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Autore: Berry Depp    05/09/2014    4 recensioni
Stanchi di non poter mandare avanti la loro relazione segreta, Shadow e Blaze decidono una notte di fuggire all'insaputa di tutti, pronti ad iniziare una nuova vita, insieme.
Storia promessa e dedicata a Shadaze 4ever ;)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaze the Cat, Shadow the Hedgehog
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Blaze correva nel cuore della notte, incappucciata per non farsi vedere nel buio, verso un quartiere quasi dimenticato della città. Faceva freddo e il lungo cappotto scuro dal cappuccio tirato fin sopra gli occhi non bastava a riscaldarla, malgrado stesse correndo da un bel po’ di tempo. In cielo non c’era la luna, quella notte, solo le stelle e la luce dei pochi lampioni mezzi fulminati illuminavano i suoi passi, anche se cercava di mantenersi nel buio il più possibile.
Col fiatone, la gatta raggiunse finalmente la casa a cui era diretta. Non era molto grande, pezzi di intonaco giallo cadevano sulla facciata principale e su tutte le altre, invisibili dalla strada, la staccionata bianca che sembrava non aver visto un pennello e della vernice dai tempi della rivoluzione francese incorniciava un giardino abbandonato a se stesso, le cui erbacce quasi divoravano il vialetto che dirigeva agli scalini per arrivare al portico cadente e quindi alla porta d’ingresso.
Bussò due volte velocemente e aggiunse un tocco pochi secondi dopo, una specie di codice, per far capire che era lei. La porta si aprì dopo pochissimi secondi e da dentro la casa sbucò la figura di un riccio nero, i cui occhi rossi brillavano nell’oscurità.
Shadow fece per abbracciare la gatta, ma questa entrò velocemente in casa dandogli la sua giacca strappata sull’orlo ed andò a sdraiarsi sul divano, calciando via le scarpe.
  -Dovresti dare una spuntatina al prato, riverniciare la staccionata e dare un po’ di colore ai muri- disse, portando le braccia dietro la testa –Ah, e che ne diresti di qualche fiore nel giardino e sui davanzali?
Shadow si avvicinò dopo aver appeso la giacca su un appendiabiti e si sedette accanto a lei, che spostò le gambe per fargli spazio.
  -Anche io sono felice di vederti, Blaze- fece lui inarcando un sopracciglio, fintamente offeso.
Lei sorrise e si alzò, gettandogli le braccia al collo e baciandolo. Continuarono a baciarsi appassionatamente per alcuni secondi, che ad entrambi parvero un’eternità che non volevano comunque finisse, poi dovettero staccarsi. Se Blaze era andata lì, quella sera, all’insaputa di tutti, un motivo c’era e non era di certo stare a pomiciare tutta la notte come avrebbero volentieri fatto.
  -Com’è fuori?- chiese Shadow allontanandosi per primo poggiando una mano sul braccio della gatta.
  -Freddo. E buio- rispose lei sforzandosi di non tornare a baciare il riccio.
Lui si alzò ed accese il camino, chinandosi per alimentare il fuoco. Dal divano Blaze poteva vedere la schiena  muscolosa del suo riccio, la coda che si divertiva sempre a stuzzicare e vedendo quanto lui fosse premuroso nei suoi confronti, si rese conto di amarlo più di quanto non credesse già.
  -Vuoi partire domani? All’alba?- propose il nero.
  -Non c’è il rischio che incontriamo Sonic? Sai, durante le sue corsette mattutine...
Shadow andò a sedersi di nuovo sul divano, stringendo Blaze a sé.
  -Non preoccuparti di questo, Sonic non passa mai da queste parti. Al massimo possiamo incontrare qualche Chao.
La gatta abbassò lo sguardo e Shadow capì che fuggire non era ciò che voleva veramente. Questo lo rattristava, ma sapevano entrambi che restare lì li avrebbe solo fatti soffrire entrambi.
