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Autore: SpookySammie    02/09/2014    12 recensioni
Le sue labbra si avvicinarono alle mie, ma non era ciò che volevo. Fino a qualche giorno prima lo volevo, ma ora no. Avevo una paura immensa. Qualcosa mi diceva che lui celava un segreto. Ma quale? Stavo cominciando a fidarmi di lui. Ma i dubbi mi affliggevano.
"Perché ti allontani Victoria?"
"Ho paura"
"Paura di cosa?"
"Paura di te"
"Non devi avere paura di me, Victoria. Non ti succederà nulla"
Invece...
Genere: Dark, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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“Fragile e piccola, con le tue paure…"
 
“Questo è il suo alloggio, signorina Harvey”
“La ringrazio infinitamente!”
“Per qualsiasi cosa, sa che può contare su di me; scende le scale e mi troverà lì alla reception a sua disposizione. Vedrà che si abituerà presto all’aria spagnola”. Miguel accenna un sorriso.
Ricambio il sorriso in modo forzato mentre lui chiude la porta alle sue spalle.
Mio dio, per quale dannatissima ragione ho deciso di venire qui?!
Se proprio devo scrivere una storia, è il caso che io mi presenti: sono Victoria Harvey, studentessa universitaria londinese, ho 22 anni e ho deciso di partecipare a questo progetto Erasmus nonostante i mille dubbi, sia miei che della mia famiglia. Diciamo che ho letteralmente mollato tutto in Inghilterra per entrare in questo nuovo mondo spagnolo. Tutti mi hanno raccomandato questa esperienza perché è un’occasione unica, che mi capiterà solamente una volta nella vita: proprio seguendo queste parole, sono partita per Madrid, la capitale spagnola.
Sull’accoglienza non posso dire nulla, anzi: Miguel, il direttore del palazzo nel quale vivrò per un anno, è venuto ad accogliermi in aeroporto, proprio per mettermi subito a mio agio.
L’appartamento che mi è stato assegnato è grande, composto di cucina con un tavolo di vetro al centro; questa stanza è direttamente collegata al salotto da un arco fatto di pietre; poi c’è un bagno, una stanza da letto matrimoniale, una piccola stanza in cui c’è la lavatrice e un piccolo spazio nel quale posso stirare i miei panni. La cosa che mi ha colpito maggiormente è la porta che si trova nella mia camera da letto: essa mi permette di uscire su una terrazza enorme in cui ci sono persino due poltrone e una sedia sdraio per prendere il sole. Da questa terrazza posso vedere un pezzo di Madrid e devo ammettere che la vista è mozzafiato.
Il tempo in Spagna è mite, infatti credo che dimenticherò il mio amato clima umido e piovo inglese.
Ora che sono qui, so che non potrò più tornare indietro, ma, per ora, almeno non mi sto pentendo di nulla. Tutto è stato perfetto. Ma la parte più difficile deve ancora arrivare: l’università spagnola, ma soprattutto i miei compagni di corso. Come saranno? Se sono tutti come Miguel, gentili e estremamente cordiali, farò fatica ad andarmene tra un anno. Ma se non fossero così? Non voglio nemmeno pensarci.
Sento il telefono squillare: è Lucas, mio fratello.
“Ciao Lucas!”
“Ciao piccola” Lucas mi chiama sempre così, visto che lui è il fratello maggiore. “Come stai? Sei arrivata? Tutto bene il viaggio?”
“Sì. Sono arrivata circa un’oretta fa. Il viaggio è stato tranquillo a parte qualche turbolenza. L’accoglienza è stata fantastica. Il direttore del palazzo è venuto a prendermi in aeroporto!”
“Wow, che cordialità! Bene, sono contento che tutto sia andato per il meglio. Mamma e papà ti chiameranno questa sera, mi hanno detto che tornano tardi perché hanno una comunione oggi e non credo li rivedrò prima delle 21” I miei genitori gestiscono un ristorante/pizzeria nel centro di Londra e spesso devono far fronte a cerimonie come questa.
“Va bene Lucas, allora aspetto una loro telefonata”
“Sì piccola. Ci sentiamo presto. Sai che per qualsiasi cosa sono pronto ad attraversare mille tempeste per te!”
“Grazie Lucas, la cosa è reciproca. A presto” Chiudo la chiamata e sorrido pensando a quanto sono fortunata ad avere una famiglia che mi ama e che mi supporta sempre.
Guardo l’orologio e vedo che sono le 15. Alle 16:30 ho un incontro con il manager universitario del mio corso di studi per illustrarmi come è diviso il mio piano orario, per vedere le lezioni che devo frequentare e dove sono collocate le varie aule.
Dal mio alloggio, ho circa 20 minuti a piedi per raggiungere l’università quindi, avendo a disposizione molto tempo, decido di farmi una doccia.
Scelgo dalla mia valigia ancora ai piedi del letto un paio di semplici leggins neri e una maglietta un po’ lunga rosa salmone. Raccolgo i miei capelli rossi in una coda di cavallo, mi trucco in modo leggero, passando solo una riga di eyeliner sulla palpebra per mettere in risalto i miei occhi verdi. Inserisco nella mia borsa la mappa della città, i documenti richiesti dall’università e il cellulare.
Chiudo la porta alle mie spalle, scendo le scale e passo davanti alla reception.
“Hola Victoria!”
“Buenos dias Miguel. Mi aspettano all’università alle 16:30”
“Sai già come arrivare?”
“Sì, grazie, ho una mappa con me, ma ho visto che dista poco da qui”
“Sì, è molto facile arrivare. Quando arrivi in fondo alla via, giri a sinistra e la trovi sulla tua destra”
