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Autore: roseren    29/08/2014    5 recensioni
Cosa accadrebbe se in realtà fairy tail fosse stato tutto un videogioco alla “sword art online”? Ovvero cosa accadrebbe se i maghi di fairy tail in realtà fossero persone normalissime intrappolate in un videogioco con i ricordi alterati? E se riuscissero ad uscire da questo gioco cosa accadrebbe al loro risveglio? Ecco una storia raccontata in prima persona da Lucy riguardo a questa esperienza, cosa farà la ragazza senza i suoi amici... e soprattutto senza il suo Natsu?
Genere: Sentimentale, Drammatico, Slice of life, Fluff, Romantico, Commedia, Soprannaturale e c'è anche un po' di mistero.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La sensazione che sentivo alla mano durò pochi secondi però continuò a tornare fino a quando diventò sempre meno frequente.

 

Mavis mi aveva detto che il mondo di Fairy Tail era reale e che doveva spiegarmi qualcosa riguardante proprio questo fatto e così mi chiese di seguirla fino ad arrivare davanti a un edificio molto esteso che non avevo mai visto prima.

“Entrate pure” mi disse la master aprendo la porta con la magia.

“E-Ehi aspetta! I-i proprietari di questo posto potrebbero tornare da un momento all'altro, non possiamo intrufolarci!” intervenne Happy.

“Non ti preoccupare, non arriverà nessuno...” disse facendo scomparire quel leggero sorriso che l'aveva accompagnata fino a quel momento.

Sembrava che qualcosa la turbasse, qualcosa che non voleva dire ma di cui doveva parlarmi.

“A-aspetta! Happy ha ragione, non c'è bisogno di entrare, puoi spiegarmi tutto anche qui...” dissi.

“Sarà molto più semplice spiegarti tutto se entri, devi vedere una cosa...” disse Mavis entrando in quella casa. Mi fece sedere su un divano, con vicino Happy, mentre lei stava in piedi di fronte a noi.

“A-adesso mi puoi spiegare cosa intendevi prima?” chiesi.

“E' un po' complicato, ma spero che possiate capire...”

“Prima Lucy mi ha detto che questo mondo non è reale, mentre tu hai detto l'opposto...Cosa sta succedendo?!” domandò Happy anche più confuso di me.

“Già, anche io non capisco...So che questo mondo è solo un videogioco, quindi in realtà non esiste...Perchè lo hai negato? Vuol dire che ne sai qualcosa?”

“Perchè è sbagliato quello che hai detto, so che tu pensi che sia solo un gioco, ma non è così! Questo mondo è reale!”

“A-aspetta...Come fai a sapere del videogioco? T-tu sei un programma, non-”

“Ascoltami bene, cercherò di essere chiara... Tu, e tutti gli altri, non avete mai giocato a nessun videogame chiamato 'Fairy Tail'...”

“C-come è possibile? I-io ci sto giocando proprio ora...! C-cosa stai dicendo? Guarda!” dissi in preda al panico.

Mi avevano spiegato che trascinando il dito potevo aprire un menù così ci provai per dimostrare che ero io ad avere ragione, ma non si aprì niente il che mi fece paralizzare dalla paura: non potevo fare il logout.

“Questo non è un videogioco...Questo è...E' un altro mondo collegato alla Terra...”

A quelle parole iniziai a tremare, di cosa stava parlando? Era tutto così assurdo ma anche vero, Mavis stava dicendo la verità, lo si capiva dalla sua espressione.

“...Earthland e la Terra sono due mondi differenti come lo sono Earthland ed Edoras, il gioco era proprio il collegamento di questi due mondi, l'unico modo per entrarci, come un portale...”

Non potevo non credere a quelle parole. La grafica del “gioco” era troppo ben fatta per poter essere tutto digitale, sentivo perfino gli odori e anche il dolore e la stanchezza erano reali.

“Cosa...? Cosa significa? C-come fai a dirlo?”

