Era seduto sull'autobus e come al solito si guardava intorno, leggermente annoiato, leggermente curioso. C'erano un sacco di persone intorno a lui.

C'era la ragazza timida seduta di fianco a lui che lo sbirciava da sotto le ciglia lunghe, carina, troppo truccata forse, ma carina. C'era il ragazzo che guardava fuori dal finestrino con l'aria di uno che ci si volesse gettare contro.
C'era il gruppo di amici che ridevano sempre a voce troppo altra. La ragazza di fianco a lui scoccò loro un'occhiata arrabbiata. Le labbra strette in una smorfia che sembrava di disgusto. Non abbassò lo sguardo quando uno dei ragazzi la guardò, non battè neanche le ciglia. Li osservò finché non capirono di dover abbassare la voce. Forse non era così tanto timida.

Lucas intanto continuava a guardarsi intorno, vide una una ragazza che si era appena sciolta i capelli per poi legarli di nuovo, più stretti e ordinati. Amava quel gesto. Ogni ragazza lo faceva in modo diverso. Questa aveva i capelli lunghi e ricci. Prese l'elastico e con un paio di mosse veloci se li rilegò. Poi li tastò piano per vedere se reggevano. Soddisfatta tornò a parlare con l'amica.

Senza accorgersene Lucas aveva fatto uno strano sorriso, la ragazza timida- che poi così timida non era- lo guardava stranita. Aveva gli occhi grandi e scuri. Tristi. Lucas provò l'istinto di scostarle una cioccia di capelli che le cadeva ai lati del viso. Chissà cosa avrebbe fatto lei, forse nulla.

Mancava poco alla sua fermata. Si alzò. Avrebbe tanto voluto stare seduto lì più a lungo.

Sceso dal pullman vide che la ragazza aveva occupato il suo posto, scriveva un messaggio ora con uno sorrisino sulle labbra.
Lucas andò a casa e la disegnò. Sperava di vederla di nuovo il giorno dopo, mancava qualcosa al disegno per renderlo perfetto. Quel sorriso, ecco cosa.

Se l'avesse vista di nuovo, l'avrebbe fatta sorridere.

Note:

Ho scritto questa storia molto tempo fa e l'ho ritrovata solo ora persa nei miei vari quaderni. Non so cosa sia o cosa voglia dire, ma ho pensato che valesse la pena farla leggere a voi.
Il titolo è preso ovviamente dalla canzone "Castle of Glass" dei Linkin Park. Non c'entra nulla con la storia in sè, ma la stavo ascoltando e mi sembrava in qualche modo adatta.
Spero che la storia vi piaccia e ringrazio chiunque sia arrivato fin qui e chiunque decida di lasciare due righe nei commenti. Come sempre il vostro parere è più che ben voluto :)
Un bacione,
Fraaa <3