You
look so perfect, Susy.
Patty Walters -
She Looks So
Perfect (Originally performed by 5 Seconds Of Summer)
Portland, Oregon, Stati Uniti d’America.
Matt's pov
Ragazzi, che
serata!
Avevamo
appena guadagnato 1000 bigliettoni in una sola sera!
Roba da
pazzi.
Per
festeggiare, io e i ragazzi ci avevamo dato dentro con la vodka nello
stesso
locale in cui avevamo suonato.
Evan,
come al solito, se ne stava in un angolino con il telefono appiccicato
all’orecchio,
a parlare con una sua amica.
Almeno
questo era quello che diceva lui.
In
realtà, io credevo che quella ragazza gli avesse assestato
un bel colpo in
testa e lui si fosse preso una sbandata colossale.
E fidatevi,
Matthew Brann se ne
intende di colpi in testa.
Non
sopportavo che quel ragazzo si perdesse tutto il divertimento, e
così mi
avvicinai a lui.
«ANDIAMO…
IGH…. EVAN, SOLO UN… IGH… CICCHETTO!»
gli urlai.
Non
ero ubriaco.
No.
Mi
ero solamente
scolato quattro bicchieri.
O
forse cinque, non
saprei.
Non
sono mai stato un
genio in matematica.
Non
sono mai stato
proprio un genio, in effetti.
«Sta’
zitto, Matt!»
gridò
lui.
«Scusalo, è leggerissimamente
ubriaco. Dicevi?»
Ritornai
al bar e, invece di versare la vodka nel bicchiere, mi attaccai
direttamente
alla bottiglia.
Mi
sentivo un po’ come un bambino quando beveva dal biberon.
“IO
NON SONO UBRIACO!” avrei voluto urlargli.
Ma
fu troppo tardi.
Quell’ultimo
goccio mi fu fatale e la mia faccia
si appiccicò al bancone peggio di un poster nella camera di
una quindicenne.
Svenni
immediatamente.
E
così, mi risvegliai la mattina dopo
nell’appartamento
dove alloggiavo con gli altri, con un paio di lividi sparpagliati sulla
guancia
destra e un mal di testa assordante che mi assillava le tempie.
Mi
puntellai sui gomiti e usai tutta la mia forza
per alzarmi dal letto dove mi avevano sistemato.
Provai
ad accendere la luce, cliccando sull’interruttore.
Niente:
a quanto pareva, la corrente aveva deciso
di andare a fare un giretto a fanculandia.
Fantastico.
Dovevo
assolutamente prendere delle pillole per il mal di testa, altrimenti
sarei
scoppiato di dolore peggio di un ragazzo quando si accorge che il suo
preservativo è bucato.
Nonostante
la mancanza di luce, riuscii ad individuare lo stesso il corpo di
Jesse, stravaccato
sul suo letto.
La sua
puzza era un vero vantaggio, in casi come questi.
Rievocando
quelle pochissime puntate di C.S.I che mi era capitato di vedere, mi
chiesi se
Jesse respirasse ancora, o se fosse morto, asfissiato dal suo stesso
fetore.
Tutti sanno
che, dopo un po’, i
cadaveri puzzano. O forse, erano solo i miei calzini?
Lo
scossi.
Emise un
meraviglioso grugnito di saluto.
«Ah,
bene, questo vuol dire che non ti sei ancora
trasformato in un cazzo di cadavere puzzolente. Anche se puzzolente lo
sei già.»
«Cosa
cazzo vuoi alle dieci del mattino?»
mi rispose.
Oh.
Non pensavo fosse così
presto.
«Ho
bisogno delle pillole per il mal di testa,
Jesse. Tra un po’ scoppio!»
«Non
ci sono quelle cazzo di pillole, Matt,
perché, due cazzo di giorni fa le hai dato a quel cazzo di
barboncino del cazzo!»
Parlava
di Snow, il cagnolino di Charlie.
Se
lo portava ovunque, e così lui era diventato la nostra
mascotte.
Mi
era sfuggito quel particolare, però.
«Un
giorno o l’atro mi dirai come cazzo hai fatto
a confondere delle cazzo di pastiglie per il mal di testa con dei cazzo
di
croccantini.»
«Beh,
che ci posso fare io? Sono tutti e due…
piccoli!»
Mormorò
un “Vaffanculo, cazzone” e ritornò nel
suo stato
vegetativo puzzolente.
Bene,
e anche le pillole erano andate a fanculandia.
Qui
bisognava trovare una soluzione.
Presi
deciso il giubbotto e le chiavi dell’appartamento.
Sapevo
cosa fare.
Uscii
nella calda aria primaverile di Portland e iniziai a camminare.
No, non
volevo andare in farmacia: sicuramente, uno di quei dottori grassoni
con il
camice bianco avrebbe fatto a pezzi il mio corpo e poi lo avrebbe
arrostito su
quelle penne stilografiche che ai medici piacevano tanto.
Non
potevo permettere una cosa del genere.
Continuai
a camminare per un po’ verso il centro di Portland, fino a
quando non vidi un
negozio di elettrodomestici e ci entrai.
Mi
diressi subito al reparto “Cucina” e intravidi lo
scaffale che stavo cercando.
Ancora mi
ricordavo di quel fatidico giorno.
Avevo
avuto più o meno dieci anni ma, per me, era come se fosse
successo ieri.
Avevo
passato tutta la serata, al freddo, ad uccidere i lombrichi nei
giardinetti
vicino casa, e così, la mattina dopo, mi era venuto un gran
raffreddore e mal
di testa.
Mia madre
mi disse che gli antidolorifici erano nel mobile accanto al frigo,
nello
scomparto più in alto.
Ma io non
riuscivo ad arrivarci, ero solo un tappo
di un metro e venti.
Così,
mi
arrampicai sui vari scaffali, ma la forza di gravità ebbe un
effetto devastante
su di me: infatti, precipitai con il culo per terra, con il risultato
che mi
cadde tutto addosso, tranne la scatola degli antidolorifici.
Tra i
vari oggetti, la mia testa venne anche colpita da un recipiente poco
spesso e
con un manico nero: una padella.
Fu,
letteralmente, la rivelazione
della mia vita!
Il mal di
testa sparì di colpo, il raffreddore no, purtroppo.
Da
allora, c’è sempre stata una padella nella mia
vita.
In ogni
occasione, loro erano sempre con me.
In effetti,
si può benissimo dire
che abbia avuto più padelle che ragazze.
Ma
questo, mi raccomando, non ditelo a nessuno.
Ritornai
con la mente al presente, perché, finalmente, la
vidi.
Fidatevi,
Matthew Brann conosceva
le padelle.
Ne avevo
avute di tutti i tipi: con il bordo alto, con il bordo svasato, col
manico in
plastica e persino antiaderente.
Ma
questa…
Cazzo,
ragazzi, questa era una
favola!
Il fondo
era completamente rivestito in rame, mentre l’interno era di
alluminio.
E poi, il
manico!
Dio, era
tutto di legno!
La
comprai subito e mi precipitai fuori dal negozio.
Le
accarezzai il fondo con un dito e mille brividi si propagarono per la
mia
schiena.
Eccola
lì, la mia piccola.
La mia Susy.
***
Sssssssalve
a tutti!
Spero
tanto che questa one-shot dal punto di
vista di Matt vi sia piaciuta :3
Per
la sua realizzazione, ringrazio:
-
27avril,
autrice di quest’idea
geniale:
-
La
mia dolce e tenera mammina,
che mi è
stata molto d’aiuto per la consulenza sui vari tipi di
padelle;
Alla prossima!
~
Cruel Heart.