“Perchè...Sono stata io ad aprire il collegamento tra i due mondi!”

“Eh?”

“So che è difficile da credere, ma ti prego di farlo!”

Non riuscivo a muovermi talmente ero sconvolta, tutto quello in cui avevo creduto fino a quel momento era andato in frantumi, ma riuscivo a crederci con estrema facilità. Forse era perchè non avevo mai accettato realmente che quel fantastico mondo non esistesse, o forse perchè ci avevo sperato, però ero felice di sapere che Earthland fosse reale.

“N-non mi credi...” disse Mevis con un po' di vergogna.

“No...Io...Io ti credo, non avresti motivo di mentirmi...”

“D-davvero?” mi chiese sconvolta ma col sorriso.

“Però...Per quale motivo hai fatto tutto questo?”

Dopo la mia domanda il sorriso di Mavis scomparve nuovamente, sostituito da un'espressione seria e malinconica.

“Ho creato il collegamento per salvare gli abitanti di questo mondo da Zeref...Quando ho saputo della sua esistenza ho pensato di trovare un mondo abbastanza simile al nostro ma che non fosse pericoloso...In pratica se qualcuno fosse morto in questo mondo a causa sua tutti i suoi ricordi, quindi il suo intero essere, sarebbe stato trasferito alla sua contro parte sulla Terra...”
“A-aspetta...Q-questo vuol dire che io e tutti i miei compagni siamo...M-morti?” chiesi tremando dalla paura.

“...No, non è successo...”

“C-cosa...?! M-ma siamo finiti tutti sulla Terra...Come è possibile...?”
“Pensaci, se fossi morta non potresti usare il tuo corpo qui...”

“Allora cosa è successo?”

Decisi di non farmi prendere dal panico e di ascoltare quello che la master aveva da dirmi fino a quando mi avrebbe dato tutte le informazioni necessarie per uscire da quel mondo per tornare da Natsu.

“Lascia che ti spieghi tutto per bene...Dovresti sapere che sulla Terra sono morta e che mio padre era l'inventore del gioco, no?”

“S-sì...”

“La Mavis della Terra ha passato tutta la sua esistenza a parlare con suo padre di Fairy Tail proprio per fargli creare il gioco.”

“Ma come faceva a saperlo?”

“Il motivo per cui io sono morta in questo mondo è proprio perchè ho creato questo collegamento: ho rinunciato al mio corpo per unire questi due mondi! Quando ci sono riuscita, però, potevo comunicare solo con la me stessa di un altro mondo, quindi le passavo tutte le informazioni necessarie apparendole in sogno”

“Come a fatto il padre della Mavis terrestre a creare quel portale? Sulla Terra non c'è magia...”

“Lui a solo messo a disposizione il materiale per far sembrare tutto possibile, non poteva di certo dire che era un portale per un altro mondo, nessuno ci avrebbe creduto. Avrai notato, infatti, che il gioco costava poco, no? Questo è stato possibile perchè mio padre non ha dovuto spendere molti soldi per realizzarlo e perchè doveva essere comparto da più persone possibile anche se ovviamente non tutti lo hanno preso...”

“Ma quando mi sono risvegliata mi hanno detto che erano riusciti a monitorarmi, se questo è tutto un altro mondo, come è stato possibile?”

“La me terrestre a raccontato al padre tutte le avventure vissute, così che il gioco potesse avere una trama e che nessuno si potesse insospettire. Poi ha creato dei video che sembrassero far parte del gioco, ma in realtà erano solo qualcosa di completamente inventato in base ai miei racconti.”

“Però anche adesso mi stanno monitorando...”

“No, non è così. In questo momento, probabilmente, le persona che ti stanno controllando vedendo solo qualcosa che hai già vissuto prima del tuo arrivo qui. Tutte le informazioni che hanno riguardanti quello che ci è successo qui si fermano a quando tutti i tuoi ricordi sono stati trasferiti in un solo corpo. La Lucy delle Terra e la Lucy di Earthland si sono unite diventando una sola persona...”

