They’re
Taking The Hobbits To Isengard
“ Legolas, cosa vedono i tuoi occhi di Elfo? “
“ Stanno portando gli Hobbit a Isengard! “
Che io sia maledetto. Doveva colpirmi un
fulmine quel giorno piuttosto che lasciare che pronunciassi
quella orripilante frase scassa
coglioni. Da quella volta tutti non fanno altro che prendermi per il
culo.
Soprattutto quel Nano odioso. Potevo benissimo farmi i fattacci miei e
dare una
risposta qualsiasi presa lì per lì, tipo
“ Non sono cazzi tuoi “ o “ Stanno
portando gli Hobbit a fare una gita al mare”. Invece no
. Vista la mia
coglionaggine acuta (altro che vista acuta) mi sono rovinato con le mie
stesse
mani.
Ogni volta che cammino per strada e incontro un passante :
“Legolas, stanno portando gli Hobbit…”
“ A Isengard! “ Rispondo irritato.
Avrei tanto voluto rispondere “ Nel tuo culo, brutto coglione
che non sei
altro” ma ero un Elfo troppo educato.
E ogni volta che vado a passeggiare nei boschi, incontro quei teneri e
dolci
animaletti e puntualmente :
“
Legolas, stanno portando gli
Hobbit…”
“ A Isengard! “ Rispondo nuovamente al limite della
pazienza.
Anche gli animali mi prendono per il culo, da non credere.
E sapete di chi è tutta la colpa? Di quel coglione
di Aragorn. Si,
proprio la sua. E
che cazzo ! Poteva di
certo risparmiarsi quella stupida domanda. A parte che da quando lo
conosco non
fa altro che dirmi “ Legolas, cosa vedono i tuoi occhi di
Elfo?” Ed è diventata
un tantino scassa palle come cosa.
A
scuola ogni volta che dovevamo fare
un compito in classe :
“
Legolas, cosa vedono i tuoi occhi
di Elfo?! “
Dovevo sbirciare il compito di quel secchione di merda di Haldir. Quel
deficiente lo sapeva e si metteva in modo che io non potessi vedere un
fico
secco. E Aragorn continuava con quella sua stupida frase scassa
coglioni.
“ Quello stronzo non mi fa vedere un cazzo! “
In palestra invece, quando Arwen andava nello spogliatoio a farsi la
doccia, mi
trascinava con se, come un emerito pervertito e ritornava con la sua
scassa-
domanda :
“ Legolas, cosa vedono i tuoi occhi di
Elfo?”
“ Il culo della tua futura sposa ! Cosa cazzo dovrei
vedere??!”
Era estremamente irritante. Non che a me dispiacesse vedere Arwen senza
veli,
ma quella sua frase cominciava già da allora a starmi sul
bip.
Una volta, stavamo tornando a casa, e si era fatto buio. Non vedevamo
un
accidenti in quel diavolaccio di bosco atro.
“Legolas,cosa vedono i tuoi occhi di Elfo? “
“ Niente, è buio pesto! Quelli sono i gatti,
coglione! “
Tanto per farvi capire quando potesse essere diventato rompi balle il
Re di
Gondor. E a proposito voglio raccontarvi di come è nata la
nostra amicizia.
Già
a quattro anni
ero l’Elfo più figo.
Quello
stronzo di mio padre ogni santa
mattina mi portava, col suo cavallo puzzolente ,all’asilo.
Ero costretto a
legare i miei stupendi e ammirevoli capelli, con un codino. Per non parlare poi del
ridicolo grembiule
che dovevo indossare. Davvero di cattivo gusto. Comunque ero pur sempre
un
fighetto da paura.
Ogni giorno,
veniva nella mia stanzetta Elfica e tuta profumata a
svegliarmi
amorevolmente, come ogni padre dovrebbe fare.
