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Autore: Scarl_Bloom 94    08/09/2014    3 recensioni
Storia cancellata e riproposta.
Praticamente ho messo tutto in un'unica One-shot e ho aggiunto un episodio finale a questa piccola Fan Fic ironica sul nostro amato Leggy.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Legolas
Note: AU, Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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They’re Taking The Hobbits To Isengard
 

 


“ Legolas, cosa vedono i tuoi occhi di Elfo? “
 
“ Stanno portando gli Hobbit a Isengard! “
 
Che io sia maledetto. Doveva colpirmi  un fulmine quel giorno piuttosto che lasciare che  pronunciassi quella orripilante frase scassa coglioni. Da quella volta tutti non fanno altro che prendermi per il culo. Soprattutto quel Nano odioso. Potevo benissimo farmi i fattacci miei e dare una risposta qualsiasi presa lì per lì, tipo “ Non sono cazzi tuoi “ o “ Stanno portando gli Hobbit a fare una gita al mare”. Invece no .  Vista la mia coglionaggine acuta (altro che vista acuta) mi sono rovinato con le mie stesse mani.
 Ogni volta che cammino per strada e incontro un passante :


“Legolas, stanno portando gli Hobbit…”

“ A Isengard! “ Rispondo irritato.


Avrei tanto voluto rispondere “ Nel tuo culo, brutto coglione che non sei altro” ma ero un Elfo troppo educato.
E ogni volta che vado a passeggiare nei boschi, incontro quei teneri e dolci animaletti e puntualmente :

 

“ Legolas, stanno portando gli Hobbit…”
 
“ A Isengard! “ Rispondo nuovamente al limite della pazienza.

 
Anche gli animali mi prendono per il culo, da non credere.


 E sapete di chi è tutta la colpa? Di quel coglione di Aragorn. Si, proprio la sua.  E che cazzo ! Poteva di certo risparmiarsi quella stupida domanda. A parte che da quando lo conosco non fa altro che dirmi “ Legolas, cosa vedono i tuoi occhi di Elfo?” Ed è diventata un tantino scassa palle come cosa.

A scuola ogni volta che dovevamo fare un compito in classe :


“ Legolas, cosa vedono i tuoi occhi di Elfo?! “ 


Dovevo sbirciare il compito di quel secchione di merda di Haldir. Quel deficiente lo sapeva e si metteva in modo che io non potessi vedere un fico secco. E Aragorn continuava con quella sua stupida frase scassa coglioni.

“ Quello stronzo non mi fa vedere un cazzo! “
 


In palestra invece, quando Arwen andava nello spogliatoio a farsi la doccia, mi trascinava con se, come un emerito pervertito e ritornava con la sua scassa- domanda  :


 “ Legolas, cosa vedono i tuoi occhi di Elfo?”
 
“ Il culo della tua futura sposa ! Cosa cazzo dovrei vedere??!”

 
Era estremamente irritante. Non che a me dispiacesse vedere Arwen senza veli, ma quella sua frase cominciava già da allora a starmi sul bip.

 
Una volta, stavamo tornando a casa, e si era fatto buio. Non vedevamo un accidenti in quel diavolaccio di bosco atro.
 
“Legolas,cosa vedono i tuoi occhi di Elfo? “
 
“ Niente, è buio pesto! Quelli sono i gatti, coglione! “

 
Tanto per farvi capire quando potesse essere diventato rompi balle il Re di Gondor. E a proposito voglio raccontarvi di come è nata la nostra amicizia.
 

Già a quattro anni ero l’Elfo più figo.
 Quello stronzo di mio padre ogni santa mattina mi portava, col suo cavallo puzzolente ,all’asilo. Ero costretto a legare i miei stupendi e ammirevoli capelli, con un codino.  Per non parlare poi del ridicolo grembiule che dovevo indossare. Davvero di cattivo gusto. Comunque ero pur sempre un fighetto da paura.
 
