Lacrime del cielo
Gridava aiuto una luce in mezzo al mare,
una bambina chiamava all'ascolto,
essa gridava:"La storia è finita!"
ma nella memoria deve ancora iniziare.
Urlava il mare in burrasca,
e le pene, e i dolori, no quelli eran lì.
Piangeva il cielo su quelle anime
che credevan che lì il mondo casca.
Han lottato par uscirne ma la notte va in tempesta,
urla, tuoni, luci e pianti,
bimbi belli, madri e santi;
corron uomini lì in cima ma la corda è poco lesta.
Che la morte s'avvicina, che il destino presto scappa,
che persone differenti siano strette in un abbraccio,
che quei vecchi malfamati ora tirin forte il laccio,
a rimanere qui è la storia e la giustizia non è fatta.
Arrabbiata l'acqua era,
per i fondi maltrattati,
sulle facce la miseria
di bambini abbandonati.
E ritorna presto in porto
quando la bufera quieta,
nessun perso, nessun morto,
per quella pietà che vieta.
Nelle braccia un'altra volta
delle persone amate,
dicon "salve, questa è la svolta,
ormai siam anime annegate."
"Ciò che ho visto in quel mare
è ciò che noi gli abbiam fatto,
quieta, oh anima spettrale,
l'uomo calmerà il misfatto."