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Autore: MakieyoMela    05/09/2014    2 recensioni
"Vieni con me, io ti voglio dare tutto l'amore che c'è. Però devi prendertelo senza avere paura, di me puoi fidarti, non ti lascerò solo." -Therivati.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jonghyun, Key
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era la prima volta che iniziavo ad aver così paura del passato di una persona.
In tutte le altre mie relazioni questi problemi non sono mai usciti fuori tanto da farmi venire l'ansia al solo nome della persona in questione, in quel momento però sì e i motivi ne erano davvero tanti. Erano solo quasi otto mesi che quella relazione andava avanti eppure mi sentivo talmente bene con quella persona che nemmeno riuscivo a rendermi conto che fosse passato già così tanto tempo. Ma non mi sentivo pronto ad addossarmi l'ansia per una terza persona. Mi impauriva troppo tornare a stare male. Ma il problema era questo; volevo lasciare Jonghyun, stando male, per non stare ulteriormente male.
Inspiravo il fumo di quella camel a menta quel pomeriggio, tenuta stretta tra l'indice e il medio della mano destra, così pallida. Fumavo quelle già da un po', pensavo che così quell'odoraccio di fumo non si sarebbe sentito molto, era solo un'illusione. Come tutto quello che mi circondava. Forse anche l'illusione di stare bene con quella persona. Erano ormai i primi giorni di Settembre e in corea del sud già faceva abbastanza freddo tanto da indossare sciarpa e capello per uscire in balcone e farsi una sigaretta. La prima della giornata.
Con l'altra mano teneva stretto al petto il cappotto chiuso, come se poi così riuscisse ad avere un po' meno freddo. Arricciò il naso quando si rese conto che la sua sigaretta era ormai finita ed era costretto a rientrare. Le prove per il saggio finale di danza erano ormai stressanti e non riusciva a sopportare più nulla, la data del saggio si avvicinava sempre di più e questa cosa si aggiungeva alla sua lunga lista di cose ansiose.
La prima cosa, o meglio persona, di questa lunga lista era Taemin, il ragazzo con cui Jonghyun aveva passato tre anni della sua vita. Era il settembre scorso quando definitivamente io e Jonghyun iniziammo a legare molto e mi iniziò a raccontare di quanto lui lo facesse star male e di quanto fosse psicopatico. Ero suo amico e non c'era quello che c'è ora tra di noi, quindi la cosa non mi toccava molto sul personale. Quando ci mettemmo insieme, cosa inaspettata, dopo un tot di giorni, ammise di aver rivisto Taemin esattamente il giorno prima che ci incontrassimo, di averlo baciato e di esser stato con lui. Inutile dire che questa cosa mi fece rimanere non poco male. Avevo una sorta di terrore verso quel ragazzo. Da quel giorno però non si sentirono e ne videro più.. O questo è quello che so io.
E sto passando questa relazione con un'ansia che nessun altro può immaginare. E se lui tornasse? E se io fossi solo la ruota di scorta? Lui è più carino di me, lui è più questo.. -Lui è più psicopatico di te, Kibummie.-
Mi voltai di colpo mentre ripetevo per l'ennesima volta la mia parte del balletto. Senza accorgermene ero rimasto da solo nella sala prove e stavo borbottando ad alta voce tutti quei pensieri. Jonghyun, con i suoi capelli platino e il cappotto un po' umidiccio per la pioggia che era iniziata da poco lì fuori, era alla porta e mi fissava con uno sguardo strano.
-Quando la smetterai di pensare queste cose? Pensavo di essere stato chiaro che voglio solo te.-
Mi venne spontaneo abbassare la testa e passarmi una mano tra i capelli neri un po' impregnati di sudore --Non ho voglia di riaprire il discorso, sai cosa penso e questi pensieri non andranno mai via. E' inutile ripetere il discorso altre volte, Jong. Lasciami stare. -
-Di cosa hai paura?- Si levò il cappotto, lanciandolo su delle sedie poste vicino al muro che servivano per determinati balletti. Fece un passo verso di me e io tornai a guardarlo con i miei occhi felini e poco truccati di nero. -Che lui possa tornare e portarmi via da te? Ti ho già detto che non sarà così. So cosa ho lasciato andare e so cosa perderei se lasciassi andare te e fidati che non c'è confronto!-
-So che non mi amerai mai quanto hai amato lui.- Ci fu un attimo di silenzio da entrambi le parti. -E' questo il problema, capisci? Mi sento al secondo posto certe volte. Penso che comunque metta le cose, lui sia stato sempre ad un passo davanti a me e questa cosa mi fa stare male. Penso continuamente che non sarò mai perfetto quanto lo sia stato lui e che per quanto tu l'abbia ormai dimenticato, ci sarà sempre nella tua vita. E questa cosa mi fa stare troppo male.-
Scappai, così..
Lo guardai con gli occhi lucidi e me ne andai. Presi di corsa la mia borsa a terra e senza nemmeno coprirmi uscii dall'edificio, presi la bicicletta e tornai a casa mia.
Era quello il mio problema, non riuscire ad esprimere le cose che provo. Mi bloccavo sempre e non riuscivo a cacciare fuori tutto ciò che volevo dire. E Jonghyun era da quasi un anno che cercava di riuscire a farmi dire tutto. E quel giorno c'era riuscito. Taemin era la mia più grande paura. Avevo una vita di merda, a casa ero pieno di problemi e non riuscivo a rapportarmi con nessuno quasi tanto da sentirmi sola anche in mezzo ad un gruppo di persone. E poi c'era Jonghyun che riusciva a farmi star bene anche quando non avevo voglia di vedere e sentire nessuno, ci riusciva anche quando ero in lacrime e col mondo addosso, lui riusciva a spostarlo. Ed era questo che io consideravo amore. In otto mesi di relazione, c'eravamo detti Ti amo così poche volte che le ricordo tutte, una ad una. E le persone ci consideravano sempre così strani per questo e a me piaceva come cosa! Era una cosa solo nostra, un pensiero che condividevamo uguale.
Come si riesce a dire ad una persona che la ami se non conosci nemmeno la metà di lei? E il Ti amo poi era un promessa talmente grande che per dirla, almeno io, avrei dovuto avere un senso di legame assurdo con quella persona! E con Jonghyun c'era. Cazzo, se c'era!
 