Ogni giorno, veniva nella mia stanzetta Elfica e tuta profumata  a svegliarmi amorevolmente, come ogni padre dovrebbe fare.
 
“ Cazzo, Leggy! scendi da quel fottuto letto se non vuoi che ti prenda a calci nel culo !  Su ,tesoruccio del papà ! “
 
“ Ma papozzo, io non 
ci voglio andare all’asilo, cercano sempre di violentarmi, lo so che sono bellissimo e hottissimo, ma .. “
 
“ Non voglio sentire scuse. Calcio nel culo fra 3, 2, 1 “
 
“ No, no,no , Ecco sono sveglio. Papozzo che sei cattivo però “
 
 
Mi vestivo con la calma di un bradipo. Mentre mi mettevo i calzini sprofondavo ogni volta in un sonno profondo e cadevo a terra stecchito. Poi arrivava mio padre e mi scassava il culo di calci. Mi svegliavo e partivamo felici e .. doloranti per la scuola.
Appena giungevamo davanti all’entrata il mio papozzo mi salutava con una pacca sulla spalla.
 


“ Guarda, figliolo, c’è Tauriel, va da lei “
 
Quella ninfomane di merda. Ogni scusa era buona per saltarmi addosso.
 
“ E ricorda, figliolo, non farti false speranze “

 
Stronzo di un papozzo. Era lei che mi tormentava, e ogni volta se ne veniva che io mi facevo false speranze. Ma col cazzo ! Legolas è un Elfo libero ! Quella Troia di Tauriel, quanto mi stava sulle palle. Tutti credevano che io mi ero, diciamo “ affezionato “ a lei, ma affezionato un par de palle ! A quella stronza, ma neanche morto ! Era lei che aveva messo questa voce in giro. Puttana.
 
Come entravo nella mia classe c’era un bordello. Tutti che si prendevano a frecciate, o lottavano con le spade. Poi c’era Smeagol, che schifo, lasciamo perdere va. Un Elfo così bello come me, non doveva nemmeno guardare una creatura così immonda.
 
Il mio migliore amico era quel coglione di Haldir. Era il classico “ so tutto io “ del cazzo. Quello più antipatico comunque era Boromir.  Parlava sempre di un Anello, era fissato quello psicopatico pervertito. Arwen e Eowyn invece erano le ochette della classe, non le sopportavo. Mi guardavano e dopo facevano quella risata insopportabile.
Lo so, cazzo, erano invidiose che i miei capelli fossero più belli ! Rosicate troie, tze!
 
In un angoletto della classe se ne stava quel tossico di Aragorn. Non parlava con nessuno, se ne stava tutto il tempo lì, a sniffare colla e le cancellatine della gomma. Era un ramongo dicevano, ma non avevo capito bene cosa significasse di preciso.
 
Vabbè dai avete capito, io ero il più figo.
 
E poi c’era la mia maestra, dama Galadriel. Quando lei arrivava in classe il mio pistolino Elfico si alzava di botto. Si, ero un Elfo figo e porcellino già a 4 anni.
Però quanto era bona quell’Elfa. Il mio unico obiettivo nella vita era quello di farmela. E ogni volta che l’ascoltavo ammaliato, mi giravo per caso e chi vedevo? A quella stronza di Tauriel che mi guardava con la bava alla bocca. Che schifo.
 
Come arrivava la ricreazione ci riunivamo tutti in cerchio, tipo un Consiglio Segreto.
 
“ Ragazzi, oggi vi voglio raccontare la storia 
dell’Anello “
 
“ No, e sti cazzi Boromir, mi hai scassato le palle co sto Anello, e compratene uno così la smetti di smantellarci i coglioni ! “
 
Non mi importava un cazzo di aver offeso i suoi ridicoli sentimenti verso quell’oggetto insulso. Boromir mi guardò per qualche secondo con gli occhi lucidi.
 