“La ringrazio nuovamente. A dopo”
Esco dal palazzo e mi guardo intorno. Nel quartiere dove si trova l’edificio, ci sono tutte villette nuove, in pieno stile mediterraneo e devo dire che sono proprio graziose.
Dalla villetta di fronte alla mia abitazione, vedo uscire un ragazzo. E’ alto, muscoloso, con i capelli un po’ lunghi e in modo che non gli ricadano sulla fronte sono fermati da una fascia di colore fluorescente.
“Sì mamma, ti chiamo appena esco dall’università”
Quindi anche lui deve essere uno studente universitario. Esce dal cancello e si avvicina a me sorridendo, mostrando denti bianchi perfetti.
“Ciao!”
“Ciao” rispondo un po’ timida.
“Sei la ragazza inglese che è arrivata qui per l’Erasmus?”
Io rimango un attimo spiazzata dalla sua domanda. Come fa a saperlo?
“Ti starai chiedendo come faccio a saperlo. Io sono e sarò un tuo compagno di corso. Mi chiamo Alejandro, piacere”
“Piacere Victoria” ci stringiamo la mano sorridendo.
“Alvaro è il ragazzo spagnolo che fa il tuo stesso Erasmus. Tu diciamo che prendi il suo posto qui. Lui è andato a Londra, mentre tu sei venuta a Madrid. Tutti noi conosciamo Miguel in questo quartiere e ci ha detto che tu avresti alloggiato qui, ed essendo la prima volta che ti vedo ho subito pensato che tu fossi la ragazza londinese”
“Sì, sono proprio io”
“Possiamo fare la strada insieme!”
“Certo, molto volentieri”
Iniziamo a camminare e parliamo del più e del meno. Alejandro è molto disponibile, gentile e pronto ad aiutarmi. In poco tempo, arriviamo all’università. E’ un edificio imponente con un parco enorme al suo interno, circondato da tavolini in cui molti studenti sono intenti a studiare e discutere.
“Io ti devo lasciare Victoria, devo andare in segreteria per alcuni problemi sorti dall’iscrizione. Questo è l’ufficio del manager. Ci vediamo dopo”
“Va bene, grazie Alejandro”
“E di che” mi sorride avviandosi verso il corridoio.
Busso alla porta.
“Avanti”
Entro un po’ titubante, chiudendo la porta alle mie spalle.
“Buon pomeriggio. Sono Victoria Harvey, la ragazza che inizia il suo Erasmus”
“Oh buon pomeriggio a lei signorina Harvey, si accomodi, la stavo aspettando. Innanzitutto, volevo darle il benvenuto da parte di tutti noi del personale universitario. Potrà rivolgersi a me, che sono Patrick Martinez, per qualsiasi dubbio o richiesta. Il suo piano di studi è lo stesso suo inglese, perché siamo direttamente in collegamento con la sua università. Le aule sono al primo e al secondo piano: in ogni punto ci sono le indicazioni. Questo è il suo piano orario, le classi in cui deve recarsi e gli esami che deve dare: sono 6” mi porge un foglio con tutte le indicazioni che mi ha appena spiegato a voce. “Ha qualche dubbio o domanda, signorina Harvey?”
“No per ora no, la ringrazio. Avrò un po’ di difficoltà con la lingua perché la sto studiando da poco”
“Per questo non si deve preoccupare. Io sono laureato in inglese quindi sono a sua completa disposizione. Se vuole, le posso mostrare un po’ l’edificio”
“Mi farebbe molto piacere”
“Mi segua, allora”
Usciamo dal suo ufficio e lo seguo ascoltando tutte le sue indicazioni sull’edificio, sulle aule e sui professori.
L’università è davvero grande: tutte le aule sono fornite di mezzi di ultima generazione tecnologica come computer, tablet e lavagne elettroniche.
Arriviamo al secondo piano.
“Questa, signorina Harvey, è la biblioteca in cui può studiare, trovare libri o semplicemente rilassarsi durante una lezione e l’altra”
Entro in questa stanza enorme, adornata di librerie ovunque e tavoli attorniati da sedie.
“La aspetto qui fuori. Guardi pure”
Girovago per questa biblioteca e non vorrei più uscire: l’odore dei libri mi inebria.
Arrivo al centro di questa stanza e vedo un gruppetto di ragazzi strani. Tutti sono vestiti con abiti scuri, eppure sono di una bellezza rara. La loro pelle è bianca e lucente, i lineamenti ben scolpiti.
Tra di loro c’è solo una ragazza dai capelli rossi come i miei, però corti, occhi verdi, alta e ben formosa.
Sussurra qualcosa ad un ragazzo che mi da le spalle: ha i capelli un po’ lunghi che arrivano fino alle spalle. Indossa una giacca nera, pantaloni abbinati e scarpe nere eleganti.
La ragazza sorride e improvvisamente il ragazzo si volta.
I suoi occhi incrociano i miei: occhi verdi che scrutano occhi dello stesso colore.
La sua pelle è bianca e lucente, come quella di tutti gli altri. Schiude un po’ la bocca e io abbasso immediatamente il mio sguardo e decido di incamminarmi verso l’uscita.
Era come se fossi rimasta ipnotizzato da quel ragazzo così bello…eppure c’era qualcosa di strano in lui.
L’avrei rivisto?


SPAZIO AUTRICE


Ciao ragazze!
Questa è la mia terza storia e cambio completamente genere e mondo.
E' una storia che parla di una ragazza londinese, Victoria Harvey che si trasferisce in Spagna per un anno.
Cosa accadrà? Siccome vedo che molte ragazze leggono le mie FF, per questa ho deciso che la continuerò quando ci saranno almeno 3 RECENSIONI
Grazie della vostra attenzione, a presto vampirette :P


PPS: vi allego un'immagine di Victoria e del ragazzo misterioso che ha colpito Victoria :)

  
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