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Autore: Wellknower    31/08/2014    0 recensioni
Josh è una persona particolare, non riesce a non aiutare le persone...
Genere: Comico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Soffro d'insonnia ed eccedo nel bere e nel fumare. Ecco perché sono finito dalla fiera divisa da militare a uno stupido completo con cravatta gialla... Provo disgusto per me stesso. Dove diavolo è quello stupido telefono? Ce l'ho in mano, idiota che sono, è tutta la notte che lo guardo, fissando il widget dell'ora, stampato sopra una stupida virtuale situazione atmosferica... Mi accorgo che il mio telefono non ha nessuna foto, nessun ricordo conservato per me, nessun contatto di alcun amico. È il telefono del lavoro, solo il calendario pieno di orari e sveglie e memo che mi ricordano quanto sia noiosamente programmata la mia vita... -Driiiiin driiiim-. "Unknown, incoming call...". Chi diavolo potrà mai essere a quest'ora del mattino? "Pronto?" "Gabriele! Buongiorno, spero di non disturbarti!". "Chi sei? Come hai avuto questo numero?". "Ehi che vociaccia! Sapevo che non te la passavi alla grande, ma tutta quest'aggressività è assolutamente inutile e controproducente!". "Ho detto chi sei?". "Josh, Gabriele, Josh Handly, ricordi?". Ora, non sono solito rimanere sbalordito, anzi, ma stavolta ero letteralmente esterrefatto. "Mr Handly?!? Come fa ad avere il mio numero? Perché chiama a quest'ora? Perché continua a cercare di creare un qualsiasi contatto con me? Che cosa fa e soprattutto, chi diamine è lei?!?". "Amico mio, lei è visibilmente scosso ed è per questo che continuo a contattarla...". Quest'uomo cominciava ad alterarmi, il suo costante tono allegro e saccente mi dava sui nervi. "Come ha fatto ad avere il numero di questo cellulare? È il mio telefono... Aziendale, diciamo, nessuno apparte i miei clienti lo possiedono o possono conoscerlo!". "Lei ha una specie di porta-documenti nella tasca segreta della sua divisa di servizio, sulla destra, molto in profondità, vicino all'inizio della manica. Ci tiene i suoi biglietti da visita in uno scompartimento dell'articolo di buffetteria, lì ce ne entrano esattamente diciassette, se controlla, noterà che gliene manca uno... Mi sono preso la libertà di prendergliene uno, in cambio del mio, durante il nostro ultimo incontro...". L'esistenza di quella tasca è nota solo a me e al mio sarto che ha la bottega a Roma, vicino casa mia... Quest'uomo come fa a saperlo? "...hai bisogno di me, Gabriele, ed io di te!". "Signor Handly, se dapprima le sue bizzarre azioni suscitavano in me sorpresa e cuoriosità, adesso, lei ha oltrepassato il limite. Cosa vuole da me?". Ero infinitamente infastidito e non mi ero accorto delle tre sigarette che avevo fumato una dopo l'altra durante tutta la telefonata, senza mai prender fiato.". "La soluzione non è nelle sigarette, Gab, ne tanto meno nella bottiglia di Martini che la fa compagnia nel suo triste monolocale...". Chi cazzo si credeva di essere? Il mio analista, il mio angelo custode, mia madre? Ora inziavo ad arrabbiarmi sul serio. "Handly? Non so come fa quello che fa e neanche come sa quello che sa, ma io l'avverto! Rimetta il naso nella mia vita, disturbando la mia privacy, e se ne pentirà, amaramente...". "Non minacciarmi Gab...". "Non mi chiami Gab, è assolutamente irrispettoso...". "Non sei credibile Gab...riele!". "Le auguro una buonanotte, Mr. Handly...". Riattaccai. Stronzo. Il telefono fece vibrare tutto il tavolino dove ero seduto, un messaggio: "Aiutami ad aiutarci Gab, ti prego...".
  
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