“ Allora, millemiliardienovecentomila anni fa un oscuro mandrillo, il quale dopo essersi accoppiato con la regina anello, ebbe da quest’ultima un centordicimila anellini, i loro dolci figlioletti. Tre di questi vennero dati in adozione agli Elfi, Sette invece vennero dati ai Nani e Nove a noi Uomini, eheheh modestamente “
 
E ti pareva che non la raccontava lo stesso, quel frocio di merda.
 
“ E dopo che successe? “
 
Questa era la solita Eowyn scassa palle che non capiva mai un cazzo e faceva domande alla minchia. Stronza e scassa coglioni.
 
“ L’ oscuro mandrillo fece di nascosto un altro anellino, con la signora anello, e a questo diede tuttiiii i suoi averi, le terre, i soldi, tuttttoo quanto. Insomma 
tutti gli altri erano stati fottuti. Infatti il detto dice * Un anello per fotterli tutti * “.
 
“ Ohhh bene, storia finita, andate tutti nelle grazie dei Valar “
 
Speravo di mettere fine quel racconto noioso e tedioso e.. scassa palle.
 
“ Comunque vorrei tanto vedere questo Anello, c’è anche un famosissimo proverbio che dice ..
Un anello per cavalcarti (sopra)
Un anello per sprangarti (col frustino)
Un anello per legarti (al letto)
E nell’oscurità scoparti ( Ehehehe yuhuu)
 
“  
Wow, deve essere tanto grandioso questo Anello “
 
Prese a parlare quella 
deficiente di Arwen, quell’oca giuliva di merda.
 
“  L’Anello è malvagio, coglioni “
 
Ci girammo e sorpresa delle sorprese, a parlare era stato Aragorn, il ramongo.
 
“ E che ne sa un Ramongo di tutto questo? “
 
“ Si dice Ramingo, ebete ! “
 
“ Lui è Aragorn, figlio di Arathorn, ed erede al trono di Gondor “
 
Voce fuori campo. Andavamo alla 
grande,  c’erano anche voci che ci parlavano dalle pareti, ma che cazzo. Comunque quella frase mi piaceva un CASINOhttp://cdncache1-a.akamaihd.net/items/it/img/arrow-10x10.png, l’avrei fatta diventare mia.
 
“ Questo è l’erede di Isildur? “
 
Bo
romir lo guardava schifato. E va bene che quel bambino a 4 anni aveva di già la barba e i suoi capelli puzzavano  a tutta forza, però da qui a guardarlo con schifosaggine ce ne voleva…. No, fa veramente schifo, ok, ha ragione Boro.
 
Tutti gli altri bimbi insopportabili andarono fuori a giocare. Io non sapevo che cazzo fare, di andare con quei deficienti non ne avevo voglia, anche perché Tauriel ci provava sempre e questo mi scoglionava.
Restammo in classe solo io e Aragorn.
Pensai che in fondo lui era il futuro Re di Gondor, sarebbe stato conveniente farmelo amico dopotutto. Mi avvicinai caaautamente.
 
“ Ciao, io sono Leggy, quello figo da far paura, vuoi diventare il mio migliore amico ? “
 
Alzò lo sguardo per osservarmi. Tipo che era schifato anche lui, beh almeno era reciproca la cosa. Poi all’improvviso prese una mappa dalla tasca zozzosa e avvicinandomela, mi disse.
 
“ Legolas, cosa vedono i tuoi occhi di Elfo? “
 
Lo guardai popplesso per qualche secondo. Pensavo che mi stesse prendendo per il culo.
 
“ Sto cazzo, Aragorn! “
 
 
Quella fu l’inizio di una bella e scassa pallosa amicizia.