“Allora perchè prima di essere trasferita sulla Terra, la me di Earthland non aveva ricordi terrestri?”

“Perchè il periodo in cui sei rimasta bloccata è servito solo per il trasferimento dei dati in una sola persona”

“Quindi è questo quello che è successo? E'-è come se io fossi due persone in una...?”

“Sì...”

“Ma c'è una cosa che non capisco...Perchè non riuscivo a ricordarmi della mia vita sulla Terra? Anche adesso non ricordo tutto...Mentre Natsu non si ricordava della sua vita su Earthland...”

“Per quanto riguarda Natsu è successo perchè lui è stata l'ultima persona ad uscire da questo mondo. Anche se con pochi minuti di differenza rispetto a te, grazie alla sua determinazione, è resisto più a lungo riportando gravi danni. Quando le sue memorie sono state trasferite lui era privo di sensi, quindi è stato più difficile fargli ricordare tutto ma quando si è ritrovato in una situazione simile a quella vissuta per ultima qui, i suoi ricordi si sono sbloccati”

“E io? Perchè io mi ricordavo solo di Earthland?”

“Tu sei il motivo per cui non ho chiuso il collegamento...” disse con aria quasi minacciosa.

“Eh? C-c-che s-significa...?”

“Non credevo che ci sarebbero riusciti, ma visto che il collegamento tra i due mondo è rimasto aperto, sulla Terra sono riusciti a rimettere in funzione il dispositivo per passare i ricordi... Se fossi riuscita a chiudere il collegamento questo non sarebbe successo!”
“Se non volevi che accadesse perchè lo hai lasciato aperto?”

“Per continuare a trasferire i ricordi... Non ho scelto la Terra per caso ma perchè volevo salvare in qualche modo anche le persone di quel mondo... Lì, voi maghi di fairy tail, avete tutti un passato triste, proprio come qui, ma quasi nessuno aveva dei veri amici...Io non volevo che rimaneste soli, quindi ho pensato che con i ricordi di questo mondo vi sareste ritrovati, diventando di nuovo amici e così è successo, no?”

Mentre Mavis parlava io ripensavo al mio passato, a quello di Natsu e a quello di cui mi avevano parlato tutti gli altri miei amici, facendomi comprendere ancora di più la sua scelta.

“Allora cosa c'entro io? Perchè è colpa mia se hai lasciato il collegamento aperto?”

“E' strano, ma quando la Lucy terrestre ha ricevuto di ricordi della Lucy di Earthland si è dimenticata di tutto quello che le era successo sulla Terra. Credevo che fosse dovuto a un mio errore, quindi ho dovuto mantenere aperto il collegamento per trasferire le memorie della Lucy terrestre alla Lucy che è ora davanti a me ma, per qualche strano motivo, rifiutavi di riavere quei ricordi.”
“Cosa...?”
“Quando cercavo di farti ricordare qualcosa tu lo respingevi e facevi in modo che non potessi raggiungerti”
“M-ma io non ho mai fatto una cosa del genere!”

“Lo so, non era tua intenzione, però non volevi ricordare...Avevo intenzione di chiudere il collegamento solo dopo che tu avessi recuperato tutti i ricordi per non far smettere di esistere la Lucy della Terra, ma non ci riesco...Lucy della Terra non vuole ricordarsi del suo triste passato...Forse non lo sai, ma eri una persona piuttosto triste e sola prima di finire in Fairy Tail”

“Come nel libro...” pensai ad alta voce.

“Mh?”
“I-io avevo scritto un libro in quel mondo, ma era qualcosa di davvero tragico, infatti mi sembrava strano essere stata io a scriverlo...”

 

“Master Mavis!!! Cosa significa quella stanza?!!” urlò Happy, spuntando dal nulla.

