-È vero piccola-.

Lui mi diede un bacio sulla tempia. Io nascosi il volto nell'incavo del suo collo e lui appoggiò il mento sulla mia testa.

-Ancora non capisco come tutto questo sia possibile-

Io sospirai -Non lo so... ma sai che ti dico?- dissi incrociando i suoi occhi -Non mi importa, sono solo contenta che tu sia qui-.

Lui mi sorrise e mi baciò.

Ci eravamo dati molti baci in quel periodo, ma ricordo che quello fu uno tra i migliori. Dopo poco tempo la tenerezza di quel bacio sparì. In quel momento tutto ciò che era successo fino ad allora mi tornò in mente.

La morte di Adam, il ritorno di Dawson e Beth, l'università, Logan, Adam...

E il desiderio di sentirlo più vicino a me si fece quasi insopportabile. Gli misi le mani tra i capelli e lo attirai più vicino a me. Lui gemette e rispose al bacio stringendomi a se.

Sentì gli occhi bruciare per le lacrime.

-No piccola... non piangere... ti prego- riuscì a dirmi lui tra un bacio e l'altro -Cosa c'è?- disse tentando di staccarsi.

Quando infine ci riuscì mi prese il volto tra le mani e me lo alzò costringendomi a guardarlo in faccia.

-Cosa c'è, piccola?-.

-Niente.... è solo che, non riesco a credere che... che tu sia qui!-.

Dissi abbracciandolo.

-Lo so, piccola... lo so-.

La tensione si faceva sentire. Dopo poco tempo il respiro di Adam divenne pesante: Si era addormentato. Ed io non potevo fare la brava ragazza e lasciarlo dormire, vero?

Mi alzai di soppiatto, corsi in cucina, poi tornai in camera con un grande secchio d'acqua in meno.

Uno... Due... e Tre!

-Ma che cazzo...?- disse Adam scattando in piedi.

Io non riuscivo più a smettere di ridere -Opss!-.

Lui mi guardò con gli occhi socchiusi e un ghigno divertito stampato in faccia -”Ops!”? Mo' te lo faccio vedere io l'”Ops!”-.

Capì al volo le sue intenzioni ed incominciai a correre ridendo -Non è valido! Il patto diceva che, se uno dei due si fosse addormentato, si sarebbe beccato una secchiata d'acqua! Non puoi farmi nulla, hai promesso!-.

-Che peccato! Non ricordo!- .

Finimmo ai lati opposti del divano del soggiorno.

-Sei sleale!- dissi mentre lui si spostava a destra ed io a sinistra.

-Me ne farò una ragione- mi disse lui cambiando verso. Io cambiai verso del giro a mia volta.

Iniziai a correre verso la cucina, girai in torno all'isola per poi correre verso il bagno. Arrivata in bagno cercai di chiudere la porta ma Adam mise il piede in mezzo impedendomelo.

In quel momento, presa dal panico, spensi la luce e, alla velocità da alieno mi nascosi dietro la tenda della doccia.

Appena Adam si fosse avvicinato al mobiletto dov'era più logico che io mi nascondessi sarei corsa fuori e mi sarei chiusa in camera da letto.

Lui accese la luce.

-Dove sei, piccola?- disse lui con voce carezzevole.

Sentivo i suoi passi risuonare sul pavimento. Camminava lentamente, guardandosi in giro e facendo ciondolare le braccia come stesse facendo una passeggiata al parco godendosi una bella giornata di sole.

-Avanti piccola, esci, lo sai che ti troverò- disse come se stesse parlando ad un bambino. Sentivo il sorriso nella sua voce.

Sentì un rumore vicino al mobiletto. Eccolo!.

Feci per saltare fuori dalla vasca ma lui era già li difronte a me.

-Ma ciao mia bellissima!- disse sorridendo sornione.

Mi prese le braccia e in un secondo ero distesa supina nell'enorme vasca da bagno di marmo.

Per quanto mi dimenassi non riuscivo a liberarmi. E non riuscivo a smettere di ridere.

-Lasciami!- dissi ridendo.

-Neanche per sogno- disse lui.