  -Scappare. È davvero la cosa giusta, secondo te?- chiese infatti Blaze, guardando il fuoco nel camino –Tutti i nostri amici, tutto quello che abbiamo costruito in questi anni qui... Possiamo ancora dire a tutti che noi due stiamo insieme, quanto credi possano prenderla male?
Shadow le rivolse uno sguardo compassionevole, lo stesso che usa una mamma quando suo figlio torna a casa con le ginocchia sbucciate dopo un pomeriggio di giochi con gli amici.
  -Blaze- mormorò, prendendo il mento della gatta tra le dita –Sai quanto me come la prenderebbero tutti. Pensi che Silver sarebbe felice per noi, dopo che tu hai rifiutato la sua richiesta di matrimonio? E poi quello che abbiamo costruito non l’abbiamo costruito insieme, come possiamo fare se andassimo via.
  -Mi è dispiaciuto tantissimo- commentò la gatta –Ho provato ad assecondarlo, sono uscita con lui, ho accettato tutti i suoi regali... Non pensavo si sarebbe spinto a tanto...
  -Diciamo che avrebbe potuto starsene al suo posto- mugugnò Shadow irritato –Ma vedi? Scoprire che non hai voluto lui perché stavi già con me... Conoscendolo come minimo cadrebbe in depressione. E poi tutti quanti mi credono una specie di emo che ha fatto voto di castità dopo la morte di Maria.
A Blaze scappò un risolino a quell’affermazione, che non sfuggì a Shadow.
  -Ah, lo trovi divertente?- esclamò il riccio con un sorriso beffardo stampato sul volto –Vediamo quanto ti piace ridere!
Detto questo cominciò a farle il solletico e la gatta scoppiò a ridere, in pochi istanti si ritrovarono l’uno sopra l’altra, i nasi che si sfioravano, entrambi col fiatone per aver riso tanto.
Si guardavano intensamente, potevano vedere il riflesso dei loro occhi in quelli dell’altro, i loro respiri si univano e confondevano tra di loro, in un silenzio surreale che li avvolse insieme al calore emanato dal fuoco nel camino.
Quando i respiri si furono calmati, Shadow riempì la distanza che c’era tra di loro con un dolce bacio, morbido e caldo.
  -Ti amo, Blaze. Me ne sbatto di tutto- mormorò il riccio –Me ne sbatto di ciò che possono pensare gli altri, me ne sbatto del viaggio e di dove andremo a stare, me ne sbatto del trovare una casa. Mi basta amarti.
  -Ti basta amarmi- ripeté la gatta –Allora partiamo. Andiamo, dove arriveremo si vedrà.
  -Si, proprio così! Un posto lo troveremo, prima o poi- fece Shadow.
  -Con una casa, grande, dove vivere felici per sempre.
  -Sbattendocene di quello che potrà pensare la gente.
  -Una nuova vita...- sussurrò Blaze.
  -Con un lavoro, il matrimonio...
  -Mi sposeresti?- chiese Blaze con due occhi grandi così.
A quella vista Shadow si intenerì: -Non ti sposerei, ti sposerò!- la corresse –E avremo dei bambini.
  -Ti amo, Shadow- disse allora Blaze –E me ne sbatto di tutto il resto.

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Cabina del Capitano e di Mar :D

Finally! Ho avuto problemi col pubblicare, ma adesso posso finalmente ringraziare Shadaze 4ever per la cinquantesima recensione lasciata a "Per l'onore questo e altro" con questa dolciosa (?) One-shot tutta shadaze. Sinceramente non è una coppia che prediligo, ma lei mi aveva chiesto o una shadaze o una one-shot tutta su Blaze e se mi fossi concentrata su quello penso sarebbe uscito qualcosa di deprimente, quindi ho preferito dedicarmi a... questo. Non vi dico la faccia di Super_Steve the Hedgehog mentre la leggeva (revisionava, come dice lui). Si, beh, lui è più per le coppia classiche...
Mar: voglio del succo di frutta.
Anche io. Spero che la one-shot vi sia piaciuta, specialmente a Shadaze 4ever, che ringrazio ancora vivamente.
Mar: Suuuucco di fruttaaaa!! :D
Don't touch the cinnamon!
BD & Mar
  
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