Ero così presa dalle parole di Mavis da non essermi neanche accorta dell'assenza di Happy che era andato a cercare qualcosa da mangiare poco prima.

“Quale stanza?” chiese la master.

Happy sembrava essere rimasto davvero sconvolto ma non capivo il perchè, cosa poteva mai esserci in una stanza di una casa che non le apparteneva?

Arrivammo davanti alla porta e Mavis la aprì. Era una stanza piuttosto grande ma al suo interno c'erano solo letti da quel che vedevo stando sulla soglia.

“Questa stanza...Giusto! Ci sono ancora molte cose di cui non ti ho parlato...” disse la master facendomi entrare.

Mi sembrava tutto normale fino a quando si accesero delle Lacrime per l'elettricità facendomi vedere meglio l'interno della stanza. Su ogni letto si trovava un mago di Fairy Tail privo di sensi, ma il primo che vidi tra tutti fu Natsu. Presi immediatamente la sua mano e la tenni stretta ma non sentii alcun calore provenire da quella. Sentendo quanto gelida fosse la sua mano mi venne ancora da piangere, sembrava un corpo senza vita.

“Lucy...” disse Happy vedendomi sul punto di piangere, finendo per avere anche lui gli occhi lucidi.

“Non preoccupatevi, come vi ho già detto, non sono morti...” spiegò Mavis.

Io non riuscivo a parlare, anche se la master mi aveva detto che era vivo, vederlo in quelle condizioni era troppo doloroso.

“Cosa li è successo?” chiese Happy.

“Giusto, avevi detto che i ricordi sarebbero stati trasferiti solo dopo essere morti in questo mondo, quindi cosa è successo?” domandai tremando.

“Quando stavate affrontando Zeref il vostro potere magico si stava esaurendo. Io mi trovavo lì quindi riuscivo a percepirlo però non potevo intervenire perchè mi stavo preparando per poter trasferire i ricordi...”

“Quindi, per sbaglio, hai trasferito le informazioni prima di quel momento?”

“No, io non ci sono riuscita perchè avevo già usato la maggior parte del mio potere magico per aprire il collegamento”

“Come...?”

“Non sono stata io...E' stato Zeref” rispose molto seriamente.

“Cosa?!! Come...Come è possibile? Perchè avrebbe dovuto...?”

“Quando lo avete affrontato non si era ancora risvegliato del tutto, in lui c'era ancora qualcosa di buono, anche se in piccola parte, che lo ha portato a salvarvi ”

“Non capisco...”

“Non so come ha fatto, ma è riuscito a trasferire le vostre memorie nell'altro mondo come avevo calcolato io perchè non voleva uccidervi...”

“Ma non era il suo obbiettivo quello di annientarci? Perchè avrebbe dovuto?”

“E' il suo potere, ma non ha scelto lui di essere così. Quando vi ha risucchiati in quei vortici in realtà stava solo trasferendo tutti i dati”

“Ma...Perchè? Cosa ci guadagnerebbe da tutto questo?”

“Solo di non essere il colpevole della morte di altre persone... Purtroppo dopo quell'episodio, però, si è risvegliato completamente perchè ha dato troppo valore alla vita. Adesso il suo unico obbiettivo è uccidere e portare distruzione”

“Come è possibile che non siamo morti?” domandai mentre non riuscivo a lasciare la mano di Natsu.

“Trasferire i ricordi, come ha fatto Zerf, è come prendere l'anima di una persona e un corpo senza anima non può essere ucciso. Anche se il loro corpo non può reagire al momento, sono ancora vivi”

“E come farò io a tornare sulla Terra?” chiesi continuando a guardare il corpo senza anima di Natsu.

“Io...Non lo so...Non era nei miei calcoli il tuo ritorno...” rispose abbassando il volto per il dispiacere.

Quelle lacrime, che mi ero appena asciugata, tornarono ancora più insistenti mentre nella mia mente continuavo a vedere l'immagine di Natsu sorridermi.

