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Autore: PirateSoul    05/09/2014    2 recensioni
Può esserci un'avventura che ci aspetta.. Proprio dietro l'angolo? Cornelia se lo augura ma non ci crede granché, passeggia sulla riva e sogna, le sue fantasie non contemplano però una banda di pirati, un rapimento, un imprevisto, anzi mille e un fantastico e pauroso viaggio per mare...Lei la nobile che non sa neanche cucinare un piatto di pasta? In fondo però tutto si può sopportare eccetto quel capitano così presuntuoso....
Tento di scrivere un racconto di amicizia ma anche d'amore, di avventura e di un viaggio che è quello della vita.
Ambiziosa? Ho imparato dalla ciurma di questa storia!
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mia solita buona stella in un momento del genere mi aveva fatto imbattere in un esaltato sicuro di sgominare da solo cinque marinai di marina.
 –Se non altro li tratterà un po’-
 Immediatamente mi vergognai di averlo pensato, non potevo voltargli le spalle e continuare la fuga, stava per combattere per aiutarmi!
In silenzio, con il solo rumore delle onde e dei passi dei miei inseguitori che si avvicinavano come sottofondo, lo fissai. Il bagliore della luna mi permetteva di vedere un ragazzo di qualche anno più grande di me, alto con un fisico asciutto, a suo modo elegante, portava una bandana rossa sul capo e una benda nera sull’occhio destro, il sinistro, verde smeraldo, brillava ed era quella luce nello sguardo che mi dava la sensazione che avesse qualche asso nella manica.
Solo allora notai che anche lui mi stava studiando, mi faceva sentire a disagio..ero sul punto di dire qualcosa ma fummo interrotti.
“Sei qui, ragazzina” biascicò Edward, “E ti trovo anche in dolce compagnia, forse non sei così pura come vuoi farmi intendere? Non dirmi che non ti piaccio..”  Prima arrivò il ribrezzo, poi la rabbia e infine la consapevolezza di essere in netto svantaggio:
“Ti avverto, vattene immediatamente o ti giuro che userò tutti i mezzi a mia disposizione per rovinarti”
La mia voce era decisamente minacciosa ma non sortii grandi risultati.
Fu allora che il ragazzo si frappose tra me e loro.. e lo scontro iniziò.
Dopo pochi attimi mi fu chiaro di avere accanto uno spadaccino straordinario! Volteggiando come un ballerino lanciava improvvisi affondi e parava i colpi avversari! Con una mano maneggiava una daga, con l’altro una spada, sbaragliò tutti i marinai, ormai non rimaneva che Edward. Il capitano di marina sapeva il fatto suo sfortunatamente ma il mio giovane eroe era imbattibile e con un colpo improvviso fece volare la spada di Edward che rimase disarmato. “Fossi in te non racconterei a nessuno di quanto accaduto stanotte, non sarebbe molto onorevole non credi?” disse con un sorriso ironico dipinto sul volto.
Pensavo fosse finalmente finita  ma mi sbagliavo. In un battito di ciglia uno dei marinai atterrati prima recuperò la sua arma e si scagliò contro il ragazzo, questo si girò per fronteggiarlo ed Edward lo assalì da dietro bloccandolo.  Il terrore mi avvolse ed esplose in me una carica di adrenalina tale da lasciarmi senza fiato, non ci fu tempo per riflettere, raccolsi da terra una spada e mi buttai tra il marinaio e il giovane, un secondo prima che la lama si abbattesse sulla sua testa. -Sì!! Salvo!-  Esultai dentro di me, ma l’euforia durò un secondo.  Lui infatti ricominciò a lottare con Edward mentre io cominciavo a realizzare di non aver mai maneggiato una spada e doveva essere abbastanza evidente  vista l’espressione di scherno del mio avversario. Dopo due colpi infatti cominciai a provare un dolore lancinante alle braccia, lui continuava a lanciare sferzate con tutto il suo considerevole peso e io non riuscivo a far altro che parare.. ma quanto avrei resistito?
Con la coda dell’occhio vidi Edward finalmente a terra ed il giovane correre verso di me. Ma era troppo tardi,ero appena stata disarmata ed un ultimo colpo stava per arrivare,  guardai il mio nemico negli occhi per poi vederlo piegarsi inaspettatamente sulle sue ginocchia e.. svenire! A bocca aperta e con il cuore che batteva forte lasciai che le gambe cedessero e mi sedetti a terra.  Un altro giovane gli aveva dato un colpo in testa!
“Lucas!” gridò il mio eroe a questo punto arrivato al mio fianco
“Appena in tempo pare, capitano!”
 
Immancabilmente circolarono delle voci, incominciarono a diffondersi tra le comare, nei depositi, sulle banchine di carico, sui pontili e arrivarono anche fino alle orecchie di mia madre. “Hai sentito della rissa alla baia di ieri notte?  Dicono che sia stato versato del sangue!” mi disse a cena. “Sono sempre gli ubriaconi della locanda! Dovrebbero chiudere quel postaccio una volta per tutte, chiederò che venga fatta pulizia”
“Mamma sai come i pettegolezzi ingigantiscano la realtà e poi.. potrebbe essere stato qualche nostro ospite!”
“Non ti permettere di fare simili insinuazioni! Solo brave persone mettono piede in questa!”
Quanto avrei voluto dire la verità sull’accaduto, mi muovevo a disagio sulla sedia sforzandomi di trattenere la lingua.


