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Autore: tempestadentroquietefuori    04/09/2014    1 recensioni
Una partenza improvvisa.
Kodomo no Omocha sta volando verso l'Italia, nella bella e calda Napoli.
C'è una lei.
Sana Kurata.
C'è un lui.
Akito Hayama.
C'è un forte e ostacolato NOI.
Tra tanti ostacoli, la nostra coppia preferita ne uscirà?
Sta a voi scoprirlo.
Buona lettura e se potete, recensite :)!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Altro personaggio, Altro Personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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15 Settembre. 

Un sole abbastanza forte scalda la bella Napoli. 
Un leggero vento mattutino circola nell'aria. 
Si prospetta una bella giornata, almeno così si crede. 
E mentre già alle sette del mattino Napoli è sveglia ed in festa, in una villetta di Posillipo si sta ancora fra le braccia di Morfeo. 



<< Sveglia signorina Sana, è ora di colazione! Alle 8:15 c'è scuola! >> esclama la signora Maria. 


<< Si, un'attimo per alzarmi e scendo! >> rispondo io. 


Detto ciò, la signora Maria si congeda silenziosamente e scende al piano di sotto. 
Già, la signora Maria. 
Dalla morte della signora Patricia sono passati anni. 
Avevo dodici anni quando lei è morta, solo tre anni fa ma per me sono un'eternità. 
Era come una seconda nonna. 
Con lei sono cresciuta e mi sono molto affezionata; avevamo un bel rapporto. 
Dopo due anni dalla sua assenza avevamo bisogno di un aiuto in casa però, quindi mamma si decise  a trovare una domestica e così assunse la signora Maria, simpatica anche lei. 

Mi sa proprio che tocca alzarmi, non vorrei fare ritardo già il primo giorno! 
Scendo dal letto e i miei piedi scalzi toccano terra. Rabbrividisco per un attimo per la freddezza del pavimento, poi, indossando le pantofole, scendo al piano di sotto. 


<< Buongiorno! >> esclamo io


<< Buongiorno cara. Siediti, fai colazione e poi vai a prepararti. Ti accompagnerà la signora Maria a scuola almeno per il primo giorno, così imparerai tu stessa la strada da fare. >> mi informa mia madre


<< Certo >> dico io



Afferro un cornetto al cioccolato ed inizio a mangiarlo con gusto. 
Il cibo per me è sacro! 
Bevo poi un po' di succo ACE, dopodiché mi alzo e vado a prepararmi al piano di sopra. 
Vado in camera e scelgo per bene cosa mettere.
Non voglio sembrare nè troppo preparata e perfettina e nè troppo trasandata. 
Opto per una t-shirt grigia, un jeans chiaro leggermente strappato qua e  là e delle vans blu notte. 
Prendo il tutto e vado in bagno per una bella doccia. 
Poso i vestiti sul mobiletto del bagno, mi disfo del pigiama ed entrò nel box doccia. 
Lascio che l'acqua calda invada ogni parte del mio corpo, poi prendo il mio bagnoschiuma alla pesca e verso una dose generosa sulla spugna, dopodiché inizio a passarla per tutto il corpo. 

Una volta finita la doccia entro in camera  e, già vestita, vado vicino lo specchio per truccarmi. 
Senza esagerare passo una sottile linea di eye-liner sulla palpebra mobile contornando il mio taglio superiore dell'occhio, poi, avendo ciglia troppo lunghe e dritte, uso il piegaciglia ed infine una dose generosa di mascara nero. 

Finito di truccarmi, do un'occhiata al mio iphone per vedere l'orario e noto che sono le 7:58. 
Devo sbrigarmi! 
Metto un po' del mio profumo preferito, afferro il mio zainetto a fantasie blu con qualche quaderno all'interno e scendo giù aggiustando frettolosamente i capelli con le dita. 


<< Sono pronta! Andiamo ? >> domando alla signora Maria 


<< Si, andiamo. Prendo le chiavi e arrivo. >> risponde lei. 


La signora Maria è di origine italiana, prima di Tokyo viveva a Roma e ne ha parlato molto bene di quella città. La vorrei vedere prima o poi... 

Saliamo entrambe in macchina e ci dirigiamo verso la mia nuova scuola. 
Pare che sia vicino al quartiere del Vomero, un'altro ricco quartiere di Napoli. 
Voglio scoprire tutto di questa città, ha un non so che di misterioso e allo stesso tempo magico. 

Persa tra i miei pensieri non mi accorgo che l'auto si è fermata e che siamo davanti all'entrata della mia nuova scuola. 


<< Grazie Maria, posso andare anche da sola ora. Buona giornata! >> esclamo dandole un bacio sulla guancia. 