Nella lettera che gli avevo scritto lo avevo rassicurato dicendogli che sarei tornata sicuramente, ma non potevo più tornare indietro, neanche per chiedere scusa. Mi sentivo incredibilmente stupida: dopo tutta la fatica che avevo fatto per tornare nel mondo di fairy tail, tutto quello che volevo era ritornare da Natsu.

Appoggiai la mia testa sul petto di Natsu, sentivo a malapena il suo cuore battere ed era freddo, non mi trasmetteva alcun calore. Mi venne d'istinto tenermi stretta a lui per via di tutte le volte in cui mi aveva consolata mentre i miei occhi versavano lacrime, ma quella volta non accadde niente.

“Aspettate un attimo...Se le cose stanno così allora perchè io non ho i ricordi di un Happy della Terra?” chiese Happy per non piangere anche lui come me.

“E' perchè anche se sei nato e cresciuto qui provieni da un altro mondo ancora, Edoras, quindi-”

“No, non è così...” intervenni seria come non mai, alzando lo sguardo ma continuando a fissare Natsu.

Ormai avevo perso completamente il sorriso e tutta la felicità che avevo provato nel tornare su Earthland era completamente scomparsa, facendomi pentire amaramente della mia stupida scelta.

“Cosa intendi dire?” mi chiese Mavis.

“La sorella di Wendy è Carla. Questo significa che anche gli exceed dovrebbero esistere sulla terra come esseri umani!”

“Giusto...Allora deve essere perchè...Non esistono ancora...”

“Che intendi dire?” chiese Happy con gli occhi ancora lucidi.

Io cercavo di trattenermi dal piangere per rimanere seria ma con davanti il corpo inerte di Natsu mi era inevitabile.

“Se non li avete ancora incontrati allora significa o che non sono ancora nati o che non hanno comprato il gioco e che di conseguenza non si avvicinano a voi perchè non vi conoscono. Inoltre, essendo che in questo mondo sono dei gatti, sono più difficili da individuare con la loro forma umana”

“Oh! Quindi sulla Terra dovrei avere un aspetto umano?” domandò Happy.

“Sì, anche se non so se sei già nato o no”

“E gli spiriti stellari?” domandai ormai a corto di lacrime.

“Anche per loro vale lo stesso...Forse...Anche se potrebbero non esistere visto che su Earthland loro provengono da un'altro mondo... I-io...Io non so la risposta...I miei calcoli non erano corretti riguardo a questo...I-io p-però n-non sto piangendo, i-io...”

Mentre la master parlava era sul punto di piangere quindi Happy intervenne subito per fermarla chiedendo il mio aiuto ma io rimasi ferma e immobile a guardare Natsu e anche la master, vedendomi così giù di morale, tornò ad essere seria.

“Lucy...?”

“Scusatemi ma non riusco a reagire dopo tutte queste notizie, sono così confusa e ci sono molte cose che ancora non riesco a capire...” dissi sforzandomi di sorridere ma mi uscirono solo altre lacrime.

“Va tutto bene?” mi chiese Happy dandomi un fazzoletto per asciugarmi le lacrime.

“No...Non va tutto bene...Io...Io non posso più rivedere i miei amici...Io non posso più rivedere Natsu...Io...Io sono tornata qui solo perchè volevo che stessimo tutti insieme, non volevo rimanere esclusa, non volevo separarmi da Natsu...Se avessi saputo che sarebbe finita così non sarei mai tornata! Io non volevo questo! Io volevo solo essere felice con tutti i miei amici!”

Credevo di aver finito le lacrime, ma mentre continuava a sentire la sensazione che Natsu mi stesse tenendo stretta la mano tornare per poi svanire ancora, non riuscii a trattenermi dal piangere. Quella sensazione che sentivo era l'unica cosa che mi era rimasta di lui.

“Mi dispiace...L'unica cosa che posso fare per ora è rispondere a tutte le tue domande a riguardo, scusa” disse Mavis.