“
Cazzo, Leggy! scendi da quel fottuto letto se
non vuoi che ti
prenda a calci
nel culo ! Su ,tesoruccio del papà ! “
“
Ma papozzo, io non ci voglio
andare all’asilo, cercano sempre di violentarmi, lo so che sono bellissimo
e hottissimo, ma .. “
“
Non voglio sentire scuse. Calcio nel culo fra
3, 2, 1 “
“
No, no,no , Ecco sono sveglio. Papozzo che sei
cattivo però “
Mi
vestivo con la calma di un bradipo. Mentre mi
mettevo i calzini sprofondavo ogni volta in un sonno profondo e cadevo
a terra
stecchito. Poi arrivava mio padre e mi scassava il culo di calci. Mi
svegliavo
e partivamo felici e .. doloranti per la scuola.
Appena
giungevamo davanti all’entrata il mio
papozzo mi salutava con una pacca sulla spalla.
“
Guarda, figliolo, c’è Tauriel, va da lei
“
Quella
ninfomane di merda. Ogni scusa era buona
per saltarmi addosso.
“
E ricorda, figliolo, non farti false speranze
“
Stronzo
di un papozzo. Era lei che mi
tormentava, e ogni volta se ne veniva che io mi facevo false speranze.
Ma col
cazzo ! Legolas è un Elfo libero ! Quella Troia di Tauriel,
quanto mi stava
sulle palle. Tutti credevano che io mi ero, diciamo “
affezionato “ a lei, ma
affezionato un par de palle ! A quella stronza, ma neanche morto ! Era
lei che
aveva messo questa voce in giro. Puttana.
Come
entravo nella mia classe c’era un bordello.
Tutti che si prendevano a frecciate, o lottavano con le spade. Poi
c’era
Smeagol, che schifo, lasciamo perdere va. Un Elfo così bello
come me, non
doveva nemmeno guardare una creatura così immonda.
Il
mio migliore amico era quel coglione di
Haldir. Era il classico “ so tutto io “ del cazzo.
Quello più antipatico
comunque era Boromir. Parlava
sempre di
un Anello, era fissato quello psicopatico pervertito. Arwen e Eowyn
invece
erano le ochette della classe, non le sopportavo. Mi guardavano e dopo
facevano
quella risata insopportabile.
Lo
so, cazzo, erano invidiose che i miei capelli
fossero più belli ! Rosicate troie, tze!
In
un angoletto della classe se ne stava quel
tossico di Aragorn. Non parlava con nessuno, se ne stava tutto il tempo
lì, a
sniffare colla e le cancellatine della gomma. Era un ramongo dicevano,
ma non
avevo capito bene cosa significasse di preciso.
Vabbè
dai avete capito, io ero il più figo.
E
poi c’era la mia maestra, dama Galadriel.
Quando lei arrivava in classe il mio pistolino Elfico si alzava di
botto. Si,
ero un Elfo figo e porcellino già a 4 anni.
Però
quanto era bona quell’Elfa. Il mio unico
obiettivo nella vita era quello di farmela. E ogni volta che
l’ascoltavo
ammaliato, mi giravo per caso e chi vedevo? A quella stronza di Tauriel
che mi
guardava con la bava alla bocca. Che schifo.
Come
arrivava la ricreazione ci riunivamo tutti
in cerchio, tipo un Consiglio Segreto.
“
Ragazzi, oggi vi voglio raccontare la storia dell’Anello
“
“
No, e sti cazzi Boromir, mi hai scassato le
palle co sto Anello, e compratene uno così la smetti di
smantellarci i coglioni
! “
Non
mi importava un cazzo di aver offeso i suoi
ridicoli sentimenti verso quell’oggetto insulso. Boromir mi
guardò per qualche
secondo con gli occhi lucidi.
“
Allora, millemiliardienovecentomila anni fa un
oscuro mandrillo, il quale dopo essersi accoppiato con la regina
anello, ebbe
da quest’ultima un centordicimila anellini, i loro dolci
figlioletti. Tre di
questi vennero dati in adozione agli Elfi, Sette invece vennero dati ai
Nani e
Nove a noi Uomini, eheheh modestamente “
E
ti pareva che non la raccontava lo stesso,
quel frocio di merda.