<< Buona giornata anche a te e soprattutto buona fortuna! >> esclama di rimando lei. 


Già, me ne serve ed anche tanta..! 

Quest'anno inizierò il secondo anno, ciò vuol dire che farò parte di una classe che è stata insieme già da un anno. 
Bene, sarò " la nuova arrivata ". 
Sono le 8:15 ed in questo momento la campanella sta suonando. 
Noto che nessuno si accalca all'entrata per entrare ognuno nelle proprie classi. 
C'è chi parla con gli amici, chi fuma, chi ripete per le lezioni. 
Faccio finta di niente ed entro nella scuola. 
Mi hanno informato che sono capitata nella 2I così chiedo in giro dove posso trovare questa classe e tutti mi domandano " Sei nuova di qui? " 
Da cosa se ne accorgono? 
Forse perché ho una fisionomia diversa dalla loro oppure un accento diverso, boh. 

Insomma, dopo qualche minuto ho capito più o meno dove si trova questa mia classe e così, salendo al primo piano, la trovo alla prima porta a destra. 
Vedo che la porta è ancora aperta e che l'insegnante ancora non è arrivato così entro e scruto i posti. 
Almeno così avrò meno possibilità di fare la " famosa " presentazione, penso. 

Mi siedo al secondo banco vicino la finestra e poggio lo zainetto sul banco. 
Man mano inizia a farsi folla in classe ed ognuno che entra, guardandomi, è confuso. 
Quando per ultimo entra l'insegnate, facendo l'appello si sofferma sul mio nome. 

<< Rossana Kurata. >> dice il prof. 


<< Si, sono io >> dico alzando la mano. 


Tutta la classe ha ora gli occhi puntati su di me e il professore mi sorride leggermente. 


<< Sei nuova? >> domanda 


<< Si, mi sono trasferita da pochissimo qui in Italia. >> rispondo io 


<< Bene, spero solo che non sei indietro con il programma, anche se nei primi giorni facciamo un po' di ripetizione. >> mi informa il professore. 


<< Certo >> rispondo io 


Così, in un modo o nell'altro inizia la lezione. 
Le prime due ore le abbiamo passate con questo professore, il quale altro non è che il prof. di italiano. 
Sembra una classe davvero bella in tutti i sensi. 
Non è quella fatta da tutti intelligentoni oppure tutti scansafatiche, è un cinquanta e cinquanta e poi sono tutti simpatico da come vedo!
Alla fine della seconda ora inizia la ricreazione  e vedo che due ragazze vengono al mio banco. 

<< Ciao! Io sono Ilaria e lei è Chiara >> dice una ragazza castana indicandosi ed indicando la ragazza bionda al suo fianco. 


<< Io sono Sana. >> rispondo io sorridendo ad entrambe 


<< Possiamo sederci ? >> domanda Chiara


<< Si si >> rispondo 


<< Chia' mettiti  sulle mie gambe perché c'è una sola sedia . >> dice Ilaria 


Così facendo si siedono entrambe al mio fianco ed iniziamo a parlare del più e del meno. 


<< E così sei di Tokyo eh? Non sembrerebbe! >> esclama Ilaria 


<< Già, non ho una fisionomia tipica giapponese. È una lunga storia! >> esclamo io 


<< Ila' in poche parole significa  fatti i cazzi tuoi ! >> esclama un ragazzo moro 



<< Stai zitto Alessa' >> risponde a tono  Ilaria 


<< Non significa quel che ha detto lui eh >> dico io in mia difesa


<< Vabbe quando ti va di parlarne siamo qui >> dicono all'uniscono. 


<< Certo! >> dico io sorridendo 


<< Non so voi ma io ho fame e prima che questi minuti finiscano vorrei andare al distributore, andiamo ? >> domanda Chiara


<< Va bene >> diciamo all'uniscono io e Ilaria



Uscendo dalla classe noto un via vai di persone. Chi corre alle macchinette, chi in bagno, chi parla con gli altri. 
Mi fa uno strano effetto non vedere gli armadietti nei corridoi. 
È tutto così diverso... 
Facendo la fila alle macchinette abbiamo avuto il tempo di parlare un bel po', è incredibile la fila che ci sia! 
La nostra conversazione viene stoppata però dall'arrivo di due ragazzi, uno di questo prende parola con Ilaria. 


<< Oh Ila' tutt'apposto? >> domanda lui


<< Si a te Akito? >>

<< Bene.. E lei chi è? >> domanda indicandomi 


<< Tu chi sei? >> domando io intromettendomi 


<< Chiunque vuoi che io sia. >> dice con tono da sbruffone 


<< Oh che bello! O.C ? >> domando io tra l'ironico e lo scherzoso 


<< Peperina la ragazza! >> esclama ghignando. 
  
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