[Esukaba/Misutore]
Gli cinse la vita con le mani ossute e prese a mordergli il collo, lentamente, lasciandogli un paio di segni violacei e all'apparenza indelebili. Misutore gli strinse piano i capelli corvini in segno di protesta, ringhiando appena in un sordo e implicito disappunto.
"Hai paura?" sussurṛ Esukaba, risalendo vicino all'orecchio, talmente vicino da poterlo mordere. "Hai paura, Misutore?"
"Cazzate"