“
E dopo che successe? “
Questa
era la solita Eowyn scassa palle che non
capiva mai un cazzo e faceva domande alla minchia. Stronza e scassa
coglioni.
“
L’ oscuro mandrillo fece di nascosto un altro
anellino, con la signora anello, e a questo diede tuttiiii i suoi
averi, le
terre, i soldi, tuttttoo quanto. Insomma tutti
gli altri
erano stati fottuti. Infatti il detto dice
* Un anello per fotterli tutti * “.
“
Ohhh bene, storia finita, andate tutti nelle
grazie dei Valar “
Speravo
di mettere fine quel racconto noioso e
tedioso e.. scassa palle.
“
Comunque vorrei tanto vedere questo Anello,
c’è anche un famosissimo proverbio che dice ..
Un
anello per cavalcarti (sopra)
Un
anello per sprangarti (col frustino)
Un
anello per legarti (al letto)
E
nell’oscurità scoparti ( Ehehehe yuhuu)
“ Wow,
deve essere tanto grandioso questo Anello “
Prese
a parlare quella deficiente di
Arwen, quell’oca giuliva di merda.
“
L’Anello è malvagio, coglioni “
Ci
girammo e sorpresa delle sorprese, a parlare
era stato Aragorn, il ramongo.
“
E che ne sa un Ramongo di tutto questo? “
“
Si dice Ramingo, ebete ! “
“
Lui è Aragorn, figlio di Arathorn, ed erede al
trono di Gondor “
Voce
fuori campo. Andavamo alla grande,
c’erano
anche voci che ci parlavano dalle
pareti, ma che cazzo. Comunque quella frase mi piaceva un CASINO,
l’avrei fatta diventare mia.
“
Questo è l’erede di Isildur? “
Boromir
lo guardava schifato. E va bene che
quel bambino a 4 anni aveva di già la barba e i suoi capelli
puzzavano a
tutta forza, però da qui a guardarlo con schifosaggine ce ne
voleva…. No, fa
veramente schifo, ok, ha ragione Boro.
Tutti gli altri bimbi insopportabili andarono fuori a giocare. Io non
sapevo
che cazzo fare, di andare con quei deficienti non ne avevo voglia,
anche perché
Tauriel ci provava sempre e questo mi scoglionava.
Restammo in classe solo io e Aragorn.
Pensai che in fondo lui era il
futuro Re di Gondor, sarebbe
stato conveniente farmelo amico
dopotutto. Mi avvicinai
caaautamente.
“ Ciao, io sono Leggy, quello figo da far paura, vuoi
diventare il mio migliore
amico ? “
Alzò lo sguardo per osservarmi. Tipo che era schifato anche
lui, beh almeno era
reciproca la cosa. Poi all’improvviso prese una mappa dalla
tasca zozzosa e
avvicinandomela, mi disse.
“ Legolas, cosa vedono i tuoi occhi di Elfo? “
Lo guardai popplesso per qualche secondo. Pensavo che mi stesse
prendendo per
il culo.
“ Sto cazzo, Aragorn! “
Quella fu l’inizio di una bella e scassa pallosa amicizia.
Comunque avevo vinto il premio come “Più bello
della compagnia dell’Anello “.
E vorrei vedere, il più figo ero io. Vuoi mettere
i miei capelli lisci e
setosi contro le treccine ingarbugliate di quel Nano zozzoso? Ma ovvio
che no.
Per non parlare poi di Aragorn, era da un ‘era che non se li
lavava, puzzavano
più dei piedi di Gimli.
E poi ero decisamente il più figo di tutti. Camminavo
leggiadro sulla neve
senza nessuna difficoltà, mentre tutti gli altri non
facevano altro che fare
centinaia di smorfie ridicole. Non erano assolutamente adatti per quel
genere
di missione, andiamo.