 

 

 


Comunque avevo vinto il premio come “Più bello della compagnia dell’Anello “.
 E vorrei vedere, il più figo ero io. Vuoi mettere i miei capelli lisci e setosi contro le treccine ingarbugliate di quel Nano zozzoso? Ma ovvio che no. Per non parlare poi di Aragorn, era da un ‘era che non se li lavava, puzzavano più dei  piedi di Gimli.
E poi ero decisamente il più figo di tutti. Camminavo leggiadro sulla neve senza nessuna difficoltà, mentre tutti gli altri non facevano altro che fare centinaia di smorfie ridicole. Non erano assolutamente adatti per quel genere di missione, andiamo.
 Gandalf era un vecchio col bastone di cinquecentoventordicimila anni, che a stento si reggeva in piedi. Boromir aveva seri problemi mentali, glielo avevo detto io di andare da uno psicanalista, ma niente, ha fatto di testa sua e alla fine è schiattato. Per non parlare di Aragorn che mi scassava giornalmente sia con la sua stupida e deficiente domanda e sia col terribile fetore che emanavano i suoi capelli puzzolenti. Gimli era completamente un essere irritante, mi stava sempre incollato da dietro. Secondo me aveva dei loschi scopi.
E i quattro hobbit, beh che dire, siamo quasi tutti crepati per proteggerli.
Come potevamo distruggere quel dannatissimo anello del cazzo se sembravamo più che una compagnia di “salvatori della terra di mezzo” un circo di pagliacci ?  Beh avremmo potuto fare tanti soldi in quel caso.

Comunque, alla fine ce l’abbiamo fatta, abbiamo avuto culo.
E quando finalmente potevo ritornarmene nella mia pace, ecco che tutti vengono a prendermi per il  culo per quella dannatissima frase.
Era diventata un tormentone, io ero il tormentato della situazione e gli altri mi tormentavano armoniosamente.
 
Ed eccomi qui, seduto sotto ad un albero al limite della sopportazione.
 Il primo che passa e mi dice di nuovo quella frase del minchio giuro che gli ficco una freccia nel culo.
Ed ecco che in lontananza vedo una figura avvicinarsi. Non capivo a quale razza della terra di mezzo potesse appartenere quello strano essere barbuto con dei ridicolissimi pantaloncini corti che si stava dirigendo verso di me.
 
“ Legolas… “
 
“ Freccia nel culo fra 3, 2, 1 “
 
“ Nooo, fermati, sono Peter Jackson “
 
“ Ah, un altro rompi coglioni “
 
“ Ti va una birra? “
 
“ Ma anche due, non fare il tirchio “
 
E così ci mettemmo a bere e dopo cinque- sei, sorsi ero già ubriaco, andato, fottuto.
 Non era vero niente che sugli Elfi l’alcol non aveva alcun effetto, era solo una cazzata che avevano inventato. Quando abbiamo fatto la gara di birra io e Gimli, ogni volta che lui si distraeva buttavo la birra in un altro bicchiere. Sennò avrei vinto col cazzo.
Jackson tirò fuori un tavolo dalla sua giacca strana e mi fece vedere un non so che.
 
“ Guarda cosa hanno fatto i tuoi fans  “
 
“ Ma quei bastardi !  “
 
Ecco perché mi prendevano tutti per il culo. La mia frase era stata trasformata in una specie di stupida e ridicola canzone. Tze, che bei fan che avevo. Ma che poi, cosa cazzo erano i fan?! Mah.
 
“ Ti andrebbe di cantarla mentre io ti faccio un video? “
 
“ Il che?? Ma dimmi una cosa, pensi che sono così ubriaco da permettere una cosa del genere ? “
 
“ Effettivamente, si “
 
“ E hai fottutamente ragione, vecchio coglione rimbabito ! “
 
Incominciai a ridere come un’oca. Quello stronzo lo aveva fatto apposta a farmi ubriacare. Mi si mise davanti con un aggeggio ridicolo, e accese di nuovo il tavolo per far ripartire quell’odiosissima canzone.
 
“Lalala lalaaa Lala lalalalalalaaaaa, They’re Taking The hobbits to Isengard “ 
 
Cazzo, mi stavo divertendo.
 
“ To Isengard, To Isengard, To Isengard  “
 
Wow !!! Che sballottamentooooo !
 