“Allora voglio sapere...Perchè ci hai trattenuto in questo mondo per due anni...?”

Ero così abbattuta da non avere neanche la forza di asciugarmi le lacrime. Speravo che esse potessero trattenere il mio dolore per portarmelo via, ma ad ogni lacrima mi sentivo solo peggio perchè sapevo che Natsu non sarebbe venuto a consolarmi stingendomi tra le sue braccia.

“Due...Anni...?” mi chiese per la prima volta stupita.

“S-sì... Sono rimasta bloccata per due anni e adesso ne è quasi passato uno da quando sono uscita”

“Sicura di quello che dici?” mi chiese Happy.

“S-sì! Sono rimasta intrappolata nel gioco per due anni”

“N-non è possibile...Voi della Terra siete entrati in questo gioco solo due giorni prima rispetto a quando siete usciti, e da quando è successo non è passato nemmeno un giorno...” disse Mavis.

“Cosa...? N-no, non è possibile! Sono passati quasi tre anni da quando questo gioco è stato messo in vendita!”

“Questo significa che un giorno in questo mondo...Corrisponde a un anno sulla Terra!”

“Eh? M-ma...C-cosa? N-non è possibile! Qui il tempo scorre esattamente come sulla Terra!”

“E' solo come appare, in realtà anche se tu ai l'impressione che qui siano passati solo pochi minuti in un altro mondo potrebbero essere anni anche se non riusci ad accorgertene perchè sei tu a percepirlo”

“C-cosa significa...?”

“Circa ogni quattro minuti in questo mondo, passa un giorno sulla terra”

“Natsu...” sussurrai coprendomi il volto con la mano libera. Lui era stato il mio primo pensiero.

Credevo che sarei rimasta nel gioco solo per qualche ora, invece avevo scoperto che stavano passando giorni e soprattutto che non potevo tornare indietro.

Era quello il motivo per cui la sensazione della sua mano che teneva la mia durava talmente poco da non sembrare reale. Mentre su Earthland passavano i minuti sulla Terra passavano settimane, mesi, e Natsu stava vivendo quel tempo senza di me, venendomi a trovare tutti i giorni per tenermi la mano anche se ero priva di sensi proprio come stavo facendo io in quel momento.

“Scusami...Io non avrei dovuto fare tutto questo senza chiedervelo. Io avevo fiducia in Fairy Tail, sapevo che sareste stati in grado di sconfiggere Zeref ma non tutto è andato secondo i miei piani... Scusami...” mi disse Mavis.

“No, non devi scusarti...” dissi appoggiando nuovamente la testa sul petto gelido di Natsu.

“Cosa...?”

“Tu hai salvato la Lucy della Terra e le hai permesso di essere felice, quindi grazie. E' solo colpa mia se sono finita in questa situazione...”

“Lucy...” disse Happy avvicinandosi a me.

Mi meritavo la situazione in cui ero finita perchè avevo preso quella decisione all'insaputa di Natsu, ma non era quello il problema. La mia vera preoccupazione era che per il mio errore ci stesse rimettendo pure Natsu.

“Forse, vuoi rimanere da sola?” domandò Mavis incamminandosi verso l'uscita della stanza.

“No! Non possiamo sprecare neanche un minuto... Ci sono delle cose che ancora devo chiederti!” la fermai immediatamente.

Cercai di farmi forza e uscire anche io dalla stanza lasciando Natsu, seguita da Happy, per trovare una soluzione al problema che avevo creato. Fu difficile allontanarmi ancora dal mio amato ma dovevo farlo anche per lui, per quel corpo senza anima.

“Come hai fatto a trasferirmi i ricordi della Lucy terrestre quando mi trovavo già sulla Terra? F-forse se se riusciamo a capirlo potrò tornare indietro!”

Smisi definitivamente di piangere, ero davvero determinata a risolvere la questione a qualunque costo.

“Oh! Avrai notato che, a differenza degli altri tu ti trovavi in una foresta, giusto?”