Gandalf era un vecchio col bastone di
cinquecentoventordicimila anni, che
a stento si reggeva in piedi. Boromir aveva seri problemi mentali,
glielo avevo
detto io di andare da uno psicanalista, ma niente, ha fatto di testa
sua e alla
fine è schiattato. Per non parlare di Aragorn che mi
scassava giornalmente sia
con la sua stupida e deficiente domanda e sia col terribile fetore che
emanavano i suoi capelli puzzolenti. Gimli era completamente un essere
irritante, mi stava sempre incollato da dietro. Secondo me aveva dei
loschi
scopi.
E i quattro hobbit, beh che dire, siamo quasi tutti crepati per
proteggerli.
Come potevamo distruggere quel dannatissimo anello del cazzo se
sembravamo più
che una compagnia di “salvatori della terra di
mezzo” un circo di pagliacci
? Beh avremmo potuto fare tanti soldi in quel caso.
Comunque, alla fine ce l’abbiamo fatta, abbiamo avuto culo.
E quando finalmente potevo ritornarmene nella mia pace, ecco che tutti
vengono
a prendermi per il culo per quella dannatissima frase.
Era diventata un tormentone, io ero il tormentato della situazione e
gli altri
mi tormentavano armoniosamente.
Ed eccomi qui, seduto sotto ad un albero al limite della sopportazione.
Il primo che passa e mi dice di nuovo quella frase del
minchio giuro che
gli ficco una freccia nel culo.
Ed ecco che in lontananza vedo una figura avvicinarsi. Non capivo a
quale razza
della terra di mezzo potesse appartenere quello strano essere barbuto
con dei
ridicolissimi pantaloncini corti che si stava dirigendo verso di me.
“ Legolas… “
“ Freccia nel culo fra 3, 2, 1 “
“ Nooo, fermati, sono Peter Jackson “
“ Ah, un altro rompi coglioni “
“ Ti va una birra? “
“ Ma anche due, non fare il tirchio “
E così ci mettemmo a bere e dopo cinque- sei, sorsi ero
già ubriaco, andato,
fottuto.
Non era vero niente che sugli Elfi l’alcol non
aveva alcun effetto, era
solo una cazzata che avevano inventato. Quando abbiamo fatto la gara di
birra
io e Gimli, ogni volta che lui si distraeva buttavo la birra in un
altro
bicchiere. Sennò avrei vinto col cazzo.
Jackson tirò fuori un tavolo dalla sua giacca strana e mi
fece vedere un non so
che.
“ Guarda cosa hanno fatto i tuoi fans “
“ Ma quei bastardi ! “
Ecco perché mi prendevano tutti per il culo. La mia frase
era stata trasformata
in una specie di stupida e ridicola canzone. Tze, che bei fan che
avevo. Ma che
poi, cosa cazzo erano i fan?! Mah.
“ Ti andrebbe di cantarla mentre io ti faccio un video?
“
“ Il che?? Ma dimmi una cosa, pensi che sono così
ubriaco da permettere una
cosa del genere ? “
“ Effettivamente, si “
“ E hai fottutamente ragione, vecchio coglione rimbabito !
“
Incominciai a ridere come un’oca. Quello stronzo lo aveva
fatto apposta a farmi
ubriacare. Mi si mise davanti con un aggeggio ridicolo, e accese di
nuovo il
tavolo per far ripartire quell’odiosissima canzone.
“Lalala lalaaa Lala lalalalalalaaaaa, They’re
Taking The hobbits to Isengard
“
Cazzo, mi stavo divertendo.
“ To Isengard, To Isengard, To Isengard “
Wow !!! Che sballottamentooooo !
“ To Isengard, gard,gard, gard, gard “
Ancora, ancora, ancoraaaaaa ! !!!
“ The hobbits, The Hobbits, The Hobbits “
Ero completamente e straordinariamente fottuto.
