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Autore: svampeeta    09/09/2014    7 recensioni
Ti amo come un bambino ama le onde del mare. Tu eri l’onda: sei entrato nella mia vita velocemente e tutto d’un colpo e poco dopo sei andato via, lasciando solo ricordi.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: George Shelley, Josh Cuthbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Rain, che ama i Gosh alla follia.


 
Ciao George.
Questa è la prima volta nella mia vita che scrivo una lettera a qualcuno. Strano, penserai, uno che scrive canzoni non ha mai scritto una lettera?
Okay, ammetto che come inizio è un po’ pietoso. D’altra parte anche il nostro inizio lo è stato. Ti ricordi? Quella sera, al falò sulla spiaggia. Eri bellissimo, la luce emanata dal fuoco si rifletteva tra i tuoi ricci castani. Ballando, mi sei venuto addosso e hai rovesciato il tuo drink sulla mia maglietta chiara. Ti sei girato per chiedermi scusa, ma io ti avevo già perdonato nel momento in cui i miei occhi hanno incontrato i tuoi. E abbiamo continuato a ballare, con il fuoco da un lato, il mare dall’altro e il cielo stellato su di noi.
«Comunque, io sono George» mi hai detto, sfoderando quel tuo magnifico sorriso.
«Piacere, Josh» ho risposto.
«Ciao Josh, ti devo una delle mie magliette.»
E così è stato. Il mattino dopo ho trovato un tuo messaggio sul telefono: “Da Costa alle sedici? Ti porto la maglietta”. Non so chi ti abbia dato il mio numero, ma credo che dovrei ringraziarlo.
Quel pomeriggio ci siamo incontrati proprio avanti a quel bar, abbiamo preso un caffè, mi hai dato la maglietta: semplice, azzurra, con lo scollo a V, ma era tua e questo mi bastava. Mi hai parlato di te, mi hai detto che sapevi suonare la chitarra e cantare. E io ti ho detto che giocavo a calcio, cantavo e scrivevo canzoni. Mi hai riaccompagnato a casa e salutandomi mi hai detto: «Qualche volta dovrai scrivermi qualcosa».
Perciò sono rimasto sveglio tutta la notte e ti ho scritto quella canzone, che poi è diventata la nostra. Parlava dell’amore, del mare e delle sue onde.
“Ho scritto la canzone. Da McDonald’s alle venti?”
“Sì.”
Uscendo di casa, avrò riletto il testo venti volte e ogni volta mi convinceva sempre meno. Il mio stomaco si rivoltava e non appena ti ho visto il mio cuore si è fermato. Tu hai sorriso, io mi sono innamorato.
Abbiamo ordinato, ci siamo seduti ad un tavolino in un angolo del locale e ti ho allungato il testo, con la mano tremante.
«Josh Cuthbert.»
«Sì?»
«Sei un poeta. Domani pomeriggio ti aspetto da me, scriviamo la base.»
Non facevi altro che sorridere, ed io con te.
Il giorno seguente non lo dimenticherò mai. Mi sono messo la tua maglietta e sono venuto da te, con un’altra copia della canzone.
Ci siamo seduti sul divano in salotto, così vicini che potevo sentire il tuo profumo: aroma di fiori d’arancio.
Hai preso la chitarra e hai iniziato a comporre. Qualche ora dopo canticchiavamo “I love you like a child loves sea waves” insieme.
«I tuoi occhi sono il mare» hai detto.
«E i tuoi capelli le onde.»
E in quell’istante mi hai baciato. Il nostro primo bacio. Le emozioni mi hanno investito come onde sugli scogli, la tua pelle a contatto con la mia e il tuo sapore sulle labbra. È stato bellissimo.
Quella sera mi hai telefonato.
«Josh Cuthbert, cosa mi hai fatto? Non riesco a smettere di pensare a te.»
«Nemmeno io George Shelley, nemmeno io.»
E così è iniziata la nostra storia.
Ricordo le passeggiate al parco, i caffè presi insieme, le coccole sotto le coperte quando fuori pioveva.
Mi manchi George, mi manchi come mi mancava il fiato quando sorridevi, quando ti guardavo negli occhi.
Stamattina, per caso, ho ritrovato la nostra canzone, ed è tutto vero. Ti amo come un bambino ama le onde del mare. Tu eri l’onda: sei entrato nella mia vita velocemente e tutto d’un colpo e poco dopo sei andato via, lasciando solo ricordi.
Cerco di dimenticare, ma la verità è che non voglio. Non voglio dimenticarti, non voglio dimenticare tutto ciò che c’è stato tra noi, le piccole cose che ci hanno legato. Non voglio dimenticare il tuo drink sulla mia maglietta e la tua, che conservo, ancora intrisa del tuo profumo, i baci gli abbracci. Non voglio dimenticare che ti ho amato, George Shelley, e che ti amo ancora.
Il bambino non dimentica mai la sua onda.
Sempre tuo,
Josh


 
 
SPAZIO AUTRICE:
Salve gente
Eccomi qui con questa os Gosh. Non so bene come sia venuta fuori, è venuta e basta.
Che dire? Amo i Gosh. Stop.
Lo so, è uno spazio autrice orrendo ahahah
Ringrazio Rain per il bellissimo banner aw
E saluto le The Svamp con cui sto legando molto, ovvero Nightjngale, Cassie Nott, Rainagain, Jamesguitar, Giorgia e Profumodirose.
Spero che questa os vi piacca.
Ciao ciao

-Svamp


 
  
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