“Sì” risposi con la massima concentrazione alle sue parole per cercare di individuare ogni possibile informazione che potesse tornarmi utile.

“E' perchè in quella zona c'erano ancora dei rimasugli della magia di Zeref, essendo che è stato lui a farvi uscire da questo mondo”

“Quindi si può solo con la sua magia?” domandò Happy.

“Non saprei...” rispose vagamente la Master imbarazzata.

“Prima di venire qui mi hanno detto che annientando il virus Zeref sarei riuscita a ripristinare tutto il sistema, è così? Devo uccidere Zeref per tornare indietro?!?”

“No...Il motivo per cui lo hanno individuato come virus del sistema è solo perchè è stato l'ultimo ad intervenire, ma in realtà se lo ucciderai non avrai più a disposizione la sua magia e quindi, di conseguenza, non potrai tornare sulla Terra”

“A-allora...Co-cosa devo fare, io...”

Gli occhi mi diventarono nuovamente lucidi e la mia voce più debole, stavo per crollare di nuovo ma per fortuna Happy mi prese la mano.

“Lucy, sono sicuro che troveremo un modo prima o poi” mi disse col sorriso per consolarmi anche se, come me, aveva gli occhi lucidi.

Sapevo che voleva solo confortarmi e che non era sicuro delle sue parole, ma riuscì a farmi sentire meglio. Infondo avevo fatto tutta quella fatica per rivederlo quindi anche se fossi rimasta ancora per un po' non sarebbe stato un problema, visto che una volta uscita da Earthland non saremmo più stati insieme ed Happy lo sapeva anche se non provò mai in alcun modo di trattenermi.

“Però, forse io...Sì, credo di poter cercare informazioni, anche se non so quanto tempo mi ci potrebbe volere...” intervenne Mavis.

“Va bene! Sono disposta ad aspettare purché io possa riuscire a tornare indietro!”

Sapevo che potevano volerci giorni, e quindi anni sulla Terra, ma ero disposta ad aspettare sapendo che Natsu mi avrebbe atteso fiducioso.

 

Era scesa la notte, quel giorno stava per terminare e quindi anche l'anno sulla Terra. Ero ancora stanza e a corto di potere magico quindi dovevo riposare. Mavis mi aveva consigliato di dormire per recuperare l'energia visto che non avevo neanche abbastanza potere per richiamare Plue e che pensava di chiedere consiglio ai miei spiriti per risolvere la questione.

In quell'abitazione c'era solo una stanza non occupata dai miei compagni dove potevo riposare insieme ad Happy. Non era una camera molto grande e c'era solo un letto. Happy dormiva ai miei piedi ed incredibilmente aveva preso sonno subito mentre io continuavo a girarmi e rigirarmi nel letto nella speranza di addormentarmi ma riuscivo solo a pensare a Natsu. Ormai mi ero abituata a dormire con Natsu e risvegliarmi avvinghiata a lui quindi mi veniva difficile prendere sonno senza averlo accanto. Rimasi alcuni minuti ferma e immobile, cercando di addormentarmi ma poi mi accorsi che non potevo perdere tempo in quel modo e, anche se non sapevo cosa fare, mi alzai ed uscii fuori a prendere un po' d'aria. Mentre mi stavo dirigendo verso l'uscita passai vicina alla stanza dove c'era Natsu ma mi trattenni dall'andare a controllare per non tornare a piangere.

 

Il cielo era scuro, non si vedevano le stelle e la luna era pallida. Il vento soffiava sfiorandomi la pelle e spostandomi i capelli. Faceva freddo, lo stesso freddo che avevo sentito tenendo la mano di Natsu.

Ero assolta nei miei pensieri quando all'improvviso qualcuno alle mie spalle si appoggiò a me.