“ To Isengard, To Isengard, To Isengard “
Scoppiai in una risata scellerata e insana. Anche quel deficiente stava
schiattando dalle risate. E pensare che non avevo nemmeno finito di
bere tutta
la birra, ed ero di già incapace di intendere e di volere.
“ Adesso lo carico sul mio profilo di You Tube e vedrai
quante risate che si
faranno ! “
“ Non ho capito un cazzo di quello che hai detto, ma va bene
! “
E continuammo a ridere e a ridere per ancora taaaaaantissimo tempo.
Alla fine mi resi conto che avevo fatto una super mega cazzata. Ero il
Re dei
coglioni. Evviva me !!
Poi
un giorno mentre stavo seduto
sotto una quercia arriva un tizio su di uno strano mezzo a due ruote.
Sono
pronto a prenderlo a frecciate nel culo. E il desiderio di ucciderlo
cresce
quando lo vedo scendere con un sorrisetto da looser.
“
Lei è il signor Legolas
Verdefoglia?
“
Si, sono io. Chi mi
cerca?”
“
Mi scusi ma avrei
alcune domande da farle. Lei è segretamente innamorato di
Tauriel?
“
No. Porco Sauron. No!
“
Sapevo avrebbe risposto
così. Continuiamo. They’re
taking the
hobbits…
“
To Isengard!”
“
Va bene. E’ lei. Tenga,
questo è un invito della signora Maria”
Signora
Maria? E mo chi è
questa?
“
E ricordi… c’è posta?”
“
Per…Isengard?”
Il
tizio mi guarda male.
Per fortuna decide di risalire su quello strano mezzo e di andarsene.
Ma boh.
Io mica ho capito cosa devo fare con questo pezzo di carta. La signora
Maria mi
ha invitato a “ C’è posta per
l’Elfo”. Ma
che diavoleria è mai questa?
Uhm,
chiederò a mio padre di accompagnarmi. E se non mi presta la
sua stramaledettissima
piastra mi offendo sul serio. Mi ricordo quella volta che ci siamo
messi a litigare
per lei.
Ero
riuscito ad intrufolarmi nella sua maestosissima e immensa stanza. Ed
ecco che
appena vidi l’oggetto del mio desiderio ad
un passo da me. Ma appena la afferrai….
“ Nooo,
lei è
miaaa!!”
Mio padre
arrivò e
afferrò la piastra dall’altro lato. Io non avevo
intenzione di demordere, non
potevo mollare, ne andava della mia immagine e
dei miei
capelli, soprattutto dei miei cari e amati capelli.
“ Sei un
padre
egoista!!”
“ E tu un
figlio
ingrato!”
“
Dirò a Elrond che
ti fotti sua suocera!!”
“ E io
dirò ad
Aragorn che ti scopi la sua amata Elfa!”
Abbiamo litigato
per due ore di seguito tirando la dannata piastra da una parte
all’altra. Poi
alla fine decisi di minacciarlo per bene.
“ Se non
mi dai
questa piastra io mi sposo Tauriel, hai capito??!”
“ Ah bene!
Quindi
ammetti che ti sei affezionato a lei!!”
“ No,
cazzo,
nooo!!! La sposo solo per fare un dispetto a te! Testa di cervo! Lo
vuoi capire
una volta per tutte??!”
Tirai con troppa
forza la maledetta piastra e finì
irrimediabilmente a terra, spaccandosi
in due. Vidi mio padre restare a bocca aperta mentre si inginocchiava a
terra
in modalità moviola, urlando un
“nuoooo” al rallentatore e con una
musichetta tragica da sottofondo.
“ Meglio
levare le
tende. Vado pà, ti lascio al tuo dolore”
Aaaaaaaw che
bassssstardo. Volai in camera mia e mi mesi davanti allo specchio per
ammirarmi.
“ Ah
Leg,Leg,Leg,
dovresti essere illegale !”