“  To Isengard, gard,gard, gard, gard “
 
Ancora, ancora, ancoraaaaaa ! !!!
 
“ The hobbits, The Hobbits, The Hobbits “
 
Ero completamente e straordinariamente fottuto.
 
“ To Isengard, To Isengard, To Isengard “
 
Scoppiai in una risata scellerata e insana. Anche quel deficiente stava schiattando dalle risate. E pensare che non avevo nemmeno finito di bere tutta la birra, ed ero di già incapace di intendere e di volere.
 
“ Adesso lo carico sul mio profilo di You Tube e vedrai quante risate che si faranno ! “
 
“ Non ho capito un cazzo di quello che hai detto, ma va bene ! “
 
E continuammo a ridere e a ridere per ancora taaaaaantissimo tempo.
 
Alla fine mi resi conto che avevo fatto una super mega cazzata. Ero il Re dei coglioni. Evviva me !!

 

Poi un giorno mentre stavo seduto sotto una quercia arriva un tizio su di uno strano mezzo a due ruote. Sono pronto a prenderlo a frecciate nel culo. E il desiderio di ucciderlo cresce quando lo vedo scendere con un sorrisetto da looser.

 

“ Lei è il signor Legolas Verdefoglia?

“ Si, sono io. Chi mi cerca?”

“ Mi scusi ma avrei alcune domande da farle. Lei è segretamente innamorato di Tauriel?

“ No. Porco Sauron. No!

“ Sapevo avrebbe risposto così. Continuiamo.  They’re taking the hobbits…

“ To Isengard!”

“ Va bene. E’ lei. Tenga, questo è un invito della signora Maria”

 

Signora Maria? E mo chi è questa?

“ E ricordi… c’è posta?”

“ Per…Isengard?”

 

Il tizio mi guarda male. Per fortuna decide di risalire su quello strano mezzo e di andarsene. Ma boh. Io mica ho capito cosa devo fare con questo pezzo di carta. La signora Maria mi ha invitato a “ C’è posta per l’Elfo”.  Ma che diavoleria è mai questa?  Uhm, chiederò a mio padre di accompagnarmi. E se non mi presta la sua stramaledettissima piastra mi offendo sul serio. Mi ricordo quella volta che ci siamo messi a litigare per lei.

Ero riuscito ad intrufolarmi nella sua maestosissima e immensa stanza. Ed ecco che appena vidi l’oggetto del mio desiderio  ad un passo da me. Ma appena la afferrai….
 
“ Nooo, lei è miaaa!!”
Mio padre arrivò e afferrò la piastra dall’altro lato. Io non avevo intenzione di demordere, non potevo mollare, ne andava della mia 
immagine e dei miei capelli, soprattutto dei miei cari e amati capelli.
 
“ Sei un padre egoista!!”
 
“ E tu un figlio ingrato!”
 
“ Dirò a Elrond che ti fotti sua suocera!!”
 
“ E io dirò ad Aragorn che ti scopi la sua amata Elfa!”
 
Abbiamo litigato per due ore di seguito tirando la dannata piastra da una parte all’altra. Poi alla fine decisi di minacciarlo per bene.
 
“ Se non mi dai questa piastra io mi sposo Tauriel, hai capito??!”
 
“ Ah bene! Quindi ammetti che ti sei affezionato a lei!!”
 
“ No, cazzo, nooo!!! La sposo solo per fare un dispetto a te! Testa di cervo! Lo vuoi capire una volta per tutte??!”
 
Tirai con troppa forza la maledetta piastra e finì  irrimediabilmente a terra, spaccandosi in due. Vidi mio padre restare a bocca aperta mentre si inginocchiava a terra in modalità moviola,  urlando un “nuoooo” al rallentatore  e con una musichetta tragica da sottofondo.
 
“ Meglio levare le tende. Vado pà, ti lascio al tuo dolore”
 
Aaaaaaaw che bassssstardo. Volai in camera mia e mi mesi davanti allo specchio per ammirarmi.
 