Ero talmente presa dai pensieri da non essermene accorta subito, infatti pensavo che qualcuno mi stesse attaccando, ma quel calore, quel leggero odore di bruciato, quel respiro affannato...Non potevano essere di nessun altro se non di lui. Non avevo neanche il bisogno di vedere chi fosse perchè la risposta era più che ovvia.

“Natsu...” sussurrai voltandomi un po', intravedendo una chioma rosa.

“Ec-co-ti...” mi rispose parlando a scatti per la fatica, dopo di ché cadde a terra.

Provai ad afferrarlo ma lui cadde lo stesso.

“C-che ci fai qui?”

I miei occhi ripresero a lacrimare, ma questa volta per felicità, mentre non riuscivo a trattenere il sorriso.

“Non potevo...Lasciarti sola...” rispose con molta fatica.

Si vedeva chiaramente quanto fosse stanco, a malapena teneva gli occhi aperti, aveva il respiro affannato e non si reggeva in piedi, eppure...

“Aspetta qui, vado a chiedere aiut-”

“No...Sto bene...Basta che tu rimanga qui...Con...Me” si sforzò di dire.

Non riuscii a ignorare la sua richiesta quindi mi misi seduta vicino a lui, appoggiando la schiena al tronco di un albero.

“Scusami...Mi dispiace...Non volevo...” provai a dire ma Natsu non mi permise di parlare baciandomi appena mi sedetti al suo fianco.

Quel bacio fu il più lungo che mi avesse mai dato, e sarebbe durato anche di più se solo non fosse stato a corto di fiato.

Le sue labbra sulle mie, il suo sapore, il suo odore, il suo calore...Erano tutto ciò di cui avevo bisogno in quel momento.

“Adesso...Sto davvero bene...” disse nell'istante prima di appoggiare la sua testa sulla mia spalla per poi addormentarsi come un bambino.

Incastrai le mie dita tra le sue, come una catena che non poteva essere scolta, e rimasi a vegliare su di lui fino a quando non mi addormentai anche io. Averlo vicino, anche se senza forze, mi faceva sentire protetta. Mi bastava lui per sentirmi al sicuro. Ero talmente felice di riaverlo vicino a me da non domandarmi nemmeno come fosse arrivato si Earthland, volevo solo godermi la sua presenza e poi mi risvegliai.

Mi trovavo nella stanza in cui Mavis mi aveva detto che potevo dormire, sdraiata sul letto. Intorno a me non c'era nessuno, neanche Happy.

“Era solo...Un sogno...?” mi chiesi appoggiando le dita sulle labbra.

Sentivo ancora la calda sensazione del bacio di Natsu eppure lui non era lì.

Era solo un sogno o mi aveva baciata realmente sulla Terra? O, forse, la risposta non era nessuna delle due?

 

 

Angolo dell'autrice:

Ecco il colpo di scena!!! Lo avevo già accennato nello scorso capitolo ma ora è “ufficiale”! In realtà, con questo capitolo, la storia non c'entra più molto con SAO ma è comunque l'anime che mi ha ispirato il tutto. Spero che siate riusciti a capirci tutto perchè mi è stato davvero complicato trovare le spiegazioni giuste visto che questa parte della storia mi è venuta in mente quando stavo scrivendo già il sedicesimo capitolo ^-^” Comunque se non avete capito qualcosa chiedetemi pure, capisco che forse non tutto è comprensibile (mi piace stravolgere le regole della “scienza”) Mi è stato davvero difficile capire quanti giorni passavano sulla Terra, in realtà è un po' di più di 4 minuti ma non sono riuscita ha trovare il calcolo per avere il risultato esatto... Bè, spero che sia piaciuto questo capitolo e al prossimo, che sperò sarà meno “contorto” di questo! Ciaoooo!  

Ps. per il prossimo aggiornamento ci vorrà un pò di tempo perchè sto facendo una fan art (ovviamente della NaLu) da inviare a Mashima per il quarantaseiesimo volume, quindi non so quando avrò l'occasione di scrivere di nuovo, scusate!
   
 
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