Troy si voltò. Dietro di lui era seduta Sharpay. La fissò. Aveva un top rosa, una gonna di jeans sopra a dei leggins rosa, una giacca di jeans e degli stivaletti rosa. Sulla testa portava un cerchietto con dei fiori rosa.
“Rosa” pensò Troy.
Sharpay era fatta così. Doveva essere al centro dell’attenzione. Sempre.
“Però è davvero bellissima” Troy non riusciva a smettere di guardarla.
Sharpay si girò. Incrociò lo sguardo di lui. Cosa doveva fare? Le era sempre piaciuto Troy e ora lui la stava fissando. Perché?
Alla fine sorrise. Non ci aveva pensato. Sorrise e basta. Un gesto semplice e non meditato, inusuale per lei.
Troy ricambiò il sorriso e arrossì leggermente.
-Bolton!- l’urlo della Darbus ruppe quell’incanto –invece di scambiarsi sorrisi con la signorina Evans, perché non mi dice l’anno di nascita di William Shakespeare?
-Ehm…
-Ryan, chiamami!- Disse sottovoce Sharpay.
-Ok! Sharpay!
-Non così, sul cellulare!!
-Aaaah! Capito!
Il trillo del cellulare riecheggiò nella classe.
-Evans! Lo sa che all’epoca dei migliori attori e artisti di teatro, il cellulare non esisteva?
-Si sbaglia! Anche quando sono nata il cellulare esisteva già.
A Troy scappò un sorriso.
Mentre Sharpay infilava il telefonino nel secchiello della professoressa schiacciò un tasto per sbaglio e squillò il cellulare di Troy.
-Evans, Bolton! Venti minuti a riparare scenografie non ve li toglie nessuno! Vi aspetto alla quarta ora in teatro!
-No, prof! Troy non c’entra…
La Darbus zittì Sharpay con uno sguardo.
Il suono della campanella sciolse la tensione che aleggiava nell’aula.
Tutti lasciarono i propri banchi.
Gabriella uscì insieme a Taylor.
Troy le fece un cenno di saluto e poi si appostò fuori dall’aula in attesa di…
-Sharpay!
-Troy! Ciao!
-Ciao…ehm…senti…io- “Ti amo Sharpay…ma che sto dicendo?” pensò Troy –io…ti volevo ringraziare…sai, per la storia del cellulare…beh, me ne sono accorto…grazie…
-Figurati, Troy. Il fatto è che mi dispiace di averti fatto mettere in punizione…
-No, no, stai tranquilla…oggi non ho neanche gli allenamenti, quindi…
-Oh, come mai?- chiese la ragazza con finto interesse.
-Beh, mio padre sta elaborando un nuovo schema di gioco…così- non voleva parlare di basket con lei quindi tagliò corto.
-Ah, beh, allora ci vediamo dopo.
-Sì, ciao.
Sharpay fece un cenno e si voltò per andarsene quando la mano del cestista le afferrò il polso. Attirò la ragazza verso di sé. Sharpay riusciva a sentire il respiro caldo di Troy che le sfiorava il viso.
-Grazie, Sha.
Si fissarono. Lui le lasciò il polso. Lei si voltò e lo salutò con un cenno. Lui la fissò allontanarsi lungo il corridoio.
Taylor era nascosta dietro una fila di armadietti e aveva visto tutta la scena.
Raggiunse Gabriella.
-Erano troppo vicini, sai? Secondo me Troy si sta lasciando ammaliare dalla principessina del Drama Club!
Gabriella fissò l’amica.
-Mannaggia, questa non me l’aspettavo!






Angolo dell'autrice
Allora come vi sembra l'inizio? Spero di continuarla presto perciò voi continuate a leggerla! Ashleyily95