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Autore: Crateide    31/08/2014    5 recensioni
Odysseo, il re d'Itaca, ha lottato per dieci anni sotto le mura di Troia e ora si trova in mare aperto, disorientato e frustrato, preda dell'ira di Poseidone che gli impedisce di tornare dalla sua amata sposa.
Nel silenzio della notte, il "distruttore di rocche" torna ad essere solo un uomo e affida i suoi pensieri alle stelle del firmamento ...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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The distance of our bridal bed

Await for me to be dead

Dust of the galaxies take my hand

Lead me to my beloved's land

-
Astral Romance, Nightwish -





La Luna è sorta di nuovo.
Inconsapevole e pura, stende i suoi raggi argentei su questo mare maledetto e oscuro.
Quando si placherà l'ira di Poseidone Scuotitore della Terra? Quante insidie dovrò ancora affrontare? Quando potrò baciare nuovamente le sponde della mia petrosa Itaca e le labbra della mia dolce sposa?
La nave scivola lenta su quest'acqua che solo ieri ha inghiottito cinque dei miei cari compagni.
Alzo gli occhi al cielo, mentre un vento tiepido mi scompiglia i capelli. Le stelle brillano fulgide e, inevitabilmente, il mio cuore stanco ti raggiunge, mia dolce Penelope: sposa adorata, chi ti sta scaldando in quel nostro talamo vuoto fra i rami d'ulivo? Ancora il tuo animo brucia d'amore per me, tuo sposo? Mi pensi ancora, speri in un mio ritorno? Preghi?
Quanto vorrei stringerti fra le braccia, affondare nuovamente il viso fra i tuoi capelli dal dolce profumo! La tua lontananza è un dolore atroce, una spina inesorabile e crudele che affonda nel mio cuore sanguinante...
D'improvviso una stella taglia in due il cielo, sfiorando la Luna candida.
Mi sembra quasi di vedere il tuo viso su di me piangere lacrime luminose come le stelle del firmamento. Ho l'impressione di sentire la tua voce, che accorata e piena d'amore invoca il mio nome e mi supplica di tornare.

"Odysseo!".

Un frullo d'ali richiama la mia attenzione. Fra il silenzio della notte e il sussurro del mare, sono stato in grado di udirlo.
Mi volto e sul timone vedo una piccola civetta glaucopide* che mi osserva incuriosita, muovendo velocemente la piccola testa. Le sue piume sembrano eteree, come la luce lunare che le carezza.
Le accenno un sorriso, sentendomi nuovamente pervadere dalla speranza. So che molte altre sfide dovrò affrontare, molti altri dolori dovrò patire prima che l'ira del potente Poseidone si plachi. Ma non ho paura, perchè sono certo che Athena sarà al mio fianco.

"Come il tuo amore, Penelope...".








*si tratta del più famoso epiteto della dea Athena e significa "dagli occhi glauchi".





Angolino dell'autrice:

Ciao a tutti!
Forse dovrei smettere per un po' di ascoltare i Nightwish visto che ogni volta che l'mp3 me li propone, m'ispirano qualcosa.
Questa volta vi propongo i pensieri di Odysseo (=Ulisse) che, mentre osserva il mare, pensa alla sua dolce Penelope e alla sua terra ancora lontane.
Cosa aggiungere? Solo che amo profondamente la figura di Odysseo e che spero di essere riuscita a renderlo più "umano" e meno "l'uomo dal multiforme ingegno".
Alla prossima!

p.s.: come avrete notato, il titolo della flashfic è lo stesso del brano dei Nightwish.

 

 

   
 
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