Più tardi, quel giorno, mi trovavo a casa. Fuori pioveva e i miei non erano in casa, ciò significava che potevo fumare tranquillamente almeno fuori la finestra, bene o male era tutto coperto e non mi sarei bagnato. Avevo un cerchietto che mi teneva i capelli all'indietro e gli occhi un po' gonfi per le lacrime trattenute da quella stessa mattina, il petto lo sentivo pesante come non mai. Era una sensazione troppo strana e brutta. Il problema era che, per quanto io ci tenessi a quella persona, la paura di stare male ancora mi stava distruggendo piano piano e lo sapevo troppo bene. L'ansia di ogni cosa; se lui facesse questo, se facesse quest'altro, se ci fosse qualche altro ragazzo o ragazza, se facesse qualcosa per farmi stare male.. Se non mi amasse quanto lo amo io.. Mi stavo distruggendo piano piano e la colpa di questa cosa, lo sapevo, era solo mia. Perché dovevo farmi tutti questi problemi e non vivermi la relazione così come veniva?
Il troppo amore manda via le persone.
Anche quella sigaretta era ormai finita, la lasciai cadere a terra e chiusi la finestra, e un attimo dopo il mio cellulare iniziò a squillare. Erano tanti messaggi di fila di Jonghyun dove mi chiedeva di uscire o almeno di farmi entrare. Senza nemmeno rispondergli, aprii la porta di casa ritrovandomelo davanti con uno sguardo triste e confuso.
-Io non lo so cosa tu abbia nella tua testa bacata, Kibum, non lo so proprio ma sappi che ti amo. E non te lo dico perché poi ti tranquillizzo e stai meglio, no. Kibum, io ti amo davvero tanto. Non posso nascondere che ho amato davvero tanto Taemin, ma le situazioni sono diverse, le relazioni sono diverse e io amo te tantissimo ma in un altro modo, non posso fare paragoni. Tu sei un'altra persona, per fortuna, e non lo dico per leccarti il culo, ma tu sai farmi star meglio più di qualsiasi altra persona con cui sono stato. E non devi aver paura che io vada via.- Parlò tutto d'un fiato, lasciando stupito anche me.
Abbassai lo sguardo e scossi lentamente la testa con un sorriso strambo sul volto. -Sai cosa c'è che mi disturba così tanto? E' che non riesco a portare al termine ciò che voglio fare. Ero pronto a lasciarti andare via perché pensare continuamente a te e Taemin mi stava distruggendo, e poi eccoti qui. Alla mia porta e con questa faccia che mi viene solamente da baciarla. Il problema è questo; sono tanto vulnerabile nei tuoi confronti e potresti farmi di tutto.. Ho semplicemente paura. Ti guardo e tutto ciò di brutto che ho in testa passa. E ti amo troppo.. E' questo il fatto, ti amo davvero troppo. -
Le sue mani mi presero il contorno del viso e sentii la sua fronte poggiarsi sulla mia, occhi negli occhi e il naso che si sfiorava col suo. Non ci furono altre parole. I nostri occhi parlavano già abbastanza. Mi baciò, lentamente. Le sue labbra si muovevano con dolcezza sulle mie umide e pian piano entrammo in casa, chiudendoci la porta alle spalle. Le sue labbra, i suoi baci facevano in me ancora lo stesso effetto di tanto tempo fa.. E non c'era cosa migliore.
Alla fin fine penso che l'amore sia questo.
L'amore è un continuo preoccuparsi, ma ciò non toglie la naturalezza delle cose. Più ci tieni a quella persona e più inizi a pensare a quanto possa essere brutto se un giorno non ci fosse più nella tua vita.
 
"Vieni con me, io ti voglio dare tutto l'amore che c'è. Però devi prendertelo senza avere paura, di me puoi fidarti, non ti lascerò solo."

 

  
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