“ Ah Leg,Leg,Leg, dovresti essere illegale !”

 

 

Arriva sabato e devo dire la verità : sono un Elfo emozionatissimo. Non ho idea di cosa mi aspetti e questo non fa altro che accrescere la mia elficità. Semmai ne avessi una.

Entro nello studio di Maria.

“ Ciao, Legolas. Sono felice di incontrarti”

 

Oh ma porca miseria! E’ una donna, con una voce da orco. Qui c’è lo zampino di Saruman.

Io e mio padre di accomodiamo su una poltroncina. Vedo anche lui piuttosto sconvolto dalla visione della..non per niente graziosa Maria.  C’è una busta enorme davanti a noi e all’improvviso si apre. Dall’altra parte vedo tutti i miei amici della compagnia. Aragonr, Boromir, Gimli, Merry, Pipino, Frodo, Sam e Gandalf. Sono strabiliato.


“ Possono parlare?”, mi chiede l’umana ( ma anche no) dalla voce di Orco.

 

“ Ah…posso decidere se farli parlare?? Che figata!!”

 

Sono tentato nel dirle che devono restare zitti. Ma d’altronde sono un Elfo curioso. Facciamoli parlare, suvvia.

 

“ Amico, vogliamo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per noi”, prende a parlare Frodo.

“ E mi pare pure giusto! Se fosse stato per te, a quest’ora… invece io ho salvato il culo a tutti!”

“ Grazie, Elfo per avermi fatto salire sul cavallo insieme a te”, dice il Nano.


“ Giusto. Si, si. Non per rinfacciare le cose ma io ho fatto molto per voi. Ecco”.

“ Grazie, Legolas. Per essere stato il mio bastone in molte occasioni”, prosegue Gandalf

E qui strabuzzo gli occhi, “ ma quando mai! Maria, questo stregone da due soldi ci prova sempre con me. Non lo stare a sentire.  Gayndalf. Tze. Mi ricordo quella volta in cui gli avevamo proposto di provarci con Dama Galadriel e lui ha risposto che preferiva più un tipo…come me. Ma boh.  Comunque, continuate pure a lodarmi”.

“ Leggy. Sono il tuo migliore amico,  e ti voglio tanto bene.  Per ringraziarti di tutto….abbiamo deciso di farti un regalo”.

 

Inizio a ridere a più non posso per la felicità, “ ma io vi amo! No, cioè…amo me innanzitutto. Diciamo che mi…sono affezionato un po’ anche a voi. Ma solo un po’, eh.  Allora, datemi il regalo!”

 

Maria mi guarda e si avvicina a me. Più si avvicina e più mi rendo conto che esteriormente sembra un Troll di caverna. Io e mio padre ci stringiamo l’uno l’altro per lo spavento.  Vattene, orripilante creatura.

 

“ Legolas, c’è una persona per te”.

 

Ed ecco che all’improvviso vedo una strana luce illuminare un punto della sala. Ragazzi, il mio cuore sta impazzendo. D’improvviso vedo una figura uscire da una porticina e dirigersi verso di me.

 

“ Orlando Bloom!” , annuncia Maria, l’orchessa.

Subito mi metto a fangirlare come mai in vita mia. Piango, mi strappo i capelli, urlo. Oh Dio, porca miseria…. È bellissimo quell’uomo!  E’ il mio idolo da un miliardo di anni! Appena ce l’ho a tiro gli butto le braccia al collo e lo abbraccio forte forte, continuando a piangere.

 

“ Sei contento del regalo?”, mi chiede Maria.

“ Siiii, il mio idolo! Io non so come ringraziarvi!”

 

E alla fine apriamo le danze. Io e Orlando cantiamo They’re taking the Hobbits To Isengard. E adesso che ci penso quest’uomo meraviglioso mi somiglia davvero tanto. E beh…d’altronde anch’io sono fottutamente meraviglioso.

 

 

THE END

 

   
 
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