Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Segui la storia  |       
Autore: cisqua92    03/09/2014    2 recensioni
"Ho sempre odiato il mio riflesso allo specchio. Sono pienamente convinta che non riflette ciò che sono realmente.
Distorce la realtà. È un’invenzione odiosa. Subdola. Crudele. Soprattutto in quest’epoca, dove l’aspetto esteriore è più importante di quello interiore.
Ma fino a qualche anno fa, non mi importava."
Contemporaneamente alla pubblicazione de "Il Lato Oscuro", ecco qua una storia che mi sta particolarmente a cuore.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dolcetta, Lysandro, Nuovo personaggio, Rosalya, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
SAI, ROSA… -PARTE I-
 
Sai, Rosa… ho sempre odiato il mio riflesso allo specchio. Sono pienamente convinta che non riflette ciò che sono realmente.
Distorce la realtà. È un’invenzione odiosa. Subdola. Crudele. Soprattutto in quest’epoca, dove l’aspetto esteriore è più importante di quello interiore.
Ma fino a qualche anno fa, non mi importava.
Sono sempre stata sovrappeso, fin da bambina, ma ero in pace con me stessa. Nella mia gioia di bambina, non mi interessava molto l’aspetto estetico. Volevo solo divertirmi e giocare con gli amici. Poi un giorno, come un fulmine a ciel sereno, mi sbatterono in faccia la realtà.
Mi ricorderò per sempre quel giorno. Era l’inverno dei miei 11 anni, ed io ero in classe insieme a qualche mio compagno a chiacchierare di non ricordo cosa tranquillamente. Sta di fatto, che uno di questi miei compagni di classe, all’improvviso si voltò verso di me e mi disse: “Senti un po’, perché non fai un po’ di palestra?”.
Puoi solo immaginare come mi sentì dopo aver udito quella frase.
Una volta tornata a casa, mi guardai allo specchio e per la prima volta in vita mia, odiai ciò che vidi: una bambina in sovrappeso.
Da quel momento, mi isolai sempre di più dal resto della classe, entrando nell’antipatia collettiva e subendo tutta una serie di atti di bullismo psicologico. Alla quale non detti molto peso e ben presto la smisero, ignorandomi deliberatamente.
Mentre io, nel mio intimo, mi logoravo lentamente, convinta che se nessuno voleva stare con me, era per via del mio aspetto.
Ero troppo grassa per stare con loro.
Ero troppo grassa per stare in compagnia di quelle mie bellissime e magrissime compagne di classe.
Ero troppo grassa per piacere a quel mio compagno di classe tanto carino.
Ero troppo grassa e questo non mi permetteva di avere niente.
Niente.
Pensa come mi ha ferito profondamente quel commento. È una ferita che tutt’ora non si è rimarginata e che torna molto spesso a farsi sentire.
Anche se meno prepotentemente.
Si, perché da quando sei apparsa tu, la mia vita ha subito un cambio radicale.
Ti ricordi il primo giorno che ci incontrammo?
Ti eri appena trasferita nella nostra scuola e come un uragano eri entrata nella mia classe esclamando: “Buongiorno a tutti! Mi chiamo Rosalya e da grande voglio fare la stilista!”.
Entrasti subito nella cerchia dei “bellissimi”.
E come non avresti potuto? Tu sei bellissima. Dentro e fuori.
Con quei capelli d’argento e gli occhi d’oro, un fisico che farebbe invidia alla più famosa top model e quel carattere così allegro e spontaneo.
Come potevo, io, così grassa e brutta, anche solo pensare di poterti stare accanto?
Eppure tu… nella tua bellezza… dove ti andasti a sedere? Nel banco vuoto accanto al mio. E, sfoggiando quel tuo bellissimo sorriso, mi parlasti per la prima volta: “Ciao! Posso sedermi accanto a te?”.
Ricordo che ti fissai come se tu fossi un alieno. Balbettai un “Si, certo” e tu ti sedesti senza smettere di sorridermi.
Da quel momento. Tu mi hai cambiato la vita. Mi hai salvata, Rosa.
E per questo, ti sarò riconoscente a vita.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: cisqua92