Mentre ci muovevamo le nostre gambe, per sbaglio, aprirono il rubinetto dell'acqua e, un momento dopo, eravamo entrambi fradici.

Adam mi scostò i capelli che mi si erano appiccicati sulla fronte.

Entrambi ridacchiavamo.

Io poggiai la mano sulla sua guancia. Lui chiuse gli occhi e si appoggiò alla mia mano. Quando li riaprì brillavano più del solito.

-Ti amo- disse.

E un minuto dopo, le nostre labbra erano una contro l'altra.

Rimanemmo a baciarci per... quanto? Secondi? Minuti? Ore? Non so dirvi...

Quello era forse uno dei baci più belli che io abbia mai ricevuto.

Nei suoi occhi c'era amore. E non parlo di quel amore che si ha quando si è adolescenti. No, parlo di quell'amore vero! Quello che provi per una persona davvero speciale. E, in quel momento ragazzi, ebbi paura! Lo giuro! Ebbi paura di non riuscire a respirare perché il cuore mi stava soffocando i polmoni. Ebbi paura perché non sarei riuscita a perderlo di nuovo. Ebbi paura di poter fare qualche cavolata che lo avrebbe portato via da me! Ebbi paura di una vita senza lui!.

Ci alzammo e, mano nella mano, andammo in camera da letto.

Facevamo oscillare avanti e indietro le nostre mani, come fanno i bambini delle elementari. Ma non ci importava! Eravamo insieme, era questo l'unica cosa importante!.

Ora, voi vi starete sicuramente chiedendo: Perché piangi se sei così felice?.

Be', per avere una risposta dovrete spettare una altro po'.

Come stavo dicendo...

Andammo in camera entrambi fradici e... be', potete immaginare come finì la serata!.

Sapete, una volta, molto tempo fa chiesi ad Adam se credeva nell'amore, lui mi rispose di no. La cosa mi ferì un po', considerato che stavamo già insieme, ma non mi sorprese: Adam era una persona molto logica e razionale, in tutto.

Qualche mese fa gli e lo richiesi e lui mi disse che non ne aveva idea.

-Adam?- dissi quando ormai eravamo accoccolati l'uno vicino all'altro.

-Si?- disse lui.

-Tu credi nell'amore?-.

Lui si staccò da me e, mi prese il mento tra l'indice e il pollice -Se me lo avessi chiesto qualche giorno fa ti avrei detto di non esserne pienamente sicuro-.

Gli sorride, e lui rispose al mio sorriso. Mi diede un bacio sulla fronte e ci addormentammo.

Notai un altra cosa prima di cadere addormentata: ormai, non riuscivo più a dormire bene se non poggiavo la testa sul suo petto, per sentire il suo cuore battere. Perché sapevo che, se lo sentivo tutta la notte, lo avrei sentito anche la mattina dopo, e non mi sarei svegliata scoprendo che tutto questo era solo un sogno.

Questa paura mi attanagliava lo stomaco ogni sera.

Ogni sera, mi rendeva consapevole, che non sapevamo cos'era successo, e non sapevamo quanto sarebbe durato. 
 

Nyeupe:

Sciaooo ragazzi! :D sono tornata con il terzo capitolo della mia serie! mi dispiace tantissimo per il ritardo :( ma ho avuto un po' di problemi, anche perchè sto lavorando anche all'altra mia storia (Perchy jackson e gli dei dell'olimpo-l'unione) della quale sono gia al settimo capitolo!!! yeee!!!
Comunqueeee...
Sono davvero contenta e ringrazio chiunque recensisca, sggiunga ai preferiti, segua o anche solo legga le mie storie! davvero grazie mille anche perché, ho notato cha alcune delle storie che ho scritto sono arrivate anche a 1034 visualizzazioni! Oh mio dio! ragazzi grazie! mi arrivano molto spesso anche messaggi in privato per farmi le congratulazioni! davvero grazie mille!! vi adoro!! <3
Un grazie speciale alla mia amcia Federica, che si subisce ogni volta delle discussioni su come modificare la storia, come migliorarla, ecc... quindi grazie Fede! ti adoro! <3
Un bacio eeee al prossimo capitolo!! :D
-Nyeupe 

  
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