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Prologo
Al di là del tempo e
dello spazio, esiste un luogo dal quale ogni anima deve transitare per essere liberata
dai legami con questo mondo e fare il punto della propria vita, al fine di comprendere
quale sarà la propria destinazione finale: il mondo della pace o quello della
sofferenza. Tuttavia, può anche scegliere di rimanere, per vegliare su coloro
che sono rimasti in vita, e aiutarli: la sola condizione è che l’anima sia in
pace con se stessa, e che non nutra dubbi sulla sua scelta – diversamente non riuscirebbe a svolgere bene il suo lavoro, che durerà
sino alla fine dei tempi. Queste ultime sono note ai più come Angeli Custodi.
Di recente è nato un
nuovo angelo: è un ragazzino dal corpo sfigurato, e privo di un occhio… sta osservando la Terra, e la sua attenzione è
concentrata sul suo villaggio nativo e sui suoi abitanti, tre dei quali in
particolare: il ragazzino al quale ha donato l’occhio sinistro, la ragazzina di
cui era – ed è tuttora – innamorato e il loro maestro.
L’angelo ha visto parecchie
cose, da quando ha cominciato ad osservare: il completamento della missione in
cui perse la vita, il suo funerale, il dolore delle persone che gli erano state
più vicine, la nomina ad Hokage del loro sensei, la fine della Terza Guerra dei Ninja…
ma
vide anche qualcos’altro, qualcosa di molto
serio e preoccupante: un grande pericolo si stava avvicinando al villaggio, un
pericolo proveniente dal passato e per affrontare il quale bisognava essere
preparati assai bene, altrimenti Konoha rischiava di
essere distrutta e la sua gente di essere sterminata. E così decise di
intervenire, avvertendo chi di dovere.
A
seguire: “Ciò che vide l’angelo.”
Arrivederci, ragazzi!