Arriva
sabato e devo dire
la verità : sono un Elfo emozionatissimo. Non ho idea di
cosa mi aspetti e
questo non fa altro che accrescere la mia elficità. Semmai
ne avessi una.
Entro
nello studio di
Maria.
“
Ciao, Legolas. Sono
felice di incontrarti”
Oh
ma porca miseria! E’
una donna, con una voce da orco. Qui c’è lo
zampino di Saruman.
Io
e mio padre di
accomodiamo su una poltroncina. Vedo anche lui piuttosto sconvolto
dalla
visione della..non per niente graziosa Maria.
C’è una busta enorme davanti a noi e
all’improvviso si apre. Dall’altra
parte vedo tutti i miei amici della compagnia. Aragonr, Boromir, Gimli,
Merry,
Pipino, Frodo, Sam e Gandalf. Sono strabiliato.
“ Possono parlare?”, mi chiede l’umana (
ma anche no) dalla voce di Orco.
“
Ah…posso decidere se
farli parlare?? Che figata!!”
Sono
tentato nel dirle
che devono restare zitti. Ma d’altronde sono un Elfo curioso.
Facciamoli
parlare, suvvia.
“
Amico, vogliamo
ringraziarti per tutto quello che hai fatto per noi”, prende
a parlare Frodo.
“
E mi pare pure giusto!
Se fosse stato per te, a quest’ora… invece io ho
salvato il culo a tutti!”
“
Grazie, Elfo per avermi
fatto salire sul cavallo insieme a te”, dice il Nano.
“ Giusto. Si, si. Non per rinfacciare le cose ma io ho fatto
molto per voi.
Ecco”.
“
Grazie, Legolas. Per
essere stato il mio bastone in molte occasioni”, prosegue
Gandalf
E
qui strabuzzo gli
occhi, “ ma quando mai! Maria, questo stregone da due soldi
ci prova sempre con
me. Non lo stare a sentire. Gayndalf.
Tze. Mi ricordo quella volta in cui gli avevamo proposto di provarci
con Dama
Galadriel e lui ha risposto che preferiva più un
tipo…come me. Ma boh. Comunque,
continuate pure a lodarmi”.
“
Leggy. Sono il tuo
migliore amico, e
ti voglio tanto bene. Per
ringraziarti di tutto….abbiamo deciso di
farti un regalo”.
Inizio
a ridere a più non
posso per la felicità, “ ma io vi amo! No,
cioè…amo me innanzitutto. Diciamo
che mi…sono affezionato un po’ anche a voi. Ma
solo un po’, eh. Allora,
datemi il regalo!”
Maria
mi guarda e si
avvicina a me. Più si avvicina e più mi rendo
conto che esteriormente sembra un
Troll di caverna. Io e mio padre ci stringiamo l’uno
l’altro per lo spavento. Vattene,
orripilante creatura.
“
Legolas, c’è una
persona per te”.
Ed
ecco che all’improvviso
vedo una strana luce illuminare un punto della sala. Ragazzi, il mio
cuore sta
impazzendo. D’improvviso vedo una figura uscire da una
porticina e dirigersi
verso di me.
“
Orlando Bloom!” ,
annuncia Maria, l’orchessa.
Subito
mi metto a
fangirlare come mai in vita mia. Piango, mi strappo i capelli, urlo. Oh
Dio,
porca miseria…. È bellissimo quell’uomo!
E’ il mio idolo da un miliardo di anni! Appena
ce l’ho a tiro gli butto
le braccia al collo e lo abbraccio forte forte, continuando a piangere.
“
Sei contento del
regalo?”, mi chiede Maria.
“
Siiii, il mio idolo! Io
non so come ringraziarvi!”
E
alla fine apriamo le
danze. Io e Orlando cantiamo They’re taking the Hobbits To
Isengard. E adesso
che ci penso quest’uomo meraviglioso mi somiglia davvero
tanto. E beh…d’altronde
anch’io sono fottutamente meraviglioso.
THE
END