“Abbiamo poco tempo ragazzi, presto si saprà chi siamo e cosa ci facciamo qui, se il vecchio fa sparire la mappa la nostre possibilità di trovare il tesoro saranno nulle!” il Capitano proseguì:  “Quella notte mentre noi avevamo preso il largo la Marina, cogliendoci di sorpresa,  ha raso al suolo la nostra isola e sottratto la mappa al nostromo Bones, pace all’anima sua, insieme a tutti i preziosi raccolti fino a quel momento”
L’effetto desiderato non si fece attendere, ora sembrava che avesse l’attenzione di tutti.
“Bene! Sappiamo grazie a varie ricerche..”
“Grazie a me e alle mie fonti!” fece Angus.
“Ma GrAAzie Angus!” lo presero in giro Lucas e Fred.
“Ciurma! La faccio breve: dobbiamo recuperare la mappa stanotte e grazie ad Angus “ non trattenne un sorrisetto ma ritornò subito serio “Sappiamo che il finanziatore della flotta di Marina è stato il governatore della città. Probabile quindi che tesori e annessi e connessi ora siano di sua proprietà. Quindi entriamo,
prendiamo la mappa e filiamo.”


Mio padre mi aveva fatto chiamare e, seduta nella sala d’aspetto del suo studio, ripensavo per l’ennesima volta alla sera precedente. A fine battaglia il ragazzo chiamato Lucas mi aveva dato una mano a rialzarmi e sorridendomi mi aveva chiesto se fossi ferita, arrivarono poi altri due un po’ barcollanti. Uno era rimasto distante l’altro si era presentato, Fred. A questo punto mi ero voltata verso il mio eroe, volevo ringraziarlo e ricompensarlo in qualche modo, potevo ospitarli tutti nella villa oppure dar loro una ricompensa ma prima che potessi parlare mi scostò bruscamente, prese Lucas e Fred e trascinandoli via mi urlò di fargli la cortesia di rimanere in silenzio sull’accaduto.  Mi bruciava che fosse stato così scostante e sbrigativo… non mi aveva neppure salutata! Che avessi detto qualcosa di male? Non gliel’ho chiesto io di fermarsi a combattere ma forse si era sentito obbligato vedendo una fanciulla in pericolo.. mi spiaceva averlo messo in quella situazione …
Mi riportarono alla realtà delle voci concitate provenienti dallo studio:
“E’ un azzardo signor Governatore!”
“Se fossi rimasto anonimo come avevo esplicitamente richiesto non sarebbe necessario, l’efficienza della Marina non è che un vecchio ricordo!”
“Ma governatore! Come può pensare che un veliero civile sia più sicuro di una flotta armata!”
“Per il semplice fatto che..””
I toni si riabbassarono. Non me preoccupai granché, litigava spesso per affari.
Dallo studio usci un ufficiale stizzito e rosso in volto, finalmente toccava a me.
“Cornelia, vieni”
 
“Perché hai trattato così male quella ragazza?”
“Lucas, ho detto dormire, se stanotte ti vedo barcollante lo giuro sul mio nobile antenato Augustus Francisco Alejandro Von Gussac de la casata di Guscogna y capostipite della pirateria che sulla nave non ci sali più”
“Era carina.. ti ha pure evitato una sciabolata”
“Volevi che andasse in giro a parlare di noi per tutto il paese?”
“Potevi salutarla almeno”
“Volevo evitare che te la portassi a letto, non l’ho salvata da quei bruti perché finisse nel tuo”
“Ah! Quanta premura! Ad ogni modo la rivedrei volentieri, non so neppure il suo nome”
“Ti ordino di dormire”
“Oh Fred, era carina secondo te la ragazza di ieri?”
“ Adesso ti taglio la lingua”
E Angus dalla sua branda si addormento cullato da una ninnananna di “ahi! Ouch!” e colpi sommessi.

“Un viaggio papà??” Non riuscivo a crederci! Avrei preso il largo!! Era un sogno che diventava realtà.
“Il marchese di Montellier è un nobile facoltoso, ho bisogno della sua collaborazione, dobbiamo entrare in società per un affare davvero importante e non voglio lasciare niente al caso, supervisionerai l’ambasceria.”
Ero commossa, non credevo che mio padre si fidasse a tal punto di me, ne sarei stata degna.
“Questo cofanetto contiene una lettera e una pergamena con dei.. dettagli. Non farlo vedere a nessuno e non aprirlo mai. per nessuna ragione al mondo, sono stato chiaro?”
“si, signore.”
“Questo è il codice di sicurezza.. fai attenzione figliola.”
“Non ti deluderò, quando salperò?”
“Stanotte.”



Grazie per aver letto la mia storia! Spero che continui ad intrigarvi anche dopo questo secondo capitolo, sono sempre curiosa di sapere le vostre impressioni e sentire i vostri consigli! Grazie ancora
PirateSoul
  
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